Il Consiglio regionale della, Campania presieduto da Rosa D'Amelio, ha approvato all'unanimità, con 38 voti favorevoli, le "Disposizioni in materia di prevenzione e protezione dei rischi di cadute dall'alto nelle attività in quota su edifici" che, nel rispetto dei principi del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prevede le cosiddette "linee vita" che con questa legge si rendono obbligatoria in Campania. "Oggi arriva in aula un testo di legge molto importante, dopo una serie di audizioni con le organizzazioni sindacali, con l'Anmil e l'ispettorato interregionale del lavoro del Sud Italia Ance Campania, dalle quali sono scaturiti suggerimenti e proposte che hanno arricchito il testo" ha detto il Consigliere Vincenzo Maraio, introducendo il provvedimento all'esame dell'Aula. "C'è una macabra relazione tra la ripresa dell'occupazione e l'aumento del numero dei decessi sui luoghi di lavoro, degli infortuni, rispetto allo scorso anno e rispetto a due anni fa, ha detto il Consigliere del Pd Antonio Marciano, per il quale va fatta avanzare una cultura dell'etica del lavoro e della sicurezza." "Condividiamo questa proposta di legge che tocca un tema emergenziale in Italia e nella nostra regione, quello delle morti bianche," ha detto il Consigliere del M5S Tommaso Malerba, per il quale "occorre vigilare attentamente sulla delicata materia della sicurezza del lavoro che è strettamente collegata al lavoro nero".
Presentato in Consiglio regionale il film "Gramigna, Volevo una vita normale" in uscita in tutte le sale il prossimo 23 novembre. Il film si ispira alla storia vera di Luigi di Cicco, figlio di Diego uno dei più potenti boss della malavita campana, che attualmente sta scontando l'ergastolo, alla regia di Sebastiano Rizzo e la produzione di Alfonso Santoro, e vede, tra protagonisti, gli attori Gianluca DiGennaro, Teresa Saponangelo e Biagio Izzo. "In una terra come la nostra lacerata dalla violenza da una pressione forte della camorra c'è anche una buona parte della città e della regione, a partire dalle associazioni e dalle organizzazioni che combattono contro il racket e la camorra fino alla stragrande maggioranza dei cittadini perbene, che da messaggi positivi" ha detto la Presidente del Consiglio regionale, Rosa D'Amelio.
Questo film è un messaggio che ha una rilevanza sociale e straordinaria, perché dimostra che anche dall'interno di famiglie, i nuclei familiari che sono legati alla criminalità organizzata, c'è un erba che può crescere positiva, buona, ed è la storia del figlio di questo camorrista che sta in carcere, un ergastolano, che però, ha seguito l'esempio del suo insegnante, della mamma, che si batteva affinché non entrasse nei meccanismi della criminalità, come spesso avviene per intere famiglie, e lui è l'esempio di come si può lavorare per uscirne, ed essere impegnato affinché si affermi la legalità, impegnandosi in un'attività commerciale, facendo battaglie con i commercianti contro il racket. È importante questo messaggio perché dice che si può uscire anche dal di dentro e noi dobbiamo lavorare su questo, soprattutto sulle giovani generazioni.
che ha partecipato all'iniziativa insieme con il Questore alle Finanze, Antonio Marciano, e i componenti della Commissione speciale Anticamorra e beni confiscati, con il Presidente Carmine Mocerino, la vice Presidente Enza Amato, il segretario Vincenzo Viglione e i Consiglieri Bruna Fiola e Tommaso Malerba.
La presentazione del film "Gramigna" è stata l'occasione per fare il punto sulla nuova proposta di legge sull'utilizzo dei beni confiscati alla camorra, che presto, giungerà all'esame del Consiglio regionale.
Punto saliente l'istituzione di un fondo unico per i beni confiscati, che si divide in tre grandi macro aree, la prima è appunto dedicata alle ristrutturazioni di questi immobili, perché spesso dal momento del sequestro e confisca, fino poi alla all'affidamento agli enti locali o alle associazioni questi beni, purtroppo, vengono vandalizzati, deturpati quindi resi non fruibili da parte di chi è divenuto affidatario e spesso, sia i comuni che le associazioni non hanno i fondi per poter ristrutturare, quindi una prima linea di finanziamento a sostegno appunto delle ristrutturazioni. La seconda ha sostegno delle start up, che si innestano in questi beni confiscati che hanno bisogno di un aiuto per poter partire. Terza ed ultima, quella di sostegno alle attività già in corso e di insediate nei beni confiscati che però hanno delle difficoltà ad andare avanti.
Il sistema di riutilizzo dei beni confiscati, verrà, ci auguriamo, migliorato attraverso la legge che attualmente in discussione in sesta Commissione. è stata una legge elaborata e scritta con tutti i soggetti che fanno parte di questo mondo, da Libera Polis, a tutti i soggetti che in qualche modo che si occupano di queste buone pratiche. Ci auguriamo, finalmente, che dopo il purtroppo arenarsi della legge 2012, con questa legge, che prevede una serie di misure che vanno dal sostegno per i comuni per quanto riguarda le azioni di ristrutturazione dei beni che spesso arrivano nelle mani di soggetti, purtroppo, in condizioni di devastazione, perché chi ha interesse a non poterne favorire l'utilizzo, chiaramente le vandalizza. Si passa da quest'azione, si passa attraverso un'azione di finanziamento per quanto riguarda aiuto e sostegno alle startup, fino ad arrivare al finanziamento delle buone pratiche.