Question Time del 31 gennaio 2017

Indice:
1 - Comunicazione del Presidente
2 - Dismissione locali Distretto Sanitario Numero 34 di Portici, A.S.L. NAPOLI 3 Sud - Reg. Gen. 47/2
3 - Stazione Metropolitana, interscambio Metro Campana Nord di Scampia - Reg. Gen. 46/2
4 - LEGISLAZIONE GOVERNO DEL TERRITORIO
5 - Mancata apertura del museo dedicato a Totò
6 - Realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti, area vasta di Lo Uttaro, zona Asi" Reg. Gen. 49/2
7 - Stati di avanzamento lavoro bonifica Ex Deposito fitofarmaci Agrimonda, Comune di Mariglianella
8 - Fondo di rotazione per la progettazione degli enti locali, graduatoria beneficiari
Comunicazione del Presidente
PRESIDENTE (D'Amelio)

Diamo inizio alla seduta di Question Time. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di 3 minuti, successivamente, l'interrogante o altro Consigliere del medesimo gruppo ha il diritto di replicare per non più di 2 minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno dell'odierna seduta di Question Time sono state elencate nell'ordine di presentazione.

Dismissione locali Distretto Sanitario Numero 34 di Portici, A.S.L. NAPOLI 3 Sud - Reg. Gen. 47/2
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Dismissione locali distretto sanitario numero 34 di Portici, A.S.L. Napoli 3 Sud" Reg. Gen. 47/2, presentata dal consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera - P.S.I. - Davvero Verdi), già distribuita in Aula.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

La richiesta è legata al fatto che da molto tempo nella città di Portici, è ospitato il Consultorio, l'unità operativa materna infantile del distretto sanitario 34 della A.S.L. Napoli 3 che attualmente è sotto oggetto di sfratto esecutivo. La vicenda si trascina da molto tempo e non ci risulta sia stata mai cercata una vera soluzione. Questa struttura è riconosciuta dal territorio, è stato il territorio a coinvolgermi su questa vicenda, ad informarmi, è riconosciuta come un'eccellenza ed ha un'importante e ha un importante ruolo nel rapporto e nella fruizione dei legati servizi sociosanitari. Il direttore del distretto sanitario di Portici, con comunicazione del 12 gennaio 2017, ha assicurato circa il trasferimento della totalità delle attività consultoriali in altre sedi distrettuali presenti sul territorio di Portici. Vorremmo capire: i motivi del mancato rinnovo del contratto di locazione; se risponde al vero, questo è l'elemento che ci preoccupa maggiormente, il fatto che c'è stata una proposta economicamente vantaggiosa da parte dell'attuale locatario del sito dove si trova il consultorio e questa non è stata presa in considerazione; infine, vorremmo sapere quali saranno i locali perché adesso stanno tutti quanti accorpati, ma a quanto abbiamo capito sarebbero divisi sul territorio e quale sarebbe il crono programma a lotti annunciato dal direttore sanitario.

BONAVITACOLA, Assessore

La vicenda è abbastanza risalente nel tempo, quindi proporrei all'interrogante di acquisire la copia scritta di una relazione piuttosto corposa che sarebbe tedioso leggere. In sostanza l'A.S.L. Napoli 3 evidenza l'impossibilità di un rinnovo automatico della localmente con la società proprietaria dell'immobile e in ragione delle note direttive in materia di contenimento della spesa, quindi fitti passivi, ha preso l'iniziativa di chiedere al Comune di Portici la disponibilità di un immobile di proprietà pubblica. Al momento non risulta alcuna decisione sul punto se non l'impegno ad istituire questo tavolo tecnico. Attualmente la direzione distrettuale ha impegnato nel valutare la possibilità di allocare, nella succitata struttura, una struttura presso il centro del Comune, in Via De Laurentis, tutte le strutture dell'unità operativa materno infantile. I rasparmi così ottenuti, a giudizio della direttore dell'A.S.L., consentirebbero di impegnare risorse finanziarie in acquisto di attrezzature ai fini di migliorare l'offerta alla cittadinanza, in particolare all'utenza infantile. Credo che la sollecitazione del consigliere Borrelli possa essere bene indirizzata affinché due istituzioni, l'A.S.L. e il Comune di Portici, prendano una decisione. Non è il caso di fare il tifo per una anziché un'altra, ma certamente è il caso di chiedere che venga rapidamente chiarita qual è la sede definitiva di questa struttura e se questa soluzione possa essere rapidamente attuata. La relazione è disponibile per l'interrogante.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Sono soddisfatto. Se la scelta è ancora in itinere mi farò, una volta acquisita la documentazione del Vicepresidente Bonavitacola, portavoce di un tentativo di tavolo tra gli Enti interessati anche se abbiamo un problema su Portici che attualmente è commissariato per la fine anticipata della Consiliatura. Ovviamente interloquirò con il commissario prefettizio.

Stazione Metropolitana, interscambio Metro Campana Nord di Scampia - Reg. Gen. 46/2
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Stazione metropolitana, interscambio Metro Campania Nord di Scampia" Reg. Gen. 46/2, a firma del consigliere Francesco Moxedano (Gruppo Misto), già distribuita in Aula.

MOXEDANO (Gruppo Misto)

La stazione della Metropolitana di Scampia, con interscambio con Metro Campania è stata oggetto, anche in questi giorni, di un'inchiesta del mattino nelle condizioni in cui versa la stessa stazione con grossissime difficoltà per i cittadini che utilizzano il mezzo pubblico, sia Metro Campania, dall'area metropolitana, sia per la Linea 2 della metropolitana che fa capo a Metro Napoli. Nel novembre 2015 ci fu un impegno da parte del Presidente della Giunta di risolvere il problema che teneva bloccati i lavori sospesi da anni, un impegno per chiudere quanto prima i contenziosi con le ditte appaltatrici per riprendere i lavori, eliminare quel degrado e dare una funzionalità ad una stazione importantissima in un territorio difficile, complicato, dove il degrado presente all'interno della stazione si aggiunge alla situazione di difficoltà in quel territorio molto difficile, che è Scampia. Interrogo il Presidente nel comprendere i tempi per la ripresa dei lavori e - aggiungo - i tempi di chiusura dei lavori e ridare la stazione nei progetti in cui è definita la ristrutturazione, la riqualificazione sia della stazione sia delle aree esterne alla stessa per dare modo anche alle attività commerciali di poter svilupparsi in quell'area perché nei lavori di riqualificazione sono previste diverse attività commerciali che vanno in funzione alla stessa attività e alla metropolitana per un servizio sempre più efficiente ed efficace per i cittadini in termini di trasporto. È questa la domanda che rivolgo al Presidente per capire i tempi sia della ripresa dei lavori sia quelli di ultimazione.

BONAVITACOLA, Assessore

Come l'interrogante ben sa, vi fu una sospensione dell'attuazione di questi interventi ad opera della precedente amministrazione. Recentemente il soggetto attuatore, Ente Autonomo Volturno, ha trasmesso alla Regione Campania il programma degli investimenti strategici dell'Ente nel quale è ricompresa anche una rimodulazione delle risorse per il completamento sulla ferrovia, ex Metro Campania Nord Est, mirata a razionalizzare e ottimizzare le risorse disponibili. Nel giugno 2016 è stato approvato il programma nel cui ambito rientra il completamento di interventi di potenziamento e di ammodernamento della tratta Piscinola, Mugnano, Giugliano e Aversa centro. Attesa l'intervenuta scadenza della nomina del commissario, ai sensi del DL 83 del 2012, nella persona del dottor Pietro Voci, è stata attribuita agli organi dell'EAV la competenza al completamento. Con nota del 12 dicembre 2016, l'EAV ha trasmesso alla direzione generale mobilità il nuovo quadro economico su cui si è svolta l'istruttoria degli uffici regionali che hanno espresso parere favorevole. Da ultimo, con una nota del 20 gennaio, le determinazioni assunte in esito a quest'istruttoria, favorevoli sono stati i comunicati all'Ente Autonomo Volturno e al responsabile del procedimento dell'intervento. Si rappresenta anche che in esecuzione delle previsioni dell'articolo 11 del decreto legge 193/2016 è stato riconosciuto il debito nei confronti di Ente Autonomo Volturno della Regione Campania pari a complessivi euro 590 milioni 986 mila 590, nell'ambito di queste dotazioni sono previste le poste nei confronti di alcuni creditori e questo consentirà anche la definizione del contenzioso pendente con le imprese interessate a questo intervento e sicuramente ciò sarà un utile presupposto per la riapertura dei cantieri.

MOXEDANO (Gruppo Misto)

Sono soddisfatto della risposta ma sollecito di verificare quanto prima la data precisa per la ripresa dei lavori perché la cittadinanza giustamente non può più attendere per i lavori sospesi ormai da diversi anni. Apprezzo tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi da parte dell'Amministrazione su questa specifica questione, perché mi rendo conto che è una problematica che risale a prima del 2015, ma è opportuno e necessario che nei giorni e nelle settimane successive verifichiamo la data precisa della ripresa dei lavori e anche la data di ultimazione per ridare a quell'area sia la riqualificazione esterna sia la stazione ai cittadini dell'area nord di Napoli, grazie.

LEGISLAZIONE GOVERNO DEL TERRITORIO
PRESIDENTE (D'Amelio)

: Interrogazione: "Legislazione governo del territorio" Reg. Gen. 45/2, a firma del consigliere Pasquale Sommese (Gruppo Misto), già distribuita in Aula.

SOMMESE (Gruppo Misto)

Vicepresidente Bonavitacola, mi duole ritornare su un argomento che, come lei sa, mi sta molto a cuore, anche e soprattutto per il rispetto verso l'Aula, che nella sua interezza il 16 marzo dell'anno scorso ha approvato un ordine del giorno sul tema. In quel testo c'erano alcuni punti che ritengo di fondamentale importanza per realizzare una corretta pianificazione dei territori, soprattutto in questa fase nella quale ci accingiamo a programmare le risorse 2014/2020. Per pervenire a questo obiettivo, ci siamo dotati di due leggi sulla semplificazione, nel 2015 e nel 2016, che hanno normato sull'obbligatorietà di pervenire a testi unici di settore. Purtroppo devo dire che da quando abbiamo approvato queste leggi, ci è stato proposto soltanto un testo unico, quello sul commercio, che in queste ore stiamo valutando nelle Commissioni competenti. Eppure lei sa quanto sia indispensabile ed urgente fare la stessa cosa per una materia così complessa come quella del governo del territorio. Servono subito una rivisitazione della legge 16 del 2004, il piano paesaggistico regionale e il PUT della penisola sorrentina amalfitana, una ricognizione e un censimento dei vani recuperati sia dai sottotetti sia dalla fruizione dei seminterrati. Serve capire tutto quello che è avvenuto, anche realizzando un punto vero sulle varie leggi finanziarie che in questi anni hanno inserito tutto e il contrario di tutto, complicando e confondendo ancora di più l'applicazione della norma. Registro ritardi rispetto agli impegni che lei solennemente ha preso in quest'Aula, all'atto del suo insediamento, per i quali ricevette un plauso da parte mia. Ma ho ancora fiducia, in virtù anche della sua competenza, che vorrà dirci oggi una parola definitiva e decisa sui tempi che lei ritiene servano per concretizzare le promesse fatte.

BONAVITACOLA, Assessore

Il tema va distinto perché un conto sono le norme che riguardano la pianificazione del territorio, quindi la legislazione urbanistica, un altro è tutto il complesso delle norme che riguardano l'attività edilizia. A seguito delle competenze attribuite da numerose e anche di recente riproposte norme statali la potestà regionale anche in materia legittima è significativa. Ricordo che è stato approvato anche in intesa Stato Regione uno strumento nuovo che è il Regolamento edilizio tipo che le Regioni dovranno recepire e dovrà essere adottato in maniera uniforme dai Comuni, quindi il campo è variegato, vi sono delle norme statali anche abbastanza recenti, pensiamo di redigere un testo unico che sia da un lato ricognitivo delle norme urbanistiche vigenti, ma che abbia anche contenuti innovativi. Questo lavoro è ponderoso perché non solo si tratta di effettuare una ricognizione del quadro legislativo sostanzialmente da quando la Regione Campania si è costituita, ma si tratta anche di esercitare quelle funzioni integrative regionali, soprattutto in materia edilizia che sono abbastanza significative e numerose. È inutile dire che questo è un lavoro complesso. Ricordo all'interrogante, egli ne è pienamente consapevole, che dobbiamo dotarci di una legge sul procedimento di approvazione del piano dei piani, come lo definisco, che è il piano paesaggistico regionale e in più dobbiamo regolare le competenze regionali, anche in materia di abusivismo edilizio, evitando da un lato fughe demagogiche che nascondono la verità, cioè che l'abusivismo edilizio, dal punto di vista dei procedimenti e dei presupposti di sanatoria non è una competenza di rango regionale, è di rango regionale invece la semplificazione delle procedure di esame delle pratiche di condono ed è possibile, questo lo faremo nel prossimo collegato e porteremo in Giunta martedì prossimo un testo emendativo al collegato su questo, che la Regione intervenga in ausilio delle Amministrazioni comunali a regolare un'ipotesi particolare, che è quella della valutazione per preminente interesse pubblico a non prevedere l'abbattimento dell'immobile abusivo e a regolarne eventualmente l'assegnazione in godimento all'occupante avente necessità. Ci sono delle proposte. Noi proprio perché vorremmo arrivare a un testo condiviso faremo anche una proposta come Giunta e la porteremo in Giunta la prossima settimana e cercheremo di trovare un punto di equilibrio anche con proposte che sono già in Commissione su questo argomento. Vi sono anche delle linee guida che sarebbe opportuno emanare in affiancamento ai comuni nell'esame del potere discrezionale che è posto in capo ai comuni dall'articolo 31, quinto comma, del DPR 380 in materia di valutazione sul non contrasto dell'eventuale non abbattimento con quelli che la norma definisce rilevanti interessi di carattere idrogeologico, paesaggistico e ambientale. In questo campo prevediamo un'agenda così articolata: nel breve periodo sottoporre al Consiglio un testo condiviso sul tema dell'abusivismo per questa parte che riguarda la disciplina degli abbattimenti e degli immobili acquisiti ai patrimoni dei comuni, nel contempo stiamo lavorando a definire il procedimento di approvazione del piano paesaggistico regionale, e abbiamo costituito una cabina di regia e un percorso di intesa col Ministero, e sullo sfondo c'è quello che lei chiede, ma che è l'impegno più importante, cioè un testo unico in materia urbanistica e in materia edilizia che sia la summa di tutto questo. È un lavoro impegnativo e ponderoso, ma credo che nei prossimi mesi riusciremo a portarlo almeno all'esame delle Commissioni consiliari e ovviamente dopo all'esame del Consiglio.

SOMMESE (Gruppo Misto)

Nell'ascoltarla ho la conferma che ha conoscenza piena delle perplessità e anche degli interrogativi della mia interrogazione. Questo da un lato mi rende sereno perché è nelle sue corde il governo del processo generale, ma dall'altro mi lascia perplesso perché oggi ha concluso con le stesse parole con cui rispose all'interrogazione di sette mesi fa, allorchè assicurò il mantenimento delle promesse fatte nei mesi a venire. La invito a rispettare la tempistica, su cui è stato carente perché anche in questa occasione non ha indicato tempi certi e definiti. Sul tema specifico del diritto alla casa, su cui si è soffermato, devo ricordare che l'anno scorso ho presentato, assieme ad altri 6 colleghi consiglieri un disegno di legge, sul quale si sta lavorando in sottocommissione. Ora apprendo che il governo regionale vuole anticipare questo processo ormai in arrivo, dopo che tutti hanno finalmente compreso che non stavamo affrontando la materia sugli abusi edilizi, ma quella sul diritto alla casa e chiarire soprattutto in che modo i sindaci devono agire per fare sì che ognuno faccia il proprio dovere (i primi cittadini, le Procure). Mentre stiamo per esprimere una valutazione definitiva veniamo a conoscenza che la Giunta si accingerebbe ad approvare una proposta che svuoterebbe il lavoro che la Commissione sta facendo. Questo non lo consentiremo perché non mi sembra costituzionalmente corretto verso la Commissione, l'Assemblea ed i 7 firmatari. Detto questo, la invito ancora una volta a sapere i tempi certi per quanto riguarda il testo unico sulla legge 16, il piano paesistico regionale e il PUT consapevoli, e concludo, caro vicepresidente, che o noi andiamo sui territori a dare queste certezze o altrimenti si continuerà, come fanno tantissimi di questo Consiglio e della Giunta, a creare aspettative che procureranno ulteriore sfiducia nei cittadini verso le istituzioni.

Mancata apertura del museo dedicato a Totò
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Mancata apertura del museo dedicato a Totò", Reg. Gen. 48/2 a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi), già distribuita in Aula.

BORRELLI (Campania Libera - P.S.I. - Davvero Verdi)

Questa vicenda l'abbiamo già affrontata anche in Commissione Cultura. Un anno fa ci fu un'audizione con l'Assessore Piscopo. L'interesse della Regione è legato al fatto che l'immobile dove dovrebbe sorgere il Museo di Totò è stato dato in comodato d'uso al Comune di Napoli da parte della Regione Campania, il famoso Palazzo dello Spagnolo. Non è un edificio totalmente di proprietà regionale, ma è in quota parte e uno dei problemi che si è posto fin dall'inizio è che gli altri residenti non volevano la realizzazione, nei termini in cui era stata proposta, dell'ascensore. Questo ha comportato anni e anni di discussioni perché purtroppo noi ci lamentiamo della burocrazia, ma la mentalità burocratica e blocca-tutto è legata purtroppo a tutti. Ancora oggi non è stato realizzato questo ascensore che è obbligatorio per poter aprire successivamente il museo. Adesso risulterebbe che i condomini hanno dato l'ok, ma comunque i lavori non sono ancora iniziati e quest'anno - lo voglio ricordare innanzitutto a me stesso - c'è il cinquantennale della scomparsa di Totò, a cui è stato dedicato tra l'altro il Maggio dei monumenti. Quello che vorrei chiedere, al di là della risposta, alla Giunta è di pressare per ottenere che questa vicenda sia risolta perché è uno di quei piccoli simboli di inefficienza, incapacità e sciatteria amministrativa che noi cerchiamo di combattere.

BONAVITACOLA, Assessore

È noto anche all'interrogante, e lo ricordava egli stesso, che questa è una vicenda molto articolata e anch'essa risalente nel tempo. L'immobile che era stato individuato come sede di questo museo è un immobile di proprietà regionale concesso in comodato d'uso al Comune di Napoli. Di recente questo immobile è stato interessato da lavori di ristrutturazione che ovviamente sono propedeutici all'allestimento e dunque alla successiva inaugurazione e fruizione. La direzione regionale competente si è attivata per accelerare l'esecuzione di questi interventi, ma poi sono insorte una serie di complicazioni relativamente al contesto condominiale e alle problematiche delle parti comuni che pure ricordava l'interrogante. Credo che sia anche questo un motivo per meglio mettere sotto i riflettori lo stato di avanzamento di questi lavori perché è interesse generale dell'Amministrazione regionale, ma credo ovviamente anche del Comune di Napoli, portare a compimento questa vicenda. Soltanto per completare, questa vicenda è importante anche perché costituisce il presupposto per il riconoscimento di interesse regionale del museo perché l'Associazione Antonio De Curtis, in arte Totò, in data 30 settembre 2011 ha presentato un'istanza di riconoscimento di questo interesse regionale, ma non soddisfacendo i requisiti e gli standard museali previsti dalla normativa regionale sono stati sollevati rilievi che non sono stati ancora superati proprio perché non è ancora soddisfatto il requisito imprescindibile e della disponibilità dell'immobile, per cui si determina uno strano corto circuito, per cui persino il riconoscimento del museo d'interesse generale trova ostacolo dal mancato completamento dei lavori che impedisce e la disponibilità del bene. Quindi credo che bisogna in qualche modo accelerare perché questo circolo vizioso sia chiuso e si vada rapidamente all'inaugurazione di questa importante struttura culturale che è anche un omaggio ad uno dei simboli del nostro territorio.

BORRELLI (Campania Libera - P.S.I. - Davvero Verdi)

So benissimo che le responsabilità purtroppo, come spesso succede, partono da lontano. Poi ci sono i meriti di chi riesce a risolvere. Vicepresidente, credo che siamo vicini alla soluzione, che se un esponente delegato della Giunta segue un modo compulsivo credo che potremo arrivare per maggio quantomeno ad avviare i lavori. Voglio ricordare che questo Palazzo si trova nel quartiere dov'è nato Totò, che quest'anno è il cinquantennale e che ci troviamo di fronte ad uno degli uomini più conosciuti della storia della nostra Regione e della città di Napoli e che quest'anno, addirittura, per il cinquantennale, sono riusciti a realizzare una serie di opere che saranno installate nel Quartiere Sanità e che infine la presenza di questo Museo potrebbe diventare uno degli ulteriori elementi di contrasto culturale, anche quello è necessario, alla malavita organizzata che ricordiamo, oggi è uscito sui giornali, non riescono per oggi a fronteggiare in modo risoluto le forze dell'ordine e addirittura risulta che non sarebbero attivate le telecamere di sorveglianza dentro lo stesso quartiere. Questo sarebbe un segnale, ovviamente fatte salve tutte le responsabilità e le difficoltà che conosciamo, su cui concentrare le nostre attenzioni. Grazie.

Realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti, area vasta di Lo Uttaro, zona Asi" Reg. Gen. 49/2
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti, area vasta di Lo Uttaro, zona Asi" Reg. Gen. 49/2, a firma del consigliere Vincenzo Viglione (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula.

VIGLIONE (Movimento 5 Stelle)

L'oggetto dell'interrogazione muove i fili da alcune perplessità che abbiamo raccolto dal territorio e non solo, anche in virtù di quello che ci siamo detti nel corso di una riunione in Commissione Ambiente proprio su questo tema. In pratica sappiamo benissimo che il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti prevede una serie di interventi per quanto riguarda gli impianti che sono finalizzati al trattamento della frazione organica, sappiamo che c'è bisogno di organizzare una rete a livello regionale che sia in grado di sopperire a questi bisogni che fino ad oggi purtroppo non ci hanno consentito di raggiungere percentuali di raccolta differenziata in linea con quello che ci chiedono le istituzioni europee, tuttavia, negli ultimi tempi, abbiamo visto sul giornale, su cronache recenti, che la Regione Campania ha individuato una sere di siti su cui intervenire attraverso la realizzazione di questi impianti e le prime notizie che abbiamo raccolto sono quelle che prevedevano la realizzazione di uno di questi impianti nel Comune di Caserta, nello specifico, nell'area vasta di Lo Uttaro. Sappiamo benissimo che la legge disciplina la localizzazione di questi impianti all'interno delle aree industriali, così come lo è l'area in oggetto, tuttavia, quando il Comune di Caserta con apposita delibera di Giunta ha presentato la propria manifestazione di interesse ad ospitare quest'impianto, ci sono state delle proteste, ci sono stati degli inviti anche di Sindaci dei Comuni limitrofi come quelli di San Nicola la Strada, San Marco Evangelista e Maddaloni che sono venuti in Commissione Ambiente ed hanno riferito delle loro perplessità nei confronti della realizzazione di questi impianti in ordine ad alcune caratteristiche che doveva averlo stesso impianto, tipo: distanza dal centro abitato, localizzazione. Nello stesso tempo avevamo già presentato un'interrogazione per capire quali erano stati i criteri di accoglimento di questa manifestazione di interesse. La cosa che ci lasciava perplessi è il fatto che l'area individuata per la localizzazione di questo sito, che risponde a quella dell'ex mattatoio comunale, ricompresa all'interno dell'area vasta di Lo Uttaro, è inserita nell'attuale piano regionale di bonifica della Regione Campania sul quale non si hanno nessun tipo di risultati in ordine agli interventi che sono stati predisposti o realizzati su questo sito. La risposta all'interrogazione, che ci è arrivata pochi giorni fa, ci diceva che quell'area in realtà non era ricompresa nelle competenze degli interventi della Regione Campania che invece interveniva attraverso determinati interventi sull'area vasta adiacente che è quella di Lo Uttaro dove sono sistemate le discariche. Nello specifico, gli interventi su questa zona sono stati realizzati dalla Sogesid perché questo sito che era sito di interesse nazionale, poi derubricato a sito di interesse regionale, ha organizzato questa serie di interventi e nella stessa interrogazione c'è stato detto che gli interventi sul sito individuato dal Comune di Caserta come sito su cui localizzare l'impianto erano di competenza del Comune ai sensi dell'attuale documento che disciplina le norme tecniche di valutazione del piano regionale delle bonifiche. Leggere, dopo che sono state manifestate queste perplessità in Commissione ambiente e dopo che nella stessa Commissione Ambiente l'orientamento era di frenare questa manifestazione di interesse perché non c'erano le garanzie affinché si potesse predisporre quest'intervento proprio per la mancanza di informazioni che regolano l'idoneità del sito. Siccome le norme tecniche di valutazione sono state approvate nel mese di novembre e la manifestazione di interesse era precedente, ci riesce difficile capire quali sono state le garanzie e che il Comune di Caserta ha presentato, visto che era in capo al Comune di realizzare le opere eventualmente di bonifica del sito, se ci sono stati interventi del genere non è stato saperlo perché non sappiamo se sono stati presentati questi documenti visto che le norme tecniche di valutazione sono successive alla manifestazione di interesse. L'altro elemento, eventualmente il sito dovesse essere effettivamente ricompreso in quelli individuati per la localizzazione di quest'impianto, che è un impianto di biodigestione, sulla base di quali criteri la Regione Campania ha accolto questa manifestazione di interesse e quindi ha inserito il sito all'interno di quelli da individuare per la costruzione di quest'impianti. Se è presente il sito effettivamente in quelli individuati per la realizzazione degli impianti e quali sono stati gli iter seguiti. Invece, se come sembra da una modifica di quello che è stato raccontato ulteriormente dai media negli ultimi giorni, sembra che questo sito non sia presente, in questo caso l'unica cosa che ci preme è di dare risposte certe ai territori perché i cittadini sono preoccupati dopo anni di emergenza rifiuti che hanno bollato quell'area come un'area altamente pericolosa e molto inquinata. Ci sono state delle lamentele da parte dei Sindaci, penso e sono convinto che l'unico modo per fare chiarezza sia questa sede per dare finalmente una risposta definitiva alle preoccupazioni dei cittadini in ordine alla presenza di questo sito all'interno dei siti per la realizzazione degli impianti di compostaggio

BONAVITACOLA, Assessore

È evidente che l'interrogazione è datata, quindi non tiene conto di un evolversi della vicenda che è stata anche resa pubblica con una conferenza stampa nei giorni scorsi con la partecipazione del Presidente della Giunta regionale. Mi basta confermare che località Lo Uttaro non è inclusa nel piano dei siti di compostaggio, era stata indicata in una prima fase, in risposta all'avviso pubblico regionale, dal Comune di Caserta, lo stesso Comune dopo un approfondimento istruttorio e alcuni rilievi che sono stati sollevati anche dalla struttura di immissione ha ritirato questa candidatura ed ha avanzato ipotesi alternative che sono al vaglio della struttura di missione. Il tema potrebbe essere equiparato a cessata materia del contendere.

VIGLIONE (Movimento 5 Stelle)

L'interrogazione è stata presentata proprio per mettere la parola "fine" a questa vicenda che aveva seminato troppi dubbi in relazione agli impianti e alle idoneità dei siti che vengono individuati. Quindi, ci fa piacere che si sia conclusa questa vicenda e aspettiamo di seguire quelle che saranno le ulteriori evoluzioni di questo procedimento che riteniamo fondamentale e quindi va monitorato con attenzione, grazie.

Stati di avanzamento lavoro bonifica Ex Deposito fitofarmaci Agrimonda, Comune di Mariglianella
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Stato di avanzamento lavoro bonifica ex deposito fitofarmaci Agrimonda, Comune di Mariglianella" Reg. Gen. n. 50/2 a firma del consigliere Gennaro Saiello (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula.

SAIELLO (Movimento 5 Stelle)

Quest'oggi sottopongo alla vostra attenzione una situazione di pericolo ambientale che in maniera scandalosa persiste sul territorio dell'agro nolano ormai da 22 anni, la situazione è paradossale, da troppo tempo incide sulla vita e sulla salute di migliaia di persone che vivono in quest'area geografica della nostra Regione e in particolar modo che incide come una zavorra sugli abitanti dei Comuni interessati, sarliamo dei Comuni di Mariglianella e di Marigliano, Comuni che rientrano in quell'area che fu definita il triangolo della morte, ossia l'area che va da Pomigliano, Acerra fino a Nola, territorio in questi anni già martoriato a livello ambientale dalla criminalità organizzata e ha una politica poco attenta, distratta, rispetto a quelle che sono le necessità dei cittadini, distratta rispetto a quella che doveva essere la tutela della salute e la difesa della salubrità del nostro territorio. Oggi parliamo di Agrimonda, nel 1995 a Mariglianella un incendio causò la distruzione di un capannone utilizzato per la rivendita e deposito di fitofarmaci e pesticiti, quindi parliamo di prodotti, di materiali altamente pericolosi, le fiamme sprigionarono, nell'aria, nubi tossiche di cui stiamo purtroppo ancora pagando i danni e le conseguenze. In quell'anno, spento il rogo, il tutto fu semplicemente coperto da un tendone. Ricordo che quando tutto questo accadeva avevo solo 11 anni, oggi a distanza di 22 anni tutto è rimasto così com'era, una vergogna, una bomba ambientale che giace lì ferma in attesa di fondi i quali poi sono stati stanziati nel tempo e in attesa, tutto sommato, di una burocrazia che ogni volta si arena, tante chiacchiere, tanta burocrazia, tanta demagogia che si è susseguita in questi anni, tutto questo discorso sulla pelle dei nostri concittadini. Voglio ricordare un dato: dal 1995 in poi l'unico dato certo è che i dati e le statistiche sulle patologie tumorali e sulle morti collegate a questa tipologia di patologie si sono impennate, tutto tace, tutto sembra lì fermo da 22 anni. Il 19 settembre 2016, mediante posta certificata, ho richiesto agli uffici preposti di poter visionare gli atti, per capire lo stato di avanzamento dei lavori che potessero poi consentire la rimozione e successiva bonifica di questo sito, ebbene, dopo 2 mesi, il 4 novembre 2016, mi è stato risposto che di lì a 7 giorni si sarebbe provveduto alla predisposizione del decreto di approvazione del progetto definitivo per poi procedere a firmare il contratto tra la Regione e la RT Edilgen Furino. Tuttavia dal 4 novembre in poi sono decorsi ulteriori 3 mesi, siamo arrivati quasi a febbraio, tutto è ancora fermo, tutto tace e questa situazione sembra ancora lì impantanata. La cittadinanza attende delle risposte serie, celeri in tal senso, quindi approfitto di questa occasione per chiudere alla Giunta e all'assessore competente al ramo di capire cosa si sta facendo, se questo decreto per il progetto definitivo è stato vagliato e quando si procederà a firmare questo benedetto contratto.

BONAVITACOLA, Assessore

Nell'ultima fase devo dire che c'è stata un'accelerazione rispetto alla valutazione di tanti anni che ha caratterizzato questa vicenda, basti ricordare alcune date: il 23 novembre è stata chiesta dall'ufficio la documentazione antimafia al soggetto aggiudicatario dei lavori per il contratto, il 2 dicembre 2016 sono stati chiesti gli atti costitutivi e le polizze assicurative che sono state acquisite il 3 gennaio, poi sono state effettuate le verifiche di legge sul Durc presso l'Agenzia delle Entrate, è stato proprio in quei giorni verificato che la ditta Edilgen SpA e la Furino Ecologia sono iscritte nella White List della prefettura di Napoli che è un adempimento ed un requisito essenziale per poter eseguire i lavori in questo campo. Da ultimo, il 16 gennaio, è stato chiesto dall'ufficio affari generali la stipula del contratto allegando la documentazione per la sottoscrizione dello stesso, quindi siamo nella fase imminente che precede la stipula. L'ufficio prevede che questa stipula possa avvenire entro la prima metà del mese di febbraio, di procedere contestualmente alla consegna dei lavori, quindi finalmente sembra che questa telenovela sia alla fase conclusiva.

SAIELLO (Movimento 5 Stelle)

Ringrazio l'Assessore per la risposta, monitoreremo il rispetto di queste scadenze, ribadisco e chiedo con forza alla Giunta e all'Assessore di fare in modo che queste scadenze siano poi rispettate, quindi attendiamo queste date con ansia, ce lo dice la cittadinanza ormai da 22 anni, quindi ringrazio l'Assessore.

Fondo di rotazione per la progettazione degli enti locali, graduatoria beneficiari
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Fondo di rotazione per la progettazione degli enti locali, graduatoria beneficiari" Reg. Gen. n. 53/2 a firma del consigliere Alberico Gambino (Fratelli d'Italia e Alleanza Nazionale), già distribuita in Aula.

GAMBINO (Fratelli d'Italia)

Grazie signor Presidente. Questo è un tema che sta occupando le pagine dei giorniali negli ultimi giorni, appunto quello del fondo di rotazione attraverso il quale la Giunta ha proposto il programma di azione e coesione Poc 2014-2020, ha voluto finanziare quelle che sono le attività di progettazione, interventi infrastrutturali coerenti con gli strumenti di programmazione 2014-2020. È stato codificato dalla stessa Giunta che la copertura finanziaria sarebbe stata quella ammessa alla progettazione fino a 40 milioni di euro, successivamente abbiamo appreso che il governatore De Luca, attraverso un incontro pubblico ha detto che sarebbero stati aggiunti altri 40 milioni di euro per questo fondo di rotazione, ad oggi la Commissione di valutazione ha completato le proprie attività e ha stilato una graduatoria su progetti ammessi e non ammessi. Oggi vorremmo capire, poiché anche il portale della Regione tra i progetti annessi, ha indicato il valore di 49 milioni 448 mila euro, se l'importo complessivo ad oggi destinato al finanziamento degli interventi di progettazione ammessi è 40 milioni o sono 40 milioni e oltre, chi sono i soggetti i cui progetti, pur valutati con punteggio pari a 60 sono esclusi per superamento del limite massimo del fondo disponibile e quali sono le modalità stabilite dalla stessa Commissione, le ragioni della discrasia tra la graduatoria pubblicata sul portale regionale e la graduatoria definita e approvata dal DD 2/2017 ai 49 milioni circa. Se e quanto è intenzione della Giunta integrare il finanziamento dei 40 milioni così come dichiarato dal Governatore De Luca in un incontro del 22 novembre 2016.

BONAVITACOLA, Assessore

Grazie Presidente. Credo che il consigliere Gambino, che è molto attento, possa ricavare dagli atti pubblici gran parte delle informazioni che ha chiesto nell'interrogazione. Posso ricordare che l'avviso definiva dei criteri di esame delle proposte, premiava il livello anche territoriale delle proposte, ove provenienti ad esempio da unioni di comuni rispetto a interventi di singoli comuni, premiava interventi che avevano una maggiore coerenza con i programmi strategici dell'Amministrazione regionale, con particolare attenzione anche alle problematiche ambientali e all'indotto occupazionale, insomma, conteneva una griglia di valutazione che ovviamente premiava anche il livello di avanzamento dell'elaborato, se era semplicemente una richiesta di partire da un progetto di fattibilità oppure si era già nella disponibilità di livelli preliminare per chiederne lo sviluppo a livello definitivo o esecutivo. Queste griglie di valutazione sono state applicate da una commissione tecnica, che ha lavorato in assoluta autonomia e trasparenza, e naturalmente hanno dato origine a una graduatoria. Le confermo che, così com'è stato già anticipato dal Presidente, è intenzione dell'Amministrazione, visto il notevole successo di questa misura, incentivare il fondo di rotazione, che, com'è noto, colma una lacuna perché si crea il famoso cortocircuito del finanziamento che presuppone il progetto e la redazione del progetto presuppone le risorse per poterlo pagare. Questo fondo di rotazione serve per evitare questo cortocircuito paralizzante e il successo della misura che è dovuto e riscontrato anche alla grande adesione ci spinge per estenderne l'ammissione con un notevole stanziamento di risorse aggiuntive e dà modo alle amministrazioni locali, che purtroppo in questa fase sono rimaste escluse non per la non meritevolezza della proposta, ma per l'esaurirsi delle risorse, di potervi accedere. Confermo pienamente che questa è intenzione dell'Amministrazione e saranno adottati degli atti in questo senso.

GAMBINO (Fratelli d'Italia)

Credo di non essere stato molto chiaro, e mi dispiace per questo, nell'esporre l'interrogazione perché lungi da me pensare che la commissione non abbia valutato tutti i progetti in modo chiaro e trasparente e seguendo quelli che sono i crismi della massima legalità, come sono convinto che la griglia di valutazione sia stata fatta. Presidente, non ho messo in discussione la legittimità e la trasparenza della Commissione nello stilare la graduatoria. La graduatoria è stata fatta secondo quelli che sono i criteri della massima trasparenza e legalità e sono convinto che premiava secondo dei progetti. Quello che avevo detto io era altro, e mi scuso per il fatto che magari non sono stato molto chiaro. Lei ha detto che questa graduatoria sarà ampliata, mentre qualche giorno fa attraverso i massmedia avevamo appreso che tutti i duecento progetti erano stati finanziati. Quello che avevo chiesto è un'altra cosa. Ci sono una serie di progetti che hanno reperito il punteggio pari a 60. Quello che vorrei capire è in che modo, visto che sono una serie che hanno lo stesso punteggio, si andrà a valutare chi sì e chi no. L'altra cosa è che c'è questa discrasia tra quello che è stato pubblicato sul portale della Regione Campania, che parla di un importo complessivo di finanziamenti per un'opera importantissima. Quando parliamo di finanziare i progetti chi è stato amministratore sa quali e quante difficoltà si sono dovuti sobbarcare e si sobbarcano ancora oggi per far finanziare progetti per poi concorre ai finanziamenti pubblici. Noi sappiamo dalla delibera che l'importo è di 40 milioni, mentre il portale ha messo l'importo di circa 49 milioni, quindi vorremmo sapere qual è la verità e in che modo si soccombe a questa discrasia e a questa cosa che non combacia.

PRESIDENTE (D'Amelio)

Grazie. C'è un'interrogazione, che è l'ultima, del consigliere Armando Cesaro. Il Vicepresidente Bonavitacola mi chiedeva se era possibile aggiornarla, per problemi che riguardano l'approfondimento degli uffici, al prossimo Question Time. Credo che possiamo accettare questa richiesta.

CESARO (Forza Italia)

: L'interrogazione era abbastanza vecchia, nel senso che era già stata rimandata dall'ultimo Question Time, che spostammo, quindi mi sembra un po' strano, però se il Presidente richiede un altro po' di tempo per approfondire con gli uffici non abbiamo alcun problema. Chiedo se si può fare una deroga al prossimo Question Time in modo che Forza Italia invece di presentare due interogazioni ne presenta tre, così da recuperare questa, perché altrimenti rinunciamo ad un Question Time, dato che comunque l'interrogazione era stata presentata da oltre un mese.

PRESIDENTE (D'Amelio)

Gli uffici mi dicono che è una deroga al regolamento e non si può fare, ma comunque facciamo un ragionamento nella Conferenza dei Capigruppo. Il Regolamento non prevede che i possano essere deroghe. Dichiaro chiusa la seduta di Question Time.

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