Question Time del 2 ottobre 2017

Indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Progetto Bros
3 - Stazione Circumvesuviana di Castello di Cisterna
4 - EAV - Ente Autonomo Volturno s.r.l.
5 - Finanziamento Centro Polifunzionale del Comune di Piano di Sorrento
6 - Soppressione istituto scolastico di Laurino
7 - Erogazione contributo per acquisto prodotti aproteici
8 - Grave situzione di crisi del diritto allo studio in Campania
9 - Fondi edilizia ospedaliera, ax art.20. Completamento lavori reparto Rianimazione Ospedale di Sorrento
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE (D'Amelio)

Buongiorno, è aperta la seduta del Question Time. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento interno il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto, a ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti, successivamente l'interrogante e o altro Consigliere del medesimo Gruppo ha il diritto di replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno dell'odierna seduta di Question Time sono state elencate nell'ordine di presentazione. In riferimento alla prima interrogazione, a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli, avente ad oggetto "Gestione Stadio Collana" Reg. Gen. n. 100/2, comunico che il Consigliere interrogante, con nota n. 140, depositata in Segreteria Generale in data odierna, ha comunicato di averla trasformata in interrogazione scritta, pertanto non si procede allo svolgimento della stessa.

Progetto Bros
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Progetto Bros" Reg. Gen. n. 105/2 a firma del consigliere Luciano Passariello (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale), già distribuita in Aula.

PASSARIELLO (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale)

Buongiorno. Credo che questa vicenda l'abbiamo trattata più volte, feci un'interrogazione ad aprile, chiedevo se la Regione avesse formulato delle proposte volte alla realizzazione dell'occupazione dei soggetti interessati al Progetto Bros. Considerato che con risposta da parte sua, veniva descritto tutto l'iter procedurale inerente il Progetto Bros o la sottoscrizione di una convenzione tra la Regione Campania, il Ministero del Lavoro, la Provincia di Napoli - oggi Città Metropolitana - e il Comune di Napoli finalizzata all'attivazione di azioni dirette all'inserimento occupazionale dei soggetti appartenenti alle categorie con difficoltà di inserimento e reinserimento o permanenza nel mercato del lavoro individuate nelle procedure di cui alla delibera di Giunta 342, Progetto ISOLA del 29 febbraio 2008. Preso atto del trasferimento di risorse finanziarie da parte del Ministero del lavoro alla Regione Campania in funzione dei diversi Protocolli di intesa nel tempo sottoscritti; che la Regione Campania ha adottato atti deliberativi tesi all'utilizzo di dette risorse finanziarie e, più precisamente parliamo della delibera di Giunta regionale n. 548, della delibera di Giunta regionale n.43 deI 30/01/2017; della delibera di Giunta regionale n.199 deI 11/04/2017, quella chiamata "Campania Più"; i vari protocolli d'intesa che sono stati fatti. Si avvisa l'esigenza di comprendere se le risorse trasferite e quelle da trasferire da parte del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale sono in parte o tutte utilizzate per la platea di forza lavoro costituita dai disoccupati di lunga durata, già destinatari di convenzioni allegate alla delibera di Giunta regionale n. 1282 del 2009, come precisato con l'atto ricognitivo della competente direzione generale. Chiedo ancora una volta - Assessore - di capire rispetto a tale questione, che ormai è diventata un'epopea. Ricevo messaggi giornalieri più questa vicenda in cui dicono: "Consigliere, ci stanno prendendo in giro". Le chiedo di darci una risposta concreta, seria e che sia quella che poi realmente si andrà a confermare, spero da qui a poco.

PALMERI, Assessore

Grazie Consigliere. Sono più di due anni che si porta avanti questa situazione. Come già abbiamo comunicato, in relazione alla precedente interrogazione, proprio del 4 aprile 2016, la Regione Campania ha sottoscritto, insieme a Città Metropolitana e al Comune di Napoli, una convenzione con il Ministero del Lavoro per le azioni di accompagnamento e sostegno all'inserimento occupazionale per soggetti in condizioni di svantaggio di formazione, finalizzata al sostegno delle azioni previste dal Programma "Campania Più" di cui alla delibera di Giunta regionale n. 43 del 30 gennaio 2017 e la n. 199 del 11 aprile 2017. La convenzione, in sostanza, prevede che in aggiunta alle risorse, pari a 45 milioni di euro, impegnate dalla Regione Campania, il Ministero impegna ulteriori risorse, pari a 10 milioni di euro, quale contributo a carico del fondo per l'occupazione e per l'inserimento al lavoro da utilizzare come incentivo all'occupazione dei soggetti appartenenti alla platea di riferimento; quindi budget individuali per l'inserimento occupazionale e sociale, e da erogare alla stipula dei contratti di lavoro triennale. Le risorse finanziarie saranno trasferite dopo la sottoscrizione di apposito atto condiviso dalla direzione generale ammortizzatori sociali e degli incentivi all'occupazione del Ministero del Lavoro e la Delibera di Giunta n. 11 della Regione Campania che andrà a fissare le modalità ed i tempi di erogazione degli incentivi comunque subordinandoli all'effettivo avvio delle attività. I destinatari degli incentivi saranno le imprese aggiudicatarie sulla base delle effettive assunzioni di lavoratori provenienti dalla platea di riferimento. Pertanto, al momento, nessun trasferimento è ancora avvenuto.

PASSARIELLO (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale)

Sembra di capire che il Ministero non sta facendo la sua parte. Da quello che emerge, se il Ministero non trasferisce questo danaro, voi non siete in grado di poter proseguire nell'impegno preso con la platea ex Bros. Assessore, mi sarei aspettato che mi avesse comunicato cosa ha messo in atto la Regione Campania nei confronti del Ministero affinché questi ritardi si comprendano o quantomeno si capisca se il Ministero ha intenzione o non ha intenzione di iniviarlo questo danaro che era già impegnato da un po' di tempo. Non posso che prendere atto di quanto lei mi sta dicendo, credo che la Regione Campania ad oggi non abbia responsabilità, vuol dire che noi dovremmo trasferire queste nostre lamentele a tavoli ministeriali.

Stazione Circumvesuviana di Castello di Cisterna
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Stazione Circumvesuviana Castello di Cisterna" Reg. Gen. n. 106/2 a firma del consigliere Ermanno Russo (Forza Italia), già distribuita in Aula.

RUSSO (Forza Italia)

Vorrei raccontare un fatto un po' singolare, chi è l'Assessore che mi risponderà? La delega è del Presidente, ormai è tutto delega del Presidente. L'interrogazione nasce dalla necessità di fare chiarezza rispetto ad un annuncio davvero singolare con cui il Segretario del circolo PD, Circolo "Res Pubblica" di Castello di Cisterna, ha invitato la cittadinanza all'inaugurazione della locale stazione della Circumvesuviana. Per la verità è una stazione già finanziata, è stata già al centro di un intervento di restyling e fu finanziata alcuni anni fa dalla Regione Campania. Orbene, si tratta non soltanto di una prassi irrituale e bizzarra, infatti il Segretario di un partito che di fatto si sostituisce alle istituzioni e invita in nome e per conto, non si sa bene di chi, all'inaugurazione di un intervento effettuato dalla Regione su un bene pubblico, ma ancora di più di una comunicazione che grida vendetta anche nei contenuti. Vi spiego, adesso vi leggo i passaggi che sono su un volantino, su questa comunicazione che fa il PD: "Iniziano i corsi universitari, il mondo del lavoro ha ripreso il suo ritmo frenetico, non poteva certamente mancare la pronta risposta dei Circoli e delle Amministrazioni marcate PD". E ancora: "In fervente sinergia il PD di Castello di Cisterna, l'Amministrazione Uniti per Castello di Cisterna, la Regione Campania a guida PD hanno il piacere di annunciarvi l'inaugurazione della Stazione Circumvesuviana di Castello di Cisterna per il giorno 29 settembre alle ore 12.00". In corso d'opera la data cambia e viene spostata dal venerdì 29 settembre al sabato 30 settembre. Il portavoce del Consiglio regionale dell'EAV si prende la briga di comunicare anche il rinvio alla nuova data. Considerato che l'intervento in oggetto parte da lontano e precisamente trova riscontro in un piano di recupero di 44 stazioni della Circumvesuviana, denominato appunto "Quattro più Quaranta", presentato alla stampa già nel gennaio 2010 dall'allora assessore Cascetta, e che non si tratta di un'inaugurazione, ma eventualmente di un restyling e dai contorni ancora dubbi dal momento che è un Partito politico a darne comunicazione e non l'Ente che lo ha realizzato e che gestisce lo scalo EAV. L'EAV è silente, non ha detto niente. La restituzione alla cittadinanza di un bene pubblico, tutti plaudiamo, è una notizia buona per l'intera comunità, pertanto non si può che essere soddisfatti di quest'opera. Tutto quanto premesso e considerato, il sottoscritto interroga il Presidente, in questo caso risponderà l'Assessore: che idea si sia fatta della visione partigiana propagandata dal suo stesso Partito politico rispetto ad un intervento pubblico su un bene pubblico e gestito da una società pagata dai contribuenti della Regione Campania, parliamo dell'EAV. In cosa consiste precisamente la "fervente sinergia" indicata nella locandina tra il Partito Democratico locale e la Regione Campania e l'EAV. Come facesse il Segretario del locale PD a conoscere la data dell'inaugurazione se ne la Regione e ne l'EAV ne avevano mai dato comunicazione in merito. Quali siano nel dettaglio gli interventi previsti nel restyling e attraverso quali procedure di evidenza pubblica siano stati affidati i lavori.

ANGIOLI, Assessore

Buongiorno Consiglieri. In qualità di delegata dal Presidente posso apportare alcune precisazioni, da un lato probabilmente merita chiarire che per quello che concerne l'attività istituzionale della Regione è indubbia la sinergia con i livelli istituzionali, dunque con il Sindaco e con il Presidente dell'EAV che ci consta abbiano invitato la cittadinanza all'inaugurazione il 30 settembre e non il 29. La sinergia è certamente da riscontrarsi nei livelli istituzionali opportuni per il tramite dell'EAV che è stato promotore nel momento in cui si sono conclusi i lavori della restituzione della cittadinanza di spazi di pubblica utilità che sono stati oggetto di intervento infrastrutturale attraverso opere che sono state, e vengo a rispondere alla seconda parte della domanda, affidate con procedure di evidenza pubblica nel febbraio 2017 e, dunque, la conclusione dei lavori ha permesso di rendere più decenti e fruibili zone prospicienti alla funzionale e prospicienti alla fruizione di una stazione, della Stazione di Castello di Cisterna, che versavano in condizione di rilevante degrado. Certamente il piano era datato, ma era dal 2010 che i lavori non erano assegnati. La conclusione dei lavori ha probabilmente destato l'entusiasmo anche dei circoli del PD, spero anche dei circoli degli altri Partiti perché ognuno deve gioire se si conclude un'opera pubblica, soprattutto in Campania. Per rispondere alla tipologia di opere che sono state poste in essere, vorrei sintetizzarle nell'indicare le otto tipologie dei lavori che sono stati posti in essere e che sono: l'impermeabilizzazione del fabbricato di stazione; la tinteggiatura delle facciate esterne delle due torri ascensori; il ripristino di impiandi di controllo accessi; la manutenzione della struttura in ferro e della copertura in lexan sia sulla pensilina di Stazione sia sulle casse scala; la ristrutturazione della sala di attesa con ripristino del controsoffitto, pulizia pavimenti, tinteggiatura, muratura e marmi; manutenzione degli imipianti di illuminazione, nonché degli impianti tvcc interni ed esterni; apertura di un nuovo cancello pedonale di ingresso, lato centro abitato, realizzazione di un'opera d'arte secondo lo stile dello street art a nome di un artista significativo che raffigura una figura femminile, a volere anche ridurre le condizioni di disagio che spesso purtroppo affliggono anche la popolazione di genere femminile. Questi sono i lavori che sono stati completati. Per quello che concerne il livello istituzionale, credo che si sia svolta a regola tipica di un evento istituzionale, con un invito dell'EAV rivolto al Sindaco, al Presidente della Regione e a tutta la cittadinanza. L'invito istituzionale del quale la Regione risponde è quello del 30 settembre, al quale la Regione ha partecipato con il Presidente. L'animazione dei Circoli e il movimento associativo probabilmente non aveva neanche tutti gli aggiornamenti, visto che era animazione civica sportiva, forse anche altri partiti l'avranno fatto.

RUSSO (Forza Italia)

L'Assessore è stata, in una parte della risposta, esaustiva perché ci ha raccontato che era un restyling, lo sapevamo, lo abbiamo detto, che è stato fatto in un certo modo, ci ha detto qual è la procedura, va bene. Assessore, lo dico al Presidente della Regione. Le opere e le sinergie istituzionali nessuno le mette in dubbio, l'EAV non ragioni con il Sindaco o, ancora di più, con il Presidente della Regione. Ci mancherebbe, è questa la sinergia istituzionale. Non si capisce quando una parte politica locale si inserisce in questa sinergia. La sinergia dove sta, in un circolo che fa il suo lavoro sociale su un territorio? Questo sa di propaganda, sa di volersi intestare cose che poi come ci siamo detti, l'ho detto io e l'ha ripetuto lei, vengono da lontano e sono state accelerate, ma è l'EAV che le ha fatte, le ha fatte bene, le ha fatte in ritardo, le ha fatte quando le poteva fare, tutti abbiamo gioito e tutti siamo felici che quest'opera continui anche per le altre stazioni, erano 4 più 40, va bene tutto, non va bene l'arroganza che dimostrano, sui territori, alcuni circoli politici, in questo caso il circolo politico di Castel Cisterna. Questa cosa non piace, non va bene e nessuno si può intestare, in nome di battaglie sociali, politiche, cose che sono in capo alla Pubblica Amministrazione. Ringrazio l'Assessore, questo era il tema che volevamo stigmatizzare, l'opera va bene, ci piace, siamo d'accordo, è cosa buona per le nostre cittadinanze. Grazie.

EAV - Ente Autonomo Volturno s.r.l.
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "EAV - Ente Autonomo Volturno Srl" Reg. Gen. n. 107/2, a firma del consigliere Severino Nappi (Forza Italia), già distribuita in Aula.

NAPPI (Forza Italia)

Grazie Presidente, grazie anche all'Assessore Angioli per essere presente, anche se avremmo sperato che chi ha la delega in questa materia fosse qui a confrontarsi sulla questione che è delicata. L'EAV (Ente Autonomo Volturno) Srl, com'è noto, è una società partecipata totalmente dalla Regione Campania, sottoposta a conto analogo da parte dell'ente. Il Regolamento Avanzamento e Promozione della partecipata, adottato oltretutto dall'attuale Presidente del CdA con ordine di servizio 58 del primo febbraio 2017, stabilisce, espressamente, che qualunque avanzamento professionale del personale, con l'attribuzione di un inquadramento e di un trattamento economico superiore, debba avvenire attraverso concorso o selezione pubblica che preveda anche l'espletamento di prove ai sensi dell'articolo 5. L'EAV con ordine di servizio numero 411 del 14 giugno 2017 ha invece accordato un inquadramento superiore, in molti casi addirittura con il massimo parametro previsto dalla contrattazione collettiva, a ben 20 funzionari, senza che risulti l'espletamento di alcuna procedura selettiva o concorsuale, come segnalato da alcune organizzazioni sindacali le quali hanno reiteratamente, quanto inutilmente, chiesto ragione alla società. Dall'esame di tale provvedimento emerge che la sua adozione è avvenuta in esecuzione di specifiche disposizioni contenute nell'ordine di servizio numero 100 del 29 maggio 2017 a firma del Presidente del CdA dell'EAV, dottor Umberto De Gregorio. Con notevole difficoltà il sottoscritto Consigliere, nell'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 45 dello Statuto dell'Ente, peraltro soltanto dopo aver dovuto persino minacciare il ricorso all'Autorità Giudiziaria, è riuscito ad ottenere dalla società copia di tale provvedimento, tale cartula, in violazione del Regolamento degli avanzamenti introduce un singolare meccanismo che prevede l'attribuzione, in favore di numero 20 funzionari nominativamente indicati dal Presidente del CdA, dell'inquadramento e trattamento economico superiore esclusivamente e direttamente in base ad una mera valutazione di carattere soggettivo dei compiti presunti e delle funzioni che asseritamente loro svolgerebbero. Indipendentemente dalle previsioni del Regolamento di avanzamento delle promozioni, la giurisprudenza contabile, da tempo, ha chiarito che il conferimento di mansioni superiori al personale di enti pubblici o di società sottoposte al controllo analogo della PA come EAV, configura, laddove è avvenuta in violazione delle regole di avanzamento concorsuale o selettive, un'espressa violazione di legge che costituisce una fattispecie di danno erariale ferme eventuali maggiori responsabilità. Tanto premesso, interrogo il Presidente della Giunta, oggi rappresentato dall'Assessore, per conoscere quali provvedimenti intenda adottare per la cessazione dei fatti sopra descritti, per l'immediata rimozione dei loro effetti in uno ai responsabili di una condotta di simile gravità, che è fonte di un significativo danno erariale, oltre che lesiva del principio costituzionale d'imparziale e leale andamento della Pubblica Amministrazione. Grazie.

ANGIOLI, Assessore

Rispondo in qualità di delegato, il Presidente aveva un impegno istituzionale in Regione. Intanto desidero ringraziare il Consigliere per l'interrogazione posta che è tracciata tutta all'insegna dei principi della trasparenza e della sana gestione. Nel precisare innanzitutto, dalle verifiche che è stato possibile fare nello scorcio di una risposta al Question Time, probabilmente non esaustiva ancora, possiamo affermare e sintetizzare che rispetto alla dimensione del problema o del tema posto, non si tratta di 20 persone, ma il caso di specie ha riguardato 13 persone, 13 dipendenti e non 20, e dalle risposte che sono state ricevute da parte della Regione risulta che questo provvedimento è stato assunto in forza della presenza di due circostanze che la giurisprudenza del Consiglio di Stato sembra validare, cioè la disponibilità in organico di posizioni corrispondenti libere, vacanti, e la precedente attribuzione attraverso atti formali di mansioni superiori rispetto al livello inquadramentale delle persone dipendenti, oggetto dell'interrogazione consiliare. Premesso questo per cui sembrerebbe a prima vista che ci siano gli elementi sufficienti a riscontrare la correttezza dell'operato dell'EAV. Tuttavia, la materia, come giustamente il Consigliere sottolinea, è disciplinata non solo dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, anche dalle disposizioni, dalle tendenze e dalla giurisprudenza della Corte dei Conti che invita a fare delle verifiche ulteriori al fine di evitare procedimenti non corretti suscettibili di generare danno erariale o altre violazioni di natura che abbia dei riflessi contabili. Alla luce della complessità dell'articolazione di questa materia l'organo politico ritiene di dover compulsare ulteriormente per le responsabilità a noi conferite in qualità di socio unico e per cui del potere/dovere di controllo dell'operato dell'EAV, di dover invitare la direzione generale responsabilizzata a questa materia ad effettuare gli approfondimenti del caso perché le attestazioni ad oggi pervenute sembrano giustificare e dimostrare la correttezza del provvedimento assunto in quanto l'alternativa è quella dichiarata di eventuali contenziosi rispetto ai diritti acquisiti da parte dei dipendenti. Questa materia, data la delicatezza della questione posta, la Regione ritiene dover accogliere la richiesta di un ulteriore approfondimento e considerare perciò provvisoria, come parziale allo stato attuale delle formazioni disponibili e nel mentre che sia preso atto, da parte del Consigliere, che è stato compulsato il direttore generale e l'ufficio competente ad effettuare un approfondimento più circostanziato rispetto al caso di specie dei 12 dipendenti che sarebbero stati oggetto di un provvedimento di livello inquadrameltale superiore senza essere stati sottoposti a procedure di interpello concorsuale initerno.

NAPPI (Forza Italia)

Grazie Presidente. Ringrazio l'assessore per il garbo e anche per l'attenzione che la Giunta, a quanto apprendiamo, è intenzionata a dare. Sin d'ora, consentitemi di suggerirvi degli approfondimenti molto specifici che abbiamo detto un altrui cosa imprecisa. Sulla storia dei contenziosi, basta che vi leggete il provvedimento a firma di De Gregorio e scoprite che la storia dei contenziosi è regolata da un altro articoli, questi sono signori che sono stati individuati e graziosamente dal Presidente di questa società è stato chiesto agli uffici di fare una verifica, se per caso quei livelli di inquadramento che gli erano stati proposti dallo stesso Presidente del CdA andassero bene e naturalmente è andata bene a chi era esecutore e subordinato al soggetto. Per quanto attiene la giurisprudenza della Corte del Consiglio di Stato, saremmo lieti di conoscere quella che consente la violazione di un Regolamento espressamente previsto e applicato dalla stessa società perché al di là di quello che in astratto potrebbe accadere nella specie, è evidente che il Regolamento approvato dal medesimo Presidente del CdA della medesima società, vieta espressamente questo tipo di operazione comparative. Del resto, è sufficiente scorrere lo stesso ordine di servizio per scoprire che per quanto attiene eventuali promozioni collegate a contenziosi in essere si è seguita una prassi del tutto differente con regole completamente differenti. Insomma, siamo in presenza di un male affare, mi fa piacere cogliere da parte della Presidenza della Giunta un'attenzione a questo tema, ci auguriamo che la cosa venga portata avanti con la dovuta attenzione perché anche, come risulta dai successivi atti, la prassi continua.

Finanziamento Centro Polifunzionale del Comune di Piano di Sorrento
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione "Finanziamento Centro Polifunzionale del Comune di Piano di Sorrento" Reg. Gen. n. 109/2 a firma del consigliere Luigi Cirillo.

CIRILLO (Movimento 5 Stelle)

Grazie Presidente, la ringrazio, ringrazio l'Assessore della risposta che ci darà e per la sua presenza qui, questa mattina, ringrazio anche il Consigliere comunale Salvatore Mare che mi ha posto questa questione e insieme la stiamo affrontando. Spero che oggi, in questa seduta di Question Time si possa dare finalmente chiarezza, che serve non al Movimento 5 Stelle, ma a tutta la comunità di Piana di Sorrento e i Comuni Limitrofi perché parliamo di una questione importante. Con decreto dirigenziale del 2011, n. 284 si è concretizzato un avviso pubblico "Realizzazione e Gestione Centri Polifunzionali" soprattutto per andare incontro alle necessità di aggregazione per la popolazione giovanile. Sull'avviso pubblico sono stati appostati circa 30 milioni di euro. Con decreto dirigenziale 7 maggio 2013, n. 237, sono stati poi definiti i vari progetti ritenuti ammissibili, tra questi anche il Centro Polifenzionale di Piana di Sorrento per un importo complessivo di 1 milione 200 mila euro. Erano due trance: 700 mila euro funzionali alla realizzazione dell'impianto nei locali sottostanti l'Istituto nautico tecnico Nino Bixio; un'altra trance, di 500 mila euro, erano funzionali alla gestione dell'impianto. Io, insieme al consigliere comunale Mare, di Piano di Sorrento, siamo stati nei locali del Centro Polifunzionale ed è letteralmente un prodotto nuovo, bello e confezionato, però attualmente è inoperativo perché la lamentela che viene dal territorio è che a fronte di una prima trance, che è e stata erogata sulla base anche di una convenzione tra Comune e l'unita dirigenziale, quindi comunque Regione Campania, la seconda trance pare che non sia ancora stata erogata. Vogliamo semplicemente fare chiarezza perché il problema è che se manca quella seconda trance di quel finanziamento dato, fondamentalmente il Centro Polifunzionale, nonostante sia bello e fatto, e invito anche l'Assessore a recarsi nei locali per prendere contezza della situazione in cui si trova, che è perfetta dal punto di vista strutturale, però è inoperativo perché mancano i fondi stanziati che sono funzionali alla gestione. Vorremo capire la situazione di questo finanziamento, se esiste ancora, se questa trance deve essere dovuta, che tempi ci sono, ove sia dovuta, per erogarli in modo che soprattutto i tanti ragazzi di Piana di Sorrento, ma soprattutto tutta l'area della penisola sorrentina, quindi Sorrento, Massa Lubrense, Vico Equense, Meta, Sant'Agnello, possano usufruire di un bene pubblico che ad oggi purtroppo è chiuso nonostante sia realizzato e completo dal punto di vista strutturale. Grazie.

ANGIOLI, Assessore

Rispetto alla questione posta del Centro Polifunzionale nel Comune di Piana di Sorrento apporto le seguenti risposte: da un lato è pur vero che il progetto iniziale aveva quella dimensione finanziaria che lei ha sintetizzato, il progetto era nato con la precedente Amministrazione, si è trattato di porre in essere un bando che avesse due fonti di finanziamento, una di origine Fesr, dunque per le opere di cui lei ha trattato, un'altra è di origine Fse per consentire la gestione del Centro stesso. Purtroppo, com'è accaduto per tutti i progetti approvati con la precedente programmazione, non è stato possibile completare quel disegno pianificato, cioè di far convergere in un unico bando di gara, attraverso un'unica procedura selettiva, opere e attività perché tutta la programmazione è andata in ritardo. Dunque, le opere sono state completate tardivamente, la normativa non consente di salvaguardare il finanziamento per la gestione, lo vieta, per cui tutti i finanziamenti che afferivano alla gestione dei Centri Polivalenti oggetto della delibera, che lei ha ricordato, che stanziava 30 milioni di euro, 15 Fse e 15 Fesr, per la parte Fse sono decaduti, e non c'era alternativa perché vietato dalla normativa. In ritardo nella conduzione delle opere, ha compromesso il mantenimento del finanziamento riservato alla gestione delle opere completate. Questo, per quanto concerne la questione della sincronia, opere e gestione. Per quanto concerne la questione stato di avanzamento del progetto, dalla sua interrogazione risultava che il Comune dovesse essere ancora creditore di un saldo di circa 70 mila euro, il debito ad oggi riconosciuto e validato da parte della Regione nei confronti del Comune è circoscritto a 5 mila euro in quanto le opere sono perfezionate, completate e collaudate. Come lei giustamente ha ricordato, le opere sono state riscontrate, da verifica amministrativa hanno consentito attraverso due pagamenti la liquidazione di quasi l'intera somma, rimane un saldo di 5 mila euro per cui i 65 mila che all'epoca figuravano sulla carta sono anch'essi decaduti. È un'economia di progetto non riutilizzabile. Per quello che concerne il destino di questi centri, probabilmente è noto al Consigliere che è stato fatto con la Giunta De Luca questo bando pubblicizzato con la definizione di Benessere Giovani, che aveva come scopo di non finanziare le opere, ma solo le attività. Tra i Comuni che avevano la possibilità di presentare progetti, la Giunta ha stabilito una priorità per coloro che avessero collaudato e completato i centri e per cui il bando si caratterizzava per due linee di intervento: la linea A per i progetti che erano collaudati alla data di presentazione della domanda e la linea B per qualsiasi Amministrazione che avesse deisiderato mettere a disposizione degli spazi funzionali per realizzare attività rivolte ai giovani. La graduatoria è stata pubblicata nel mese di luglio, tra questi c'è il Comune Piano di Sorrento. Il Comune di Piano di Sorrento avrà una dotazione corrispondente a quella che gli è stata aggiudicata per avviare una parte di attività. E' intendimento della Regione andare in una direzione non più di finanziamenti a fondo perduto per la gestione di questi centri, salvo quelli a fortissima connotazione di bisogno sociale, la collega Assessore sicuramente potrà dire di più a riguardo. Il significato è che i Centri di Aggregazione Polivalenti, di interesse per la popolazione giovanile, come accade anche nel resto d'Italia, dovranno prendere una piega verso l'autogestione nelle forme e nelle dimensioni che ciò sarà possibile. Il supporto della Regione sarà orientato in questa direzione e di questo se ne parlerà, colgo l'occasione per dirlo, in occasione della Conferenza di domani, domani e dopodomani, che ha per oggetto questa materia e sono certa che il Comune Piano di Sorrento è stato anch'esso invitato a partecipare con la compagine o delle associazioni giovanili, imprenditoriali e dell'associazionismo presente sul territorio. Ovviamente l'invito è rivolto anche a lei.

CIRILLO (Movimento 5 Stelle)

La risposta ci soddisfa, è stata chiara. Adesso spetterà anche a chi sta sul territorio spingere le Amministrazioni locali a fare il proprio dovere. Il nostro auspicio, con quest'interrogazione, era di fare chiarezza che è stata fatta. Quello che è l'invito ulteriore che mi permetto di fare alla Giunta è di garantire, con quest'attività di programmazione, che tutto quello che è stato completato, in qualche modo anche in raccordo con le Amministrazioni Localmente, possa essere in funzione di offrire un servizio che è dovuto ai cittadini e soprattutto alle forze giovani del territorio. Grazie.

Soppressione istituto scolastico di Laurino
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Soppressione Iistituto Scolastico di Laurino" Reg. Gen. n. 108/2 a firma del consigliere Michele Cammarano (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula.

CAMMARANO (Movimento 5 Stelle)

La leggo in modo tale che chi ci segue possa capire quello di cui stiamo parlando, si parla della soppressione dell'Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici a Laurino. Premesso che: a) l'articolo 138 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" delega alle Regioni le funzioni amministrative relative alla programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale; b) L'articolo 139 del predetto decreto legislativo attribuisce alle province, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; c) Inoltre, la legge n. 56 del 2014 ha confermato, tra le funzioni fondamentali delle Province/Città Metropolitane, "la programmazione provinciale della rete scolastica nel rispetto della programmazione regionale"; Premesso, altresì, che: d) La Corte Costituzionale, in particolare nella sentenza n. 235 del 2010, ha ricondotto all'ambito di pertinenza regionale sia il settore della programmazione scolastica regionale, sia quello relativo al dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche, al quale è intimamente collegata a ripartizione delle correlative risorse del personale; e) Spettando, dunque, alla Regione le competenze circa la definizione degli indirizzi di programmazione e l'approvazione dei piani regionali di organizzazione della retee scolastica e dell'offerta formativa di tutto il sistema di istruzione e formazione; f) Con delibera di giunta n. 817 del 28 dicembre 2016, la Regione ha approvato l'organizzazione della rete scolastica e piano dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2017/2018; Considerato che: a) Recentemente è stata disposta la soppressione dell'istituto scolastico onnicomprensivo di Laurino; (Assessore, lei conosce la situazione, mi hanno detto che lei si è impegnata in questo.) b) L'istituto scolastico più vicino è l'istituto professionale "Aldo Moro" sito in Eboli (SA); c) Per raggiungere l'istituto di Eboli con mezzi privati gli studenti impiegherebbero circa 3 ore per percorrere, circa 150 Km (per andata e ritorno). Tutto ciò premesso e considerato. Si interroga il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore all'Istruzione al fine di sapere: 1. Quali iniziative e provvedimenti immediati intende porre in essere - Assessore - anche in coordinamento con l'ufficio scolastico del MIUR Campania, al fine di tutelare gli studenti dell'istituto scolastico di Laurino, in considerazione degli enormi svantaggi derivanti agli studenti per la soppressione dell'istituto. Lei conosce già la situazione, questo è un punto abbastanza diffuso nelle nostre aree rurali, partendo dal Cilento alla parte che riguarda l'avellinese e il casertano abbiamo una serie di disservizi purtroppo e di spopolamento di quelle aree che è un processo ineluttabile fino a quando non potenzioremo i servizi presenti all'interno delle aree rurali, parlo di sanità, parlo di trasporti, parlo di scuola. Attendo la sua risposta sperando che sia positiva.

FORTINI, Assessore

Buongiorno. Leggo la risposta che è stata predisposta dagli uffici, poi farò alcune considerazioni personali. In relazione a quanto rappresentato dal Consigliere regionale Michele Cammarano, nell'interrogazione a risposta immediata rivolta al Presidente della Giunta regionale e a me, si rappresenta quanto segue: la Giunta regionale effettivamente, con deliberazione 817 del 28 dicembre 2016, successivamente modificata e integrata con la DGR 22 del 16 gennaio 2017, ha approvato l'organizzazione della rete scolastica e il piano dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2017-2018. Ora sono in programmazione le nuove linee di indirizzo. Relativamente all'organizzazione della rete scolastica, è stata prevista l'istituzione di un nuovo istituto comprensivo, con l'aggregazione delle scuole dei Comuni di Castel San Lorenzo, Laurino e Felitto, come dal piano della Provincia di Salerno approvato dal Presidente della stessa, con decreto 110 del 6 dicembre 2016 in ottemperanza a quanto disposto dalle linee guida in materia approvate con DGR 509 del 22 settembre 2016 in base alle quali nell'azione di razionalizzazione della rete scolastica deve essere data priorità alla costituzione di istituti comprensivi per le scuole del primo ciclo. In particolare a Laurino, era funzionante un istituto omnicomprensivo nel quale coesistevano scuole del primo e del secondo ciclo, in quest'ultima fattispecie un corso dell'istituto professionale per i servizi commerciali. Il direttore generale, da me interrogato venerdì, voi sapete che abbiamo pochissimo tempo a disposizione per produrre le risposte, con provvedimento 439 del 9 gennaio 2017, ha decretato la presa d'atto del nostro piano regionale, come deliberato dalla Giunta, subordinando, come indicato nell'articolo 2 del predetto decreto, l'efficacia delle modifiche e l'attivazione dei percorsi formativi alle disponibilità delle dotazioni organiche al raggiungimento di un numero adeguato di iscritti, in conformità alle vigenti disposizioni. Nell'istituto professionale di Laurino, per il corrente anno scolastico sono funzionanti una classe terza, con 10 alunni, e una classe quinta, con 10 alunni. Non sono state attivate la prima e la seconda classe che presentano un numero di iscritti rispettivamente di 14 e 8 alunni che sono molto al di sotto, come lei immagino ben sa, dei numeri previsti dalla normativa vigente. Non si è determinata alcuna soppressione dell'istituto scolastico di Laurino, il provvedimento è di competenza degli Enti Locali ai sensi delle vigenti disposizioni, bensì la non attivazione di classi con numero di alunni inferiore al minimo consentito dalle disposizioni di legge. Personalmente provo sempre particolare dolore quando gli studenti non vedono garantiti una serie di diritti, è evidente che noi ci scontriamo con quella che è la Legislazione vigente, la Legislazione vigente dice che 14 alunni non è un numero che consente la formazione della classe. Ho chiesto alla dottoressa Franzese di attivarsi. È chiaro che viviamo un momento piuttosto complicato, abbiamo avuto un taglio di organico, come sapete, che però è stato la metà di quanto sarebbe dovuto essere. È chiaro che con l'organico a disposizione dobbiamo cercare di garantire tutti gli studenti della Regione, per cui è difficile garantire da una parte che non si formino le cosiddette classi pollaio, che purtroppo in Campania pure ci sono, ci sono classi con 30 ragazzi, d'altro canto mi rendo conto che garantire che ci siano dei servizi in piccole comunità è altrettanto importante. Stiamo cercando di mantenere equilibrio, sapete bene come mentre è competenza regionale la programmazione dell'offerta formativa e la rete scolastica, non è nostra competenza definire quali sono gli organici, per cui quello che ho fatto è chiedere alla dottoressa Franzese, nell'ambito del possibile, cosa possa essere fatto. Naturalmente l'ho interrogata a mia volta venerdì, lei mi ha chiesto del tempo anche se: sia per quanto riguarda la normativa, che chiaramente non le consentirà molto margine di manovra sia per quanto riguarda le carenze di organico che in questo momento ci sono in Campania, non credo che potremo attivare nell'istituto di Laurino, la prima classe. Otto studenti sono veramente un numero troppo irrisorio per attivare una classe. Quello che cerco sempre di dire quando mi confronto con Sindaci, piuttosto che con dirigenti scolastici, non possiamo con l'organico che abbiamo a disposizione, garantire tutto. È ovvio che ogni volta dobbiamo cercare di mantenere un equilibrio, per cui posto che comunque non è una competenza regionale, quindi la mia competenza è quella di istituire ed è istituito e non è stato assolutamente soppresso, quindi l'anno prossimo naturalmente, se ci fosse un numero di studenti congruo, sarebbe attivato. Non è stato soppresso, quella è l'unica mia competenza, l'unica competenza che spetta nel caso del primo ciclo, come lei ha ricordato poco fa, ai Comuni, quindi primaria e secondaria di primo grado, mentre per la secondaria di secondo grado naturalmente spetta alla Provincia anche se l'anno scorso erano le Province che deliberavano, a noi arrivavano direttamente le delibere dei Presidenti delle Province. È chiaro che l'ufficio scolastico regionale determina la soppressione o meno delle classi sulla base dell'organico che ha a disposizione. Quello che potrò fare, come ho già fatto, è indicare questo tipo di problematica all'ufficio scolastico regionale che naturalmente, come lei ha ricordato, ne era già a conoscenza. È chiaro che nel momento in cui si chiudono gli organici è possibile capire se tramite il potenziamento o tramite eventuali risorse che il MIUR dovesse mettere a disposizione, se è possibile dare risposte ai territori. Per gli otto studenti le dico da subito che è tecnicamente impossibile che si dia l'organico perché quella classe possa essere formata lì, a Laurino.

CAMMARANO (Movimento 5 Stelle)

Assessore, spero che continui l'impegno anche con la dottoressa Franzese. Lo scenario che abbiamo visto, quando siamo andati lì qualche giorno fa, era paradossale, avevamo l'Aula dei professori con i professori con le braccia incrociate che non sapevano che fare, gli studenti che rimanevano a casa e cosa ancora più aberrante, questo fa capire l'isteria dei vari Enti, abbiamo un milione e mezzo di euro fermi tra portatili, computer, addirittura una stampante 3d, una scuola veramente efficiente, molto efficiente, è il rovescio di quello che vediamo nelle classi pollaio o in alcune zone dove abbiamo scuole decadenti. La scuola lì è nuova, di gran pregio, è un ex convento ristrutturato con tutte le tecnologie di cui si possa desiderare ai giorni d'oggi. L'altra cosa complessa è quella che magari sono state fatte le iscrizioni a febbraio 2017, i ragazzi erano convinti di poter andare a scuola nel loro Paese, invece si sono ritrovati a dover fare chilometri per arrivare a Eboli. Spero che una soluzione si trovi anche in virtù della legge appena approvata in Parlamento e Senato sull'aiuto alle zone rurali e ai piccoli Comuni, sperando che in qualche modo non venga presa sotto gamba l'esigenza da parte delle aree rurali. Assessore, lo capirà, le aree rurali, di cui hanno pochi rappresentanti qui in Consiglio regionale, sono realmente il futuro per la Regione Campania. L'unico modo per avere un ritorno ad una vita sana, c'è già un fermento da parte di piccole cooperative di ragazzi che si trasferiscono dalle città e vanno nelle campagne, però se continuiamo a togliere i servizi dalla sanità, ai trasporti, alle scuole, il processo sarà ineluttabile. Tra pochi anni avremo dei Paesi fantasma, abbiamo Paesi nel Cilento, come nelle altre Province, Comuni che contano 200 abitanti, qualcuno arriva a mille, però alla fine avremo dei Comuni totalmente disabitati e questo non fa bene alla Regione Campania, avremo un ingolfamento dei grossi centri abitati con ulteriori problemi sia logistici, sia di fornitura di servizi. Spero che la Regione Campania abbia finalmente - per la prima volta dopo anni - una visione orientata a quel tipo di politica strategica e di ripopolamento delle aree rurali.

FORTINI, Assessore

Non so se si occupa di scuola, noi stiamo cercando di fare questo tipo di lavoro, stiamo cercando di salvaguardare le autonomie scolastiche. È chiaro che con la normativa vigente non abbiamo molte possibilità, volevo semplicemente dire, anche a livello informale che naturalmente in sede di Commissione degli Assessori regionali a Roma, stiamo cercando di abbassare quelli che sono i limiti. È chiaro che se 400 ragazzi hanno un'autonomia scolastica, non potrò fare nulla se non cercare di capire, attraverso un'opera di sensibilizzazione con l'ufficio scolastico regionale se è possibile aiutare quelle comunità, ma sappiamo bene che senza un dirigente scolastico e senza l'autonomia scolastica, le scuole, man mano, si depauperano: sia dal punto di vista delle professionalità sia dal punto di vista degli studenti. Perché è chiaro che un genitore tenderà ad iscrivere il proprio figlio ad un istituto dove il dirigente scolastico c'è. È pur vero che la normativa regionale non può, in alcun modo, ridefinire quelli che sono invece criteri e numeri che normativa nazionale invece impone, per cui questo lavoro lo stiamo facendo. Le assicuro che per me ogni volta che si perde un'autonomia scolastica è davvero un dolore perché mi rendo conto che per alcuni Comuni, per alcuni Sindaci, si tratta di difendere i loro territori. È chiaro che nel momento in cui un istituto comprensivo viene soppresso in un Comune quel Comune è condannato a morte, perchè è ovvio che poi a mano a mano le famiglie si trasferiscono altrove. Per cui è un lavoro che stiamo facendo, è un lavoro che però deve essere fatto a Roma, quindi anche attraverso la sensibilizzazione di parlamentari e senatori che possono, in questo, aiutarci. L'ultima legge approvata per i piccoli Comuni - ho guardato le sintesi - parla di risorse e non di numeri, mentre invece dovremmo incidere sui numeri, sia minimi, per quanto riguarda le classi, sia per quanto riguarda le autonomie scolastiche, è l'unico modo che consentirebbe a noi, Regioni e Enti locali, di salvaguardare i propri territori.

Erogazione contributo per acquisto prodotti aproteici
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Erogazione contributo per acquisto prodotti aproteici" Reg. Gen. n. 110/2, a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera-PSIDavvero Verdi), già distribuita in Aula.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

In Campania attualmente circa 8 mila cittadini sono affetti da Insufficienza Renale Cronica in terapia alimentare aproteica; recenti studi hanno confermato l'efficacia della terapia dietetica nutrizionale per tali pazienti al fine di prevenire il trattamento di dialisi che, ovviamente è estremamente costoso. Tale terapia nutrizionale è basata sul consumo di prodotti alimentari aproteici. La Regione Campania, purtroppo, a seguito del commissariamento in materia sanitaria, ha sospeso, da dicembre 2010, l'erogazione del contributo mensile di 120 euro per l'acquisto di tali prodotti aproteici. L'erogazione a carico del servizio sanitario regionale ad oggi è garantito da tutte le Regioni ad eccezione della sola Campania. La mia richiesta è che alla luce di 7 anni di commissariamento e rispetto al fatto che la dialisi - perché chi non riesce a trovare forme alternative va sicuramente in dialisi - è estremamente più costosa oltre che creare una sofferenza maggiore nel paziente, sarebbe da evitare. Quindi la mia interrogazione è per sapere se ci sono le condizioni per reintrodurre questa terapia dietetica nutrizionale.

ANGIOLI, Assessore

In nome del Presidente ed in qualità di Assessore delegato fornisco le precisazioni richieste. Effettivamente, in virtù della normativa vigente, la tipologia di malattia è assoggettata al sostegno del sistema sanitario regionale nelle modalità e nei limiti che le stesse Regioni possono oggi consentire, per cui questo è in forza della normativa del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui Lea del 12 gennaio 2017. Questo è il contesto nel quale operiamo, la tipologia di malattia, le persone affette da neuropatia cronica posso, nei limiti e nelle modalità fissate dalle Regioni, ricevere l'assistenza sanitaria, l'indennità necessaria per l'acquisto del cibo proteico, degli alimenti della dieta proteica di cui necessitano. Qual è lo stato attuale in Regione Campania? Il monitoraggio di questa malattia, che è stato posto in essere dai servizi competenti, sta verificando anche qual è la dimensione. Esiste la volontà politica di dare risposta al problema, per poter dare risposta al problema non è detto che l'unica soluzione sia quella di dare quello che si erogava fino al 2010, cioè 120 euro al paziente e basta, perché l'impostazione della Giunta De Luca è dedicata soprattutto, da un'analisi più approfondita dei bisogni, a trovare tutte le risposte possibili nella sua diversificazione, non solo attraverso l'erogazione di un contributo, per cui è stato avviato un monitoraggio dai competenti servizi regionali, congiuntamente alle A.S.L. e a tutto il mondo sanitario dal quale è emerso quello che tendenzialmente è l'attuale fabbisogno, che supera di gran lunga - purtroppo - quello all'epoca identificato intorno agli 8 mila pazienti. L'attuale fabbisogno rilevato attraverso il monitoraggio degli assistiti in predialisi supera gli 11 mila casi, per cui la dimensione è assolutamente superiore. Attualmente è in essere una sperimentazione nell'A.S.L. di Caserta, i pazienti, sulla base del piano terapeutico inserito direttamente nel portale SANIARP dal nefrologo, permettono di aver raccolto dati ed evidenziato la tipologia di gravità del problema e di eventuale sussidio, ovvero di consegna degli alimenti necessari o altri provvedimenti che l'Amministrazione potrà definire. Per cui, attualmente, quello che è in essere nel A.S.L. di Caserta, in virtù di questa sperimentazione, sono due diverse tipologie di budget mensili erogati ai pazienti che si trovano in questa situazione sanitaria, variabili da 55 a 70 euro mensili. Questa è la sperimentazione in corso nell'A.S.L. di Caserta. È intendimento politico regionale identificare un provvedimento che possa ripristinare un supporto alle persone che si trovano nella situazione dell'insufficienza renale cronica, per cui si auspica che entro la fine del mese di ottobre o novembre, la programmazione regionale possa essere definita. Per cui, in relazione a quale sia al metodo di consegna dei prodotti alimentari, dietetici e aproteici che devono essere consegnati a questa tipologia di pazienti, d'intesa con le farmacie convenzionate si sta facendo un ragionamento, per cui è in fase di perfezionamento l'analisi e la ricognizione della dimensione della casistica, le varie sfumature dell'intensità del problema, nonché i costi e quella che sarà - secondo la Giunta - la migliore soluzione da adottare per permettere che possa essere ripristinato, a partire dall'anno 2018, un trattamento per venire incontro alle esigenze dei pazienti che hanno questa caratteristica.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Mi reputo soddisfatto della risposta, soprattutto dell'intenzione e della conoscenza, da parte della Giunta e del Presidente De Luca, del problema. La mia non era una proposta chiusa, nel senso che mi sono limitato a riferire come funzionava prima, ma per quanto mi riguarda può essere anche l'erogazione per quanto riguarda i cittadini che soffrono di questo problema, di questi cibi aproteici, di un contributo, insomma, qualsiasi cosa. Perché non soltanto è un problema - lo ribadisco - legato alle difficoltà e alla sofferenza delle persone che hanno questo tipo di patologia, ma è anche in prospettiva un grande risparmio e molto meno sofferenze per chi poi deve andare in dialisi, perché la dialisi è molto invasiva, è dolorosa ed è costosa, a differenza di quest'altro tipo di possibilità. Ovviamente, nel momento in cui ha successo, non è invasiva per quanto riguarda i pazienti e gli evita - qualora riesca, perché in molti casi ha avuto successo, qualche volta no - la sofferenza e i fastidi della dialisi, quindi mi reputo soddisfatto. Mi auguro che entro fine ottobre o novembre, ci potranno essere ulteriormente risvolti positivi.

Grave situzione di crisi del diritto allo studio in Campania
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Grave situazione di crisi del diritto allo studio in Campania" Reg. Gen. n. 111/2, a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera-PSI-Davvero Verdi), già distribuita in Aula.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Grazie Presidente. Ho chiesto di parlare di questo problema che riguarda l'Adisu, che tra l'altro abbiamo riformato seguendo le indicazioni legislative nazionali, perché si sta venendo a verificare una situazione molto preoccupante per gli studenti, perché non solo lamentano il ritardo del pagamento da parte di alcune Adisu in liquidazione, delle borse di studio, nonostante la Giunta regionale e il Consiglio abbiano previsto da tempo lo stanziamento dei fondi, ma addirittura, sulla stampa locale sono apparsi numerosi articoli riguardanti l'interruzione del servizio di ristorazione a prezzi calmierati offerto dalle Adisu in liquidazione agli studenti a causa del mancato pagamento dei corrispettivi per il servizio. Poi, su fronte del servizio alloggi gli studenti lamentano che la residenza "De Amicis" collocata nel complesso del Secondo Policlinico di Napoli risulta chiusa da oltre due anni, che la residenza "Miranda" in Portici versa in uno stato di abbandono da oltre dieci anni. Inoltre, alcune residenze attualmente in funzione non erogano tutti i servizi, la nuova residenza invece a Pozzuoli, l'unica tra quelle napoletane gestita non direttamente dalla Regione, ma gravante sul bilancio di quest'ultima e con una capacità di circa 300 posti letto, ha ospitato, nell'anno accademico 2016- 2017, soltanto 20 studenti. L'immobile sito in Via Mezzocannone, adibito a struttura polifunzionale, è da anni occupato da sedicenti studenti e sottratto alla disponibilità di quelli veri, capaci e meritevoli. Chiedo che tutto quello che ho poc'anzi detto costituisce, ovviamente, una grave lesione del diritto allo studio che costituzionalmente è garantito e priva agli studenti, capaci e meritevoli - quelli veri - anche se prevede i mezzi, previsto dalla Costituzione, dei sussidi minimi per proseguire e portare a termine il proprio corso di studio; Considerato che la Presidenza ha incrementato le risorse economiche a disposizione del pagamento delle borse di studio - voglio aggiungere che la Giunta regionale, con atti votati dal Consiglio regionale, addirittura ha previsto, questo è il secondo anno, che tutti gli studenti campani si possano muovere gratuitamente all'interno con i mezzi pubblici. Interrogo per sapere se tutte le risorse vincolate destinate al pagamento delle borse di studio, derogate alla Regione Campania, all'Adisu in liquidazione prima dell'anno accademico 2015/2016 e successivamente quelle direttamente incassate all'Adisu in liquidazione, siano state corrisposte integralmente agli studenti beneficiari. In caso negativo, ove le stesse siano attualmente allocate o impegnate, fornendo dettagliato prospetto per singoli anni accademici nel quale siano esposte le somme poste a bilancio e derivanti dall'entrata delle tasse regionali versate dagli studenti e dall'altro i pagamenti eseguiti in favore degli stessi; conoscere le ragioni della interruzione del servizio ristorazione in favore degli studenti ed i tempi della sua riattivazione; per conoscere quali strategie si intendano adottare con riferimento all'erogazione del servizio alloggio, considerate da un lato le gravi condizioni in cui versano alcune delle strutture deputate a renderlo e per altri gli elevati costi del servizio per le casse regionali a fronte del reale utilizzo; per sapere quali siano iniziative che si intendono mettere in campo per consentire la riutilizzazione della struttura polifunzionale in Via Mezzocannone. Voglio specificare che tramite un mio emendamento, approvato con la legge sul diritto allo studio, la nuova legge che abbiamo fatto, ho fatto inserire - è stato votato da tutto il Consiglio - una clausola per cui le tasse regionali per il diritto allo studio sono interamente destinate alle borse di studio, perché in passato una parte di quei fondi sono stati distolti dalle aziende regionali, dagli enti regionali per il diritto allo studio per altre funzioni. Il che è stato di una scorrettezza, dal mio punto di vista, inaccettabile, nei confronti degli studenti che in alcuni casi non hanno potuto avere le borse di studio pur avendo la complessità del mondo studentesco pagato le borse di studio per tutti. La seconda cosa che trovo molto grave è che ancora oggi si discuta di residenze rispetto ad un ateneo, come quello della Federico II, che ha circa 90 mila studenti iscritti, con un margine di poche centinaia di posti alloggio.

ANGIOLI, Assessore

Grazie. Rispondo, in qualità di Assessore delegato, per nome e per conto del Presidente, rispetto ad uno dei temi che, com'è ben noto, ha caratterizzato una delle priorità del programma politico del Presidente De Luca, cioè il diritto allo studio da poter assicurare anche tramite il riconoscimento, più che altro, per il pagamento delle borse di studio. La questione delle borse di studio, come il consigliere Borrelli ha evidenziato, è una questione abbastanza perniciosa, per tutto quello che concerne gli aspetti gestionali, e ha subito dei ritardi molto riprovevoli rispetto all'effetivo fabbisogno della popolazione studentesca meritevole. Per cui intendo rispondere prima alla questione borse di studio, poi a quella della ristorazione e poi a quella relativa agli alloggi. Per quanto concerne la questione afferente le risorse vincolate, è noto che nell'anno 2017 abbiamo, con delibera di Giunta, riscritto in bilancio le somme che, pur vincolate, non erano state rese disponibile. Per cui l'esercizio di messa in ordine del bilancio, per consentire l'erogazione delle borse di studio degli anni pregressi che risultavano solo figurativamente, è stato soddisfatto con l'anno 2017, con la presente Giunta regionale che ha preso in carico le annualità 2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017. Com'è noto, per soddisfare la domanda di borse di studio agli aventi diritto, le risorse vincolate, ad oggi, non erano state messe a disposizione, per cui, solamente con la delibera di luglio 2017 è stato possibile, attraverso l'autorizzazione della variazione di bilancio di previsione ed il gestionale (2017-2019), mettere le risorse sufficienti per coprire le domande degli ammissibili e questo è stato fatto con un importo di 11 milioni 372 mila euro. Quest'importo è parzialmente erogato ai beneficiari, nel senso che è in corso di pagamento la liquidazione - rispetto agli 11 milioni 372 mila euro - degli altri 3 milioni 785 mila euro, che sono ancora in attesa di liquidazione, per cui il procedimento è stato accelerato in questi ultimi mesi per fare fronte alle domande pregresse. Per quanto riguarda le altre esigenze di borse di studio, sono stati stanziati circa 12 milioni di euro di fondo sociale europeo, per cui diverse dalle risorse vincolate provenienti da un lato dalle tessere universitarie e dall'altro dalle risorse ministeriali che hanno permesso di coprire il passato, attualmente un importo consistete, più o meno di pari rilevanza, è stato messo a disposizione e programmato con le risorse FSE, per cui la Giunta prevede, su esplicito indirizzo politico del Presidente, di poter soddisfare tutte le domande degli aventi diritto e di proseguire con questo trend nel rispetto degli impegni assunti. Per quanto riguarda la richiesta specifica dei singoli capitoli vincolati, se il Consigliere lo ritiene posso citare le sei delibere con le quali sono stati identificati i capitoli e gli importi vincolati che permettono di identificare il totale degli 11 milioni 372 mila euro, perciò, c'è un'unica delibera che interviene sui 6 capitoli, è la delibera 466 del 2017, se il Consigliere ritiene indico i capitoli, altrimenti è sufficiente far riferimento alla 466 per identificare capitolo per capitolo gli stanziamenti che sono stati individuati. I capitoli di riferimento sono: 4810, 4816 e 4837, attraverso questi tre capitoli si arriva alla somma degli 11 milioni 372 mila euro delle somme vincolate, per soddisfacimento delle borse di studio. Per quel che concerne la questione della ristorazione, effettivamente, tutto questo andazzo non agevole di ritardi, eccetera, ha creato, purtroppo, il disagio, ma è con soddisfazione che possiamo riscontrare - da quanto ci è stato comunicato - che il servizio ristorazione è stato riattivato il 18 settembre 2017, per cui l'argomento sembra superato dai fatti rispetto a questa situazione. Per quanto concerne invece lo stato dell'arte, delle condizioni infrastrutturali messe a disposizione degli studenti, certamente, le condizioni, come il Consigliere ha ricordato, non sono assolutamente adeguate, per cui è intenzione della Giunta, che ha già avviato un'iniziale ricognizione per poter programmare la ristrutturazione, la messa a norma e l'adeguamento delle strutture ricettive, in particolare per intervenire al fine di superare anche casi di inadeguata gestione degli alloggi stessi. In particolare - questo riguarda un po' tutte le strutture ricettive che fanno riferimento alle Adisu Federico II, Parthenope e Orientale - l'indirizzo che si tende a seguire è quello un po' più efficiente ed efficace che è stato dimostrato dall'Adisu di Salerno, che coniuga una gestione economicamente compatibile, efficiente ed efficace, con standard di servizi più elevati. In questa direzione si sta ponendo in essere un piano di ridefinizione degli interventi che non si limiti solo all'eventuale aspetto infrastrutturale, ma che debba intervenire su una modalità di gestione più attenta e più controllata rispetto a quelle che sono le istanze e le esigenze degli studenti. Per quanto concerne la specificità della struttura di Via Mezzocannone, alla luce dell'interrogazione consiliare che ci è stata rivolta, è intenzione della Regione attivare gli organi giudiziari e di ordine pubblico necessari a fare le verifiche sufficienti e ripristinare le condizioni di servizio per gli studenti. Questo è quanto.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Quello che mi interessa capire non sono i soldi che sono partiti dalla Regione e sono arrivati alle Adisu commissariati, m'interessa capire, com'è previsto dalla legge, se le Adisu hanno preso quei soldi. Facciamo una partita di giro assurda, che non dovrebbe avvenire, cioè gli studenti pagano la Regione, la Regione gira i soldi alle Adisu, le Adisu danno le borse di studio che è una cosa incredibile, dovrebbero arrivare i soldi direttamente alle Adisu o dovrebbe pagare la Regione direttamente le borse di studio. In questo giro parte uno e arriva cinquanta, sessanta, settanta, mentre è vincolata la Regione, secondo una norma, a restituire il 100 per cento agli studenti. Ho capito i soldi che sono partiti dalla Regione, ma a me interessa sapere se le Adisu hanno dato quei soldi così come sono stati mandati dalla Regione e se su questo c'è un rendiconto. Capisco che non si possono risolvere problemi, in alcuni casi atavici, in un batter d'occhio, quindi accolgo con molta positività tutto l'impegno e tutti gli atti che comunque hanno rappresentato un'inversione di tendenza rispetto al passato, però esiste il modello Salerno che, oggettivamente, funziona perfettamente. E' inapplicabile sugli altri atenei, perché l'Ateneo di Salerno, che poi sarebbe Fisciano, è un campus, gli studenti sono costretti a rimanere lì, non stanno in una città come tutti gli altri atenei e tutti gli altri Adisu che sono all'interno della città di Caserta o della Provincia di Caserta, della città di Napoli o della Provincia di Napoli e del beneventano, per cui è più complicato. Per questo i servizi sono stati diversificati e quello che è preoccupante è che il numero di posti letto a disposizione degli studenti, in particolare per l'Ateneo Federico II, è lo 0,3 per cento rispetto al numero degli studenti, il che è incredibile, con una riduzione ulteriore. L'unica struttura, attualmente, che potrebbe funzionare pienamente, quella convenzionata di Pozzuoli, che se non erro ha avuto una convenzione con la Regione Campania, a fronte di 300 posti ne fa 20, secondo i dati che abbiamo avuto noi. Ovviamente questo non va bene.

ANGIOLI, Assessore

Chiedo scusa. Solo rispetto a quanto avevo detto precedentemente, ma forse non sono stata sufficientemente chiara, rispetto agli 11 milioni 372 mila euro di risorse vincolate, sono state tutte erogate ai beneficiari ad eccezione dei 3 milioni 785 mila euro. Ci tenevo a dirlo, è parte della risposta.

Fondi edilizia ospedaliera, ax art.20. Completamento lavori reparto Rianimazione Ospedale di Sorrento
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Fondi edilizia ospedaliera, ex articolo 20. Completamento lavori Reparto Rianimazione Ospedale di Sorrento" Reg. Gen. n. 112/2, a firma del consigliere Alfonso Longobardi (De Luca Presidente).

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

Grazie Presidente, grazie Assessore. Credo sia un argomento di notevole importanza, che riguarda la salute dei cittadini e soprattutto il lavoro di tanti operatori che quotidianamente si sacrificano per garantire servizi essenziali di assistenza. L'interrogazione prevede: "Fondi Edilizia ospedaliera, ex articolo 20. Completamento lavori reparto rianimazione ospedale di Salerno". In Regione Campania è in via di definizione la programmazione generale per l'utilizzo dei fondi nazionale ex articolo 20, quelli che riguardano l'edilizia ospedaliera. Queste risorse pubbliche ministeriali sono oggi come non mai indispensabili per adeguare, ristrutturare e rammodernare reparti di ospedali strategici per il nostro territorio, soprattutto posizionati in alcune aree geografiche che ho una sensibilità maggiore. Relativamente alla programmazione sull'area di competenza, l'A.S.L. Napoli 3 Sud, risulta allo scrivente che è stato definito un fabbisogno d'interventi pari a 17 milioni di euro, incredibilmente, ancora oggi, di quest'argomento non si ha traccia. Particolarmente urgente è la necessità di definire detta programmazione per impiegare ed investire le risorse ministeriali per l'ospedale di Sorrento, ove vi sono i reparti di rianimazione così come vi sono altri reparti di eccellenza come c'è la cardiologia e anche altri che necessitano adeguamenti strutturali e funzionali. Nel presidio ospedaliero della penisola si registrano circa 20 mila accessi all'anno, con picchi più elevati nella stagione estiva che ormai ha flussi turistici e si attende da anni il rifacimento e completamento del reparto di rianimazione. In particolare, proprio tale reparto garantisce servizi, anche il presidio di Vico Equense e di altre aree limitrofe, versa in condizioni di degrado. Ho effettuato un sopralluogo qualche giorno fa e credo ci siano veramente le condizioni di rischio, prima per i pazienti, va il mio ringraziamento personale perché c'è un rischio anche per i medici e tutti gli operatori e solo grazie al loro sacrificio ed in queste condizioni incredibili riescono a garantire una risposta. L'A.S.L., nelle more di una definizione certa dell'impiego di risorse statali bloccate da molti anni, direi decenni, ha impiegato, finora, fondi propri, circa 100 mila euro, forse era quasi di buon augurio che i lavori partissero quanto prima, per avviare tali lavori che erano stati programmati negli ambienti che necessitano di questi assoluti interventi perché riguardano l'edilizia ospedaliera prevista dall'ex articolo 20 per il completamento e la ristrutturazione di tale reparto. S'interroga, pertanto, la Giunta regionale a verificare tempi e modalità di utilizzo dei fondi per l'edilizia ospedaliera su tutta la Regione Campania ed in particolare per gli ospedali riuniti, come quello di Sorrento e Vico Equense che attendono l'impiego indispensabile di tale finanziamento statale per completare e ammodernare tali reparti. Grazie.

ANGIOLI, Assessore

Rispondo all'interrogazione del consigliere Longobardi in qualità di Assessore delegato dal Presidente De Luca. La questione ci è nota, come forse è di sua conoscenza tutta la questione dell'edilizia ospedaliera, del piano di riorganizzazione e di rimessa a norma e soprattutto di ristrutturazione di tutto il comparto dell'edilizia sanitaria. L'argomento ha fatto parte di una programmazione regionale che si è sviluppata negli ultimi due anni, questa programmazione è stata definita, dalla Regione Campania, nel mese di febbraio 2017 e ha portato ad identificare un piano di circa 163 milioni di euro, questo piano interessa tutta l'edilizia sanitaria regionale. Da un punto di vista procedurale mi soffermerò sui passaggi che sono istituzionalmente e proceduralmente necessari per poter consentire, poi, alla Regione, di porre in essere gli interventi che articolano questo programma di edilizia sanitaria. Intervengo sulla specifica questione dell'Ospedale di Sorrento che rispetto alle condizioni nelle quali esso veste, è già attualmente oggetto di alcuni interventi e, da quanto ci è stato riferito dai servizi competenti, il fabbisogno espresso dal Consigliere, degli interventi per circa 17 milioni di euro, è in fase di progressiva realizzazione, per il tramite di risorse disponibili, rivenienti da legge economie di spesa, relative a precedenti interventi. Gradualmente, per tutto ciò che concerne la questione che afferisce la rianimazione e la parte del servizio di collegamento, rianimazione e cardiologia, Sorrento-Vico Equense, la tematica da lei esposta è nota alla Regione ed in quella direzione sono già in campo degli interventi resi possibili grazie a delle economie di precedenti stanziamenti. Diversamente, per quel che concerne la completa sistemazione dell'edilizia ospedaliera, torno sul piano dei 163 milioni di euro, il cui sviluppo e attuazione è subordinato all'intesa con il Governo. L'atto procedurale finale consiste nell'intesa, previo parere della Conferenza Stato-Regioni, tra Ministero della Salute e Regione Campania, per poter addivenire all'intesa è necessario il precedente parere positivo dell'analisi del nucleo degli investimenti pubblici che attualmente sta esaminando la pianificazione, per cui gli step sono un po' più lunghi del previsto. La proposta della Regione Campania è questa di tener conto delle esigenze degli ospedali da lei ricordato, che rientrano nell'A.S.L. Napoli 3 Sud e di poter dare avvio al piano nella sua interezza, il cui equivalente è un volume investitorio di 163 milioni di euro. Tuttavia, nella fase attuale, ripeto, c'è il passaggio prima presso il Ministero dell'Economia e Finanza e successivamente Conferenza Stato Regioni, d'intesa con il Ministero della Salute, per cui, senza questi passaggi il piano è attualmente in istruttoria.

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

Ringrazio l'assessore Angioli, che è stata precisa nell'intervento. Credo di aver interpretato positivamente tutto ciò che verrà fatto nei tempi necessari per poter completare l'istruttoria. Mi fa piacere e condivido il fatto che ad oggi la valutazione di questi interventi sia oggetto d'intervento tecnico, c'è il nucleo di valutazione che sta mettendo insieme tutti gli interventi da mettere in cantiere. Mi fa piacere aver ascoltato che l'intervento di ristrutturazione dell'Ospedale di Sorrento rientrerà tra le priorità, cioè tutti gli interventi che sono strategici per un'area così importante e condivido il passaggio, ovviamente tecnico, poi c'è la valutazione per lo stanziamento di questi fondi e percepisco anche un altro passaggio importante dal punto di vista economico: che abbiamo anche individuato le risorse attraverso queste economie che sono uscite fuori dai vincoli di bilancio, dalle risorse che verranno messe a disposizione di questi interventi. Ovviamente, controlleremo, come parte politica, come parte soprattutto presente sul territorio, su un'area che ci chiede di dover monitorare quanto dobbiamo garantire per l'assistenza sanitaria su quei territori, su quei Paesi, perché coinvolgono veramente non soltanto un intervento, che è quello principale, di salute dei cittadini, ma garantire anche dei flussi turistici perché lì c'è veramente una necessità importante. Ringrazio per questo anche l'importante lavoro dei medici. Oggi sono presenti in Aula tre medici, tra cui la dottoressa Cilento, che ha anche una funzione all'interno dell'Amministrazione comunale e altri due medici che fanno parte del reparto di rianimazione. Quindi c'è un forte interessamento, una spinta che viene dagli operatori, quindi mi fa piacere, leggo positivamente la risposta dell'assessore Angioli, me ne compiaccio e seguiremo, passo dopo passo, questi interventi. Grazie.

ANGIOLI, Assessore

Il piano è all'esame del nucleo degli investimenti del Ministero della Salute. Pensavo di aver detto in modo impreciso, ci tenevo a specificare che è: Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Ministero della Salute che poi darà il suo parere, eccetera.

PRESIDENTE (D'Amelio)

Dichiaro chiusa la seduta di Question Time.

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