Forum giovani: partono i master per le aree interne e per lo sviluppo locale. |
Giornalista |
Sono stati presentati in consiglio regionale i master laboratori giovani per le aree interne e per lo sviluppo locale tramite la cooperazione internazionale un progetto pilota cofinanziato dalla Regione Campania e dal Forum regionale dei giovani d'intesa con l'Università degli studi di Salerno e l'Università degli studi di Napoli Federico II che punta a formare i giovani laureati under 35 e ad avvicinarli ai territori del Cilento e delle aree interne come spiega il Presidente del Forum regionale giovanile Giuseppe Caruso.
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Caruso |
Qualcosa di storico che il nostro organismo fa, sia come entità economica che mette a disposizione, copriremo ben 20 borse di studio di cui 10 sulla prima azione 10 sulla seconda azione ma soprattutto è qualcosa di importante perché utilizziamo, diciamola, le migliori intelligenze delle università a servizio di quei territori che sono disagiati in questa epoca storica quindi soprattutto delle delle aree interne affinché si possa combattere anche uno spopolamento, soprattutto una migrazione delle giovani generazioni in quelle aree.
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Giornalista |
All'iniziativa che ha visto la firma di un protocollo di intesa tra il Forum regionale giovanile e i coordinatori dei master hanno partecipato l'Assessore regionale alle Politiche giovanili Serena Angioli e la Presidente del Consiglio Regionale della Campania Rosa D'Amelio.
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D'Amelio |
Questo master che facciamo con l'Università di Napoli per il territorio interno dell'Irpinia e con quella di Fisciano per il territorio interno del Cilento vuole proprio valorizzare al massimo questo territorio lavorare per creare occasioni di sviluppo e fare soprattutto sinergia perché giovani dell'Università di Napoli insomma conoscano e possano valorizzare anche lo ro con i loro studi i loro approfondimenti master, la ricchezza che può venire da un territorio interno così come quelli di Salerno ciò che tiene al Cilento quindi io sono molto contenta di questa iniziativa che ha dato un protagonismo anche al Consiglio regionale non solo alle Università, all'Assessore alle Politiche giovanili, ma al Consiglio regionale attraverso il forum dei giovani.
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Open Data per la Trasparenza e la Partecipazione, convegno internazionale in Consiglio regionale della Campania. |
Giornalista |
Open Data per la Trasparenza e la Partecipazione è il tema del convegno internazionale che si è tenuto nell'Aula del Consiglio regionale della Campania con la partecipazione dei partners europei del progetto Horizon 2020 Route To Pa coordinato dall'Università di Salerno come spiega il docente per l'informatica Vittorio Scarano.
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Scarano |
Questo progetto è un progetto dell'Unione Europea, un progetto Horizon twenty twenty che sta terminando tra poco. è un progetto di tre anni e ha coinvolto più di sei paesi, 12 partner, e ha lo scopo di aumentare la trasparenza della pubblica amministrazione usando gli open data e quindi cercare di aumentare la partecipazione da parte dei cittadini alla pubblica amministrazione tutti quelli che sono i processi della Pubblica Amministrazione.
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Giornalista |
Esperienze e ricerca a confronto nei settori e-government, informatica, scienze cognitive ed economia per valutare l'impatto sui cittadini delle piattaforme per la trasparenza basate sui ICT. Obiettivo potenziare gli Open Data per dare vita ad amministrazioni aperte e trasparenti come sottolinea il direttore tecnico dei Sistemi Informativi del Consiglio regionale Giuseppe Ferretti.
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Ferretti |
Abbiamo un patrimonio di dati annegati dentro i documenti, noi abbiamo una produzione legislativa copiosa, abbiamo audizioni di Commissioni, abbiamo documenti sia amministrativi che legislativi. Bene, cosa interessa cosa si puo' fare per aumentare la trasparenza? Abbiamo varie strade: quella di continuare a redigere documenti ma anche quella di fare documenti multimediali come ad esempio il WebTG, le interviste. Sono diciamo nuove forme di costruzione della comunicazione dalle quali pero' è possibile inserire grazie agli strumenti che mette a disposizione Route To Pa e tutto il progetto è possibile inserire i cosiddetti Dataset ovvero delle tabelline degli insiemi di dati che in forma molto semplice sintetizzano il lavoro fatto all'interno di queste attività istituzionali.
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Giornalista |
Ai lavori del convegno hanno preso parte tra gli altri la Presidente del Consiglio regionale Rosa D'Amelio, il Vicepresidente vicario Tommaso Casillo, l'Assessore regionale all'Innovazione Valeria Fascione, i Presidenti delle Commissioni Speciali: Terra di fuochi Giampiero Zinzi, Trasparenza Valeria Ciarambino e Sburocratizzazione Maria Grazia Di Scala.
Presidente D'Amelio oggi in Consiglio regionale un convegno internazionale sugli Open Data come via per raggiungere i cittadini. A che punto è il Consiglio regionale dal punto di vista degli Open Data e soprattutto cosa fare dal punto di vista delle istituzioni per avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni.
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D'Amelio |
Diciamo che oggi è davvero una bella giornata per la Campania perché con questo progetto sugli Open Data noi abbiamo siamo stati la prima Regione in Italia che ha lavorato insieme con altri sei paesi europei e con l'Università di Salerno perché sempre di più ci fossero piattaforme al servizio dei cittadini e che lavorassero sul terreno della trasparenza della informazione capillare e soprattutto che informasse anche le giovani generazioni su un progetto di questa rilevanza tant'è che in aula stamattina abbiamo quattro scuole che hanno partecipato a questo progetto. Sono due scuole di Prato in Toscana, una scuola di Nocera Inferiore e un Liceo di Avellino e mi sembra un lavoro che riprende tra l'altro una legge che noi abbiamo approvato, la legge 14 del 2013. Nel Consiglio regionale siamo stata una delle prime Regioni ad avere una Legge sulla trasparenza di questo tipo, abbiamo una commissione speciale che lavora sia sulla trasparenza che sulla comunicazione, credo che insomma oggi possiamo presentarci con un bilancio positivo rispetto insomma questi temi che sono temi di ordinaria attualità e che chiedono soprattutto che sempre di più le istituzioni compreso il Consiglio regionale vadano in direzione di innovazione, informazione trasparente, semplificazione delle procedure, risparmi.
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Giornalista |
Oggi in Consiglio regionale della Campania un convegno internazionale su Open Data e, come lei ha giustamente sottolineato, la trasparenza la partecipazione passano anche attraverso una buona informazione. Che cosa fa il Consiglio regionale per questa per questo settore strategico dell'Istituzione consiliare.
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Casillo |
Ma intanto credo che noi possiamo rivendicare con una punta anche di orgoglio che il Consiglio regionale della Campania è un po' all'avanguardia rispetto a questo rinnovato rapporto con la nostra società con i nostri concittadini perché attraverso una informazione corretta continua attraverso anche una nuova modalità di far conoscere quella che è la nostra attività soprattutto quelle che sono la nostra attività legislativa, noi possiamo riprendere recuperare quel rapporto che insomma nel corso di questi anni si era un po' deteriorato ecco e per noi è un'occasione perché se davvero noi vogliamo che la politica ritorni ad essere in termini positivi un punto di riferimento per la nostra società è bene che noi nel rapporto con i nostri concittadini possiamo come dire affrontarlo con serietà con responsabilità. Prima ho fatto riferimento anche alla qualità e alla correttezza dell'informazione, si capisce la politica, la sua appartenenza, i propri ruoli, maggioranza opposizione, pero' noi abbiamo uno strumento che è molto ma molto delicato, quello di fornire ai nostri concittadini, alla nostra società, all'opinione pubblica, un'informazione che sia prevalentemente fondata sulla correttezza dei dati, che non avvenga, come purtroppo sentito anche questa mattina da parte di alcuni autorevoli partecipanti di nazioni diverse, talvolta loro lamentavano che l'informazione viene anche a volte sul gossip sul pettegolezzo questo è un modo che si può comprendere fino a un certo punto ma credo che se davvero noi vogliamo recuperare i ritardi di tanti anni nel rapporto tra politica istituzioni e cittadini dobbiamo fare uno sforzo per mettere da parte le appartenenze della politica, la contrapposizione, fare uno sforzo perché l'informazione possa essere sempre più orientata al rispetto delle cose che accadono e dalla verità dei fatti.
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Giornalista |
Assessore oggi c'è un importante convegno internazionale in Consiglio regionale che riguarda gli Open Data. A che punto è la Regione Campania dal punto di vista degli Open Data e soprattutto della trasparenza nei confronti dei cittadini.
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Fascione |
Sì oggi è un giorno importante abbiamo un confronto a livello europeo e la Campania è stata parte di questo importante progetto e quindi oggi condividiamo i risultati di un percorso insomma che è durato qualche tempo. La Campania sta partendo con il suo progetto di Open Data, abbiamo ovviamente già fatto alcuni passi importanti preliminari la cosa più importante che adesso abbiamo un team interno, quindi abbiamo risorse dedicate, abbiamo già un nostro portale che verrà alimentato. L'obiettivo è di alimentare questo portale con dati i nativi quindi con dati utili a una successiva valorizzazione perché sappiamo tutti che i dati sono il petrolio della nuova economia però se i dati non sono lavorati, i dati non sono certificati, ovviamente il dato è sporco, detta in gergo, e quindi non ha valore. Allora l'obiettivo è di avere un processo interno di ricognizione dei dati da mettere a disposizione dei cittadini questo ovviamente è non solo un problema prescrittivo cioè dobbiamo farlo ma ovviamente è un obiettivo anche di trasparenza ed è un obiettivo di avvicinare maggiormente la nostra policy a ciò di cui hanno bisogno i cittadini quindi dare dei servizi più efficienti risparmiare nei tempi risparmiare anche dei costi.
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Giornalista |
Lei è Presidente della Commissione Speciale Trasparenza ed è un tema che le sta particolarmente a cuore, ma a che punto siamo in Campania con gli Open Data e con la trasparenza?
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Ciarambino |
Assolutamente che oggi questo convegno si tenga in Campania è un segnale importante il segno che c'è attenzione al tema della trasparenza al tema dell'accessibilità e dell'intelligenza dei dati perché insomma la trasparenza deve consentire ai cittadini di poter accedere ai dati, non basta pubblicarli bisogna pubblicarli in maniera tale che tutti i cittadini possano leggerli, interpretarli ed esercitare un controllo. è questo il senso della trasparenza è uno strumento perché la pubblica amministrazione grazie al controllo esercitato dai cittadini possa migliorarsi. Io in Consiglio regionale presiedo la Commissione Trasparenza, abbiamo attivato una progettualità unica in Italia che si chiama Rete per la Trasparenza nel Sistema Sanitario Regionale dove la trasparenza può diventare un elemento cardine per l'equità nell'accesso ai diritti in questo caso al diritto alla cura, penso alla trasparenza nelle liste d'attesa, quindi noi dall'avere la maglia nera per la trasparenza in sanità vogliamo passare ad essere invece diciamo gli antesignani di una progettualità, lo ripeto unica in Italia, che porti a fare Rete tra tutte le aziende del Sistema Sanitario Regionale per scambiarsi le Best Practices e le soluzioni in tema di trasparenza e rendere veramente la sanità accessibile a tutti i cittadini anche in termini di informazioni.
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Giornalista |
Lei è Presidente di una Commissione che si occupa con molta attenzione specificamente della Sburocratizzazione con tema fortemente attinente agli Open Data che cosa ne pensa, qual è il bilancio della giornata odierna, ma soprattutto qual è lo stato dell'arte della semplificazione e degli Open Data in Campania?
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Di Scala |
È uno stato non facile, la mia commissione ne prende percezione diretta con le audizioni che abbiamo ottenuto di recente in materia soprattutto di sanità, che ahimè tocchiamo un tasto dolente, perché sono emerse tante criticità e tanta mancanza di conoscenza da parte degli operatori del settore anche dei provvedimenti interni alla Regione Questo convegno è stato interessantissimo per la partecipazione di personale altamente qualificato che ci ha aperto nuovi orizzonti, ci ha lasciato capire che alla fine da un lato purtroppo siamo ancora lontani da una digitalizzazione che tende a semplificare la vita quotidiana dei cittadini, dall'altra invece i massimi sistemi si stanno attrezzando almeno al nord e al comunque al Nord Europa in maniera molto efficace. L'augurio, come ho detto nel mio intervento durante il convegno, è che il divario tra la politica e la Pubblica Amministrazione da un lato, i cittadini dall'altro, venga sempre di più ridotto grazie ad una efficace digitalizzazione e sburocratizzazione che appunto risolva i problemi quotidiani della gente.
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