Question Time del 3 febbraio 2016null

Indice:
1 - Comunicazione del Presidente
2 - AGGIORNAMENTO DEI PIANI DI PREVENZIONE ED EVACUAZIONE DEI CAMPI FLEGREI, ISCHIA E ZONE VESUVIANE
3 - TRASPORTO SCOLASTICO PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ
4 - STRUTTURA EMODINAMICA OSPEDALE DI CASTELLAMMARE
5 - SERVIZIO DI COLLEGAMENTO METRÒ DEL MARE - PROGETTO CILENTO BLU CLUB
6 - EMERGENZA AMBIENTALE MONTI LATTARI E COMPLETAMENTO COLLETTORE FOGNARIO GRAGNANO/CASTELLAMMARE DI STABIA
7 - TRASPORTI AUTOLINEE VESUVIANE PER POMIGLIANO D'ARCO E ZONA INDUSTRIALE
8 - COMMISSARIAMENTI ENTI PARCHI REGIONALI CAMPANI
9 - POLO ONCOLOGICO P.O. ANDREA TORTORA DI PAGANI E CENTRO RADIOTERAPICO D'AM DI D'AGOSTO & MARINO DI NOCERA INFERIORE
Comunicazione del Presidente
PRESIDENTE (D'Amelio)

Diamo inizio alla seduta di Question Time. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di 3 minuti, successivamente, l'interrogante o altro Consigliere del medesimo gruppo ha il diritto di replicare per non più di 2 minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno dell'odierna seduta di Question Time sono state elencate nell'ordine di presentazione.

AGGIORNAMENTO DEI PIANI DI PREVENZIONE ED EVACUAZIONE DEI CAMPI FLEGREI, ISCHIA E ZONE VESUVIANE
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Aggiornamento dei piani di prevenzione e di evacuazione dei Campi Flegrei, Ischia e zone vesuviane" Reg. Gen. n. 8/2 a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera - P.S.I. - Davvero Verdi), già distribuita in Aula.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

L'interrogazione è legata alla vicenda, ben nota a tutti noi, dei piani di evacuazione, in particolare del caso di emergenza vulcanica e di terremoti, sappiamo benissimo che ad esempio la Provincia di Napoli ha la più alta concentrazione di vulcani, insieme ad una parte del territorio giapponese con la più alta densità abitativa, ebbene, non risulta aggiornato dal 2006 il piano di evacuazione dei comuni in caso di eruzione del Vesuvio e non esistono prove d'emergenza, non risulta mai essere stato realizzato il piano di evacuazione dell'isola d'Ischia e non esiste alcuna notizia sul piano di evacuazione più volte annunciato dell'area dei Campi Flegrei. Tutto ciò tenendo conto che ci sono ipotesi di trivellazioni e contemporaneamente i cittadini avvertono sempre più spesso scosse telluriche. Nella qualità di consigliere regionale ritengo opportuno dover chiedere alla Giunta di pressare il Governo nazionale, in particolare il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile affinché ci sia l'aggiornamento dei piani laddove siano stati fatti e le prove di evacuazione, realizzare e rendere noti, eventualmente siano stati realizzati i piani di evacuazione dell'Isola d'Ischia e dei Campi Flegrei e allo stesso tempo, se invece non ci sono, di realizzarli rapidamente.

ANGIOLI, Assessore

Rispetto ai quesiti posti, prima di entrare nello specifico darò lettura di quanto ci è stato fornito dalle strutture preposte. E' opportuno precisare che tutta la definizione sia dei piani di evacuazione sia della materia di Protezione Civile avviene in concertazione con il Dipartimento della Protezione Civile e della Presidenza del Consiglio dei Ministri che opera d'intesa con la Regione e con gli enti locali, per cui dagli atti risulta che la concertazione è frequente ed è in atto su tutti e tre i punti sollevati: zona vesuviana, zona Flegrea e Ischia. Rispetto ai quesiti posti, i provvedimenti che ad oggi sono stati formalizzati, rispetto all'identificazione delle zone di evacuazione etc., risponderò per ambiti geografici. Per cui prima per le zone vesuviane, è stata emanata la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri con la quale è stata sperimentata la zona rossa ed è stato aggiornato lo schema dei gemellaggi dei che in caso di calamità o di emergenze devono assistere la popolazione vesuviana cautelativamente evacuata. Rispetto alle specifiche indicazioni, il Capodipartimento della Protezione Civile, d'intesa con la Regione Campania, provvede all'emanazione delle indicazioni per l'aggiornamento delle rispettive pianificazioni ed identificazione della pericolosità della zona, ai fini dell'evacuazione cautelativa della popolazione della zona rossa. Inoltre si tiene a precisare che i Comuni hanno ricevuto delle risorse per effettuare l'aggiornamento rispetto alla pianificazione d'emergenza, questo sia per le zone vesuviane sia per la zona flegrea. È stato adottato anche il decreto del Dipartimento della Protezione Civile con cui sono state emanate le indicazioni che sono oggetto di approfondimento con la Regione Campania rispetto alla precedente direttiva citata. L'altra direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del novembre 2015 ha perimetrato la zona gialla ovverosia la zona in cui è prevista la ricaduta di materiale piroclastico etc. ed è stato incaricato sempre il Capodipartimento della Protezione Civile di provvedere, d'intesa con la Regione Campania, a fornire le indicazioni per l'aggiornamento delle rispettive pianificazioni d'emergenza ai fini della salvaguardia della popolazione e dunque di eventuale evacuazione della zona gialla. Tutti e due i provvedimenti, sia quello della zona rossa sia quello della zona gialla, sono stati definiti attraverso la concertazione con Regione Campania e Comuni. È opportuno segnalare che nei prossimi giorni sarà presentata a Roma la bozza di piano di allontanamento della popolazione vesuviana predisposto dall'ACAM per tutti i Comuni che sono stati beneficiari , di risorse europee necessarie a definire la propria pianificazione d'emergenza. Infine il livello di allerta del vulcano è stato definito livello base verde a cui corrisponde nessuna variazione significativa nei parametri monitorati. Per quanto riguarda la parte dei Campi Flegrei, in base alla direttiva del Consiglio dei Ministri, sono in corso i propedeutici atti amministrativi e concertativi che devono portare alla rideterminazione della riperimetrazione della zona rossa e della zona gialla dell'area flegrea. Lo schema di questa direttiva sarà oggetto di discussione nelle Regioni e nelle Province autonome che si terrà la prossima settimana a Napoli, l'11 febbraio 2016. Per quanto riguarda l'adozione di questa direttiva lo schema è analogo a quello precedente, cioè avverrà a seguito dell'avvenuta concertazione con la Regione Campania con tutti i Comuni interessati. La Giunta regionale, con la delibera del 2014, ha definito rischio vulcanico in area flegrea, delimitazione della zona rossa, presa d'atto delle proposte comunali, con altra delibera la delimitazione della zona gialla, per cui si segnala che per l'area flegrea, analogamente all'altra area, sono stati attribuiti dei finanziamenti per la definizione dei piani ed infine il livello di allerta di attenzione del vulcano è giallo, a cui corrisponde una variazione significativa dei parametri monitorati, in accordo con quanto previsto dal documento "elementi di base per la pianificazione nazionale ed emergenza dell'area flegrea 2001". Il passaggio dal livello di allerta base a quello di attenzione risale al 2012. Per quanto riguarda la situazione di Ischia, attualmente il vulcano si trova in stato di quiescenza, si escludono pericoli imminenti per la popolazione, è costante l'attività di monitoraggio da parte dell'Osservatorio Vesuviano, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le conoscenze scientifiche sono attualmente consolidate e il monitoraggio è in essere costantemente per quanto riguarda Ischia.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Assessore le faccio presente che i piani di evacuazione comunali, indipendentemente dalla realizzazione o meno, devono essere per forza coordinati per legge dal dipartimento nazionale di Protezione Civile. Oggi non esiste nessuna prova di evacuazione e sfido la Protezione Civile Nazionale a dimostrare il contrario, tranne quella che avvenne nel 2006, che costò un sacco di soldi, coordinata dall'allora capo della Protezione Civile Bertolaso e che si trasformò in una scampagnata per 2 mila abitanti di quella zona. Da allora non c'è stata nessuna prova di evacuazione. Risulta, perché la Protezione Civile in nome della non trasparenza nazionale non ha mai reso noto i dati, che sono stati spesi circa 20 milioni di euro per i lavori dei piani di evacuazione tra consulenti, esperti e altro. Vorremmo sapere come e cosa hanno prodotto questi soldi. La terza cosa che le voglio far presente è che mentre sul Vesuvio giustamente continuano a dire che c'è il verde e su Ischia dico che c'è la quiescenza, ma da quello che lei mi ha risposto non risulta mai essere stato messo in campo per l'isola d'Ischia un piano di evacuazione. Sui campi Flegrei la situazione è giallo. Ho fatto l'Assessore alla Protezione Civile, giallo non è verde e non è quiescenza. Le faccio presente che continuano a dire di aver dato i finanziamenti ai Comuni, ma sui campi Flegrei non risulta alcun piano, l'unica cosa che sappiamo è che la Protezione Civile, dal mio punto di vista, in modo incredibile ha detto che potrebbero applicare il gemellaggio con il Vesuvio. Il che fa pensare che questi piani vengono realizzati in modo molto superficiale perché pensare di applicare sui campi Flegrei lo stesso piano che si fa per il Vesuvio significa che forse non esiste nessun piano. Le chiedo di avere soltanto una conferma, lei mi ha detto che il giorno 11 febbraio 2016, cioè tra pochi giorni, verrà presentato il piano sui campi Flegrei, c'è la riunione Conferenza Stato Regioni e si presenterà il piano. Ho capito bene o ho capito male?

ANGIOLI, Assessore

Eccezionalmente do un'indicazione rispetto a quanto è previsto nell'ambito della Conferenza delle Regioni e Province autonome la cui seduta verrà tenuta limitatamente a quest'aspetto che era già oggetto di quanto avevo detto precedentemente, per cui desidero solo confermare che sono in itinere le attività amministrative e concertative che sono propedeutiche all'approvazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri che deve provvedere alla riperimetrazione della zona rossa e della zona gialla dell'area flegrea; questo è l'oggetto della direttiva. Lo schema della direttiva sarà oggetto di confronto nella seduta politica della Commissione Speciale Protezione Civile e della Conferenza delle Regioni e Province autonome che si terrà a Napoli il giorno 11 febbraio 2016. È la Commissione Speciale Protezione Civile della Conferenza che si tiene a Napoli per discutere lo schema di direttive, non ho detto che verrà approvato il piano.

TRASPORTO SCOLASTICO PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Trasporto scolastico per gli studenti con disabilità" Reg. Gen. n. 9/2 presentata dai Consiglieri Francesco Emilio Borrelli e Luigi Bosco. Comunico che in data 2 febbraio 2016 è stato comunicato dalla Segreteria della Presidenza della Giunta regionale l'assenza all'odierna seduta di Question Time dell'assessore Lucia Fortini per motivi personali, pertanto l'interrogazione a firma dei Consiglieri Francesco Emilio Borrelli e Luigi Bosco è rinviata alla prossima seduta di Question Time.

STRUTTURA EMODINAMICA OSPEDALE DI CASTELLAMMARE
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Struttura Emodinamica Ospedale di Castellammare" Reg. Gen. n. 10/2 presentata dalla Consigliera Flora Beneduce (Forza Italia), già distribuita in Aula

BENEDUCE (Forza Italia)

Grazie Presidente. Buongiorno onorevoli colleghi. Mi riferisco al piano del commissario ad acta del decreto 49 del 2010 dove, tra le altre cose, era stata prevista la rete di emergenza cardiologica rispettando le linee guida internazionali al fine di evitare le morti improvvise per quanto riguarda la sindrome coronarica acuta, l'infarto del miocardio, oltre alla trombosi. E' prevista una coronarografia ed interventi di angioplastica che vanno effettuati al paziente in tempi brevissimi, è infatti un intervento che può salvare la vita in tempo dipendente. Questo è quello che si affermava nel decreto 49 del 2010, per cui era stata prevista la struttura emodinamica per l'Ospedale San Leonardo di Castellammare, dove afferiscono una moltitudine di utenti, anche della Costiera Sorrentina e una parte della Costiera Amalfinata. Poi inopinatamente, con una delibera del direttore generale dell'A.S.L. Napoli 3 Sud la struttura emodinamica viene assegnata, con lavori di costruzione ed con un impegno di spesa abbastanza notevole, all'ospedale di Nola e all'Ospedale di Boscotrecase. Voglio sottolineare che l'ospedale di Boscotrecase è a qualche chilometro di distanza dall'Ospedale del Mare, per cui è stata individuata lì l'emodinamica, sono stati fatti anche i lavori e sono state acquistate le attrezzature. Mi chiedo per quale motivo e come mai si è fatto quest'impegno di spesa per l'Ospedale di Boscotrecase lasciando fuori dalla rete dell'emergenza cardiologica un Ospedale che comunque è dotato di unità coronarica, di 8 posti letto, e di cardiologia mentre l'Ospedale Boscotrecase non è dotato neppure di unità operativa complessa di cardiologia, cosa che è una conditio sine qua non per cui la struttura di emodinamica non può essere assolutamente fatta nell'Ospedale di Boscotrecase. Grazie.

ANGIOLI, Assessore

Al quesito della consigliera Beneduce che chiede se c'è stata una modifica del decreto 49 del 2010 che definiva la riorganizzazione del piano, corre l'obbligo di segnalare che la revisione è in istruttoria. Esiste un aggiornamento che è in istruttoria, attualmente quello vigente è il decreto 49 del 2010, ma ci sono degli aggiornamenti in atto, per cui il piano ospedaliero vigente è quello lì, al quale hanno fatto seguito documenti attuativi, per cui il piano attuativo, individuava nel Presidio Ospedaliero di Castellammare il centro Hub e i centri Spoke di Sorrento, Boscotrecase e Nola. Il piano attuativo approvato dal commissario ad acta della Regione con decreto del 2011 riorganizzava contestualmente la questione dei posti letto dell'Ospedale di Boscotrecase prevedendo l'attivazione di 12 posti letto di cardiologia, 6 di Unità di terapia Intensiva Coronaria (UTIC) in sostituzione dei 14 originari. Successivamente, è qui che è intervenuta la modifica, il 26 giugno 2013, la delibera dell'azienda ha previsto con atto aziendale A.S.L. 3 l'approvazione del Presidio Ospedaliero Boscotrecase e Nola inserendo la dicitura: "Cardiologia Unità di Terapia Intensiva Coronaria con emodinamica". Da qui si spiega l'inserimento dell'emodinamica negli altri ospedali. Il settore regionale competente aveva eccepito l'allocazione delle attività di cui trattasi per una questione riferita soprattutto a logistica, con nota successiva il direttore generale pro tempore, il dottore Maurizio D'Amora, riscontrava il rilievo relativo a locazione delle attività di emodinamica presso il presidio di Boscotrecase individuando in problematiche relative alla mancanza di spazi la motivazione del trasferimento. Tanto premesso, risulta attiva l'emodinamica solamente per 6 ore ed è stata rappresentata l'urgenza di procedere all'arruolamento di altre 4 unità di personale medico, disciplina cardiologia, con documentata esperienza emodinamica diagnostica ed interventistica al fine di potenziare l'attività del presidio di Nola garantendo l'attività 24 ore. Per quanto riguarda invece l'altra parte, risulta che l'installazione delle apparecchiature per l'attività presso l'Ospedale di Boscotrecase, detta struttura attualmente non svolge alcuna attività, inoltre è presente nel territorio di competenza dell'A.S.L. Napoli 3 Sud anche una struttura privata accreditata tra le attività di emodinamica, per cui considerati alcuni dati ed elementi statistici che hanno permesso l'identificazione dei laboratori di emodinamica in relazione al fabbisogno, che sono qui riportati, che consegnerò, la decisione che è stata presa dall'azienda è che con nota protocollo del 16 gennaio 2016, oltre a consolidare l'attività già in essere dell'Ospedale di Nola che attualmente, per carenza di personale può assicurare il servizio nel laboratorio di emodinamica solamente per 6 ore, è stata data indicazione di procedere alle assunzioni per garantire l'attività 24 ore, segnala che i costi sinora sostenuti per l'implementazione nelle attività di emodinamica presso il presidio di Boscotrecase, per poterlo spostare si dovrebbero assumere ulteriori costi per portarlo a Castellammare come richiesto, con possibile attenzione anche da parte degli organismi della magistratura contabile. Si considera altresì che l'attivazione della seconda emodinamica richiede l'autorizzazione da parte della Regione per ulteriori unità ospedaliere sia medico sia infermieristiche. La problematica, pertanto, non è circoscritta solo all'acquisto di un'apparecchiatura, ma anche alla disponibilità del personale che deve essere preventivamente accertato, perché altrimenti l'acquisto dell'apparecchiatura non permetterebbe di poter mettere in essere il sistema servizio.

BENEDUCE (Forza Italia)

Ringrazio l'assessore Angioli, però mi sembra che questa documentazione che ha fornito la struttura della Giunta sia contorta. Le hanno fornito i dati che riguardano l'ospedale di Nola che fa un H16 per quanto riguarda l'emodinamica interventistica quando dovrebbe essere H24 altrimenti è inutile, perché l'intervento si fa anche di notte, non si fa solo alle ore 9.00 del mattino. Parlavo esclusivamente dell'Ospedale San Leonardo dove con c'è stato un atto aziendale approvato dalla Regione, per cui vorrei capire come mai, inopinatamente e con una scelta abbastanza scellerata - poi vediamo se la Corte dei Conti deve intervenire su questo - venne finanziata una emodinamica a Boscotrecase, dove era previsto a Castellammare che era stato definito nel decreto commissariale, del decreto 49, un Hub di primo livello, perché gli Spoke sappiamo dove si trovano: Sorrento, Boscotrecase, Santa Maria della Misericordia a Sorrento, però l'Hub di primo livello doveva essere allocato ma Castellammare che ripeto, sia per la posizione geografica, dove ci sono tutte le autostrade che confluiscono; questa è una patologia tempo dipendente, se s'interviene in tempo si può risolvere e si può salvare la vita del paziente affetto da sindrome coronarica o da infarto del miocardio, andare a Boscotrecase, un paziente che viene da Massa Lubrense significa un trasporto di oltre 2 ore e mezzo, anche l'ambulanza non riesce ad arrivare perché è una zona ad alto traffico, quindi bisogna evitare tutto questo, perciò si era pensato, saggiamente, di fornire l'emodinamica all'Ospedale San Leonardo di Castellammare. Adesso che mi si venga a dire che ci sono dei costi per spostarlo, il finanziamento non doveva proprio avvenire per attivare l'emodinamica a Boscotrecase, oltretutto non è stata attivata perché manca l'unità complessa di cardiologia e quindi non può essere attivata a Boscotrecase. Comunque non sono soddisfatta della risposta, andremo oltre.

SERVIZIO DI COLLEGAMENTO METRÒ DEL MARE - PROGETTO CILENTO BLU CLUB
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Servizio di collegamento Metrò del Mare - Progetto Cilento Blu Club" Reg. Gen. n. 11/2 presentata dalla Consigliera Maria Grazia Di Scala (Forza Italia), già distribuita in Aula.

DI SCALA (Forza Italia)

La ratio della mia interrogazione nasce dalle ragioni appena esposte dalla consigliera Beneduce, una scellerata distribuzione sul territorio dei servizi che non risponde alle esigenze sentite dalla popolazione. La Regione è già stata messa sotto accusa dal Comune di Napoli e da alcuni Comuni del Litorale della Campania per la mancata attuazione compiuta, così come era prevista, dal Metrò del Mare, che nasce nel 2002 come servizio di collegamento della Città di Napoli con tutte le principali località costiere e turistiche della Campania e che vede, inspiegabilmente, con l'attuazione del Progetto Cilento Blu, l'esclusione delle isole e d'Ischia e Procida. Quest'esclusione penalizza gravemente non soltanto l'attività turistica di queste isole che vivono di turismo e di afflussi di cittadinanza e di turisti, ma anche il servizio che possa venire offerto ai residenti mediante il collegamento dei vari porti previsti nelle linee di Metrò del Mare ed istituite con il progetto, con quelli dei Porti di Ischia e Procida, tenendo presente anche che queste isole hanno la fortuna di essere logisticamente predisposte per l'accoglimento di un simile servizio, un Metrò del Mare che potrebbe addirittura, quanto a Procida, toccare i 2 approdi e quanto ad Ischia toccare addirittura tutti i Porti che ospitano decine e decine di diportisti ed il servizio di armamento, quest'esclusione appare ancora più ingiustificata ed ingiustificabile. Il Metrò del Mare non è mai arrivato ad Ischia, non è mai arrivato a Procida, questo perché - lo dico in modo convinto - contrasta con gli interessi degli armatori privati. Il mio invito, a una presa di posizione di questa Legislatura, di quest'Amministrazione affinché senza tener conto delle connotazioni politiche, che siano di destra o di sinistra, è che venga sovvertito questo dato e che si dia un tangibile senso di discontinuità rispetto al passato fornendo di questo servizio anche le Isole Ischia e Procida che ne sono ingiustamente escluse. Questo al fine di evitare anche una storica commistione nel settore dei trasporti, tra pubblico e privato, che ha creato lo sfacelo al quale attualmente tutti assistiamo.

ANGIOLI, Assessore

Rispetto al quesito posto, che fornisce ampie considerazioni, mi limiterò solamente alla portata dell'obiettivo di questo progetto che è un po' più circoscritto rispetto alla dimensione delle problematiche evocate. Il Progetto Cilento Blu Club, finanziato dal Mibact tramite la legge 296/2006, è stato rimesso in campo, le varie tappe del progetto sono in corso di affinamento, ha una finalità circoscritta intanto al periodo solamente estivo e prevalentemente, dalle dichiarazioni che sono state fatte dai tecnici, finalizzato soprattutto a concorrere al decongestionamento del traffico sulla rete stradale provinciale 430, offrendo una via alternativa per raggiungere il Cilento Costiera e le aree interne. In aggiunta a quanto è stato previsto con questa linea, dalle indagini che vengono dalla EPT Salerno, per quanto concerne anche l'analisi dei costi che si dovrebbero sostenere per raggiungere l'isola di Ischia e Procida, costituirebbe una tratta disincentivante se si guarda al progetto che è specificatamente finalizzato a consentire un veloce tragitto ai turisti riducendo le tappe intermedie, per cui il raggiungimento dell'isola di Ischia e Procida non è stato considerato economicamente sostenibile rispetto alle altre considerazioni del progetto. È soprattutto la distanza in termini di miglia marine e il disagio che si indurrebbe ai turisti a restare a bordo del vettore l'intera giornata per poter raggiungere quei tratti sono le giustificazioni fornite

DI SCALA (Forza Italia)

Non sono soddisfatta della risposta che è stata data dall'Assessore perché si parla di anti economicità del progetto in relazione alle isole per le quali ho svolta la mia interrogazione senza una giustificata pezza di appoggio e una giustificata motivazione ai rilievi che sono stati posti nel Question Time. I costi non sarebbero affatto elevati, non più di quanto consentirebbe il raggiungimento dell'isola di Capri che pur non volendo il Metrò del Mare e senza interpellare il Sindaco è stata dotata di questo servizio, anzi il Sindaco si è dimostrato ostile a questo progetto e minaccia di chiudere il porto. Il fatto che vi siano delle tappe previste proprio di fronte ad Ischia, quali Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli potrebbe servire, quello sì, a decongestionare il traffico anche terrestre per coloro che si devono recare in città avvalendosi dell'armamento privato e sicuramente costituirebbe un servizio pubblico di notevole interesse per i cittadini. Ritengo che la risposta data con le giustificazioni date relative alla sola anti economicità di questa tratta, che a mio avviso non sussiste, non siano sufficienti.

EMERGENZA AMBIENTALE MONTI LATTARI E COMPLETAMENTO COLLETTORE FOGNARIO GRAGNANO/CASTELLAMMARE DI STABIA
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Emergenza ambientale Monti Lattari e completamento collettore fognario Gragnano/Castellammare di Stabia" Reg. Gen. n. 12/2 presentata dal consigliere Alfonso Longobardi. Comunico che con nota del giorno 1 febbraio 2016 il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola ha comunicato l'assenza all'odierna seduta di Question Time per impegni rientranti nella fattispecie prevista dai commi 3 e 4 dell'articolo 8 della legge regionale in numero 13 del 5 giugno 1996. Pertanto l'interrogazione a firma del consigliere Alfonso Longobardi è rinviata alla prossima seduta di Question Time.

TRASPORTI AUTOLINEE VESUVIANE PER POMIGLIANO D'ARCO E ZONA INDUSTRIALE
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Trasporti autolinee vesuviane per Pomigliano d'Arco e zona industriale" Reg. Gen. n. 13/2 presentata dalla Consigliera Maria Muscarà (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Grazie della parola. L'interrogazione che abbiamo presentato riguarda la difficoltà che i lavoratori che vivono e abitano nella zona vesuviana, hanno denunciato di poter raggiungere il proprio posto di lavoro utilizzando i mezzi pubblici. Il problema riguarda la zona industriale di Pomigliano nella quale naturalmente ogni giorno numerosi lavoratori si devono spostare, in modo particolare nei tre turni di lavoro delle 06.00- 14.00, 08.00-17.00 e 14.00-22.00. Il servizio prima garantito dall'EAV, adesso sempre dalla stessa EAV, ha subito numerosi tagli, in modo particolare le corse operaie, quelle mattutine, costringendo gli operai a recarsi a lavoro in auto, chi può, e a trovare aggiustamenti di vario tipo per chi la macchina non la possiede. Il grave nocumento che è stato creato ai cittadini stessi e il grave aggravio, anche in termini di inquinamento ambientale, ha spinto gli operai a predisporre una petizione con centinaia di firme per chiedere alla Giunta regionale di intervenire nei confronti dell'EAV, in modo tale da consentire il ripristino del normale svolgimento del servizio. Le ripeto in modo particolare vanno ripristinate le corse operaie che sono state tagliate, la tratta è quella che va da Torre Annunziata fino al capolinea di Pomigliano d'Arco.

ANGIOLI, Assessore

Rispetto al quesito posto, dall'interlocuzioni avute con la direzione generale addetta ai trasporti risulta fossero informazioni disponibili agli atti non totalmente coincidenti con quanto da lei esposto. È corretto che è stata richiesta dall'EAV la soppressione della linea Torre Annunziata-Pomigliano e che con nota 163 di gennaio 2015 l'ACaM ha espresso parere favorevole a questa modifica e perciò di non prevedere i collegamenti verso la zona industriale di Pomigliano, per cui la tratta Torre Annunziata-Pomigliano risulta attualmente non coperta. Questa conferma è stata effettuata sulla base della verifica dell'effettiva utenza delle linee che si andava ad eliminare e quella tratta dai dati disponibili presso la Regione risultava molto scarsamente frequentata, per cui la modifica è stata disposta da un lato per la scarsa frequenza di persone su quella tratta e anche nell'ambito del processo di risanamento per cui le componenti decisionali sono state nell'ambito del processo di risanamento del Trasporto pubblico locale su gomma ai fini dell'ottimizzazione del servizio. La ratio è stata di contribuire all'efficientemente del servizio su specifici bacini territoriali anche ai fini di perseguire i criteri premiali disposti dal DPCM per la ripartizione del fondo nazionale trasporti. Questo ha indotto anche ad un recepimento delle linee di indirizzo che prevedono di tener presente il rapporto tra il riempimento di mezzi rispetto a ricavi e costi. Dall'altro lato, tengo a precisare che i servizi competenti hanno effettuato dei monitoraggi nei diversi orari, anche molto presto la mattina, da cui non risulta un'esigenza analoga a quella che lei ci sta esponendo. Tuttavia, tenendo presente l'importanza dell'esigenza delle fasce dei lavoratori, è stato deciso in ogni caso di costituire un tavolo di riflessione, da parte della direzione generale mobilità della Regione, affinché si possa valutare con i rappresentanti di categoria FCE e delle altre aziende presenti nella zona industriale un nuovo programma di esercizio condiviso per cui se questo dirottamente effettivamente nei tratti servizi ha comportato un disagio per un numero consistente di lavoratori, perciò fornendo dei dati diversi da quello che il monitoraggio regionale ha messo in evidenza, la Regione è impegnata ad individuare le soluzioni necessarie ed evitare disagio da parte dei lavoratori.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Sicuramente vorremmo essere informati di questo tavolo tecnico in modo da poter partecipare e avere questi dati, di contro le faremo avere i dati che abbiamo avuto rispetto al disagio e al numero delle persone che si trovano in sofferenza. Mi preme fare una considerazione, il servizio pubblico è un servizio che non va quantificato in questo modo, il valore del servizio pubblico, ovvero la possibilità, la mobilità, il diritto alla mobilità, in modo particolare per chi lavora, non può essere raffrontato con il numero delle persone, anche perché un servizio pubblico efficace ed efficiente cresce da solo. Se ci sono 10 persone o 20 persone e questo numero non è sufficiente per pagare un servizio pubblico, significa che abbiamo perso completamente l'idea e la funzione del servizio pubblico. In ogni caso le faremo avere la petizione con i numeri delle persone che soffrono di questa mancanza, nella speranza che la Giunta voglia naturalmente guardare al servizio pubblico non in base ai numeri, perché non è un'azienda privata, ma in base al servizio che rende anche per la salvaguardia dell'ambiente e non soltanto delle persone.

COMMISSARIAMENTI ENTI PARCHI REGIONALI CAMPANI
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Commissariamenti Enti Parchi regionali campani" Reg. Gen. n. 14/2, presentata dal consigliere Vincenzo Viglione (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula. Comunico che con nota dell'1.02.2016 il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola ha comunicato l'assenza all'odierna seduta di Question Time per impegni rientranti nella fattispecie prevista dai commi 3 e 4 dell'articolo 8 della legge regionale numero 13 del 5 giugno 1996. Pertanto l'interrogazione a firma del consigliere Vincenzo Viglione, Reg. Gen. n. 14/2 è rinviata alla prossima seduta di Question Time.

POLO ONCOLOGICO P.O. ANDREA TORTORA DI PAGANI E CENTRO RADIOTERAPICO D'AM DI D'AGOSTO & MARINO DI NOCERA INFERIORE
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Polo oncologico P.O. Andrea Tortora di Pagani e Centro Radioterapico D'AM di D'Agosto & Marino di Nocera Inferiore" Reg. Gen. n. 15/2, presentata dal consigliere Alberico Gambino (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale), già distribuita in Aula.

GAMBINO (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale)

Signor Assessore credo che quest'interrogazione sia di facile soluzione, anche in virtù del fatto che proprio la settimana scorsa il Presidente della Giunta regionale si è recato presso il Presidio Ospedaliero di Pagani. Attraverso diverse interviste ha mostrato la sua disponibilità, anche immediata, nell'allocare presso quella struttura un acceleratore lineare. Avendo ascoltato queste interviste e poiché mi sono già da tempo documentato e ho presentato diverse interrogazioni alle quali, per quanto concerne il settore sanitario non ho mai avuto risposta, facendo un po' di ricerca ho visto che c'è un decreto del Commissario Ad Acta, l'ultimo, quello del 27.05.2015 che prevede in Provincia di Salerno, 7 presidi all'interno dei quali allocare 8 acceleratori lineari, 5 dovrebbero essere quelli privati e 3 dovrebbero essere quelli pubblici. Poiché il Presidente della Giunta regionale, confrontandosi con gli uffici dell'A.S.L. di Salerno, ha avuto risposta che per allocare questo acceleratore all'interno del Presidio Ospedaliero di Pagani ci sarebbe bisogno di un anno, poiché essendo un pragmatico ha detto che un anno è troppo, a lui piace parlare di giorni e non di anni, voglio dare un mio contributo fattivo e propositivo perché ritengo che si possa realizzare il tutto in tempi estremamente celeri. Poiché all'interno del Ruggi d'Aragona ci sono già 2 acceleratori, è stata fatta una gara nel mese di agosto scorso per un altro acceleratore da allocare sempre al Ruggi d'Aragona, penso che si possa da subito far fare i lavori all'interno del Presidio Ospedaliero di Pagani e lasciare i 2 acceleratori al Ruggi d'Aragona e quest'altro nuovo da acquistare all'interno del Presidio Ospedaliero di Pagani, quindi si perderebbe giusto il tempo per preparare il posto dove dovrebbe essere allocato questo strumento. La cosa a cui tengo, poiché quello dell'Agro Nocerino Sarnese è un bacino d'utenza di circa 400 mila abitanti, potete immaginare le grandi sofferenze di chi si deve sottoporre a questo tipo di trattamento, per andare a Salerno o addirittura ad Agropoli, non riesco a capire il motivo per il quale non è stato dato seguito a quella che è stata un'indagine fatta nel 2015 dalla quale risulta che il Centro D'AM di D'Agosto è accreditabile per le attività di radioterapia in regime ambulatoriale per numero 1 acceleratore lineare e che la struttura è in possesso di tutti i requisiti e di tutte le condizioni previste dalle norme vigenti per il rilascio dell'accreditamento definitivo. Mi chiedo perché dal 2009 la convenzione non è più attuata, si potrebbe immediatamente, in due o tre mesi allocare l'acceleratore all'interno dell'Ospedale di Pagani, attuando questo tipo di convenzione visto che è agli atti della Regione.

ANGIOLI, Assessore

Rispetto ai quesiti posti, per quanto riguarda il richiamo effettuato al finanziamento, all'acquisto dell'INAC presso il Ruggi risulta fosse un acquisto dovuto in quanto è stato sostituito un obsoleto apparecchio del 1993 per cui la scelta risponde a criteri di necessità e non di aggiunta, ma semplicemente di sostituzione. Per quanto riguarda la problematica più in generale del Pagani, confermo l'impegno del Presidente che ha fatto pubblicamente, recentemente, tuttavia, da un punto di vista amministrativo, agli atti attualmente il problema non risultava ancora depositato, da quello che risulta agli atti, da questo punto di vista c'è un problema amministrativo che avrebbe impedito il rilascio di una strumentazione del genere. I tempi, come lei ha sottolineato, per gli acquisti sono piuttosto lunghi e quando erano stati impostati quelli che sono stati finanziati con la precedente programmazione, in quel momento non vi era agli atti amministrativi la richiesta adeguata da parte del Pagani. Per quanto riguarda l'altra struttura, il D'AM di D'Agosto, è stata riconosciuta accreditabile dall'A.S.L., con delibera aziendale da lei richiamata, accreditabile purtroppo non vuol dire che è stato accreditato, per cui agli atti risulta, perciò sarà cura della Giunta procedere all'accelerazione dell'accreditamento, perché l'accreditamento deve essere un procedimento concluso, per cui in assenza della conclusione del procedimento di accreditamento non è possibile instaurare un rapporto contrattuale con il centro in argomento. L'impegno regionale può essere quello di accelerare una procedura di accreditamento della struttura.

GAMBINO (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale)

Prendo atto del fatto che quest'azienda può essere accreditata, è solo una questione di tempi della Giunta che deve fare sue quelle che sono le problematiche di un intero territorio, quello dell'Agro Nocerino Sarnese. Poi per quanto riguarda la problematica dell'acceleratore da allocare all'interno del Presidio Ospedaliero di Pagani, comprendo che sia anche giusto sostituire un acceleratore obsoleto, quale quello che sarà sostituito al Ruggi d'Aragona, però il Ruggi d'Aragona ha 2 acceleratori, in più ci sono altre strutture accreditate su Salerno che hanno altri acceleratori, credo, per una questione di equità e di giustizia sociale, che sia più opportuno che questo acceleratore acquistato sia portato nel Presidio Ospedaliero dell'Agro Nocerino Sarnese, quindi di Pagani. Nel frattempo si fa un'altra gara, visto che c'è un altro acceleratore funzionante all'interno del Presidio Ospedaliero Ruggi d'Aragona, in modo tale che si accontenti un po' tutta quella che è la platea dei pazienti della Provincia di Salerno.

PRESIDENTE (D'Amelio)

Vi ringrazio, dichiaro chiusa la seduta e auguro buon lavoro a tutti.

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