Question Time del 12 luglio 2016

Indice:
1 - Comunicazione del Presidente
2 - PREMIO ISCHIA DI GIORNALISMO
3 - LEGISLAZIONE GOVERNO DEL TERRITORIO
4 - PROGETTO BROS. INSERIMENTO LAVORATIVO E STATO DEI PROCEDIMENTI
5 - TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A GARANZIA DEI SERVIZI MINIMI
6 - AGENZIA REGIONALE PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO E DEI BENI CULTURALI
7 - EROGAZIONE BORSE DI STUDIO
8 - ACCESSO ATTI E INFORMAZIONI ARTICOLO 45 DELLO STATUTO REGIONALE
Comunicazione del Presidente
PRESIDENTE (D'Amelio)

Diamo inizio alla seduta di Question Time, interrogazione a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno.

PREMIO ISCHIA DI GIORNALISMO
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione: "Premio Ischia di giornalismo" Reg. Gen. n. 16/2 a firma del consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera - P.S.I. - Davvero Verdi), già distribuita in Aula. La parola al consigliere Borrelli per illustrarla.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

A Ischia si svolge, da diversi anni, un premio internazionale di giornalismo, è un premio gestito dagli eredi dell'ideatore di questo premio, signor Valentino, a cui vanno, almeno dai bilanci che appaiono su internet, 150 mila euro di contributo della Regione, 150 mila euro della Camera di Commercio e 20 mila euro di sponsor privati. Quest'anno è stato invitato, come ospite d'onore, l'onorevole Salvini, io, sia in qualità di Consigliere regionale sia in qualità di giornalista, ho chiesto di sapere qual era la motivazione per cui il premio internazionale di giornalismo, che parla dell'amicizia tra i popoli, della lotta al razzismo, avesse come ospite d'onore Salvini. Avrei capito la presenza di Salvini se fosse stato ad esempio il premio internazionale di razzismo, quindi non lo comprendo e ho chiesto spiegazioni. La risposta è stata che loro non accettano censure e che il premio non deve dare conto a nessuno. Poiché gli diamo ogni anno 150 mila euro, non ritengo che ci debbano essere soggetti, non vale solo per questo premio ma anche per tanti altri enti che finanziamo e che ritengono di muoversi autonomamente, tra l'altro, ho scoperto, sempre indagando su questa vicenda, che quest'anno la premiazione non si è svolta in pubblico poiché coincideva con la partita dell'Italia. Hanno ritenuto, quindi, opportuno farlo in forma privata, poche persone e non aperta al pubblico. Altra cosa che mi lascia molto perplesso: il premio internazionale di giornalismo dovrebbe avere la partecipazione delle persone perché altrimenti non capisco che premio sia. Voglio specificare che dalle notizie che ho appreso io: Salvini è stato ospite dell'Isola d'Ischia nell'albergo più rinomato e più costoso, a spese ovviamente del premio e quindi a spese anche dei contribuenti. Salvini è andato, con la nuova compagna, perché dico questo? Perché c'è stata un'esclusiva su un settimanale, a cui è stato venduto il reportage, della prima uscita pubblica di Salvini con la nuova compagna. Alle mie obiezioni mi è stato risposto che Salvini avrebbe dovuto fare un dibattito con il Presidente della Regione, ho verificato in Segreteria dal Presidente della Regione che era stato comunicato al premio che il Presidente non avrebbe e che non poteva partecipare a questa iniziativa, a quel punto mi è stato detto che in realtà era venuto ad Ischia per fare un'intervista su Sky. Ritengo che un premio finanziato da soldi pubblici e che dovrebbe essere un premio internazionale di giornalismo, su cui per tutto il resto non discuto, parlo di questo caso specifico, che ospita, a spese proprie, Salvini e suoi familiari, ad Ischia, per fare un'intervista su Sky, sia uno spreco di denaro pubblico. Dobbiamo intervenire per controllare e verificare questo come altri premi e soprattutto verificare se l'anno prossimo si può continuare a finanziare un premio che agisce in questi termini, grazie.

PALMERI, Assessore al Demanio e Patrimonio, Lavoro, Risorse Umane

In relazione all'interrogazione a risposta immediata Premio Ischia di giornalismo presentata dal consigliere Francesco Emilio Borrelli, protocollo 309 del 5 luglio 2016, si rappresenta che gli uffici regionali incaricati dell'erogazione dei contributi assegnati dal bilancio regionale non hanno titolo per determinare preventivamente la scelta dei relatori alle iniziative culturali che ricevono un contributo regionale. Solo in sede di rendicontazione può essere verificata la legittimità contabile e la coerenza delle spese. Per la manifestazione in oggetto relativa all'anno finanziario 2016, non è stata ancora presentata alcuna relazione, né rendicontazione, da parte dell'ente organizzatore. Per l'anno 2016 il bilancio gestionale per gli anni 2016, 2017 e 2018, approvato con la delibera di Giunta regionale numero 52, del 15 febbraio 2016 pubblicata sul Burc numero febbraio 2016, ha previsto, oltre ai contributi della legge n. 7 del 14 marzo 2003, "Disciplina organica degli interventi regionali di promozione culturale", contributi per euro 9.799.308,36 a favore di enti e fondazioni culturali per iniziative per l'anno 2016 nel cui ambito rientrano le risorse assegnate al capitolo 5108 denominato "Contributi della Regione Campania a fondazioni e associazioni - Spesa corrente". Per l'anno 2016 sono in corso di presentazione agli uffici le documentazioni rendicontative. Di conseguenza anche per le restrizioni di liquidità non sono state ancora effettuate liquidazioni.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Ovviamente ringrazio l'Assessore, che per conto del Presidente ha risposto. Mi hanno dato notizie ovviamente contabili e a questo punto - mi ritengo ovviamente soddisfatto della risposta - chiedo all'Assessore di rendere noto tramite gli uffici quando sarà presentata la rendicontazione e di rendere noto agli uffici di questa protesta. Aggiungo che chiedo all'Assessore, quindi tramite lei al Presidente, di avere un quadro perché io temo che in molti casi questi premi diventino un modo per sperperare denaro pubblico e per regalare vacanze in giro non solo in Campania, ma per tutta l'Italia, e questa cosa ritengo sia sbagliata e chiedo all'Assessore di sollecitare affinché ci sia un grande controllo su quest'aspetto. Grazie.

LEGISLAZIONE GOVERNO DEL TERRITORIO
PRESIDENTE (D'Amelio)

Passiamo all'interrogazione successiva. Interrogazione "Legislazione Governo del Territorio" Reg. Gen. n. 17/2 a firma del consigliere Pasquale Sommese (misto - NCD), già distribuita in Aula. La parola al consigliere Sommese per illustrarla.

SOMMESE (Gruppo Misto)

Vicepresidente Bonavitacola, un anno fa proprio in quest'Aula lei solennemente, e da me condiviso, s'impegnò di dotare la Regione Campania, colmando un ritardo storico, del Piano paesistico e d'intesa con il Ministero dei Beni culturali a rivedere la legge 16/2004 a dodici anni dalla sua approvazione. Devo dire che poi successivamente è stata confermata questa idea con l'articolo 3 della legge 11/2015 di agire su una legislazione unitaria e su testi unici su materie omogenee. Credo che il governo del territorio sia una priorità in questo senso. Confermato successivamente ancora da un mio ordine del giorno nell'Aula del 16 marzo 2016 dove si impegnava la Giunta ad assumere i seguenti provvedimenti, non solo sulla rivisitazione della legge 16, ma anche e soprattutto sul riordino della normativa urbanistica ed edilizia dal 1970 ad oggi, così una ricognizione di tutti i vani che ha prodotto il Piano Casa, la legge 19 e la legge sui sottotetti. Detto questo, premesso e considerato, s'interroga il Vicepresidente, anche nella sua funzione di Assessore all'Urbanistica, per sapere quando - chiaramente, Vicepresidente, si prenda anche qualche mese in più -, visto che è un impegno che ha preso con l'Aula ed è molto atteso questo Piano paesistico, ma anche il governo del territorio, lei pensa di approvare in Giunta e consentire all'Aula di entrare nel merito di questo strumento fondamentale che è la cornice che interessa interi pezzi di territorio della nostra regione: il Piano paesistico. Così per quanto riguarda anche la definizione dell'architettura istituzionale nel settore dei balneari, il piano di utilizzazione delle aree demaniali, che ogni anno lei sa quante difficoltà ha. Credo che questa Regione, approfittando anche di quello che io ebbi a sostenere in quell'Aula, della delega, ma anche della persona, della coincidenza tra la persona competente del settore e l'opportunità di dotare questa Regione di regole fondamentali per uno sviluppo equilibrato e sostenibile.

BONAVITACOLA, Assessore Ambiente e Urbanistica

Grazie, Presidente. Io ringrazio il consigliere Sommese per il tono molto civile e i contenuti di merito che sono a base della sua interrogazione. Solo il caso ha voluto che proprio nella giornata di dopodomani è fissata la stipula del protocollo d'intesa tra il Ministero dei beni culturali e la Regione Campania per la redazione condivisa del Piano paesistico regionale. Il Consigliere sa bene che si tratta di una materia a potestà congiunta Stato-Regione e il Codice dei beni culturali prevede che la redazione di questo piano debba avvenire d'intesa Ministero-Regione. Sono occorsi alcuni mesi per definire questa intesa perché siamo partiti da posizioni non lontane, ma diverse e l'Amministrazione regionale ha avuto molta attenzione a definire un metodo di lavoro che non fosse paralizzante e alla fine abbiamo raggiunto un punto, secondo me, di positivo equilibrio con il Ministero, nel senso che vi è una fase di ricognizione, di ideazione, di elaborazione del piano ad iniziativa della Regione e la co-pianificazione consiste nella condivisione per step di questo lavoro. E', quindi, un avanzamento per fasi, ma è un'iniziativa elaborativa posta in capo ad una delle parti ed è ovvio che la parte che deve avere questo compito propositivo non può che essere la Regione. Voglio anche cogliere l'occasione per ricordare al Consiglio che noi siamo una Regione di 1 milione 350 mila ettari di cui 500 mila destinati a vincolo di tutela, che anche alla luce della convenzione di Firenze del 2000 sul paesaggio, il Piano paesistico non è più come una volta il piano delle bellezze, ma è il piano del paesaggio, ma è il piano del territorio nella sua complessità. Quindi si tratta di un lavoro impegnativo e parallelamente all'elaborazione del Piano paesistico noi prevediamo di sottoporre al Consiglio regionale l'approvazione di una legge sul procedimento di approvazione. Anticipo che non è nostra intenzione approvare il piano con legge, ma è nostra intenzione proporre una legge che definisca un procedimento di approvazione, ovviamente demandando al Consiglio regionale con atto amministrativo, quindi non con atto avente forza di legge, l'approvazione del piano. L'altra anticipazione che mi sento di poter fare proprio per le dimensioni di questo piano è quella di avere la possibilità di un'approvazione per ambiti omogenei. Non possiamo pensare ad un piano che investa contemporaneamente l'intero territorio regionale, ma è possibile avere anche un'elaborazione per fasi e quindi dove ci saranno elaborazioni più mature e compiute e condivise con il Ministero potremo andare anche ad approvazioni per stralci funzionali. Quindi le novità sono: giovedì si firma l'intesa finalmente e subito dopo si passerà alla fase operativa; in autunno pensiamo di portare in Consiglio la legge sul procedimento di approvazione. Per quanto riguarda, invece, la materia del governo del territorio più in generale. Vorrei ricordare che nel frattempo e nella legge finanziaria per il 2016 e nella numero 6 del 2016, che è il cosiddetto collegato, sono contenute delle prime norme che riguardano il governo del territorio, in particolare alcune norme - credo - migliorative nella disciplina del cosiddetto Piano Casa. Nel prossimo Consiglio regionale avremo un'approvazione - credo - importante che riguarderà il regime di Piani Urbanistici nei Comuni che non sono adeguati ai Piani territoriali di coordinamento provinciale. Sapete che la legge 16 prevede un'equiparazione di questi Comuni ai Comuni che sono sprovvisti di strumentazione urbanistica con l'effetto di creare un regime sostanzialmente di inibizione degli interventi di trasformazione. Proporremo, e proprio oggi è stato approvato in tal senso un emendamento nella Commissione Congiunta al disegno di legge che sarà sottoposto all'esame del Consiglio regionale, proporremo non un mero differimento del termine dei 48 mesi a 60 mesi per evitare che si determini questo vuoto normativo, ma contemporaneamente chiederemo una delega alla Giunta per regolare l'esercizio di poteri sostitutivi, esercizio di poteri sostitutivi che dovrà essere commisurato a livello di avanzamento del procedimento di approvazione del Piano. Non può essere messo nello stesso Piano un Comune che è in una fase ormai prossima all'approvazione con un Comune che non si è posto neanche il problema di dare l'incarico di redazione del PUC. In relazione al livello di avanzamento del procedimento sarà commisurato l'esercizio dei poteri sostitutivi. Più in generale, concordo con l'interrogante sulla necessità di andare ad una rivisitazione organica della legge 16, naturalmente abbiamo già dato mandato agli uffici di lavorare su questo e credo che una sessione autunnale dedicata alle questioni urbanistiche potrà riguardare la legge di approvazione del Piano Paesaggistico e la rivisitazione della legge 16, è evidente la scelta di avere una connessione tra queste due procedure considerato che siamo nella Regione nella quale gli aspetti paesaggistici sono fortemente connessi e più in generale ai temi del Governo del territorio. Per quanto riguarda, e chiudo al PUAD, il Piano di Utilizzazione degli Arenili Demaniali, so che l'ufficio competente - trasporti, viabilità e demanio marittimo - ha elaborato un testo che credo debba essere sottoposto all'esame delle Commissioni e poi ragionevolmente possa essere portato all'approvazione. Grazie.

SOMMESE (NCD)

Chiaramente è un'interrogazione, siamo nella tirannia dei tempi, ma continueremo nella Commissione perché larghi tratti di esposizione e anche di risposta ci siano. Evasivo sui tempi, logisticamente la responsabilità di assumersi un impegno temporale non l'abbiamo registrata. Invito, lo faremo in Commissione, ad entrare nel merito atteso - come lei sa, Presidente - la programmazione delle risorse 2014-2020. Colgo l'occasione della presenza dell'Assessore al Bilancio per ricordare che abbiamo convenuto che è l'ultimo Bilancio che approviamo le politiche di coesione con quelle regole. La Regione Campania per nostra fortuna, per vostra anche come Governo, non arriva in ritardo avendo uno strumento straordinario che è in linea con l'Europa che è il Piano territoriale regionale approvato nel 2008, ho avuto la fortuna di essere Presidente della Commissione, di vivere quel piano fin dal primo giorno. Non arriva in ritardo, ha lo strumento, ma lo dobbiamo attuare. Assessore, la tempistica è fondamentale nelle strategie che vi siete dati e credo che diventa fondamentale dedicare un po' di tempo a questo spazio di regole per meglio essere in linea con l'Europa. Ne parleremo in Commissione. Registro che non c'è stato un impegno sui temi che avevo invocato.

PROGETTO BROS. INSERIMENTO LAVORATIVO E STATO DEI PROCEDIMENTI
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Progetto BROS Inserimento lavorativo e stato dei procedimenti" Reg. Gen. n. 18/2 a firma del consigliere Luciano Passariello (Fratelli d'Italia), già distribuita in Aula. La parola al consigliere Passariello per illustrarla.

PASSARIELLO (Fratelli d'Italia)

Prima di leggere l'interrogazione mi tocca fare un appunto. Questa mia interrogazione è datata 4 aprile, è passato un anno dall'insediamento del Consiglio regionale, è solo la seconda volta che si fa il Question Time. Mi dispiace dirlo, però diventa quasi inutile fare Question Time, anche perché il Question Time dovrebbe essere un modo diretto d'interloquire con la Giunta e far avere le risposte alle persone su determinati temi. Ma se il Question Time viene programmato ogni 6 mesi, chiedo al Presidente del Consiglio di fare forza all'interno della riunione dei Capigruppo, perché la logica vorrebbe che fosse convocato il Question Time tra un Consiglio ed un altro, diversamente veramente siamo all'assurdo L'interrogazione che ho proposto, premesso che in data 2 marzo 2016 veniva presentata, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un'interrogazione parlamentare, a firma dell'onorevole Marcello Tagliatalela di Fratelli d'Italia, l'interrogazione legata alla vicenda della collocazione lavorativa dei lavoratori del progetto BROS poneva al Ministero il seguente quesito: se fossero ancora disponibili i fondi statali, non ancora trasferiti alla Regione Campania e finalizzati all'occupazione dei soggetti interessati dal progetto BROS il cui trasferimento fu sancito dall'intesa intercostituzionale del 21 luglio 2009. In data 16 marzo 2016, nella seduta di Question Time alla Camera, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti rispondeva in Aula in merito alla succitata interrogazione con le seguenti affermazioni: "Le risorse disponibili, pari a 7,5 milioni di euro non sono state tuttora né impegnate, né erogate, posso pertanto confermare, ancora una volta la disponibilità del Ministero del Lavoro ad erogare queste risorse qualora la Regione Campania formuli idonee e concrete proposte attuative volte alla realizzazione del progetto così com'era stato convenuto". Ciò premesso il sottoscritto, in virtù delle tante sollecitazioni lette dalla stampa - perché sottolineo e voglio precisare che non ho mai incontrato nessun rappresentante dei BROS, ma dalle sollecitazioni avute dalla stampa e nell'ottica di voler dare risposte chiare evitando la circolazione di notizie non veritiere nelle quali si potrebbero rincorrere facili illusioni, interrogo l'Assessore alla Regione Campania Sonia Palmeri su quanto segue: se la Regione Campania ha formulato proposto concrete ed attuative volte alla realizzazione del progetto di occupazione lavorativa dei soggetti interessati al progetto BROS, se tali proposte sono state presentate, di sapere lo stato attuale dei procedimenti, se tali proposte sono state presentate, di conoscere quanto sta mettendo in campo l'Assessorato al Lavoro della Regione Campania per poter accedere alle somme in disponibilità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l'inserimento lavorativo degli interessati dal progetto BROS. So per certo che l'assessore Palmeri sta, in questi giorni, ultimo stamattina, incontrando i soggetti interessati, a tal proposito chiedo all'Assessore di coinvolgere tutti e non parte, e quindi aspetto che l'Assessore mi dica qual è lo stato attuale dei lavori. Grazie.

PALMERI, Assessore al Lavoro

Grazie. Grazie al consigliere Passariello perché mi dà la possibilità oggi di fare un po' più di chiarezza soprattutto sullo stato di questa vertenza ormai annosa. Relaziono in questo modo, in modo da descrivere anche un po' tutto quello che abbiamo effettivamente fatto, con chi lo abbiamo fatto e lo stato dell'arte. La Regione Campania di concerto con il Ministero del Lavoro, la Provincia di Napoli e il Comune di Napoli in data 10 luglio 2009 ha sottoscritto una convenzione finalizzata all'attivazione di azioni dirette all'inserimento occupazionale dei soggetti appartenenti a categorie con difficoltà di inserimento o permanenza nel mercato del lavoro individuati nelle procedure di cui alla delibera di Giunta regionale n. 342 (Progetto Isola) del 29 febbraio 2008. Tale convenzione prevede, attraverso l'assegnazione di doti individuali, budget individuali per il reinserimento occupazionale e sociale, un incentivo alla stipula dei contratti di lavoro in una delle forme previste dalla legge (Politiche attiva del lavoro). Con l'insediamento della vigente legislatura dopo un periodo di lunga stasi la Regione è tornata ad affrontare la problematica anche al fine di verificare la possibilità di riprendere il percorso iniziato con il citato protocollo. Dal mese di luglio 2015, subito dopo l'insediamento della Giunta De Luca, si sono susseguiti una serie di incontri con i rappresentanti degli appartenenti alla platea Isola BROS, come diceva il Consigliere, il Comune di Napoli e i comuni di Acerra e di Pomigliano, dove risulta essere residente un cospicuo numero di appartenenti alla platea. A settembre del 2015 si è tenuto il primo incontro congiunto con il Ministero del Lavoro per verificare la sussistenza delle risorse e gli indirizzi progettuali da sviluppare. Nel merito si è ripresa la strada che il Comune aveva già ipotizzato e introdotto sei anni fa circa e cioè sviluppare un percorso tematico riferito a settori specifici di rifiuti speciali. Da novembre 2015 a marzo 2016 si sono quindi tenuti in sequenza incontri con le centrali cooperative, le associazioni di piccole e medie imprese e l'Unione industriali di Napoli per illustrare la progettazione riferita a tali specifici settori. Gli strumenti individuati per realizzare l'inserimento occupazionale sono: un intervento sul tema contrasto rifiuti speciali gestito mediante procedura di evidenza pubblica dal Comune di Napoli, un coinvolgimento dei comuni dell'area metropolitana, a partire da quelli contraddistinti da una visibile presenza degli appartenenti al gruppo target Isola BROS, la possibilità per le singole aziende di assumere attingendo dall'elenco aggiornato predisposto dalla Regione. In merito a quest'ultimo punto, nei mesi scorsi gli uffici dell'Assessorato al Lavoro hanno avviato e concluso un'attività di ricognizione di tutti gli operatori appartenenti alla platea BROS attraverso un'apposita convocazione presso i Centri per l'impiego dove si è provveduto a effettuare un monitoraggio e un aggiornamento delle schede inerenti le loro competenze. Al termine di questo lavoro gli appartenenti alla platea che hanno aggiornato la scheda di competenza sono risultati essere 3.342. Il 16 maggio 2015 si è tenuto un incontro presso il Comune di Napoli in cui hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Napoli, Acerra e i rappresentanti degli appartenenti alla platea BROS. La riunione ha prodotto un verbale riassuntivo in cui sono state stabilite le fasi conclusive dei procedimenti e stabilito le azioni di competenza specifica. Il Comune di Napoli si è impegnato a emanare una manifestazione di interesse rivolta alle aziende del settore interessata a interventi nel campo della gestione dei rifiuti speciali coinvolgendo nella filiera anche i comuni di Acerra e Pomigliano. La Regione si è impegnata in contemporanea a elaborare un provvedimento che impegni le risorse rese disponibili dal Ministero del Lavoro da destinare a favore di quelle aziende che, manifestando il loro interesse, intenderanno reclutare i lavoratori in possesso dei requisiti di cui alla richiamata ricognizione condotta presso i Centri per l'impiego. A valle dell'adozione dei citati atti, questi saranno trasmessi dalla Regione e dal Comune al Ministero del Lavoro quale completamento del progetto rendendo in tal modo disponibili le risorse previste dal Ministero medesimo. Allo stato dei fatti la Regione ha, quindi, adempiuto il compito istituzionale di censire la platea ai fini dell'aggiornamento delle competenze, reso indispensabile dal lungo periodo di abbandono della vertenza nella passata legislatura. Infine, da notizie di queste ultime ore si apprende che è in fase di rifinitura da parte degli uffici del Comune di Napoli l'articolato specifico relativo ai rifiuti speciali da mettere a bando. Sarà cura della scrivente, nel pieno rispetto della trasparenza e legalità, tenere informato il Consiglio sul completamento dei procedimenti in atto. Grazie.

PASSARIELLO (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale)

Grazie, Presidente. Assessore, indubbiamente io dalle sue parole comprendo che c'è stato, credo, un anno intero di tavoli e di incontri, però l'interrogazione era mirata a conoscere lo stato dei progetti perché, a mio avviso, parallelamente con tutti gli incontri che si sono fatti e che si stanno facendo con l'Amministrazione comunale, con vari Comuni, credo che la cosa importante era nel frattempo far partire i progetti. Da quello che ho capito, ad oggi i progetti non sono stati ancora presentati, quindi questo è preoccupante, è molto preoccupante, perché è chiaro che io non so fino a che punto poi il Ministero tenga lì ferme queste risorse finanziarie. Quindi la mia raccomandazione, ma nello stesso tempo la mia preoccupazione, resta quella della mancata presentazione dei progetti. Sicuramente tanti tavoli, tanti incontri, però ad oggi lei giustamente mi sta dicendo "abbiamo dovuto fare un lavoro preparatorio", però io credo che la Giunta regionale avrebbe dovuto lavorare su due tavoli: uno, quello di lavorare ai progetti e quindi assumersi la responsabilità di quelle che sono le esigenze e, dall'altra parte, quello di lavorare per capire quanti soggetti poi dovrebbero essere beneficiari di questi fondi. E quindi ancora una volta dico all'Assessore: muoviamoci perché io ho il timore che quei fondi non potranno essere lì ancora per molto tempo.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A GARANZIA DEI SERVIZI MINIMI
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Trasporto Pubblico Locale a garanzia dei Servizi Minimi", Reg. Gen. n. 19/2 a firma del consigliere Armando Cesaro (Forza Italia), già distribuita in Aula. La parola al consigliere Cesaro per illustrarla.

CESARO (Forza Italia)

Io l'ho chiesto al Presidente De Luca che purtroppo non è in Aula, mi risponde non so chi... l'Assessore? Okay. Non per nulla togliere all'Assessore, avrei avuto il piacere di sentire il Presidente, che purtroppo avrà qualche impegno istituzionale e non può essere qui. Io, poi, prima di iniziare, mi collego anch'io ad una questione posta dal consigliere Passariello, nel senso che è passato un anno e abbiamo fatto due Question Time. Va bene, allora significa che è colpa dei Capigruppo, è colpa anche mia, però io, nella Conferenza dei Capigruppo ci sono sempre stato, forse non sono mai mancato, più volte abbiamo esortato a convocare il Question Time e diciamo che poi più che ricordarlo al Presidente e agli uffici non possiamo fare. E' la Presidente che deve convocare il Question Time, quindi buttare sulla Conferenza dei Capigruppo un problema che ritengo sia tutto della Presidenza mi sembra un po' sbagliato, per non parlare di tante altre cose. Tra l'altro anche oggi ho mandato un'altra lettera, però ne parliamo dopo in Conferenza dei Capigruppo. Premesso: - che il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con Decreto 13 aprile 2016 ha proceduto al riparto dell'acconto del 60 per cento delle risorse del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Trasporto pubblico locale alle Regioni secondo le disposizioni di cui al DPCM del 11 marzo 2013; - che con il Decreto del MEF, così come anche evidenziato dal Documento di Economia e Finanza regionale approvato dalla Giunta, si è registrata una riduzione complessiva dei trasferimento dello Stato alla Regione Campania di circa 40 milioni di euro, cioè si è passati da circa 545 milioni inizialmente previsti a 504, rispetto a quanto è scritto nel relativo capitolo di bilancio di previsione regionale dell'anno 2016. Tenuto conto che la programmazione e le relative linee di indirizzo regionale, in materia di TPL erano state elaborate, redatte ed approvate sulla scorta dei trasferimenti non ancora decurtati; che tuttavia, in relazione ai servizi minimi del trasporto pubblico locale la delibera di Giunta regionale numero 106 del 22 marzo 2016, oltre a contenere già tagli significativi ai trasferimenti, in particolar modo alle aree interne della Regione, rinviava ad una clausola di riserva la possibilità, in caso di riduzione dei trasferimenti, una possibile revisione della programmazione ed il possibile ricorso ad opportuni adeguamenti tariffari. Chiedo al Presidente De Luca quali misure si intendono adottare in relazione al necessario equilibrio economico finanziario del trasporto pubblico locale, a garanzia dei servizi minimi ed erogare ex lege. Grazie.

D'ALESSIO, Assessore al Bilancio

Grazie Presidente. Il tema che ha posto il consigliere Cesaro è un tema chiaramente molto importante per la Regione ed ha, da parte della Giunta, la massima attenzione perché la Giunta intende confermare interamente la sicurezza dei servizi minimi per tutti i cittadini e comunque si è trovata in questa situazione in quest'anno di una riduzione di circa 40 milioni. Questo tema è stato anche oggetto di approfondimento in altre delibere sia per quanto riguarda l'atto aggiuntivo che è stato fatto tra la Regione Campania e il commissario ad acta e la successiva delibera, la 283, in cui sono state dettate le disposizioni per il raggiungimento e il mantenimento del risanamento delle società per il servizio dei trasporti pubblici locali. Il tema è che da un lato, sia nell'atto aggiuntivo che nel conseguente atto successivo, si fa riferimento ad un incremento dei ricavi, cioè ad avere la possibilità di avere maggiori risorse, ricavi e la riduzione necessariamente dei costi nell'ambito di un efficientamento che deve tendere, dovrebbe portare all'equilibrio entro il prossimo anno, nel 2017 dovrebbe arrivare l'equilibrio nell'ambito dei trasporti pubblici locali. In questa logica questo tema è il sottomonitoraggio con l'intenzione di non ridurre i servizi ai cittadini perché è chiaro e sappiamo bene che sono dei servizi minimi e necessari, però la riduzione delle risorse ci crea delle difficoltà per cui è programmato un comitato di indirizzo e monitoraggio a settembre, per il 30 settembre, per verificare lo stato attuale delle condizioni economiche di bilancio e, nello stesso tempo, lo dico perché alle ore 16 precisamente abbiamo un incontro al Ministero, al MEF, proprio per affrontare il tema dei trasporti, non soltanto questa partita che comunque ci mette in difficoltà in parte durante la gestione, ma le partite ancora più complesse che abbiamo di debiti e di situazioni che dobbiamo portare da debiti fuori bilancio in bilancio dell'area dei trasporti che sono straordinariamente impegnativi, siamo nell'ordine di centinaia e centinaia di milioni che vanno ad essere verificati. Certamente il tema è importante in quanto la mancanza di 40 milioni per una gestione crea disagio molto forte, abbiamo però avuto un vantaggio di avere un commissario ad acta che doveva preoccuparsi da un lato della gestione straordinaria dei debiti, ma anche dall'altra parte, con l'atto aggiuntivo, di dover trovare, all'interno della gestione un equilibrio da raggiungere con l'impegno di doverlo raggiungere e come raggiungerlo, quindi con una riduzione di quanto possibile all'interno della stessa attività gestionale, dei costi e la possibilità, infatti, come in parte si sta già verificando, di un incremento dei ricavi, questo dovrà consentire il raggiungimento dell'equilibrio e in questa logica, ovviamente, speriamo di poter fronteggiare la minore risorsa che è stata assegnata quest'anno. La nostra preoccupazione è che questa minore risorsa non sia poi a venire anche negli anni prossimi, perché una cosa che nasce in modo straordinario in un anno, poi sappiamo che può diventare ordinario e questo sarebbe pericoloso. Detto questo lo teniamo sotto monitoraggio. L'attenzione, da parte della Giunta, è di garantire i servizi, quindi di non far mancare le risorse, se però dovessi dire dove sono queste risorse oggi, non lo so precisamente, so solo che affrontiamo la situazione quasi quotidianamente, abbiamo questi incontri con il Ministero, speriamo di avere qualche possibilità di risorsa straordinaria e di poter arrivare con un efficientamento da parte dei costi all'equilibrio, garantendo comunque ai cittadini il mantenimento dei servizi complessivi e dei trasporti pubblici. Questo è l'impegno, grazie.

CESARO (Forza Italia)

Assessore l'ho sempre ritenuta un bravo tecnico, oggi è anche un bravo politico che è riuscita a parlare per 5 minuti senza dirmi fondamentalmente questi 40 milioni da dove li prendiamo. Ho sentito le parole "maggiori ricavi", quindi supponiamo che inevitabilmente, anche perché i 40 milioni, mi rendo conto della difficoltà, non ci sono, sono in meno, quindi o tagliamo i chilometri o aumentiamo i biglietti a meno che il Presidente De Luca non riesce a trovare 40-50 milioni, lui tutto può, magari questi 50 milioni li troverà, però c'è una preoccupazione legittima che questi 40 milioni o vengono presi dai biglietti, quindi questi abbonamenti gratuiti agli studenti è il solito slogan oppure dobbiamo tagliare qualche chilometro, quindi andando in difficoltà per le aree interne. Per carità, la risposta non è che mi abbia soddisfatto tantissimo, farò ulteriori approfondimenti. Lei ha riferito che ha degli incontri penso stesso oggi, quindi se ci può anche aggiornare sulla questione le saremo grati, grazie.

AGENZIA REGIONALE PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO E DEI BENI CULTURALI
PRESIDENTE (D'Amelio)

Comunico che con nota del giorno 11.07.2016 l'assessore Corrado Matera ha comunicato che per precedenti ed improrogabili impegni istituzionali non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time, pertanto l'interrogazione a firma della consigliera Maria Grazia Di Scala Reg. Gen. n. 20/2 è rinviata alla prossima seduta di Question Time, ma so che la Consigliera è stata informata.

EROGAZIONE BORSE DI STUDIO
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Erogazione borse di studio" Reg. Gen. n. 21/2, a firma del consigliere Luigi Cirillo (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula. La parola al consigliere Cirillo per illustrarla.

CIRILLO (Movimento 5 Stelle)

Presidente, devo prendere atto anche del fatto che secondo l'ordine del giorno la risposta da pervenire, sia per me sia per la collega Muscarà, è dal Presidente della Giunta Vincenzo De Luca, che però non vedo in Aula, quindi, quantomeno, se possiamo sapere le motivazioni per cui il Presidente di Giunta è mancato al question time, visto che tra l'altro questo è il secondo question time che si fa in un anno, quindi c'è anche un discorso che ci dovrebbe essere una maggiore cadenza perché secondo me questi sono momenti fondamentali in cui ci può essere un dialogo da parte dei Consiglieri regionali rispetto alla Giunta. Il fatto che vedo solo due componenti comunque è una cosa che ci dà un po' di rammarico anche perché la questione che si affronta qui è in materia di istruzione, con delega all'assessore Fortini, che neanche vedo presente, quindi se avrò modo e piacere di sapere anche le ragioni dell'assenza dell'Assessore competente in materia di istruzione penso sia un atto dovuto rispetto a un Consigliere che pone una questione. La Regione ha un compito e la Repubblica Italiana ha un compito. Articolo 34 della Costituzione e legge regionale 12/2016 disciplina e promuove un sistema organico di strutture, servizi e interventi per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono poi agli studenti di formarsi pienamente, in particolar modo con riguardo gli studenti meritevoli però sprovvisti di risorse economiche, quindi si crea un sistema di borse di studio. Si prende atto che per gli anni precedenti c'è stato un gravissimo ritardo che ha riguardato gli studenti che spesso hanno percepito e continuano a non percepire le borse di studio dovute che risalgono agli anni accademici 2013/2014 e possiamo anche andare più a ritroso nel tempo (ora siamo nel 2016). È una situazione aberrante, visto che si sta parlando del diritto a formarsi, che è un diritto costituzionalmente garantito, all'interno delle università pubbliche campane, che sono università d'eccellenza storica. Abbiamo la prima università d'Italia, che è la Federico II, e vedere ragazzi che non possono ricevere questa borsa di studio per problemi da parte della macchina burocratica regionale è un qualcosa che prendiamo con forte rammarico. Abbiamo portato la riforma delle ADISU, abbiamo iniziato un percorso che ha la funzione di garantire maggiormente gli studenti. Questo è stato l'obiettivo che abbiamo portato come Movimento 5 Stelle in Commissione e adesso c'è il tempo della programmazione annuale degli interventi per il diritto allo studio universitario, ma tuttavia non abbiamo ancora avuto modo di vedere perché è lì che si dettano anche linee guida che serviranno alle due nuove ADISUC per poter gestire i servizi e quindi anche pubblicare i bandi che riguardano borse di studio. Abbiamo avuto un problema per quanto riguarda i livelli ISEE - ISPE e il mancato adeguamento che ha portato problemi per l'anno pregresso. Si doveva intervenire prima e si è intervenuto in ritardo. Adesso siamo nei tempi e spero che le nuove linee vengano prese in considerazione dalla programmazione regionale per evitare di escludere ragazzi che potrebbero accedere a borse di studio nel bando perché non (...) linee guida che garantiscano gli studenti, visto che con l'innalzamento dei tetti ISEE e ISPE fondamentalmente, escluso l'anno scorso, ragazzi che meritavano borse di studio nella precedente linea si sono visti fuori dal sistema. Non solo, ma l'oggetto del question time specifico riguarda una questione emblematica, ossia il fatto che ci sono ragazzi che, seppur idonei, non sono poi assegnatari perché mancano le risorse, quindi più del rimborso della tassa scolastica non riescono ad avere. Il nostro obiettivo è che ci sia l'abbattimento totale della figura dell'idoneo non assegnatario e che ci possano essere tutti i ragazzi che quando sono idonei, quindi hanno i requisiti per accedere alla borsa, siano poi effettivamente assegnatari secondo le modalità prescritte. Io voglio chiedere a questa Giunta se ha un'intenzione seria nella nuova programmazione per il diritto allo studio universitario di fare degli stanziamenti che siano funzionali a ridurre la forbice tra idonei, assegnatari e non assegnatari a favore della prima categoria. Grazie.

D'ALESSIO, Assessore al Bilancio

Grazie Presidente. Da un lato su questo tema me ne sono anche abbastanza interessata in passato, pertanto non solo sostituisco il Presidente, ma di fatto è come se avessi qualche possibilità in merito di conoscere i temi e le situazioni. Effettivamente negli anni passati la situazione è stata complicata per varie ragioni, anche perché probabilmente la situazione non solo normativa, ma anche amministrativa, ha creato un disagio e molti ritardi. Da un lato i problemi erano un po' nel bilancio della Regione perché per una faccenda di equilibri e per una faccenda che non potevano essere considerati in entrata, mentre in uscita sì, ciò creava disequilibrio, quindi ci sono state difficoltà e quant'altro. Siamo forse usciti da questo tunnel anche con una norma che era stata fatta nel 2014, se non erro, mediante la quale le risorse delle tasse venivano direttamente acquisite dalle ADISU e queste evidentemente potevano più direttamente versare le borse agli studenti. Questo nuovo metodo sembra essere entrato in vigore effettivamente per bene per la prima volta in quest'anno e quindi dovremmo trovarci ormai nella situazione di non avere più quelle criticità precedenti. Nello stesso tempo, la Giunta e il Presidente della Giunta, ha avuto sempre un interesse particolare a tutelare e a dare un supporto ai giovani e agli studenti per la loro formazione. Da un lato le risorse poste a disposizione per le borse di studio sono superiori a quelle che provengono dalle entrate delle tasse regionali, vengono date anche attraverso i fondi europei e i fondi nazionali, oltre 30 milioni sono attualmente destinati a questo scopo. Per quanto mi risulta, e intorno alle graduatorie attuali e alle risorse disponibili, sembra che non abbiamo - nello stato attuale - più criticità di idonei non fruitori di borsa, ma che stiamo finalmente nella condizione che era un altro obiettivo della Giunta di darli a tutti idonei, e questo sembrerebbe che stia per essere pienamente raggiunto. La Giunta ha intenzione di dare altre risorse, almeno 2 milioni e mezzo prossimamente per le borse di studio e forse nella programmazione il tema che è in questi giorni in discussione, si potrà portare con tutti i rettori e quindi la Regione si vuole portare al CUR, è di attenzione e di abbassamento del valore ISEE per far sì che maggior numero siano gli idonei e maggior numero siano gli studenti che potranno usufruire della borsa, questo nella programmazione. I ritardi precedenti facciamo fronte quando sappiamo di criticità che vengono dal passato, a mio avviso abbiamo veramente svoltato, il problema è controllare che tutto vada secondo questa nuova direttiva. Per quanto riguarda la situazione delle Adisu che dovrebbero cambiare, hanno deciso organicamente tutti insieme, con la Regione e con incontri che ci sono stati poco tempo fa, di far sì che le nuove Adisu vadano in vigore dal primo gennaio prossimo proprio per consentire la programmazione, l'inizio dell'anno accademico regolarmente definito con le domande e tutte le procedure, con i rappresentanti negli organismi di governo, regolarmente attribuiti. Dopodiché, dal primo gennaio prossimo, le nuove Adisu gestiranno le situazioni e le graduatorie che si sono formate nel precedente. Credo che possiamo non stare molto rasserenati su questa cosa, ma possiamo verificare nei prossimi mesi, come si va per la programmazione, che questo dovrebbe essere il tema che viene portato ad al CUR. Se le cose dovessero andare come abbiamo immaginato si amplia la platea degli aventi diritto e noi garantiremo a questa maggiore platea l'attribuzione della borsa. Grazie.

CIRILLO (Movimento 5 Stelle)

Questa è la dimostrazione che il Question Time è un momento importante, consente il dialogo tra Consiglieri e Giunta, questa è la seconda volta in un anno ed è troppo poco, si deve fare di più, lo lancio come monito ai Capigruppo e alla Presidenza del Consiglio. Il fatto che sia stato utilizzato il termine "sembrerebbe", quindi il condizionale pieno, è una cosa che non mi fa stare sereno, però auspico sempre in positivo. Il nostro ruolo di Consiglieri regionali è quello di monitorare quello che fa la Giunta, quello che lei ha detto Assessore è quello che deve fare una Giunta regionale che si interessi ai giovani, però monitoriamo effettivamente perché alla fine chi ha pagato gli errori di chi ha governato sono stati i ragazzi e il nostro ruolo è di evitare categoricamente, da quando stiamo in Consiglio regionale, che i ragazzi paghino di una politica che non sia attenta a quelle che sono le loro reali esigenze e di tutte le generazioni campane. Abbiamo discusso la legge sulle politiche giovanili ora, in VI Commissione, quindi l'attenzione massima è sui giovani campani. Noi faremo di tutto per individuare anche delle strade che spero poi la Giunta possa recepire nella programmazione. Spero che le cose vengano fatte, poi, sempre di concerto anche con i Consiglieri regionali che vogliono poi lavorare in Commissione, vogliono dare un contributo affinché si possano ascoltare tutte le voci e anche a noi pervengono delle esigenze di ragazzi che comunque ancora oggi lamentano borse di studio che non pervengono ancora e questi sono dei ritardi che sono dovuti a qualcosa, cioè, appunto, al sistema Regione Campania, allora affrontiamolo di petto questo problema e troviamo una soluzione. Noi staremo qui a monitorare quello che farà questa Giunta e quindi ci riaggiorneremo quando poi sarà il momento di valutare positivamente o negativamente quello che è stato fatto.

ACCESSO ATTI E INFORMAZIONI ARTICOLO 45 DELLO STATUTO REGIONALE
PRESIDENTE (D'Amelio)

Interrogazione: "Accesso atti e informazioni articolo 45 dello statuto regionale", Reg. Gen. n. 22/2 a firma della consigliera Maria Muscarà (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula. La parola alla consigliera Muscarà per illustrarla.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Grazie della parola. Mi unisco io stessa a quello che precedentemente ha detto il consigliere Cirillo: questi momenti di interlocuzione dovrebbero essere tenuti in maniera sistematica e sicuramente più ravvicinata, anche perché poi si crea quella disaffezione a questo tipo di contatto che è quella che possiamo guardare in Aula adesso, se ci guardiamo intorno: la partecipazione è scarsissima e i Consiglieri partecipano soltanto il tempo necessario alla propria interrogazione. Ritengo che sia una mancanza proprio di ruolo democratico, di questo scambio tra noi e voi. Passo alla mia interrogazione. Io quello che volevo porre è proprio il problema del rapporto con la dirigenza della Regione Campania, dei rapporti con la dirigenza della Regione Campania e prima di iniziare pongo proprio a me stessa una domanda che spero possa essere soddisfatta da lei visto che è circa un anno che io me la pongo e non sono riuscita ancora ad addivenire a nessun risultato. La domanda è proprio questa: ma in Regione Campania governano i politici o governano i dirigenti? Questo problema di interconnessioni, di rapporti, naturalmente è ampliabile non soltanto alla dirigenza della Regione Campania, ma alla dirigenza in Italia in genere e mi hanno confortato in questa mia amara conclusione le parole che ieri ho letto sul giornale La Stampa, che sono le dichiarazioni del Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Grattieri, il quale dice testualmente parlando della dirigenza della Regione Calabria, che evidentemente versa in condizioni molto ma molto più preoccupanti della nostra, con implicazioni che ingessano e deviano tutta l'attività politica, dice: "In Calabria ci sono direttori generali che da venti anni sono nello stesso posto; un centro di potere cresciuto sulle spalle di una politica debole che non ha la forza o la preparazione per affrontare il problema della gestione dei quadri". E continua: "Questo della burocrazia è un problema più politico e si avverte una pressione, una presenza che definirei quasi un macigno, uno schema uguale di burocrazia dominante e sono dell'idea" conclude il Procuratore "che questa struttura abbia avuto un peso tutt'altro che secondario nel ritardato processo di sviluppo della Calabria". Una situazione molto preoccupante e mi chiedo: ma noi, in Campania? Ricordo a me stessa che l'articolo 4 del decreto legislativo n. 165/2001 stabilisce al comma 1: "Gli organi di governo esercitano funzioni di indirizzo politico e amministrativo" e continua: "Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi compresi gli atti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno e sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa". Eppure per l'opinione pubblica il responsabile dell'inefficienza dell'attività amministrativa resta in ultima analisi il politico. Una per tutte e poi arrivo al focus: il costo e la funzione della dirigenza sono oggi proporzionati e rapportati ai servizi che l'ente pubblico offre al cittadino? Sono queste le domande che i cittadini ci chiedono, di fronte, spesso all'impossibilità di capire dove e perché si fermano alcuni processi, pur messi in atto da qualche politico di buona volontà. Sono domande legittime che credo ogni Consigliere regionale, attento alla sua funzione, dovrebbe porsi. Vengo ai fatti che mi hanno costretta a porre questo quesito. In questi mesi ho operato una serie di richieste di documentazione e ho dovuto costatare che spesso l'inefficienza, figlia della supponenza e dell'arroganza che derivano, a loro volta, da ataviche interrelazioni del tutto sbagliate tra dirigenti e amministratori, anche se la Regione Campania viene sbandierata come la casa di vetro tutto è secretato, i vetri sono opachi o sono sporchi e sembra che nessuno se ne accorga. Io stessa, da oltre 7 mesi, ho chiesto in varie occasioni, ad interlocutori diversi, di poter accedere alla procedura chiamata "E.Grammata" dove sono custoditi gli atti pubblici e alla procedura di bilancio per leggere la spesa di ogni capitolo e i documenti che giustificano quella spesa, per 7 mesi sono stata presa in giro e mi è stato negato il diritto di accedere a quanto richiesto. Fare adesso la ricerca su un Burc dei cosiddetti atti d'interesse generale è un'impresa, non si possono fare ricerche per numeri di decreto per delibera, per esempio da numero a numero, non si possono fare ricerche per periodo di tempo, non si possono fare ricerche per tema: sanità, trasporti o ragioneria, non si possono fare ricerche per il dirigente proponente, eppure è una procedura che costa milioni di euro alla Regione Campania. I dati del bilancio sono pubblicati in PDF, anche i documenti, non si può fare ricerca per parole chiave. Il bilancio regionale, anche esso pubblicato in PDF e non in formato aperto, non dà la possibilità di riutilizzo e di elaborazione del dato. La procedura "E.Grammata", dove sono custoditi gli atti pubblici, è inaccessibile agli stessi dirigenti che non appartengono alla struttura di riferimento. So per certo che ogni dirigente, ogni funzionario, può solo vedere, genericamente, quello che è stato inserito dal proprio ufficio, non può assolutamente visionare quello che è stato decretato dagli altri. Conoscere per deliberare effettivamente è un motto sconosciuto alla Regione Campania. Ripeto: ho chiesto ripetutamente e le risposte che mi sono state date sono state vaghe, evasive e molto anche risibili, se non offensive per la pochezza delle risposte. Potremmo quindi riepilogare la domanda che ho fatto all'inizio, ma in Regione Campania chi governa? Qui si aprirebbe naturalmente un altro capitolo che riguarda quello degli emolumenti dei dirigenti della Regione Campania che apriremo e discuteremo in un altro momento. Ricordo quindi che è giunto il momento della trasparenza assoluta, quella vera, i Consiglieri regionali, quelli che ne hanno interesse, hanno diritto di avere, in tempi brevissimi, documenti che richiedono la collaborazione degli uffici così come stabilisce lo Statuto della Regione Campania. In una Regione dove non si ha accesso agli atti la trasparenza non è compiuta, altro che casa di vetro, noi del Movimento 5 Stelle pretendiamo che ogni cittadino campano sia padrone dell'istituzione della Regione Campania e abbia la possibilità di accedere, secondo le sue competenze, a tutti gli atti. La trasparenza che viene declamata a voce robusta davanti alle telecamere non è quella che poi risponde ai fatti, quindi in virtù di quello che ho detto chiedo l'immediato accesso, senza alcuna profilatura, alle procedure informatiche e gammata e bilancio e l'apertura di un fascicolo disciplinare nei confronti dei dirigenti che disattendendo lo Statuto della Regione Campania - articolo 45 - non hanno adempiuto correttamente alle richieste precise e dettagliate che sono stiate poste da circa 7 mesi. Ai Consiglieri regionali assenti la più assoluta solidarietà perché quello che è avvenuto è un attacco alle prerogative di un potere democratico dello Stato nell'esercizio di una funzione affidata dal popolo per proteggere gli interessi allo stato maltrattati e derisi.

PALMERI, Assessore al Demanio e Patrimonio, Lavoro, Risorse Umane

In riferimento all'interrogazione della consigliera Muscarà, osserviamo quanto segue. In primo luogo che la medesima domanda è stata già posta dalla consigliera Muscarà sottoforma di interrogazione a risposta scritta e di accesso agli atti con protocollo n. 58 del 17 maggio 2016, con nota n. 68 del 30 maggio e con nota n. 73 e 74 dell'8 giugno 2016. In merito alle suddette note, il Capo di Gabinetto del Presidente, come comunicato alla Consigliera con nota n. 16468 e con un'altra nota successiva n. 17615, unitamente al Capo dell'ufficio legislativo del Presidente, ha attivato gli uffici tecnici amministrativi della Regione al fine di assecondare la richiesta della Consigliera. Il 9 giugno scorso, con nota n. 395047, la Direzione generale per l'università, la ricerca e l'innovazione, in risposta alle richieste dell'ufficio legislativo del Presidente, ha comunicato la fattibilità tecnica delle richieste formulate e, in relazione all'accesso ai programmi di contabilità e preso atto della richiesta a firma del Capo di Gabinetto (protocollo n. 16468) relativo all'accesso a tutti gli atti amministrativi, di avere avviato le attività tecniche per il soddisfacimento della richiesta, pur rappresentando l'onerosità di tale previsione. Nuovamente sollecitato dall'ufficio di Gabinetto, la Direzione generale per l'università, la ricerca e l'innovazione, ha informato di aver richiesto al responsabile della trasparenza della Giunta regionale, la dott.ssa Paolantonio, un parere su come procedere. Quest'ultima, con nota n. 43641, ha evidenziato come tutti i documenti pubblici o da pubblicare ai sensi del decreto legislativo n. 33/2013 sono già resi pubblici direttamente sul sito internet dell'amministrazione regionale. Alla luce di ciò la responsabile della trasparenza della Giunta regionale ha ritenuto di non dover procedere alle richieste ulteriori del Gabinetto in quanto i documenti oggetto di pubblicazione ai sensi di detta normativa sono allo stato già pienamente accessibili in quanto pubblicati sul portale istituzionale dell'Ente. Pur tuttavia si rappresenta alla Consigliera che è intenzione del Presidente della Giunta regionale presentare in tempi brevi un disegno di legge sulla trasparenza e l'anticorruzione che renda pienamente accessibili a chiunque non solo gli atti, la cui pubblicazione è obbligatoria per legge, ma tutti i documenti, i decreti, le delibere e le determine e ogni altro atto prodotto dalla Giunta regionale. L'obiettivo della Giunta è infatti quello di fare approvare un vero e proprio FOIA regionale (Freedom of Information Act), coerente con le disposizioni della legge Madia di recente approvazione e che riconosca a ciascun cittadino pieno accesso civico. Grazie.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

non ritengo soddisfacente questa risposta. Le interlocuzioni che ci sono state durano ormai quasi da un anno e ogni volta con risposte che io posso poi darvi, perché alcune sono proprio risibili e fuori luogo, è stata rimandata sempre a un ente superiore la possibilità di avere questo accesso. Vorrei ricordare - voi magari avete un accesso diverso rispetto alla possibilità che ho io di entrare nei documenti - che la lettura dei documenti anche sul BURC è una lettura molto complicata. Se non hai conoscenza precisa del documento che cerchi e lo vuoi richiamare soltanto per affinità oppure per dirigente, questo non si riesce a fare. Per quello che riguarda il Bilancio, ad esempio, volevo soltanto ricordarvi, perché la cosa nasce anche da ciò, quest'anno abbiamo come debiti fuori bilancio pagato più di 17 milioni di euro, era mia intenzione, con l'aiuto di tecnici, entrare nel bilancio e comprendere se ci fosse un collegamento tra questi debiti, quale fosse la causa, se fossero imponibili a disattenzione o sempre allo stesso gruppo di dirigenti e questo non è possibile farlo, quindi la trasparenza di cui parla la Paolantonio è una trasparenza assolutamente opacizzata. Ho parlato con il Capo di Gabinetto e telefonicamente anche lui conveniva che questo prender tempo non soddisfaceva le richieste non soltanto le mie, ma anche a volte quelle che venivano dalla Giunta. Purtroppo i dirigenti, tra i quali corre questo passaparola: "I dirigenti rimangono, mentre i politici vanno via", hanno innalzato un muro ed è il muro del tenersi stretto la conoscenza e credo che questo, per chi deve operare per il bene pubblico, sia veramente un atteggiamento assolutamente ignobile. Continuerò per la mia strada, visto che la dirigente Paolantonio dice che è tutto chiaro, è tutto leggibile e si aspetta una legge che non so quando verrà, per dare atto a quello che dovremmo già vedere adesso. Mi riserverò di chiedere al procuratore della Repubblica di verificare se si rileva un profilo di comportamento omissivo e in contrasto con la normativa dal quale può essere originato un danno per la collettività e al procuratore della Corte dei Conti di verificare se si rileva un danno erariale per la collettività.

PRESIDENTE (D'Amelio)

Dichiaro chiusa la seduta di Question Time. Grazie a tutti e buon lavoro.

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