Question Time del 24 maggio 2017

Indice:
Comunicazione del Presidente
Scuole sicure: riconoscimento situazione di emergenza negli istituti scolastici secondari della provincia di Caserta e timori per il proseguimento dell'attività scolastica per l'A.S. 2016/2017
Lavori finalizzati alla riapertura dell'impianto sportivo polifunzionale "A. Collana
Mancata erogazione stipendi idraulici forestali della Regione Campania
Procedure adottate dalle diverse Aziende Sanitarie e dalle Aziende Ospedaliere della Regione Campania, in ordine a bandi di concorsi per la copertura di posti vacanti
Emergenza ambientale in Campania: completamento del collettore "Sub 1", del collettore Gragnano/Castellammare di Stabia e della rete fognaria di Gragnano
Possibili interventi irrigui nelle aree agricole dei comuni ricompresi nel Patto della Terra dei Fuochi
Assegnazione sedi farmaceutiche
Assunzione presso l'ASL di Caserta
Riapertura stadio Collana
Comunicazione del Presidente
PRESIDENTE (Casillo T.)

Diamo inizio ai lavori. Invito l'Aula commemorare le vittime di questa immane tragedia che ha colpito la città di Manchester provocando la morte di 22 ragazzi, con numerosi feriti. Il cordoglio va alle famiglie delle vittime e il dispiacere, l'amarezza e la tristezza che sono state spezzate tante vite giovani, i giovani sono il futuro del nostro Paese, quindi questo è un attacco al futuro. Per questo vi chiedo un minuto di raccoglimento, anche se questa è una seduta di Question Time, ma ritengo sia doveroso e necessario da parte dell'istituzione.

PRESIDENTE (Casillo T.)

Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno il Consigliere proponente ha la facoltà d'illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente l'interrogante o altro Consigliere del medesimo ha il diritto di replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni e l'ordine del giorno dell'odierna seduta di Question Time sono stati elencati nell'ordine di presentazione.

Scuole sicure: riconoscimento situazione di emergenza negli istituti scolastici secondari della provincia di Caserta e timori per il proseguimento dell'attività scolastica per l'A.S. 2016/2017
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Scuole sicure: riconoscimento situazione di emergenza negli istituti scolastici secondari della provincia di Caserta e timori per il proseguimento dell'attività scolastica per l'A.S. 2016/2017" Reg. Gen. n. 51/2 a firma del consigliere Gianpiero Zinzi (Forza Italia), già distribuita in Aula. Risponde l'assessore Fortini. "Comunico che il consigliere Gianpiero Zinzi, in data odierna, con nota numero 578, ha comunicato a questa Presidenza il ritiro dell'interrogazione a sua firma avente ad oggetto: "Scuole sicure: riconoscimento situazione di emergenza negli istituti scolastici secondari della provincia di Caserta e timori per il proseguimento dell'attività scolastica per l'A.S. 2016/2017" Reg. Gen. n. 51/2. Prendo nota che c'è un ritiro dell'interrogazione, quindi passiamo alla seconda interrogazione.

Lavori finalizzati alla riapertura dell'impianto sportivo polifunzionale "A. Collana
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Lavori finalizzati alla riapertura dell'impianto sportive poil funzionale A. Collana" Reg. Gen. n. 61/2 a firma della consigliera Maria Muscarà (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula. Risponde il Vice Presidente della Giunta, Fulvio Bonavitacola. La parola alla Consigliera Maria Muscara per illustrare l'interrogazione.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Questa è la terza interrogazione che facciamo, il tema è sempre lo stesso: Lo Stadio Collana. Lo Stadio Collana è l'unico impianto sportivo pubblico di un quartiere, il quartiere Vomero-Arenella che conta quasi 120 mila abitanti, grande quanto Salerno, questo per comprendere meglio quali sono le necessità da soddisfare, non in rapporto al territorio di appartenenza, ma al numero di abitanti, alla qualità della vita degli abitanti che quel territorio vive. La ristrutturazione di questo impianto risale agli anni Settanta, da allora in poi è stato lasciato in abbandono, si è sempre sopravvissuti tanto che il campo che serviva per le gare di atletica leggera adesso è stato ribassato a campo di corsa campestre. In questa struttura si allenano 6 mila atleti, che appartengono ad oltre 40 associazioni o federazioni o enti di promozione sportiva. L'attività è ferma da più di 100 giorni con grave nocumento in modo particolare per quelle attività agonistiche che ferme per tre mesi hanno visto completamente bloccata la loro possibilità. Si allenano a prezzi popolari le scuole, le società sportive, molte scuole fanno attività sportiva, non avendo le palestre, anche d'estate diventa campus per i bambini delle scuole che sono chiuse. L'impianto è di proprietà della Regione, una diatriba durata parecchi anni ha visto in lotta Comune e Regione per riappropriarsi di questo Stadio, alla fine siamo arrivati alla conclusione che lo stadio è della Regione Campania, il comune ha restituito le chiavi. Pare che la Regione non sappia che farsene di questo impianto, che pur così duramente ha tentato di riconquistare, tanto da far quasi rimpiangere la così fumosa e poco attenta gestione del Comune di Napoli. Sono state effettuate varie ordinanze, anche sopralluoghi dei Vigili del Fuoco, non mi vogliono perdere in notizie che vi avevo già dato nell'interrogazione. L'ultima notizia che avemmo, tramite Il Mattino, dal Presidente De Luca, dichiarava che – questo risale a marzo – la settimana successiva sarebbero partiti i lavori dell'impianto da parte della società SMA, nei fatti, a marzo, non è successo niente, la SMA non è entrata, nessun lavoro è stato fatto, l'impianto è stato chiuso. Chiediamo al Vicepresidente – visto che qualche giorno fa è stata commemorata, con una manifestazione "I cento giorni di chiusura", una specie di funerale delle speranze e delle promesse, pare che proprio ieri sia uscita sul giornale una notizia che i fondi saranno qualunque delle Universiadi, benvenga! – quanti fondi delle Universiadi verranno destinati allo Stadio Collana? Che tipo di ristrutturazione viene fatta considerando che ci sono delle ristrutturazioni in alcune parti dello Stadio Collana che ha: piscina, campo di pattinaggio, sala di scherma, pista di atlettica leggera, sala per la ginnastica artistica e sala per gli sport tipo judo e karate, che tipo di attività di restaurazione dell'impianto è stata prevista? Qual è il tempo stimato per la conclusione dei lavori e per la riapertura degli impianti? Con quale modalità la Regione, e attraverso quali soggetti, intende poi gestire l'impianto nelle more della nuova gara d'appalto? Grazie.

BONAVITACOLA, Assessore

L'interrogante poneva un dubbio: se la Regione avesse idea di cosa farne del Collana. La Regione ha un'idea ben precisa: il Collana deve essere restituito all'utenza degli sportivi, non solo del quartiere che lo ospita, ma dell'intera comunità napoletana. Vorrei ricordare che questo impianto è stato restituito alla Regione in condizoni di particolare degrado e fatiscenza e ci sono state delle prescrizioni dell'Autorità Giudiziaria volte a subordinare l'agibilità dell'impianto da alcuni lavori di messa in sicurezza. Si è reso necessario, in primo luogo, poter vedere questi interventi, che sono interventi di carattere civile, addirittura si pone il problema di spicconare alcuni intonaci pericolanti, interventi di carattere più impiantistico e di adeguamento funzionale delle strutture. È vero che si era deciso di affidare subito ad una società in house i primi interventi di messa in sicurezza, il rinvio è stato deciso dall'Amministrazione regionale per affidare la gestione del Collana all'Agenzia Regionale per le Universiadi, per l'inclusione avvenuta di questo impianto nel programma delle attività connesse comunque alle Universiadi. Sarebbe stato abbastanza complicato iniziare interventi e poi affidare, in corso d'opera, l'impianto con interventi in corso all'Agenzia, quindi per ragioni di razionalità e di semplificazione si è previsto innanzitutto di affidare l'impianto all'Agenzia delle Universiadi, e questo è stato disposto con una delibera di Giunta ieri. Questo consentirà di fare subito gli impianti di messa in sicurezza che erano già stati previsti, poi fare altri due interventi per complessivi 3 milioni 500 mila euro di adeguamento funzionale e questo consentirà all'impianto di essere utilizzabile per attività connesse all'evento delle Universiadi. Naturalmente, si prevede di accompagnare i lavori con una parziale restituzione dell'impianto alla sua utenza, garantendo ovviamente le condizioni necessarie di sicurezza. Per quanto riguarda gli aspetti gestionali, la delibera di Giunta affida all'agenzia questo compito e credo che l'agenzia lo assolverà con la sensibilità istituzionale che deve riguardare un impianto di questa importanza soprattutto avendo grande attenzione al coinvolgimento delle Associazioni sportive. Credo che nei prossimi giorni si entrerà in una fase operativa sia per quanto riguarda l'inizio dei lavori sia per quanto riguarda i rapporti con il mondo associativo per consentire la rapida restituzione di quest'impianto alla sua utenza naturale.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Non è proprio soddisfacente la sua risposta, nel senso che come quella favola che ricordavamo da piccoli: dirò, farò, vedrò. Alla fine i ranocchi rimasero digiuni perché la mamma aveva detto troppe volte: "Dirò, farò, vedrò". La delibera è giunta ieri, ho capito, ma lo stadio è in queste condizioni, è ormai chiuso, da 100 giorni e la situazione di precarietà nella quale lo stadio si trovava la conoscevamo molto bene. Mi fa piacere sapere che è stata attribuita la cifra di 3 milioni di euro anche se non ho capito, non ci ha spiegato, che tipo, quale parte dell'impianto verrà sistemata. Verrà sistemata tutta? Verrà riconsegnala alla cittadinanza anche la pista d'atletica? Anche il pattinaggio? Questo non ci è dato saperlo e non abbiamo avuto modo di leggerlo da nessuna parte e, per cui credo che dobbiamo porre più attenzione alla città di Napoli, a Napoli Capitale. La stessa attenzione che utilizzate quando accendete le luci di Salerno con grande facilità, dovreste tenerla anche per la città di Napoli che non è seconda e che vede sempre rigettate quelle che sono delle emergenze grosse. Gli sportivi napoletani e vomeresi ci stanno ascoltando in questo momento perché da loro sono stata sollecitata. Sono cresciuta nello stadio Collana e vi ho insegnato, ho partecipato anche ai funerali e con grande sofferenza vi dico, ad esempio, che le gare di scherma, che era una medaglia grossa napoletana e campana, gli atleti della scherma, sebbene la sala di scherma sia ancora utilizzabile, devono andare ad allenarsi altrove. Questo è un nocumento gravissimo per l'attività sportiva napoletana e campana. Vi invito a fare e continuerò a porre attenzione nei confronti dei vostri lavori. Ci avete detto che il tempo sarà breve, perfetto, quanto tempo sarà destinato a questi lavori non c'è dato modo capirlo, tra poco faremo la quarta interrogazione per capire a che punto stiamo.

Mancata erogazione stipendi idraulici forestali della Regione Campania
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Mancata erogazione stipendi idraulici forestali della Regione Gamnia" Reg. Gen. n. 62/2, a firma del consigliere Gennaro Saiello (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula. Interviene in sostituzione per illustrare l'interrogazione la Presidente del Gruppo, Valeria Ciarambino. Risponte il Vice Presidente della Giunta, Fulvio Bonavitacola. Prego consigliere Ciarambino.

CIARAMBINO (Movimento 5 Stelle)

Grazie Presidente. Oggi affrontiamo una questione di assoluto rilievo, tenendo conto che parliamo di centinaia di lavoratori che non percepiscono lo stipendio da mesi, in particolare la questione riguarda gli idraulici forestali. In Campania ci sono 3.920 unità di idraulici forestali, di questi 183 operai a tempo indeterminato, cosiddetti OTI, che afferiscono direttamente alla Regione Campania. Tutti i lavoratori che operano presso le foreste demaniali e i vivai della Regione versano in una situazione di grave difficoltà economica con continui ritardi nel pagamento degli stipendi. Come Consiglieri veniamo continuamente sollecitati da questi lavoratori, da questi padri di famiglia che sistematicamente si vedono non erogare lo stipendio per interi mesi, nel caso di specie, i 183 operai a tempo indeterminato non percepiscono lo stipendio da febbraio 2017. C'è da dire che con specifico riferimento a questi 183, la loro retribuzione afferisce a un capitolo di spesa dell'Ente regionale, mentre nel caso degli altri lavoratori forestali attiene ai fondi comunitari FSC. Come Movimento 5 Stelle, a prima firma Gennaro Saiello, il 14 di aprire abbiamo depositato un'interrogazione su questo tema chiedendo alla Giunta quali provvedimenti intendesse adottare per sbloccare l'erogazione dei stipendi, quest'interrogazione giace senza risposta da oltre un mese. Il 29 marzo, a seguito di un'audizione che si è tenuta in VIII Commissione proprio con questi lavoratori che hanno dettagliatamente illustrato la loro situazione estremamente critica, la VIII Commissione ha licenziato una risoluzione con cui ha impegnato la Giunta regionale a disporre con urgenza interventi finalizzati a dare risposte alle richieste di questi 183 lavoratori, parliamo di marzo, sono passati due mesi. Addirittura, in quella risoluzione, si chiedeva di provvedere ad assumere gli stessi nei ruoli della Regione Campania. Quello che noi chiediamo, visto che sono passati due mesi dalla risoluzione, un mese dalla nostra interrogazione inevasa, un tentativo di ordine del giorno in Consiglio andato a vuoto perché la Maggioranza non ha voluto sottoscriverlo, noi chiediamo alla Giunta che è qui presente quali sono i provvedimenti che vuole adottare, visto che è stata sollecitata dal Consiglio già da due mesi, per garantire il pagamento dei 183 lavoratori e per garantire anche la puntuale erogazione. Non possiamo immaginare di fare una questua ogni volta che questi padri di famiglia devono venire pagati o fare un question time ogni volta. E chiediamo se la Giunta ha previsto un piano di potenziamento per rafforzare quest'organismo finalizzato al servizio di manutenzione e valorizzazione delle foreste demaniali che sono un patrimonio straordinariamente ricco della Regione Campania.

BONAVITACOLA, Assessore

La vicenda dei pagamenti è legata ad un cambiamento di regime normative che ha impedito alle unità operative dirigenziali decentrate presso le Province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno di continuare a svolgere le funzioni di Enti dedicati alla spesa ai sensi dell'articolo 37 della legge regionale numero 7 del 2002. Quel meccanismo consentiva una più rapida procedura di pagamento, ma a seguito dell'entrata in vigore di nuove disposizioni nazionali non è stato più possibile garantire quest'attività di Enti delegati alla spesa e quindi è stato riorganizzato il sistema dei pagamenti. In questo contesto, senza indugiare in dettagli tecnici superflui, che sono comunque rilevabili dalla documentazione che lascerò agli atti, posso confermare, sulla scorta di quello che ha relazionato la direzione generale, che le competenze dei mesi di gennaio e febbraio 2017 sono state già erogate a tutti i 183 lavoratori, forestali regionali, operai a tempo indeterminato, nella seconda settimana di aprile 2017. Per corrispondere gli emolumenti relativi ai mesi di marzo e aprile 2017, la direzione sta celermente provvedendo ad allineare i relativi documenti contabili. Le attività poste in essere fino ad ora sono state ampliamente illustrate dalle organizzazioni sindacali di categoria in occasione di un apposito incontro del 28 aprile. La corresponsione delle competenze stipendiali relative ai mesi di marzo e aprile 2017 avverrà, attenendosi ad una stima prudenziale della tempistica occorrente, entro la fine del mese di maggio 2017. Le competenti unità operative dirigenziali, una volta terminata la messa a punto delle procedure contabili di cui sopra, garantiranno l'erogazione con cadenza mensile delle spettanze maturate dagli operai a tempo indeterminato, come per altro accadeva prima del nuovo regime normativo regolato con la delibera di Giunta regionale numero 70 del 14 febbraio 2017. Per quanto riguarda gli aspetti assunzionali, o comunque di completamento delle dotazioni organiche, il blocco del turnover per il personale idraulico forestale regionale in vigore dal 31 dicembre 2010 e perdurante fino al 31 dicembre 2017, ha determinato nel corso di questi ultimi anni, un depauperamento della consistenza numerica delle maestranze. In questo contesto si stanno attivando le procedure per acquisire i riscontri da parte delle unità operative dirigenziali in ordine alle possibili modalità di copertura del fabbisogno di organico scoperto. Comunque si pensa di fare fronte alle richieste pervenute di potenziamento degli organici del personale mediante la mobilità dagli enti delegati regionali, ex legge regionale n. 11/1996, comunità montane, province e Città Metropolitana di Napoli verso la Regione Campania, ricorrendo ad idonee procedure selettive che verranno definite in accordo con la legislazione e la regolamentazione nazionale e regionale vigente in materia.

CIARAMBINO (Movimento 5 Stelle)

Ringrazio il Vicepresidente per questa risposta, ma come sempre la Regione arriva in ritardo. Il Presidente parla di "stima prudenziale" e dice che entro fine maggio verranno erogati gli stipendi di tre mesi fa, che sono stati pagati fino a febbraio, siamo in ritardo di tre mesi. Stima prudenziale, dice, ma non credo che sia tanto prudenziale tenendo conto che fine maggio è oggi e che questi stipendi non sono stati ancora erogati. Auspico – ripeto – che non dobbiamo venire a sollecitare, con successive interrogazioni e question time l'erogazione di quello che spetta di diritto a dei lavoratori che svolgono il loro ruolo. D'altra parte ci risulta, anche a seguito di rilievi nella lettera di dimissioni del Presidente del Collegio dei Revisori, che probabilmente la Regione ha non poche difficoltà nel presidio del personale afferente agli enti delegati. Probabilmente anche in questo c'è la ragione di questo ritardo e su questo faremo degli approfondimenti, perché vogliamo capire come la Regione si sta muovendo, in quanto non è più tollerabile una situazione di questo tipo.

Procedure adottate dalle diverse Aziende Sanitarie e dalle Aziende Ospedaliere della Regione Campania, in ordine a bandi di concorsi per la copertura di posti vacanti
PRESIDENTE (Casillo T.)

Passiamo all'interrogazione "Procedure adottate dalle diverse Aziende Sanitarie e dalle Aziende Ospedaliere della Regione Campania, in ordine a bandi di concorsi per la copertura di posti vacanti" Reg. Gen. n. 63/2 a firma del consigliere Luciano Passariello (Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale), già distribuita in Aula. Prego, consigliere Passarielo.

PASSARIELLO (Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale)

Grazie, Presidente. Dando per scontato che l'interrogazione sia stata letta, vorrei chiedere al Vicepresidente Bonavitacola perché sono ormai diversi mesi che denuncio, e purtroppo resto inascoltato, che nelle diverse aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione Campania si assume personale medico e paramedico a tempo determinato tramite il ricorso alle agenzie di lavoro interinale, senza attingere dalle graduatoria già esistenti, bloccando le stesse, senza applicare l'istituto della mobilità e tantomeno con pubblici concorsi. Ritengo che sarebbe opportuno, come più volte ho chiesto, di provvedere all'emissione di bandi prevedendo concorsi pubblici per tutti i profili di cui c'è bisogno. Procedendo in questo giusto modo si potrebbero aggiornare le graduatorie dando opportunità a tanti giovani di dare, finalmente, il loro contributo al Servizio Sanitario della Campania che, a mio avviso, ha subito fin troppi commissariamenti. È giunto il tempo di rientrare nell'ordinario, dal quale il comunicato stampa che fatto ieri, insieme con il mio collega, ai vertici di partito, al Governo nazionale, dicendo "basta commissariamento". Abbiamo provocatoriamente detto: "Chiunque sia, anche De Luca, ma che ci venga finalmente data l'opportunità di avere un interlocutore". Signor Presidente, sappiamo che il Presidente De Luca è sensibile a questo tema, pertanto le chiedo e mi chiedo: forse qualcuno ha pensato che operando attraverso le agenzie di lavoro interinale si potevano creare poi condizioni di favore per stabilizzare il personale così reclutato? Perché non hanno avuto risposta le mie richieste di chiarimenti a tal riguardo? Perché ho interpellato i responsabili della Regione Campania, i responsabili delle diverse aziende ospedaliere e delle aziende sanitarie, e questi non hanno risposto? Come lei ben sa, tali operazioni sono in netto contrasto con la normativa vigente in materia. L'auspicio è che si chiarisca fino in fondo questo stato di cose e che si proceda senza commettere ulteriori illegalità. È per questo che io ho presentato quest'interrogazione e spero di avere risposte concrete.

BONAVITACOLA, Assessore

Grazie, Presidente. Io condivido larga parte delle considerazioni svolte dall'Interrogante. Osservo che il problema del ricorso al lavoro interinale non ha una datazione molto recente, ma è un problema abbastanza risalente negli anni. È uno dei punti di particolare attenzione per ripristinare condizioni di correttezza, trasparenza e legalità nelle azioni delle aziende sanitarie locali anche in questo campo. È superfluo evidenziare che alla Regione e alla Direzione competente sono attribuite funzioni di monitoraggio, verifica e controllo, ma le aziende sanitarie locali, com'è ben noto, hanno organi amministrativi che hanno piena e autonoma responsabilità nelle decisioni che assumono e nelle deliberazioni che vengono attuate. In questo senso, però, la Direzione Sanità della Regione Campania ha promosso un tavolo tecnico per contrastare questo fenomeno del ricorso all'uso del lavoro attraverso agenzie interinali e per ribadire quali sono i principi generali in materia di assunzioni. In questo senso è stata emanata una circolare, la 265739 del 10 aprile 2017, con cui sono stati specificati i principi generali che devono presidiare al reclutamento del personale e al ricorso all'istituto della mobilità. Queste procedure sono regolate dall'articolo 30 dal decreto legislativo sul pubblico impiego, il n. 165/2001. In questa circolare si richiama il percorso che correttamente deve essere seguito per esaurire le procedure di mobilità di posti vacanti con dipendenti in posizione di comando o di fuori ruolo provenienti da altre amministrazioni. Solo al termine delle procedure di mobilità l'azienda potrà procedere o utilizzando le graduatorie concorsuali vigenti o bandendo un nuovo concorso. In tale ultimo caso, l'azienda dovrà giustificare il mancato ricorso alle graduatorie vigenti in altre amministrazioni diverse da quella che vuole ricoprire i posti in organico. La Direzione Generale, trasmettendo questa circolare, ha richiesto alle aziende ospedaliere e sanitarie il rispetto delle procedure descritte. Al contempo è stato chiesto di verificare la rispondenza degli atti fino a quel momento adottati con le prescrizioni indicate nella circolare. La questione relativa al ricorso alle società che somministrano il lavoro interinale ha formato oggetto precisamente di una circolare ah hoc, la n. 2435 del 13 gennaio 2017. La Direzione Generale ha richiesto alle aziende di monitorare il ricorso al lavoro somministrato e la consistenza del fenomeno, al fine di perseguire una graduale estinzioni di tali contratti di lavoro. Infine va ricordato che spetta alla Regione funzione di monitoraggio e di vigilanza che sta esercitando correttamente, precisando che le aziende sanitarie hanno comunque una sfera di autonoma responsabilità, quindi in questo senso la Regione può intervenire soltanto ove vengano accertate palesi illegittimità nelle procedure. In questo senso, è stato istituito un apposito tavolo tecnico proprio per consentire che questa attività di monitoraggio e vigilanza possa essere la più efficace ed incisiva possibile.

PASSARIELLO (Fratelli d'Italia)

Grazie, Presidente. Ringrazio il Vicepresidente Bonavitacola per quanto mi ha appena esposto. Sono parzialmente soddisfatto di quanto la Giunta sta mettendo in atto. È chiaro che io sottolineo che la nostra preoccupazione è ancora forte ed è forte perché nelle settimane precedenti qualche azienda ospedaliera ha pubblicato un bando che prevedeva che alcune figure avessero dei requisiti in più e – guarda caso! – erano coloro i quali, da alcuni mesi, erano in servizio in quell'ospedale e – guarda caso! – erano tutti coloro i quali avevano avuto un contratto di lavoro interinale. In quel caso, come ho detto prima, il Presidente De Luca è intervenuto, tuttavia la nostra preoccupazione è che questi "requisiti" a favore di queste persone non sono ancora utilizzati, quindi resterà alta la guardia e, come abbiamo sempre fatto, cercheremo di fare la nostra Opposizione costruttiva a fianco delle persone.

Emergenza ambientale in Campania: completamento del collettore "Sub 1", del collettore Gragnano/Castellammare di Stabia e della rete fognaria di Gragnano
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Emergenza ambientale in Campania: completamento del collettore "Sub 1", del collettore Gragnano/Castellammare di Stabia e della rete fognaria di Gragnano", Reg. Gen. n. 64/2, a firma del consigliere Alfonso Lombardi (De Luca Presidente). Prego, consigliere Lombardi

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

Ringrazio il Presidente Casillo e il Presidente Bonavitacola. L'emergenza in Campania permane da tempo in una situazione di significativo disagio ambientale; soprattutto relativamente ad alcune aree la mancata ultimazione degli impianti di depurazione dei collettori e delle reti fognarie comunali determina gravi rischi per la salute pubblica. Ad oggi in alcune aree territoriali i liquami e le cosiddette "acque nere" non vengono immesse in uno scarico regolare e l'inquinamento che si determina è molto significativo. La problematica riguarda ad oggi in particolare il mancato completamento del collettore Gragnano/Castellammare di Stabia e del collettore "Sub I" (che servirà i Comuni di Pompei, Scafati, Angri e Sant Antonio Abate) e della rete fognaria comunale di Gragnano. Queste infrastrutture sono indispensabili per assicurare alle popolazioni il pieno completamento e funzionamento delle opere di urbanizzazione primaria. Gli interventi che, infatti, fanno parte dell'interrogazione sono tre: L'ultimazione del collettore di Gragnano/Castellammare, opera in capo alla Regione Campania e progettata per gestire una portata di liquami di circa 12 metri cubi al secondo, manca un ultimo tratto di circa 800 metri; I lavori del collettore "Sub 1", opera in capo allArcadis, sembra siano partiti solo di recente ma ancora non vanno pienamente a regime; Il completamento della rete fognaria di Gragnano, opera in capo ad Arcadis, ad oggi non è avviata. Si interroga il Presidente della Giunta Regionale: a verificare tempi e modalità certe di completamento delle suddette opere infrastrutturali indispensabili al territorio ed alla tutela ambientale, così da rendere noto ai cittadini entro quale termine le stesse saranno ultimate e potranno entrare pienamente in servizio.

BONAVITACOLA, Assessore

Ringrazio il Presidente. L'interrogante solleva una questione che incontra una nostra particolare sensibile attenzione perché ormai si tratta di un'opera in via di completamento e riguarda una zona del territorio regionale di grande sensibilità ambientale. Sulla scorta delle risultanze dell'attività istruttoria e delle relazioni degli uffici posso dire che si è sostanzialmente in dirittura di arrivo per quanto concerne il completamento del collettore Gragnano – Castellammare di Stabia e della rete fognaria di Gragnano. Le lavorazioni ancora da seguire interessano un tratto per lo sviluppo di 863 metri lineari. I lavori da eseguire al netto del ribasso contrattuale sono valutati in circa un milione e mezzo di euro. La Regione ha in atto le procedure per il trasferimento e il completamento dell'infrastruttura all'ente di Ambito Sarnese Vesuviano che procederà all'appalto dei lavori. I tempi per il completamento delle infrastrutture sono stimati in circa quindici mesi a partire dall'inizio dei lavori. Non è escluso, ma questo sarà definito d'intesa con l'ente di Ambito, che l'intervento possa essere affidato al soggetto gestore del servizio idrico integrato in quel territorio e questo consentirebbe di velocizzare, se non l'esecuzione dei lavori, almeno la parte riguardante le procedure di affidamento. Questo consentirebbe inoltre di poter rispettare i tempi che ho indicato e forse anche di anticiparli un po'

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

Resto particolarmente soddisfatto dall'intervento del Presidente Bonavitacola. Sono temi che non sono stati affrontati solo nella seduta odierna, ma ne parliamo quotidianamente, cerchiamo di affrontare queste emergenze, essere concreti e pratici nella risoluzione. Ci tengo a sottolineare una cosa. Mai come in questo caso devo ringraziare i Comitati cittadini che hanno sollecitato quotidianamente questi interventi, così come gli Enti Parco che sono dislocati sul territorio e che non solo sollecitano questi interventi, ma danno grande sostegno. Prendo atto di quanto detto relativamente al collettore Gragnano Castellammare con il trasferimento all'ente idrico e, soprattutto, si prende atto del fatto che credo che con la ripartenza del "Sub I" potremmo dare delle risposte certe e concrete a territori che per troppi anni erano stati abbandonati. Ringrazio il Presidente Bonavitacola. Credo che questa sia la direzione giusta.

Possibili interventi irrigui nelle aree agricole dei comuni ricompresi nel Patto della Terra dei Fuochi
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Possibili interventi irrigui nelle aree agricole dei comuni ricompresi nel Patto della Terra dei Fuochi", Reg. Gen. n. 65/2, a firma del consigliere Giampiero Zinzi (Forza Italia). Prego, consigliere Zinzi.

ZINZI (Forza Italia)

L'oggetto di questa interrogazione è un altro. Gli effetti in Terra dei Fuochi dei comportamenti criminali sono ormai noti a tutti. Spesso e costantemente gli agricoltori, ormai vessati e allo stremo, chiedono un intervento delle istituzioni, pertanto questa mattina siamo qui a parlare di un'iniziativa presa dal Consorzio di Bonifica del Bacino inferiore del Volturno che, proprio per venire incontro a quest'emergenza, dopo aver partecipato ad un bando dedicato ai consorzi di bonifica del Meridione d'Italia, ne esce vincitore e riesce a conquistare la possibilità di utilizzare 24 milioni di euro per un progetto infrastrutturale irriguo che consenta di captare e utilizzare le acque non inquinate per far fronte a quest'emergenza. Di fronte a tutto questo c'è l'inerzia dell'Unità Operativa Dirigenziale Ambientale che è tenuto a dare una risposta in termini di assoggettabilità a VIA, pertanto chiedo all'Assessore competente i motivi di questi ritardi e se c'è stato un intervento per accelerare e ridurre i ritardi e far fronte a quest'opportunità che non può essere persa.

BONAVITACOLA, Assessore

Ringrazio il Presidente. Il Consorzio è risultato selezionato nell'ambito di una procedura comparativa rivolta all'intero bacino meridionale, pertanto sarebbe particolarmente deprecabile perdere questa importante occasione per un intervento che è estremamente corretto anche in termini ambientali perché prevede di sostituire i prelievi di acqua di falda, perché sappiamo ha delle criticità connesse al contesto ambientale in cui si trova, con una derivazione di uso di risorse idriche del fiume Volturno che è compatibile con l'equilibrio del corso d'acqua e che garantirebbe un importante approvvigionamento per le attività agricole della zona, quindi un intervento di assoluta eccellenza. Si registrano degli obiettivi ritardi nelle procedure così come ricordava l'interrogante. I passaggi indicati dalla Direzione competente in termini temporali sono questi: il 2 dicembre - parliamo della procedura di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale - è pervenuta l'istanza del Consorzio; il 12 dicembre la competente Direzione ha formulato una richiesta di integrazione per la completezza della documentazione amministrativa; il 21 gennaio 2017 la pratica è divenuta procedibile a seguito delle integrazioni fornite dal Consorzio. Tuttavia, per quanto riguarda il seguito della produzione delle integrazioni, in sede di istruttoria da parte dell'Ufficio è stata formulata al Consorzio una richiesta di chiarimenti relativa al monitoraggio dello stato e della qualità dell'acqua. Appena il Consorzio fornirà tale chiarimento si potrà esprimere nei termini previsti con il richiesto parere relativo alla verifica di assoggettabilità a VIA. È certamente un iter non da Premio Oscar della semplificazione amministrativa, l'opportunità che ci viene fornita dall'interrogazione è anche un motivo per vigilare presso gli uffici competenzi perché i tempi vengano rapidamente accorciati, onde evitare il rischio di perdere un finanziamento per un'opera così importante.

ZINZI (Forza Italia)

Bene la sua risposta, ma non benissimo, nel senso che due mesi e mezzo sono un ritardo notevole, ci saremmo aspettati, in questo caso, evidentemente, un approccio un po' più decisionista, dal momento che questa Giunta ci ha abituato ad approccio decisamente convinto. Bene, ma non benissimo, perché oggi mi sarei aspettato che lei mi dicesse di aver individuato un Rup a cui affidare il coordinamento del progetto, perché poi ci sarà da andare a Roma al Ministero a recuperare le risorse che sono state assegnate a questo territorio. Bene, Presidente, la sua risposta, non benissimo gli effetti sulla Terra dei Fuochi e sulla Campania tutta. Grazie.

Assegnazione sedi farmaceutiche
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Assegnazione sedi farmaceutiche", Reg. Gen. n. 66/2 a firma del consigliere Armando Cesaro (Forza Italia), già distribuita in Aula. Prego, consigliere Cesaro.

CESARO (Forza Italia)

Premesso che in data 2.03.2017 l'Unità Operativa Politica del Farmaco della Regione Campania ha approvato il decreto dirigenziale numero 91 con il quale veniva confermata la graduatoria dei candidati idonei, nel pubblico concorso per l'assegnazione di sedi farmaceutiche, così come aggiornata con precedente analogo decreto dirigenziale numero 77 del 31.01.2017. Che tale graduatoria è stata approvata in costanza di numerosi ricorsi presentati al Tar Campania; che la citata Unità Dirigenziale, all'atto dell'approvazione del Decreto n. 91 era a conoscenza del fatto che alcuni dei ricorrenti si erano visti riconoscere nel merito le ragioni del ricorso e quindi l'ingiusto e grave danno economico subito a fronte di significativi investimenti; che tali sentenze di merito del Tar Campania comportano di fatto e di diritto la totale e com plessiva modifica delle graduatorie approvate ai sensi del Decreto n. 77 con tutte le conseguenze che ne derivano anche in termini di responsabilità amministrativa. Considerato che nel Decreto n. 91 la citata Unità Operativa ha inserito una clausola secondo la quale i provvedimenti regionali di assegnazione delle sedi potranno essere rideterminati e/o rielaborati, ove accolti, in tutto o in parte, i sopradetti ricorsi. Che tale clausola, che peraltro, non mette in alcun modo, l'ente regionale al riparo da eventuali responsabilità erariali né tantomeno tutela i significativi investimenti posti in essere dagli assegnatari dei decreti, appare palesemente illegittima in quanto non disciplinata dal bando. Tanto premesso, interroga il Presidente della Regione Cam pania nella sua qualità di Assessore alla Sanità Vincenzo De Luca per sapere: quali iniziative e misure si intendono adottare per garantire i diritti dei candidati idonei e tutelarne i significativi investimenti messi a rischio dai mancato corretto conferimento delle sedi farmaceutiche. Grazie.

BONAVITACOLA, Assessore

La struttura amministrativa regionale competente evidenzia che le procedure concorsuali per l'assegnazione delle sedi destinate a farmacia si sono concluse nel 2014. Le graduatorie che hanno definito le procedure di assegnazione hanno, fin da subito, suscitato un notevole contenzioso, sostenuto a livello locale da: Comitati civici e a volte anche enti locali e altri organi. La direzione generale, pur sussistendo tale copioso contenzioso ha comunque proceduto alle prime assegnazioni ricorrendo a clausole di salvaguardia qualora i giudizi si dovessero concludere un con una condanna della Regione. Nei provvedimenti di assegnazione nelle nuove sedi viene infatti previsto che a seguito di giudizi pendenti potrà procedersi ad una ridefinizione dei provvedimenti di assegnazione. Attualmente le sedi farmaceutiche assegnate sono 50, agli esiti delle procedure amministrative conclusasi nel mese di marzo 2017. Questo è lo stato dell'arte. Mi sembra strano comprendere la ratio della doglianza dell'interrogante, nel senso che se siamo d'accordo ad andare avanti nonostante il contenzioso, quindi non a bloccare le assegnazioni in pendenza di un contenzioso ove questo contenzioso non abbia sospeso gli atti, mi sembra del tutto fisiologico che si inserisca una clausola che fa salva la doverosa autotutela dell'Amministrazione laddove il contenzioso si dovesse concludere in senso sfavorevole la regione. È una claussola che non incide sulla legittimità ed efficacia delle assegnazioni, ma è semplicemente un'informazione preventiva, credo in termini di trasparenza e correttezza. Sarebbe stato deleterio, invece, se la Regione avesse deciso di congelare le procedure in attesa degli esiti dei contenziosi. Questo avrebbe determinato, evidentemente, un danno ingiusto in favore dei legittimi collocati in graduatoria, legittimi finché quella graduatoria non viene modificata o annullata dal giudice amministrativo. Non credo che quell'insediamento possa ledere in modo particolare gli interessi degli aggiudicatari.

CESARO (Forza Italia)

Il mio dubbio – non penso solo mio, ma sicuramente anche dei farmacisti – è che l'Amministrazione comunque era cosciente che a quell'autorizzazione seguissero degli investimenti e adesso questi investimenti chi li pagherà? Nel momento in cui un farmacista comunque ha iniziato una serie di investimenti sul territorio diventa difficoltoso perché oggettivamente questi investimenti non si sa che fine faranno, forse era meglio non partire, aspettare i ricorsi, dato che si sapeva che a breve avremmo avuto la risposta. Grazie.

Assunzione presso l'ASL di Caserta
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Assunzione presso l'A.S.L. di Caserta" Reg. Gen. n. 67/2 a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi), già distribuita in Aula. Prego, consigliere Borrelli.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

L'interrogazione è legata ad una vicenda che se fosse confermata avrebbe dell'incredibile oltre che una vicenda giuridicamente estremamente grave. Qualche settimana fa è apparso su Cronache di Caserta, un quotidiano del territorio casertano, che all'A.S.L. di Caserta è risultata vincitrice, al concorso per collaboratore amministrativo, la figlia del direttore del Bilancio della medesima A.S.L., lo stesso che aveva bandito il concorso, cioè la figlia ha partecipato al concorso bandito dal papà. Il direttore si è trasferito presso un'altra A.S.L. prima della conclusione di detto concorso vinto dalla figlia. L'articolo non solo riporta questo, ma riporta addirittura che ben altri 4 congiunti di un sindacalista avrebbero sottoscritto dei contratti di consulenza con l'azienda. Mi sarei aspettato una smentita formale di una vicenda del genere o che è illegale, perché è noto che un parente, di primo o secondo grado, non può partecipare a bandi banditi dallo stesso genitore, non solo non è stata smentita questa notizia, ma trovo alquanto incredibile che, guarda caso, nella tempistica, il padre se ne va e poco dopo si riunisce la Commissione che assume la figlia.

BONAVITACOLA, Assessore

È noto, lo abbiamo già ricordato poc'anzi in un'altra occasione, che è nella responsabilità dell'azienda sanitaria locale l'attivazione delle procedure riguardanti atti di propria competenza. In ordine alla vicenda evidenziata dall'interrogante, la Direzione Generale dell'A.S.L. competente ha comunicato che le assunzioni, di cui alla vicenda, evidenziata anche dalle cronache di stampa, sono avvenute in seguito all'espletamento di avvisi pubblici ai sensi dell'articolo 15 Opites del decreto legislativo 229/99, che sono stati imbanditi questi avvisi in tempi antecedenti alla nomina del Direttore Generale dell'A.S.L. di Caserta attualmente in carica. Trattandosi di procedura selettiva ad evidenza pubblica e non essendo la Direzione Generale dell'A.S.L. a conoscenza di eventuali irregolarità inerenti le prove conconsurali, né di possibili ricorsi, comunque il Direttore Generale dell'A.S.L., ad ulteriore garanzia di trasparenza ha comunicato che promuoverà un'apposita indagine ispettiva interna per verificare se vi siano state eventuali distorsioni nell'uso delle procedure richiamate. All'esito delle risultanze di questa indagine ispettiva si riservano i competenti provvedimenti, evidentemente anche sotto osservazione e vigilanza della direzione competente della Giunta regionale.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Grazie per la risposta Presidente, ovviamente mi reputo soddisfatto. È chiaro che il nuovo direttore non poteva essere colui che ha bandito il concorso perché quello si è trasferito ad altra A.S.L. proprio prima che la figlia venisse assunta. Ho chiesto per la trasparenza amministrativa di avere le carte del concorso, non le ho ancora avute, però ad una domanda che ho fatto ad uno dei responsabili della A.S.L. su come sia stato possibile, a parte che ci sono dei ricorsi in campo di quelli che non sono risultati idonei per la vicenda che doveva essere immediatamente escluso il primo e probabilmente anche il secondo, anche il secondo sembrerebbe sia un parente del ex dirigente. Ma c'è una cosa ancora più strana, bisognava partecipare al concorso e ovviamente sulla busta di partecipazione c'erano i cognomi dei vari partecipanti. Ebbene, da quello che mi hanno detto, la partecipante figlia non ha utilizzato il nome e il cognome suo, ma il nome e il cognome della mamma per partecipare al concorso, il che denota, ed è il motivo che sottolineo con grande attenzione, che se queste cose dovessero essere confermate, c'è un'attitudine molto scorretta e probabilmente anche criminale da parte di soggetti che operano dell'Amministrazione che vannno censurati e se possibile, secondo tutte le norme di legge che sono previste, anche licenziati dalle nostre aziende. Grazie.

Riapertura stadio Collana
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione: "Riapertura stadio collana" Reg. Gen. 68/2, a firma del consigliere Borrelli (Campania Libera – P.S.I. – Davvero Verdi), già distribuita in Aula. Prego, consigliere Borrelli.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Ho sentito poc'anzi che il Vice Presidente Bonavitacolo ha già risposto all'interrogazione della collega del Movimento 5 Stelle, che è intervenuta prima di me, su un tema simile. Ho letto i giornali e ho saputo ieri della scelta della Giunta regionale, che condivido e apprezzo perché è un modo di operare correttissimo, di spingere affinché un problema atavico e soprattutto la riapertura dello Stadio Collana sia affidata a un soggetto che sia in grado di intervenire e di garantire tempi certi e graduali, non solo questo, ma anche di individuare i lavori che servono e che non sono mai stati fatti fino ad oggi. Praticamente l'attuale amministrazione della Regione Campania dovrà gestire una struttura sportiva che non ha avuto interventi straordinari da illo tempore. L'unica cosa che chiedo al Vice Presidente è di avere un'ulteriore delucidazione sui tempi e sui modi dell'intervento, oltre a quelli che ha già detto poc'anzi all'altra collega.

BONAVITACOLA, Assessore

Vorrei rimarcare, a scanso di qualsiasi equivoco, non è che la Regione ha preso le chiavi del Collana e le ha dimenticate nel cassetto, il Collana è stato restituito in condizione di assoluta fatiscenza e in condizioni di gravi carenze nel rispetto delle normative di sicurezza sia sugli impianti elettrici, sugli impianti termoidraulici e sia sulle condizioni delle opere civili a contorno dell'impianto. L'agenzia delle Universiadi dovrà fare subito, e lo farà nei prossimi giorni, alcuni interventi di messa in sicurezza che riguardano le opere civili esterne all'impianto. Contemporaneamente procederà ad interventi per settori omogenei, cioè non si pensa di trasformare il Collana in un cantiere unico, ma si pensa di frazionare le palestre, la piscina, la pista, in unità funzionali autonome per procedere, e lì si può utilizzare anche un ambiente o una palestra che è storicamente inutilizzata, come primo intervento per creare un meccanismo a catena. Come una sorta di volano il primo intervento e poi così via, anche con delle forme di mobilità. È chiaro che garantire la coesistenza tra l'esecuzione dei lavori e l'utilizzazione dell'impianto non è una cosa semplice, ma è una cosa possibile ed è questa una delle indicazioni che saranno date all'agenzia che è impegnata in questi interventi che sono interventi di messa in sicurezza, ma sono anche qual qualcosa di più, sono interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale ad un impianto sportivo che non è interessato da lavori da decenni. Questo consentirà di discutere con le Associazioni, proprio stamane ho sentito il Presidente dell'agenzia regionale delle Universiadi, il professore Pasquino, con il quale ho convenuto l'opportunità di un incontro con le Associazioni sportive per i prossimi giorni per far comprendere ragionevolmente alle Associazioni che sono anch'esse primariamente interessate all'esecuzione dei lavori e che i lavori non sono una calamità, ma sono la condizione per restituire quest'impianto alla fruizione collettiva in condizioni di sicurezza. In quella sede discuteremo anche delle modalità di rendere possibile l'esecuzione degli interventi per step funzionali e l'utilizzazione della struttura. Naturalmente discuteremo anche del modello gestionale, tema che vogliamo affrontare con grande trasparenza, in grande spirito di apertura e di discussione e di dialogo anche con altre istituzioni, e penso al Comune di Napoli, penso al CONI e allo stesso mondo delle Associazioni sportive perché è un impianto troppo importante e che è particolarmente all'attenzione dell'Amministrazione regionale per non meritare questo livello di condivisa responsabilità collettiva.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Mi reputo pienamente soddisfatto dei tempi, del modello di azione, dell'approccio e anche dell'apertura rispetto ad altri Enti per l'individuazione del futuro modello di gestione e anche per essere riusciti, dopo decenni, a trasformare una vicenda complessa e complicata, come la chiusura dello Stadio per responsabilità non derivanti da azioni amministratve o da scelte politiche di quest'Amministrazione, in una concreta possibilità di restituire per lungo tempo alla piena fruibilità dei quartieri Vomero e Arenella, un struttura fondamentale. Mi reputo pienamente soddisfatto

PRESIDENTE (Casillo T.)

Grazie. La seduta termina qui. La prossima seduta di Question Time si terrà giovedi 8 giugno.

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