Question Time del 21 luglio 2016

Indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Agenzia regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali
3 - Anno scolastico 2014/2015.Mancato pagamento. Riparto fondo scuole paritarie dell'infanzia e primarie. Mancato riparto fondo disabili
4 - Rassegna Napoli Teatro Festival
5 - Teatro Trianon
6 - Emergenza criminalità linee ex Circumvesuviana
7 - Assegnazione delle concessioni per l'utilizzazione del demanio marittimo in funzione dello sviluppo del turismo balneare
8 - Nomine Direttori Generali delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE (D'Amelio)

Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta del Question Time del 21 luglio 2016. Interrogazione a risposta immediata ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno.

Agenzia regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'Interrogazione: "Agenzia Regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali" Reg. Gen. n. 20/2 a firma della Consigliera Maria Grazia di Scala (Forza Italia), già distribuita in Aula. La parola alla Consigliera Di Scala per illustrarla

DI SCALA (Forza Italia)

Grazie Presidente. Buongiorno Assessore, grazie per essere presente. È un'interrogazione che era stata già proposta la scorsa settimana e che è stata seguita, dopo l'impedimento dell'Assessore a partecipare alla seduta di Question Time del 12 luglio, dalla delibera di Giunta regionale del 13 luglio che dispone il rinnovo dell'incarico di Commissario della costituenda Agenzia del Turismo. A prescindere dalle considerazioni che erano state già evidenziate dal gruppo di Forza Italia e dalla sottoscritta, in relazione alla legittimità della nomina di un Commissario, che è figura che non è prevista da alcuna norma, come invece, ad esempio per le Adisu è prevista espressamente la nomina di un Commissario, si vuole chiedere conto all'Amministrazione della nomina di questo Commissario, innanzitutto in relazione alla sua figura e in secondo luogo in relazione ai tempi. È inutile rileggere il contenuto precipuo dell'interrogazione, peraltro con la legge che è stata approvata l'altro ieri in Consiglio regionale, la RG 296 sulla semplificazione, vengono eliminati degli incisi relativi ai requisiti che deve possedere la figura del Commissario, ossia la comprovata professionalità quinquennale per cui viene spogliata questa figura di qualsiasi caratteristica di professionalità. In ordine ai tempi, invece, era previsto che il precedente commissario scadesse al 30 giugno 2016, per cui la nomina illegittimamente adottata interviene con ritardo. Sembra, alla fine, che si vada sempre a discapito della qualità per effettuare comunque una nomina, chiedo quindi all'Assessore che cosa intende fare, quali misure intende adottare per garantire la piena funzionalità dell'Agenzia del Turismo istituenda.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

Buongiorno a tutti, mi rifaccio velocemente all'interrogazione. Come indicato nell'interrogazione che ci occupa, nelle more dell'individuazione del direttore generale, ai sensi dell'articolo 18 della citata legge regionale numero 18/2014, come modificato dalla legge regionale numero 1/2016, la Giunta regionale, con deliberazione numero 11 del 19 gennaio 2016, ha assunto le determinazioni finalizzate a dare avvio all'effettivo esercizio delle funzioni delle agenzie regionali per il turismo, tra l'altro è stata prevista la nomina di un commissario con il compito di assumere tutte le iniziative più idonee a garantire il concreto avvio della detta agenzia nel rispetto della richiamata legge regionale, tenendo in ogni caso conto di quanto stabilito dall'articolo 22 della medesima legge che sancisce il principio di continuità dell'azione amministrativa e di svolgere la necessaria azione di raccordo, data la numerosità degli enti da sopprimere, dislocati sull'intero territorio regionale, per omogeneizzare le attività di competenza di ciascun commissario liquidatore. I commissari liquidatori sono stati invitati a concludere le attività rendicontative relative a progetti finalizzati con risorse comunitarie, trasmettendo la documentazione per la richiesta di saldo alla Regione e ad inserire, nei contratti apposite clausole negoziali, volti a renderli immediatamente risolvibili a seguito della messa in esercizio dell'agenzia. È stata effettuata un'azione ricognitiva sia sui beni mobili ed immobili degli enti, sia sul personale assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato da trasferire, nonché dell'inquadramento delle menzioni svolte dalle singole risorse umane in ciascun ente. Sono stati acquisiti tutti i contratti decentrati integrativi e i curricula dei dipendenti, quale ulteriore attività propedeutica al trasferimento è stata predisposta, dal commissario con il supporto della direzione generale delle risorse umane, una scheda ricognitiva che i commissari liquidatori hanno compilato con tutte le informazioni utili a consentire il successivo trasferimento del personale e dei ruoli dell'agenzia a seguito dell'esercizio della stessa. È stato predisposto lo schema dello Statuto e del Regolamento per il funzionamento dell'Agenzia Regionale per il Turismo. Per quanto concerne l'individuazione della sede, si è provveduto a compulsare la direzione generale per le risorse strumentali in merito all'individuazione dei locali idonei da destinare alla sede dell'agenzia. Con delibera di Giunta regionale numero 370/2016 è stato disposto il rinnovo dell'incarico di commissario della costituenda agenzia, per consentire il completamento delle attività di competenza sino al 31 dicembre 2016 e comunque non oltre la nomina del direttore generale e della detta Agenzia, confermando, in capo al medesimo, tutti i compiti già descritti nella richiamata delibera numero 11/2016. Con la medesima delibera è stato stabilito che la sede legale dell'Agenzia Regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali della Campania, allo scopo di garantire il necessario raccordo con gli uffici regionali, dovrà essere prevista al Centro Direzionale isola C5 Napoli, nei locali in disponibilità alla Regione, come da intesa avviata tra gli uffici interessati, nel rispetto del principio del contenimento della spesa pubblica. È stata altresì prevista la nomina di un Commissario liquidatore unico per tutti gli enti in scioglimento, anche allo scopo di garantire che le procedure conclusive per la soppressione degli enti avvenga con modalità uniforme, demandando allo stesso, oltre gli specifici compiti definiti dalla normativa in materia di liquidazione degli enti pubblici, anche quelli previsti dall'articolo 22 della legge regionale 18/2014 nonché l'attuazione dei seguenti indirizzi finalizzati all'immediato contenimento della spesa di funzionamento e alla contestuale accelerazione delle procedure per la soppressione degli enti turistici. Gli indirizzi: Dismettere le sedi degli enti per il turismo i cui costi gravano sul bilancio regionale nel rispetto del principio del contenimento della spesa, ponendo in essere tutti gli adempimenti consequenziali e procedendo all'immediata risoluzione dei contratti di locazione. Portare a compimento tutti gli adempimenti volti all'immediata risoluzione delle problematiche ancora aperte nelle gestioni liquidatorie, di concerto con la direzione generale risorse strumentali. Mantenere in funzione le attività di raccolta dei dati statistici, nonché quella di informazione turistica, nelle more dell'avvio dei Siap ai sensi della legge regionale 18/2014, al fine di assicurare il presidio di tali attività ritenute essenziali per la Regione, facendo salva la possibilità di avviare, in raccordo con il Commissario dell'Agenzia e con la Direzione Generale e Programmazione Economica e Turismo, le interlocuzioni con gli enti locali e con altri soggetti pubblici o privati per l'individuazione di sedi più consone e meno onerose per garantire la migliore accoglienza e concorrere efficacemente allo sviluppo turistico del territorio regionale. Per il citato incarico la cui durata è prevista sino al compimento delle attività di liquidazione, nonché all'effettivo esercizio dell'Agenzia Regionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2016, da rendere a titolo gratuito, è prevista la possibilità, stante la numerosità delle attività da svolgere e la ubicazione degli uffici sul territorio regionale, che il Commissario Unico Liquidatore possa eventualmente avvalersi, a titolo gratuito, della collaborazione del personale regionale che ha maturato esperienza sul campo. In ogni caso, fermo restando l'immediato avvio dell'Agenzia, a chiusura delle ultime fasi liquidatorie in corso, si prevede di attivare, dopo la pausa estiva, la procedura per l'individuazione del direttore generale della medesima.

DI SCALA (Forza Italia)

Ringrazio l'Assessore per la compiuta risposta che però si limita, di fatto, a richiamare la delibera del 13 luglio che è stata adottata senza aggiungere nulla di più. Non mi ritengo soddisfatta della risposta perché non si dà contezza del venir meno dei requisiti di professionalità nominando commissario, non si dà conto del ritardo con cui viene compiuta questa nomina rispetto al termine di scadenza già previsto da una delibera del gennaio 2016; né si dà conto dei quesiti espressamente posti con l'interrogazione, in particolar modo circa il venir meno del rafforzamento della integrazione tra turismo, beni culturali e cultura, che viene meno, appunto, con l'emendamento proposto alla Legge di Semplificazione, R.G. n. 296.

Anno scolastico 2014/2015.Mancato pagamento. Riparto fondo scuole paritarie dell'infanzia e primarie. Mancato riparto fondo disabili
PRESIDENTE (D'Amelio)

Comunico che, con nota pervenuta i data odierna, l'assessore Lucia Fortini ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per impegni istituzionali precedentemente assunti. Pertanto, l'interrogazione R.G. n. 23/2, a firma del Consigliere Alberico Gambino, è rinviata alla prossima seduta di Question Time.

Rassegna Napoli Teatro Festival
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione R.G. n. 24/2, avente ad oggetto "Rassegna Napoli Teatro Festival", a firma del Consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera PSI- Davvero Verdi). La parola al Consigliere Borrelli per l'illustrazione dell'interrogazione.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Grazie, Presidente. Ho presentato quest'interrogazione per avere riscontro su ciò che sta avvenendo al Teatro Festival. Negli ultimi giorni stiamo leggendo sui giornali, in particolare sul quotidiano Il Mattino, di inchieste su sprechi di fondi pubblici. Tengo a sottolineare che la programmazione e la realizzazione dell'evento non è stata gestita direttamente dall'attuale Giunta, perché è precedente, ma che da anni va avanti questa manifestazione con vari enti, scatenando molte polemiche. L'ultima di tali polemiche riguarda il fatto che sembrerebbe che la maggior parte dei biglietti sia data in omaggio; che siano previsti dei cachet "da paura" per amministratori e direttori artistici; che non ci sia molta chiarezza nella programmazione. Dopodiché, si registrerebbe un pesantissimo passivo. Come ho già avuto modo di dire in occasione di una precedente interrogazione, è intenzione del nostro Gruppo fare luce su come vengono gestiti i fondi da parte di fondazioni e associazioni culturali, perché nella nostra Regione la cultura è una cosa seria e non può diventare oggetto di spreco di denaro pubblico.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

Grazie, Presidente. Innanzitutto, devo dire che condivido quanto dice il Consigliere Borrelli: sicuramente la cultura è un punto di grande forza della Campania. Sono qui per delega del Presidente, quindi ho chiesto una relazione agli Uffici, di cui do lettura. La Fondazione Campania dei Festival è iscritta nel registro delle persone giuridiche della Prefettura, Ufficio territoriale di governo di Napoli, al numero 1440, in data 5 giugno 2008, che ha compiti di controllo e vigilanza ai sensi del DPR n. 361 del 10 febbraio 2000. La Fondazione Campania dei Festival rientra tra gli enti controllati dal Dipartimento 54, come indicato all'articolo 22, comma 1, lettera c), all'articolo 22, commi 2 e 3, del decreto legislativo n. 33/2013 e al DPGR n. 310 del 20 dicembre 2012. La rassegna "Napoli Teatro Festival" 2016 rientra tra i finanziamenti dei PAC-3 (Riprogrammazione), ma ad oggi non sono stati ancora comunicati né rendicontati i dati relativi a manifestazioni realizzate, né alle spese ad oggi effettuate e liquidate. In relazione alle notizie diffuse sui biglietti, si precisa che dà notizie di stampa, la Fondazione ha precisato che, in base ai numeri forniti dalla Siae, e solo tenendo conto degli spettacoli a pagamento, al netto dei biglietti per la stampa e di quelli dovuti per il contratto alle compagnie, gli omaggi ammontano al 29,76 per cento del totale degli spettatori. Agli atti degli Uffici non è pervenuta nessuna documentazione utile per effettuare un riscontro.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Grazie, Presidente. Voglio ringraziare l'Assessore che, per conto del Presidente, mi ha dato delle notizie esaustive. Se ho capito bene, dai dati che hanno fornito alla Siae, "solo" il 30 per cento dei biglietti sarebbe stato dato in omaggio. Ovviamente, è noto che esistono anche omaggi che non passano tramite la Siae e ingressi di favore, sui quali chiederemo ulteriori approfondimenti. Per completare il mio intervento, voglio dire all'Assessore, nella sua qualità di intermediario del Presidente, di porre grande attenzione e grande determinazione a tutti gli eventi che vengono realizzati nella nostra Regione, che hanno supporti economici più o meno significativi (in questo caso parliamo di milioni di euro, non parliamo di cifre poco significative), perché la mia preoccupazione è che questi fondi non totalmente, ma in parte, vengano dispersi o sprecati, senza creare cultura, senza attirare turisti, spettatori e senza dare lavoro alle maestranze culturali, cioè operatori del settore, professionisti, autori, registi, attori del nostro territorio, il che sarebbe veramente un paradosso. Per cui affido all'Assessore la preghiera di fare una ricognizione ponendo attenzione particolare al tema, prendendo spunto da questa vicenda.

Teatro Trianon
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione R.G. n. 25/2, avente ad oggetto "Teatro Trianon", a firma del Consigliere Francesco Emilio Borrelli. La parola al Consigliere Borrelli per illustrare l'interrogazione.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Grazie, Presidente. Ritorno sulla vicenda della cultura nella nostra Regione. È a tutti noto che il "Trianon" è stato chiuso dalla precedente Amministrazione. Non voglio entrare nel merito delle motivazioni, però il dato di fatto è che vi era stato un impegno in Commissione Cultura, all'inizio di quest'anno, da parte del Presidente Maffettone, che era venuto ad annunciarci che sarebbero iniziati a breve i lavori di ristrutturazione del teatro "Trianon" e che sarebbe stata quindi possibile una riapertura entro il 2016. Siamo nel luglio del 2016 e ad oggi il teatro non risulterebbe, anche secondo le denunce dei dipendenti del teatro stesso, in condizioni di poter aprire, anche se risulta che i fondi per fare i lavori sono stati stanziati, ma i lavori non sono ancora iniziati. Come membro della maggioranza, ritengo che, nel momento in cui si assume un impegno a fare una cosa importante, come riaprire un teatro come il "Trianon", che si trova – lo voglio ricordare – a Forcella, un teatro che rappresenta un presidio importantissimo per quel territorio, sia doveroso da parte nostra mantenere quell'impegno. Pertanto, chiedo all'Assessore, e al Presidente ovviamente, di seguire con grande determinazione e forza questo percorso, che deve portare a riconquistare un territorio difficile della nostra città, della mia città, Napoli, cioè Forcella, con la riapertura di questo presidio culturale.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

Grazie, Presidente. Sicuramente rappresenterò al Presidente questa necessità. Penso che effettivamente, soprattutto in un luogo come Forcella, la riapertura di un teatro così importante potrebbe essere un momento di grande vivibilità e di attenzione verso un'area che, comunque, ha bisogno e merita grande attenzione. Questa non è una mia delega, per cui ho chiesto agli Uffici di farmi avere delle notizie in merito. Ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge regionale 18 agosto 2005, n. 15, la Regione Campania promuove e sostiene attività culturali e teatrali in area metropolitana e nei comuni particolarmente disagiati e segnati da fenomeni di violenza e criminalità. La Giunta regionale della Campania, consapevole del significante valore che può rappresentare la promozione e la valorizzazione di attività culturali e teatrali in aree metropolitane particolarmente a rischio sociale, come quella del quartiere di Forcella, con deliberazione n. 2498 del 30 dicembre 2004, ha valutato positivamente la proposta formulata dai signori Gustavo e Diego Cuccurullo di cedere le proprie quote di maggioranza (59,57 per cento) del capitale sociale del Teatro Trianon Spa subordinando però l'acquisto di dette quote di capitale sociale al verificarsi di una serie di adempimenti normativi e procedurali da parte della società acquirente. In particolare è stato chiesto di integrare lo statuto sociale e deve prevedere tra gli scopi sociali attività di socializzazione e aggregazione mediante iniziative culturali atte a favorire lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazioni dei minori, degli adolescenti e dei giovani di ogni nazionalità residenti nel territorio campano. Con delibera della Giunta regionale n. 1895 del 16 dicembre 2005 è stato previsto tra l'altro di acquisire dai signori Gustavo Cuccurullo e Diego Cuccurullo, soci della società Trianon Spa con sede a Napoli alla Piazza Calenda, n. 9, codice fiscale 8155633, le azioni della suddetta società in loro possesso per il numero rispettivamente di 1.272.959, n. 848.165 del valore nominale di un euro ciascuno. Di determinare sulla base della valutazione della società Trianon Spa, effettuata dall'Agenzia del Territorio, ufficio provinciale di Napoli, nota 4712/2015 C52 del 3 giugno 2005 il corrispettivo della cessione determinato in euro 6.671.840 corrispondente al 59,57 del capitale sociale della società in argomento. In base all'intenzione espressa dal rappresentante della Regione Campania in sede all'assemblea societaria del 31 luglio 2013 andavano corrisposti euro 2 milioni in conto all'aumento del capitale sociale. Il bilancio gestionale 2014 è stato approvato con delibera n. 92 dell'1 aprile 2014 pubblicato sul BURC 22 del 4 aprile 2014 in cui il capitolo 568 "Contributo al Teatro Trianon" è stato trasferito dalla responsabilità del Gabinetto Presidenza alla Direzione generale n. 12 e riportato in competenza 2014 euro 644 mila. Risulta inoltre, da un supplemento di istruttoria, che nell'ottica di favorire un risanamento al Teatro Trianon Spa è stato assegnato e liquidato per l'anno 2013 un contributo di 900 mila euro tratto sul capitolo 568 denominato "Contributo al Teatro Trianon" dall'ex AGC, settore 1, con decreto dirigenziale n. 86 del 31 luglio 2013. Per riassumere, in conto aumento di capitale sociale, sono stati liquidati interamente i 2 milioni di euro assentiti. Infatti sono stati finora liquidati alla società Trianon Viviani Spa 900 mila euro con decreto dirigenziale del Gabinetto del Presidente Giunta regionale, n. 86 del 31 luglio 2013. Con decreto dirigenziale n. 56 del 6 giugno 2014 avente ad oggetto "Cultura, contributo al Teatro Trianon capitolo 568/2014, impegno liquidazione euro 664 mila" si è proceduto a impegnare e liquidare la somma di euro 644 mila assegnati al Teatro Trianon sul capitolo di spesa 568 per l'anno 2014. Con delibera di Giunta regionale n. 651 del 15 dicembre 2014 la Giunta regionale ha provveduto tra l'altro, mediante prelevamento del fondo di riserva per spese obbligatorie, capitolo 1000, ai sensi dell'articolo 1, comma 16, lettera g), della legge regionale 6/2013, come richiamato all'articolo 5 della legge regionale 4/2014, ad appostare risorse ulteriori in termini di competenza e cassa per euro 456 mila sul capitolo di spesa 568 per le finalità legate al completamento della sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale. L'amministrazione regionale, ai sensi dell'articolo 4, secondo comma, del DPR 207/2010, ha attivato per l'inadempienza contributiva del Trianon Viviani Spa l'intervento sostitutivo nei confronti degli enti previdenziali. Con nota assunta dalla DG 5412, numero di protocollo 851778 del 15 dicembre 2014, l'INPS di Napoli ha comunicato l'importo dell'irregolarità per ammontare 62.729 e le modalità di versamento. Con decreto dirigenziale n. 385 del 19 febbraio 2014 si è proceduto a impegnare e liquidare la somma di 456, di cui la somma pari a 393.270 a favore della società Trianon e la somma di 62.729 in favore dell'INPS di Napoli. Sono state erogate le somme dovute dopo aver attivato con l'INPS le procedure di sostituzione a seguito della verifica che l'impresa Trianon non risultava in posizione regolare ai fini del DURC. Rispetto alle competenze della Direzione generale 12, il Teatro Trianon Spa si colloca tra i teatri finanziati dalla legge regionale n. 672007, articolo 2, lettera q), ovvero rientra nella seguente classificazione: teatri del patrimonio regionale, i teatri di proprietà della Regione o da essi controllati situati in aree metropolitane disagiate o a rischio sociale, e hanno una capienza di almeno cinquecento posti. I soggetti di cui alla legge regionale n. 6/2007, articolo 2, lettera q), sono finanziati secondo i criteri stabiliti dall'articolo 12 della lettera l). Per l'anno 2012 al Teatro Trianon sono stati assegnati sul capitolo di spesa 4454; ai sensi della legge regionale 6/2007 euro 270.400 interamente liquidati. Un primo acconto pari a 81.120 con apposito decreto n. 51 del 27 marzo 2013, un secondo acconto pari a 94.640 con altro decreto n. 122 del 31 luglio 2014 e a saldo 94.640 euro con ulteriore decreto n. 436 del 24 dicembre 2014. Per l'anno 2013 al Teatro Trianon sono stati assegnati sul capitolo di spesa 4.462 ai sensi della legge regionale n. 6/2007 euro 202.191. Tale somma è stata liquidata con decreto n. 134 del 15 maggio 2015. Per l'anno 2014 al Teatro Trianon sono stati assegnati sul capitolo di spesa 4462, ai sensi della legge regionale n. 6/2007, 279.785 euro. Di tale somma è stato liquidato un acconto del 50 per cento con decreto n. 365 dell'11 novembre 2015 e il saldo con altro decreto n. 21 del 17 marzo 2016. In riferimento al punto C si precisa che le aste sono andate deserte in conseguenza dell'annullamento delle procedure di vendita all'asta e a seguito della rinnovata liquidità che ha determinato la rinuncia da parte delle banche creditrici e pignoramento. Al Teatro Trianon viene inoltre riconosciuto un contributo straordinario sul capitolo di spesa 5270, contributo in favore del Teatro Trianon. Nel corso dell'anno 2013 la Direzione generale 12 ha provveduto a liquidare al Trianon euro 150 mila con decreto dirigenziale n. 344 del 20 dicembre 2013 sul capitolo di spesa 5270. Per l'anno 2014 sul capitolo 5.270 sono stati impegnati euro 137.908 con decreto n. 397 del 22 dicembre 2014 rendicontato in data 8 settembre 2015 e per il quale è stata chiesta un'integrazione con nota protocollo 613505 del 15 settembre 2015. Con decreto dirigenziale n. 264 del 17 maggio 2016 si è proceduto a liquidare un acconto di euro 90 mila. Risulta inoltre un contributo assegnato di euro 75 mila per un progetto di grandi artisti sul capitolo 517, impegnato con decreto n. 1125 del 31 dicembre 2010. Tale somma è stata impegnata nuovamente a seguito di riaccertamento straordinario dei residui con decreto n. 324 del 29 luglio 2015 con impegno definitivo n. 7524/2015. Tale somma è stata liquidata con decreto n. 263 del 17 maggio 2016; in uno con l'intervento sostitutivo in quanto con nota assunta dalla Direzione generale 5412 numero protocollo 3396657 del 17 maggio 2016 l'INPS di Napoli ha comunicato l'importo dell'irregolarità per un ammontare di euro 9.688 e con nota assunta dalla Direzione generale 5412 numero protocollo 339657 del 17 maggio 2016 l'Inail di Napoli ha comunicato l'importo dell'irregolarità per un ammontare di 596 euro. Dal bilancio gestionale, per gli anni 2016, 2017 e 2018 approvato con delibera di Giunta regionale numero 52 del 15 febbraio 2016 risultano assegnati al Trianon le seguenti somme impegnate: capitolo 568, denominato "Contributo al Teatro Trianon", spese di investimento euro 300 mila; capitolo 5270 "Contributo in favore del Teatro Trianon", spese correnti euro 300 mila. Impegnati con decreto dirigenziale numero 324 del 11 luglio 2016, con lo stesso decreto si è proceduto a liquidare un acconto di euro 150 mila. Con delibera di Giunta regionale 279 del 14 giugno 2016 è stato destinato, in conformità alla richiesta della società Trianon, il contributo regionale 2016 sul capitolo 568 di euro 300 mila per scopi di ristrutturazione del Teatro. Per rendere possibile la più celere riapertura e la piena fruizione della storica struttura al fine di consentire la realizzazione di spettacoli nella prossima stagione teatrale demandando alla UOD 5 della direzione generale 12 le missioni dei provvedimenti di impegno. Con la sopracitata delibera si è dato mandato alla direzione generale per le risorse strumentali ad assumere il ruolo di soggetto attuatore degli interventi, assumendo la diretta responsabilità del procedimento amministrativo per l'esecuzione dell'opera e provvedendo alla progettazione, affidando ad esecuzione. Con delibera di Giunta regionale della Campania numero 90 del 813/2016 pubblicata sul Burc numero 16 del 9 marzo 2016 è stato approvato il piano operativo complementare POC per i beni e le attività culturali prevedendo il finanziamento di euro 1 milione al Teatro Trianon Spa per il quale è stata richiesta la proposta di progetto. Non appena saranno assegnati i capitoli alla DG 12, compatibilmente con le esigenze di bilancio, si potrà procedere con l'avvio delle attività.

BORRELLI (Campania Libera – PSI – Davvero Verdi)

Ringrazio l'Assessore per la lunga relazione che gli avranno fatto i dirigenti e coloro che negli anni hanno seguito le vicende del Trianon. In realtà, la cosa che a me interessava di più era la parte finale e non tutto. Le deliberazioni e tutte le spese l'hanno voluto fare per farci capire che non è che non hanno speso soldi negli anni. Mi interessa in particolare una cosa che prendo come un impegno da parte della Giunta e da parte dell'Assessore che la rappresenta, cioè la parola dell'ultimo stanziamento di 300 mila euro atta a voler garantire l'apertura della prossima stagione teatrale. Come tutti sanno, la prossima stagione teatrale è tra pochi mesi, bisognerà partire contemporaneamente con i lavori e cercare di trovare un direttore artistico o chi per esso o prevedere quantomeno l'inizio di qualche spettacolo, altrimenti la prossima stagione teatrale potrebbe essere da qui a non so quando. In ogni caso, ringrazio l'Assessore per il lavoro svolto e ringrazio la Giunta per avermi fornito delle risposte esaustive e concrete.

Emergenza criminalità linee ex Circumvesuviana
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'Interrogazione: "Emergenza criminalità linee ex Circumvesuviana" Reg. Gen. n. 26/2, a firma della Consigliera Flora Beneduce (Forza Italia), già distribuita in Aula. La parola alla Consigliera Beneduce per illustrarla.

BENEDUCE (Forza Italia)

Premesso che a bordo dei treni dell'ex Circumvesuviana si verificano episodi di violenza che, data la frequenza e le modalità di aggressione, espongono gli utenti ad un pericolo costante; che tra ritardi, carrozze fatiscenti, strutture lasciate nel peggior degrado al momento la Circumvesuviana è considerata una delle peggiori delle linee ferroviarie italiane; che, in particolare, sulla tratta Napoli Sorrento, l'incidenza di criminalità è molto più elevata per la presenza dei turisti; che alcuni Sindaci della Penisola Sorrentina, in presenza di atti cruenti, hanno manifestato, a mezzo stampa, l'intenzione di chiedere al Prefetto l'interruzione del servizio; che gli episodi di violenza, accompagnati anche da atti di vandalismo, si verificano anche all'interno delle stazioni e che spesso diventano vere e proprie "terre di nessuno"; che l'EAV ha in gestione diretta i servizi ferroviari svolti in precedenza delle imprese ferroviarie regionali. Considerato che la Regione Campania deve far fronte ad una vera e propria emergenza criminalità in un settore dei servizi pubblici essenziali qual è quello dei trasporti; che bisogna assicurare livelli di sicurezza agli utenti in generale con un'attenzione rivolta nello specifico ai turisti che visitano luoghi della nostra Regione; che l'EAV deve assicurare all'interno delle stazioni e sui convogli condizioni di sicurezza ed igienico sanitarie adeguate. Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscritta interroga il Presidente della Giunta regionale, per esso l'assessore Matera, per conoscere se in presenza di una vera e propria emergenza criminalità sulla linea dell'ex Circumvesuviana, ivi comprese le stazioni, è stato disposto in coordinamento con l'EAV un piano di sicurezza per intensificare i controlli anche attraverso un massiccio intervento delle forze dell'ordine. Grazie.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

Episodi di criminalità diffusa si sono registrati recentemente sui treni e nell'ambito delle stazioni regionali. Essi costituiscono, verosimilmente, l'immediato riflesso in ambito ferroviario e l'elevato tasso di criminalità e dei notori fenomeni criminosi che purtroppo spesso caratterizzano il tessuto sociale locale del quale sono vittime tanto gli utenti quanto il personale delle stesse imprese che gestiscono i servizi. Di seguito si riportano gli esiti dell'analisi dei rischi connessi al fenomeno in parola che l'Ente Autonomo Volturno S.r.l ha pubblicato di recente. Analisi del rischio 2015: "Lancio sassi". Nell'anno 2015 gli eventi commessi a danno del patrimonio sono stati complessivamente 918, pari al 70 per cento del totale di tutti gli eventi di natura criminosi rilevati. Un incremento del 64 per cento rispetto all'anno 2014. Nell'ambito dei danni al patrimonio il 71 per cento è rappresentato dagli atti vandalici con 657 casi, i quali risultano raddoppiati rispetto a quelli rilevati nell'anno 2014 (334 eventi). In particolare, il 12 per cento degli atti vandalici nell'anno appena trascorso si è concretizzato in numero 80 lanci di sassi e di altri oggetti a danno dei treni, un incremento del 29 per cento rispetto a quelli rilevati nel 2014. Tra le linee più a rischio di eventi di lancio sassi, nell'anno 2015, la Napoli Sorrento è risultata quella con la più alta frequenza, con un totale di 35 casi (43,75 per cento), seguono Napoli Sarno con 13 casi, Napoli Baiano con 10 casi, Cumana con 8, Torre Annunziata Poggiomarino con 6 casi, Circumflegrea con 5 casi. Azioni di contrasto: Per contrastare gli 80 atti criminosi descritti, nell'anno 2015 sono stati necessari 54 interventi tra le guardie giurate e le ferrovie, un incremento del 50 per cento rispetto all'anno 2014, quando furono richiesti complessivamente 36 interventi per 62 eventi. Di questi risultano effettuati dalle ferrovie pari al 61 del totale degli interventi 2015, mentre 21 dalle guardie giurate pari al 39 per cento del totale degli interventi 2015. In particolare, le ferrovie su nostra indicazione, nel 2015, abbiano avanzato numerose specifiche e circostanziate richieste di servizi speciali. Hanno garantito il presidio delle tratte più a rischio realizzando anche fermi tra le persone individuate durante le loro attività criminose. Le guardie giurate, già in servizio inviate per il tramite del CNS sono intervenute presso le stazioni e le tratte martoriate da tali eventi criminosi, mettendo spesso in fuga i malfattori. Alla luce dei molteplici e ripetuti episodi di natura criminosa subiti, la società regionale Ente Autonomo Volturno, ha inteso pianificare una serie di interventi rivolti da un lato ad incrementare gli attuali servizi di vigilanza privata, dall'altro a rafforzare il livello di interazione e cooperazione, necessarie ed insostituibili interlocutori in materia di sicurezza. Sulla base dei dati rilevati dall'analisi del rischio è stato possibile identificare le tratte, le stazioni, i treni e le fasce orarie più critiche consentendo sia la pianificazione di presidi con le guardie particolarmente giurate, sia circostanziare richieste di intervento delle forze di polizia. Sul delicato tema della sicurezza è stato sollecitato un incontro pianificatorio con i vertici delle Ferrovie locali, incontro poi tenutosi presso una sede della Prefettura di Napoli, presieduto dal Prefetto di Napoli già in data 15 febbraio 2016. In tale circostanza, alla presenza dei massimi vertici delle Ferrovie campane, dopo ampia e approfondita discussione sulle diverse problematiche emerse, è stata confermata una particolare attenzione al fine di contrastare il fenomeno criminoso con la previsione della sicurezza delle circolazioni ferroviarie tra la priorità da garantire in materia di prevenzione e repressione dei reati da parte delle autorità preposte. All'esito delle attività programmatorie poste in essere in piena sinergia istituzionale, la società regionale Eav ha comunicato alla Prefettura di Napoli, il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, l'elenco di stazioni, treni, giorni e orari, che è stato ritenuto indispensabile alla presenza delle Forze dell'Ordine, nota protocollo 397983 del 10.06.2016. È altresì considerato che con delibera di Giunta regionale numero 572 del 13.12.2013 è stato approvato un protocollo d'intesa con le Forze di Polizia che a fronte di agevolazioni sul costo dell'abbonamento annuale garantiscono la propria collaborazione degli addetti alle controllerie sia a bordo dei mezzi sia presso le stazioni ferroviarie, i Terminal Bus e i porti ove vengono esercitati i servizi di trasporto pubblico locale d'interesse regionali. Per l'anno in corso sono stati rilasciati circa 700 abbonamenti agevolati con un esborso pari a circa 250 mila euro a carico del bilancio regionale. Si segnala infine che la società EAV, nell'ambito delle iniziative a contrasto del fenomeno, ha di recente annunciato di aver fatto ricorso anche all'ausilio della tecnologia per studiare e mettere in campo iniziative innovative mediante la predisposizione di programmi per i moderni dispositivi telefonici cellulari atti a consentire il tempestivo intervento dell'Autorità di Pubblica Sicurezza in presenza di condotte criminali in corso. Tali applicazioni consentiranno, in particolare, di collegarsi con la sala operatoria e alla questura e permetteranno di registrare la scena e trasmetterla in tempo reale alle Forze di Polizia consentendo, in tal modo, agli agenti PS di localizzare e d'individuare il passeggero in pericolo, garantendo la possibilità di un tempestivo intervento.

BENEDUCE (Forza Italia)

Ringrazio l'Assessore ma non sono soddisfatta in quanto lei ha sciorinato una serie di dati e di cose, una statistica di cui eravamo già a conoscenza, perciò la richiesta di quest'intervento stamattina. Per quanto riguarda quello che vuole mettere in campo l'EAV, dell'App che bisognerebbe mettere in sicurezza e garantire un po' più sicurezza sia per gli utenti sia per quanto riguarda i lavoratori della Circumvesuviana, anche questa è da cosa da farsi. La domanda che faccio è: la Regione Campania deve essere il volano per il turismo, se accogliamo il turismo in questo modo come possiamo pensare che un domani la Regione Campania possa accogliere di più e al meglio questi turisti che vengono a visitare le nostre belle città, specialmente nella zona della Penisola Sorrentina e non solo? Vorremmo delle risposte concrete, vorremmo essere garantiti per quanto riguarda la sicurezza, ma soprattutto per quanto riguarda la fatiscenza che ancora c'è nei nostri convogli, perché fino ad ora comunque abbiamo sentito soltanto dei proclami, ma all'atto pratico non abbiamo ancora visto niente. Grazie.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

Condivido, però tenga presente che il problema della sicurezza di fatto interessa anche altre forze che lei diceva prima. Lì va fatto un ragionamento molto serio, bisogna vedere lo Stato, la Prefettura, cioè va fatto un ragionamento. Garantire la sicurezza significa chiamare in causa tutti gli attori che sono deputati a questo tipo d'intervento, non solo la Regione, è importante evidenziare questo fatto, non è responsabilità solo della Regione. Quello che si può fare si è fatto, in qualche modo, ho indicato degli interventi. È anche un'idea di come si vuole affrontare il problema, fermo restando che non è una materia mia, per cui riferirò a chi di dovere, però quando parla di sicurezza penso che bisogna anche capire che è un problema che riguarda anche altri.

Assegnazione delle concessioni per l'utilizzazione del demanio marittimo in funzione dello sviluppo del turismo balneare
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'Interrogazione: "Assegnazione delle concessioni per l'utilizzazione del demanio marittimo in funzione dello sviluppo del turismo balneare" Reg. Gen. n. 27/2 a firma del Consigliere Tommaso Malerba (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula. La parola al Consigliere Tommaso Malerba per illustrarla.

MALERBA (Movimento 5 Stelle)

Buongiorno a lei Presidente, agli uffici e alla Giunta oggi rappresentata dall'assessore Matera, oltre ai colleghi presenti. Vi leggo la nostra interrogazione, poi avremo modo di confrontarci nella risposta. Ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, le competenze in materia di porti di rilevanza economica regionale ed interregionale sono in capo alla Regione Campania, mentre le funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale sono esercitate dai Comuni costieri competenti per territorio; l'articolo 6, comma 3, del decreto legge numero 400 del 1993 (disposizioni per la determinazione dei canoni relativi a concessioni demaniali marittime) ha introdotto lo strumento del "piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo" (cd. PUAD) con finalità turistiche e ricreative; il PUAD spetta alle Regioni, sentita l'autorità marittima, dopo aver acquisito il parere dei sindaci dei comuni interessati e delle associazioni regionali di categoria appartenenti alle organizzazioni sindacali più rappresentative nel settore turistico concessionari demaniali marittimi; i comuni devono poi procedere a definire i propri piani di utilizzazione demaniale in armonia con quanto fatto dalla Regione con il PUAD; dopo un tentativo nel 2007, la Regione non ha più tentato di approvare il PUAD e anche con la recente riforma della disciplina del turismo del 2014 non si è riusciti ad attuare le prescrizioni contenute nel decreto legge del 1993; con la finanziaria del 2014 inoltre si sono stabiliti dei criteri per la ridefinizione dei canoni concessori pero bloccati fino all'approvazione del PUAD, senza dimenticare la direttiva Bolkestein che si è abbattuta come un'ascia sull'Italia e anche su questa Regione; la Regione scelse originariamente di inserire tutti le aree costiere della Campania nella fascia B (normale valenza turistica) a differenza di quanto fatto da altre Regioni e ipotizzato dallo Stato (A – Alta valenza e B – Normale), quindi non abbiamo una reale declaratoria delle spiagge, abbiamo accomunato: Varcaturo – con il dovuto rispetto – ad Ischia, alla Costiera Amalfitana, ingenerando anche un mancato gettito e una sperequazione tra gli stessi soggetti interessati. Ciò posto, la Campania, con oltre 500 Km di coste e 60 Comuni e una Città Metropolitana, essa stessa affacciata sul mare, necessita di una soluzione che porti all'adozione del piano di utilizzazione delle aree demaniali anche al fine di evitare – cosa ovvia, che anche lei nota – occupazioni abusive che ledono non solo il decoro, ma anche la morfologia e il territorio con strutture fatte negli anni in deroga ad ogni piano urbanistico e ogni concessione di PUC nelle aree predette. Tanto premesso si chiede: quale sia la posizione strategica della Regione – visto che lei oggi è qui come anche Assessore al Turismo, anche se necessitava della compagnia dell'Assessore con delega al Demanio e all'Urbanistica perché la materia è un po' complessa e tocca più punti legislativi – quali siano le azioni reali da mettere in campo, direi subito, la direttiva Bolkestein e La totale assenza di concessioni che vengono scadute e rinnovate di proroga in proroga e alle quali non possiamo più far fronte con proroghe. Grazie.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

La legge regionale numero 16/2014 riprende il tema della Pianificazione del Demanio Marittimo, con finalità turistiche ricreative, più precisamente il comma numero 38 dell'articolo 1 della legge regionale numero 16/2014 stabilisce che la Giunta regionale, sentite le autorità marittime e acquisito il parere dei Sindaci dei Comuni interessati e delle associazioni di categorie, più rappresentanti del settore turistico balneare, delibera, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Regolamento di adozione del Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PUAD) con finalità turistiche e ricreative, di cui all'articolo 6 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400 (Disposizioni per la determinazione dei canoni relativi a concessioni demaniali marittime), convertito con modificazioni dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, e lo trasmette al Consiglio per l'approvazione ai sensi dell'articolo 56 dello Statuto regionale. I Comuni costieri competenti per territorio nella predisposizione dei propri Piani Attuativi di Utilizzazione (PAD), nell'esercizio delle funzioni gestionali sul Demanio marittimo non portuale, sono tenuti a conformarsi alle norme regolamentari stabilite dalla Regione con il PUAD. Nel mese di settembre 2014, al fine di elaborare il regolamento previsto dalla norma, fu istituito un apposito gruppo di lavoro interdisciplinare (Turismo, Difesa Suolo, Tutela dell'Ambiente, Demanio e Patrimonio, Demanio Marittimo, Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania). In attuazione del comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale n. 1 del 18 gennaio 2016, il gruppo di lavoro ha sospeso le attività in attesa dell'eventuale espressa riconferma motivata da adottare con deliberazione di Giunta regionale. Con deliberazione di Giunta regionale n. 81 dell'8 marzo 2016, il gruppo di lavoro è stato confermato. Le riunioni sono state riprese e, nella seduta del 24 giugno 2016, è stata sottoscritta da tutti i componenti del gruppo di lavoro la bozza di regolamento del PUAD, unitamente alla relazione di accompagnamento per l'approvazione del testo, previa consultazione dell'Ufficio legislativo della Giunta. All'esito della fase consultiva dell'Ufficio legislativo della Giunta, si prevede di trasmettere la deliberazione di Giunta di approvazione del testo regolamentare al Consiglio regionale per la fase di consultazione prevista dalla norma in oggetto. All'esito della fase consultiva suddetta, valutati i pareri espressi dalle competenti Commissioni consiliari, potrà essere rivisto il testo alla luce dei pareri ritenuti ammissibili. Successivamente all'approvazione definitiva del regolamento in oggetto, dovrà procedersi all'affidamento del Piano regionale che costituisce un importante strumento di pianificazione e programmazione delle attività da porre in essere per la tutela del patrimonio costiero e la valorizzazione del demanio marittimo ad uso turistico-ricreativo, che rappresenta un'importante risorsa economica per l'intera Regione. La bozza di regolamento in oggetto è stata elaborata tenendo conto dei principi metodologici per una concreta pianificazione territoriale, ovvero contemperare le esigenze primarie di tutela del territorio e in particolare della costa con quella delle possibili valorizzazioni per lo sviluppo economico sostenibile. Il PUAD deve partire dalla ricognizione dello stato delle coste e del Demanio marittimo per l'individuazione dei rischi di natura geologica, idrogeologica, oltreché dalla ricognizione delle condizioni di natura paesaggistica, storica, artistica, archeologica e ambientale, nonché delle strutture e delle infrastrutture presenti su tale territorio per individuarne, nel rispetto dei vincoli esistenti, e quindi in una prospettiva di sostenibilità, le possibili condizioni di sviluppo. La bozza di regolamento redatta prevede l'osservanza della normativa comunitaria e nazionale in materia ambientale, ritenendo pertanto necessaria la sottoposizione del Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PUAD) a Valutazioni Ambientali Strategiche integrate con la Valutazione di Incidenza. Tale procedura consentirà di semplificare i tempi di approvazione dei 60 Piani attuativi comunali (PAD), che dovranno conformarsi al Piano regionale, senza ripetere la suddetta procedura di Valutazione Ambientale. Il PUAD deve essere corredato da norme tecniche e da una cartografia fornita dal sistema informativo territoriale della Giunta regionale. Bisogna istituire il Catasto regionale del Demanio marittimo per la raccolta e la gestione dei dati territoriali. Questo Assessorato intende adottare una strategia operativa e programmatica, articolata nel tempo e con provvedimenti concreti da adottare, per raggiungere le proprie finalità di programmazione e pianificazione delle aree demaniali marittime, ispirate ai principi di accessibilità, di libera fruizione dei beni e promuovendo al tempo stesso lo sviluppo economico ed ecocompatibile del turismo balneare. La strategia operativa e programmatica che si intende adottare prevede provvedimenti concreti da adottare come segue. A breve termine, approvare con delibera di Giunta regionale la proposta di regolamento contenente norme per la pianificazione del demanio a livello regionale e comunale; a medio termine, entro 24 mesi dalla data di approvazione il citato regolamento, approvare il PUAD quale strumento normativo e tecnico-operativo di disciplina delle attività e degli interventi sul Demanio marittimo.

MALERBA (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Assessore, le ruberò poco tempo. La ringrazio dell'intervento che suppongo che gli uffici tecnici le abbiano scritto. Nella prima parte, carinamente e in modo vicendevole, abbiamo ricordato gli uni agli altri che cosa prevede la normativa nazionale, regionale ed europea. Ma in questa sede tra interrogante e interrogato ci si aspetta che ci sia un impegno da assumere. Pur comprendendo che la materia è di natura tecnica e alquanto scivolosa, devo tuttavia farle notare che lei è l'Assessore al Turismo. Le ricordo che meno di un anno fa era stato preso un impegno, quando questo Governo diceva ancora le cose che aveva ripetuto: qualità delle acque, monitoraggio delle coste, mappatura dei manufatti costruiti non a norma di concessione. Pertanto, oggi, io, i miei colleghi e chi è qui presente, ci aspettavamo non una serie di impegni "del faremo", anche perché le proroghe in particolare delle aree demaniali sono scadute. Per darle contezza e consapevolezza del percorso che facciamo, poiché spesso la politica ha la memoria corta, le ricordo che in occasione dell'approvazione dell'ultima Legge di Stabilità, abbiamo cercato di rafforzare il concetto della spiaggia libera ai bambini al di sotto dei 12 anni. È stato disatteso. Questo perché? Perché occorre un concetto e una disciplina della materia che preveda anche quante spiagge libere devono esserci ogni "tot" concessioni date; come le stesse vengono manutenute, in realtà come facciamo per la categoria del settore che ha fatto investimenti, anche forse oltre il dovuto. A noi, comunque, non serve un impegno, serve una risposta su come si vuole disciplinare questa materia in modo concreto e subito. Con il dovuto rispetto, non ci rifacciamo a una serie di impegni da prendere. La campagna elettorale è finita per tutti. Ora occorre governare e dare risposte. Mi sono permesso di dirle che forse andava accompagnato, ma in senso simpatico e cordiale, perché la materia è già attesa da un bel po', ma abbiamo degli obblighi che arrivano dall'Europa. Non possiamo più rimandare. Non vorrei sembrare eccessivo.

Nomine Direttori Generali delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione R.G. n. 28/2 avente ad oggetto: "Nomine Direttori Generali delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale", a firma della Consigliera Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle. La parola alla Consigliera Ciarambino per l'illustrazione dell'interrogazione.

CIARAMBINO (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Ringrazio l'assessore Matera, qui presente in rappresentanza della Giunta. È ovvio che l'assessore Matera non è un tuttologo, quindi è naturale che ciascun argomento trattato necessiterebbe della risposta dell'assessore competente, in questo caso del Presidente della Giunta, che ha tenuto per sé la delega alla Sanità. Ci tenevo a sottolineare la poca presenza della Giunta anche in ordine alla diversità degli argomenti trattati. Per quanto attiene all'interrogazione da noi presentata, essa parte da lontano, scaturisce da una opposizione forte che noi abbiamo sollevato in ordine all'approvazione della legge n. 15, inerente la semplificazione, appunto, per usare un eufemismo, della procedura di nomina dei Direttori Generali. Già in sede di discussione in Commissione e di approvazione di questo testo di legge, che peraltro andava in contraddizione con una legge analoga approvata in una sessione di dicembre del Consiglio regionale, avevamo sollevato la contraddizione di questo testo rispetto ai principi che la normativa nazionale aveva sancito e che erano in corso di approvazione imminente (lo sono tuttora) da parte del Parlamento. Evidenziavamo come questa normativa facesse venir meno quei principi di trasparenza e di merito che la normativa nazionale pone quali criteri fondamentali. Per questo sollevavamo la nostra preoccupazione, dato che la nomina dei Direttori Generali vuol dire mettere in mano la sanità, e quindi la gran parte del bilancio regionale, a persone che dovrebbero essere imparziali e massimamente competenti. Ebbene, queste nostre preoccupazioni si sono rilevate fondate se consideriamo che in data 9 giugno 2016 il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interpellanza urgente illustrando i profili di incostituzionalità, che pure noi avevamo sollevato, per palese contrasto di questa citata legge regionale con le norme nazionali. Mi riferisco in particolare al cosiddetto Decreto Balduzzi e alla cosiddetta Delega Madia, di cui è in discussione in questi giorni il decreto attuativo in Parlamento. Queste norme costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, il quale articolo stabilisce che nelle materie di legislazione concorrente certamente spetta alle regioni la potestà legislativa, salvo che per le determinazioni dei principi fondamentali, che sono riservate alla legislazione dello Stato. In questo caso la materia è la tutela della salute. In risposta a questa interpellanza urgente, il Ministero della Salute ha ravvisato, nell'ambito della norma regionale, dei profili di incostituzionalità e chiaramente ha rimandato la decisione al Consiglio dei Ministri, che noi ci auguriamo si esprima entro il termine dell'8 agosto e che solleciteremo anche a livello parlamentare perché ciò avvenga. Il punto qual è? Che le nomine intercorse non garantiscono quei principi di neutralità amministrativa e indipendenza funzionale che sono posti come principi fondamentali dalla Legge delega e che anche il Consiglio di Stato nel suo parere mette in evidenza come elementi imprescindibili nella nomina dei direttori generali. Nonostante l'evidenza pubblica di questo parere del Ministero della Salute, che non ci dimentichiamo che è reso da un organismo di governo che ha la maggioranza analoga a questo governo regionale, quindi è il Governo nazionale in questo caso nella figura del Ministero della Salute che sta smentendo questo governo regionale, il Presidente ha addirittura accelerato sulle nomine e in precedenza addirittura ha fatto riaggiornare l'albo degli idonei. Ci sembra di ravvisare dei profili quantomeno di forzatura, se non di scorrettezza istituzionale in questo comportamento, e noi crediamo che questo rappresenti un precedente molto pericoloso che potrebbe essere mutuato da altre regioni e che si pone in palese contrasto – lo ripeto – con la normativa nazionale, con la Costituzione e quanto sancito dal Ministero della Salute. La nostra domanda è quindi se il Presidente della Giunta – in questo caso rappresentato dall'Assessore – non ravvisi l'opportunità istituzionale di sospendere le nomine, secondo questa legge regionale, visti i profili di illegittimità costituzionale sollevata e visto il rischio che il Consiglio dei Ministri potrebbe esprimersi addirittura rimandando la legge e impugnando la legge, e questo creerebbe caos in ordine alle nomine già effettuate.

MATERA (Assessore Sviluppo e Promozione Turismo)

Logicamente riferisco al Presidente quanto lei ha rappresentato. Con delibera di Giunta regionale n. 37 del 14 febbraio 2011 e successive modifiche e integrazioni è stato istituito l'elenco unico regionale degli idonei all'incarico di direttore generale di aziende sanitarie della regione Campania, ai sensi della disposizione di cui all'articolo 3 bis, terzo comma, del decreto legislativo 30 dicembre 1992. Con successiva legge 8 novembre 2012, n. 189, di conversione con modificazione del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute, è stato sostituito il terzo comma dell'articolo 3 bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. La predetta riforma legislativa ha previsto che la Regione provvede alla nomina dei direttori generali delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale attingendo obbligatoriamente all'elenco generale di idonei, ovvero agli analoghi elenchi delle altre regioni previo avviso pubblico e selezione effettuata secondo modalità e criteri individuati dalla Regione da parte di una commissione costituita dalla Regione medesima in prevalenza tra esperti indicati da qualificate istituzioni scientifiche, di cui uno designato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La medesima disposizione inoltre ha introdotto modifiche anche in ordine al possesso dei requisiti che devono essere posseduti da candidati all'iscrizione. Pertanto con la legge n. 5 del 6 maggio 2013 la Regione Campania ha previsto una nuova disciplina per la formazione dell'elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore generale delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale adeguandosi a quanto stabilito dal legislatore nazionale sulla procedura per la sua costituzione e sui nuovi requisiti prescritti per l'accesso. Con delibera n. 141 del 27 maggio 2013 la Giunta regionale altresì ha approvato il disciplinare per il conferimento per la formazione dell'elenco regionale degli idonei alla nomina e per il conferimento dell'incarico di direttore generale delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale e con successivo provvedimento giuntale n. 317 dell'8 agosto 2014 pubblicato sul BURC n. 58 dell'11 agosto 2014 è stato approvato il nuovo elenco degli idonei all'incarico di direttore generale di aziende sanitarie alla stregua dei requisiti introdotti alla recente riforma legislativa in materia. Sulla scorta delle disposizioni contenute dalla citata normativa nazionale e regionale attuativa, con delibera di Giunta regionale n. 404 del 2 settembre 2015 è stata indetta procedura di selezione pubblica per l'aggiornamento dell'elenco unico regionale degli idonei all'incarico di direttore generale di aziende ed enti per il servizio sanitario. Nel pedissequo rispetto delle previsioni di legge è stata costituita la commissione di esperti incaricata della verifica del possesso da parte degli aspiranti all'incarico dei requisiti stabiliti dalle norme. La Commissione, nell'espletamento delle attività di propria competenza, ha osservato le disposizioni di cui alla legge nazionale, come riportato nel citato avviso pubblico di selezione. All'esito dei lavori compiuti con successiva delibera di Giunta n. 319 del 28 giugno 2016, è stato aggiornato, in ossequio alle previsioni di legge, l'elenco degli idonei all'incarico di direttore generale di aziende ed enti. Pertanto, alla stregua di quanto esposto e ferma restando l'eventuale devoluzione alla suprema consulta della questione, non appaiono, a parere di chi scrive, profili di contrasto tra le attuali procedure di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie campane e la normativa statale di riferimento. Ciò per le seguenti ragioni: rispetto dei requisiti di cui all'articolo 3 bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, come espressamente stabilito dall'articolo 11, lettera p) della Legge delega 7 agosto 2015 n. 124 recante "Delega al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazione pubbliche"; rispetto delle procedure di selezione pubblica; rispetto dei tempi stabiliti dalla Legge delega. Vi è di più. La nomina dei direttori generali, in quanto organi di vertice di gestione ordinaria, consente di dotare le aziende di un sistema di governance stabile e duraturo in linea con le indicazioni ministeriali e con le azioni a supporto dell'attuazione del piano di rientro del disavanzo sanitario. Costituisce inoltre strumento per garantire il rispetto delle disposizioni introdotte dal legislatore campano, che ha contingentato i tempi di durata massima del commissariamento delle aziende. Introduce un rigoroso sistema di verifica dei risultati di gestione dei direttori generali assicurando non solo l'osservanza dei principi introdotti dal legislatore nazionale in materia di valutazione degli obiettivi, ma anche la conseguente applicazione del complesso regime sanzionatorio previsto dalla Legge delega in caso di accertata inadempienza.

CIARAMBINO (Movimento 5 Stelle)

Grazie Presidente. Sono assolutamente insoddisfatta della risposta. Ringrazio l'Assessore per l'excursus normativo copioso, ma arrivando alla situazione odierna la verità è che la proposta di legge si pone in contrasto con la Costituzione. Questa era la domanda alla quale non si è ricevuta risposta perché le eccezioni di incostituzionalità sono già state sollevate dal Ministero e in particolare nella parte in cui non prevede un'adeguata selezione da attuarsi attraverso il sistema bifasico, che era già previsto dal Balduzzi e che viene rafforzato nei principi di meritocrazia e trasparenza dalla Madia. D'altra parte, anche il Consiglio di Stato nel suo parere sul decreto attuativo, che è passato anche al vaglio della Conferenza delle Regioni ed è stato approvato, riferisce che la neutralità amministrativa del direttore generale e la sua dipendenza funzionale sono due degli obiettivi che la Legge delega si prefiggono di raggiungere nella composizione dell'elenco, al quale la Commissione regionale deve necessariamente attingere per la terna dei nomi da sottoporre all'organo politico, quindi di fatto si sta andando contro anche il parere del Consiglio di Stato. Di fatto la Campania si pone fuori da quello che è l'orientamento di tutti gli organi istituzionali chiamati a riferire su questo nuovo principio alla base di queste nomine. Apprendo che il Presidente ha voluto agire in questa maniera nell'ottica di garantire una migliore assistenza sanitaria ai cittadini campani, l'uscita dal commissariamento, peccato che si siano persi sei mesi dall'attuazione della sua stessa legge di dicembre scorso e un anno dalla sua nomina a Presidente di questa Giunta, senza che nessuna nomina sia stata fatta. Apprendo anche della Commissione valutativa riguardo gli obiettivi stringenti posti ai direttori generali, gli obiettivi sono sempre stati dati, è chiaro che erano diversi da quelli attuali perché prima c'erano obiettivi soprattutto di contenimento economico, oggi parliamo di obiettivi di merito ed è stato che si scelga di utilizzare la Commissione valutativa ex post, quindi nella valutazione di obiettivi messi in essere da direttori generali scelti in maniera assolutamente discrezionale da un Presidente che invece non ha voluto avvalersi di una Commissione di esperti per una valutazione ex ante dei direttori generali, quindi al massimo si potrà rimediare agli errori, mentre se avessimo avuto una selezione ex ante avremmo potuto avere veramente persone tra i migliori ai vertici della sanità campana. Non sono soddisfatta, ci avvarremo anche del supporto dei nostri Parlamentari per sollecitare il Governo in ordine ad una risposta entro il giorno 8 agosto.

PRESIDENTE (D'Amelio)

Ringrazio i consiglieri e l'Assessore. Dichiaro chiusa la seduta di Question Time.

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