Question Time del 22 gennaio 2021

Question Time del 22 gennaio 2021

indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Riapertura in presenza delle scuole superiori delta regione Campania
3 - Associazione "Bambini simpatici e speciali" di Orta di Atella (CE)
4 - Esplosione area parcheggio Ospedale del Mare
5 - Criticità dell'offerta di assistenza ospedaliera nell'area metropolitana di Napoli a seguito emergenza strutturale Ospedale del Mare
6 - Convenzione Regione Campania e Societa Sportiva Giano SSD - esiti operate Commissario ad acta
7 - Avviso pubblico ASL NA 3 Sud per assunzione personale a supporto attività Covid -19
8 - Chiarimenti circa il future della CLP SpA
9 - Possibilità di utilizzare il Presidio Ospedaliero di Sant'Arsenio (SA) a supporto dell'attività dell'Ospedale di Polla (SA) per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid -19
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta di Question Time del 22 gennaio 2021. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta, per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto di replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno sono state elencate nell'ordine di presentazione.

Riapertura in presenza delle scuole superiori delta regione Campania
PISCITELLI ALFONSO

Grazie Presidente. La mia interrogazione era precedente a quanto ha espresso il Tar. La leggo, la illustro e poi mi riservo di replicare a quanto dice l'Assessore. "Premesso che II CTS (Comitato Tecnico Scientifico del Governo Nazionale) con decisione del 17 Gennaio u.s., convocato d'urgenza dal Ministro della Salute delta Repubblica Italiana, ha stabilito che nelle regioni ricadenti in zone gialle e arancioni, (relativamente ai parametri tecnici scientifici individuati per prevenire e contenere i contagi derivanti da Covid-19), Ie lezioni, e quindi, gli studenti possono tornare in presenza in classe dal 50% al 75% delle presenze, a seconda del livello di organizzazione come previsto dal DPCM del 14 gennaio 2021; II rientro in classe degli studenti è un atto di responsabilita nei confronti dei nostri giovani; Stanno emergendo serie problematiche legate anche alla sfera psichico-emotiva e relazionale nella popolazione giovane in età scolare e anche negli studenti delle Università, provocando anche gravi lacune ai fini dell'apprendimento. Considerate che II parere netto del CTS, che ha sottolineato che Ie scuole hanno un ruolo limitato nella trasmissione del virus e che, in sicurezza, possono e debbono essere immediatamente riaperte. Ritenuto che La stragrande maggioranza delle Regioni italiane, qualificate a zona gialla come la Regione Campania, hanno già riaperto Ie classi scolastiche in presenza; Genitori e docenti campani hanno moltiplicato ed intensificato la mobilitazione per il rientro in classe ed il ritorno alla didattica in presenza dei nostri giovani, anche dando forma e costituzione a comitati e coordinamenti di protesta al fine di denunciare gli enormi danni provocati dalla didattica a distanza e di sensibilizzare il Governo regionale a mettere Ie scuole immediatamente in sicurezza e aprirle; II trasporto pubblico locale in Campania deve essere messo nelle migliori condizioni utili per una mobilita degli studenti e degli operatori scolastici in totale sicurezza. Preso atto che l'ordinanza n. 2 del 16 gennaio 2021 del Presidente delta Giunta della Regione Campania con decorrenza immediata, ha disposto l'ennesimo rinvio delta riapertura delle scuole in Campania. Si interroga l'Assessore Regionale alla scuola - Politiche sociali - Potitiche giovanili, quali azioni urgenti e immediate intenda intraprendere al fine di rendere possibile, in piena sicurezza, il rientro della totale popolazione scolastica. Grazie.

FORTINI LUCIA

Grazie Presidente. Nelle prossime ore, sicuramente ci sarà un incontro in unità di crisi dove si deciderà per il rientro, ma il Tribunale amministrativo regionale della Campania sembra abbastanza chiaro. Dunque, ogni volta sottolineiamo criticità del mondo della scuola o la necessità di fare entrare alcuni ordini e gradi di scuola in maniera prioritaria rispetto agli altri. Ovviamente, le ordinanze del Presidente, che sono appunto fatte dal Presidente della Regione come autorità sanitaria competente, sono fatte ascoltata l'unità di crisi e i suoi componenti. Direi di lasciare agli atti quella che era stata la relazione che mi aveva predisposto la direzione che comunque è stata superata dalla nuova ordinanza, e non so se vogliamo riaggiornarci oppure è ovvio che non avendo ancora fatto unità di crisi, posso immaginare che si tornerà in presenza il primo febbraio, ma naturalmente non è una decisione che spetta a me. Se vuole, leggo la relazione, ma non sembra coerente rispetto a fatti che poi sono sopravvenuti.

PISCITELLI ALFONSO

Assessore, capisco che è tutto in divenire, però alcune considerazioni sul comportamento avuto dalla Regione Campania, in questa sede, anche in seguito alle interrogazioni, vanno fatte. Premesso che non credo tanto nella buona qualità del Comitato Tecnico in Regione Campania, perché avendo avuto anche visione di chi lo rappresenta, esprimo qualche mia perplessità anche nei comportamenti e nelle decisioni che sono state prese fino ad adesso. Difatti, i giudici amministrativi bocciano la linea dura del Presidente De Luca che si è avuta fino ad adesso e probabilmente bocciano anche la sua linea, per quanto sono convinto che lei, come persona del mondo della scuola non abbia mai - è una mia sensazione, è una mia percezione - condiviso l'idea che le scuole fossero chiuse fino ad adesso, ma è una mia considerazione e certo non chiedo a lei se è vero o non è vero. Era ora che si intervenisse in qualche modo. Il Tribunale amministrativo sospende l'ordinanza regionale n. 2 del 16 gennaio e gli atti precedenti dello stesso genere. Questo grazie ai tanti genitori, a tante associazioni che, in qualche modo, addirittura, hanno sostituito la politica che doveva intervenire. La sospensione, vale anche per la scuola Media, questo lo sappiamo, il Tribunale già si è espresso in questo senso, stabilisce l'adeguamento alle disposizioni nazionali per quanto riguarda le scuole Primarie, mettendo fine a posizioni differenti che la Regione Campania, più volte, in questa pandemia, ha preso, una jacovella infinita tra il potere della Regione e quello dello Stato. Un atteggiamento continuo, a volte irritante, di distinguo verso un Governo, un Governo amico, vostro, non nostro, mettendo anche in discussione ruoli e istituzioni che rappresentano i cittadini. È ancora più grave, Assessore, la motivazione dell'annullamento, si esprime in questo modo il Tar, non si è dato conto di un'attività di rilevazione sul territorio che spiegasse l'effettiva utilità della misura restrittiva, incidendo sul diritto all'istruzione e sul contenimento del contagio. Ho letto, più che sentito, anche qualche sua dichiarazione in proposito, lei non è d'accordo da quanto ha espresso sul giudizio del Tar, ci sta anche questo. Mi rendo conto che l'Assessore non ha potuto esporre la propria opinione, per me la poteva esprimere benissimo ed io avrei risposto alla sua motivazione, visto che ci sono degli atti che hanno deciso un altro percorso, per cui, correttamente mi fermo nella valutazione che ho da fare. Ho sentito e ribadisco che la Regione, da questo punto di vista, per quanto mi riguarda, probabilmente, mi possa anche venire il dubbio che qualcosa non sia stato fatto bene o poteva essere fatto meglio. Esprimo la soddisfazione che le scuole riaprono, credo che sia anche la sua opinione, ovviamente che si riaprano nella dovuta sicurezza di quanti operano nel mondo della scuola.

Associazione "Bambini simpatici e speciali" di Orta di Atella (CE)
IODICE MARIA LUIGIA

Buongiorno. Espongo una problematica che riguarda il Comune di Orta di Atella, ma riguarda anche parecchi altri Comuni del nostro territorio. In data 18.01.2021 è andato in onda su TG5 un servizio della trasmissione "L'indignato speciale" che ha dato voce alla protesta di un'associazione di Orta di Atella, Comune della Provincia di Caserta, denominata "Bambini simpatici e speciali", perché sono tali i bambini affetti da disabilità. La protesta messa in atto dall'Associazione e dalle famiglie è relativa a due problematiche importanti: la mancata erogazione del bonus disabili regionale le cui domande sono state presentate nel mese di maggio 2020 e sono tuttora ferme presso l'Ambito Socio-Sanitario C6 Capofila Aversa sia per l'elenco dei disabili noti all'ambito che per quello dei disabili gravi. Tale problematica riguarda anche altri diversi ambiti socio-sanitari della Provincia di Caserta e poi l'interruzione improvvisa e senza preavviso del servizio trasporto disabili presso i centri di terapia. In riferimento a tale seconda problematica è doveroso ricordare che il servizio di trasporto dei disabili rientra tra i cosiddetti servizi a domanda individuale, sono, cioè, quei servizi che il Comune non è obbligato a fornire, ma che può decidere di organizzare su richiesta dei cittadini o di proprio impulso per andare incontro alla necessità della popolazione. In ogni caso, la legge prevede che il costo dei servizi a domanda individuale non può mai essere a carico totale dell'ente, ma deve prevedere una compartecipazione ai costi, da parte degli utenti, con percentuali minime, definite dalla legge (almeno il 36% dei Comuni in dissesto). Al riguardo, la decisione della terna Commissariale, perché il Comune è commissariato, che dal Novembre 2019 amministra il Comune di Orta di Atella è la seguente: la situazione finanziaria del Comune di Orta di Atella e soprattutto la normativa in tema di Servizi Sociali ci obbliga a non porre oneri finanziari a carico dell'Ente e pertanto il servizio, se gestito dal Comune, sarà con costi a totale carico degli utenti. Tutto ciò ha scatenato un'evidente indignazione. Della problematica è stato investito anche il Garante Regionale dei Disabili. Si chiede pertanto alla Giunta Regionale delta Campania di rappresentare quali sono Ie determinazioni che si intendono assumere per la risoluzione, in tempi rapidi, della problematica che ho qui rappresentato.

FORTINI LUCIA

Grazie Presidente. Relativamente alla procedura bonus disabili di cui al primo punto dell'interrogazione consiliare in oggetto si rappresenta quanto segue: nell'Ambito del Piano per l'Emergenza Socio-Economica della Regione Campania di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 170 e n. 171 del 7 aprile 2020, è stata prevista una specifica misura per l'erogazione di un bonus in favore delle persone con disabilità, anche non grave, non coperti dal fondo di non autosufficienza, con priorità ai bambini con disabilità anche autistiche in età scolare, la cui attuazione è stata demandata alla Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio-Sanitarie. La misura è stata finanziata per un importo complessivo di 30 milioni 505 mila 936 euro, a valere sulla priorità d'investimento 9.4 del Por Campania, Fondo Sociale Europeo 2014-2020, dedicata al miglioramento dell'accesso ai servizi accessibili sostenibili e di qualità compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale. L'importo del bonus erogato una tantum per un importo pari a 600 euro è stato determinato in analogia a quanto corrisposto dal programma regionale "Assegni di Cura". L'obiettivo dell'Amministrazione regionale è stato quello di assicurare la più ampia presa in carico delle persone disabili, attraverso l'erogazione del bonus in oggetto, quale titolo di riconoscimento delle prestazioni d'assistenza tutelare svolte dai familiari, in sostituzione delle prestazioni professionali o dei servizi sospesi a causa dell'emergenza Covid-19 e misure aggiuntive e complementari rispetto alle misure nazionali. Nel dettaglio la procedura amministrativa per l'erogazione del bonus disabili è stata suddivisa in due fasi: in una prima fase, allo scopo di assicurare un pronto intervento alle esigenze socio-assistenziali territoriali, è stato richiesto agli ambiti territoriali di fornire l'elenco delle persone, con gravi disabilità, già prese in carico dai servizi sociali degli ambiti che al momento risultavano prive di assistenza a causa dell'emergenza epidemiologica, ad esclusione dei disabili gravissimi che già usufruivano degli assegni di cura e beneficiari di un progetto di vita indipendente, che erano già coperti dal fondo non autosufficienza. Sulla base degli elenchi trasmessi dagli ambiti territoriali, si è provveduto ad una prima trance di ammissione a finanziamento, in una seconda fase, poiché c'erano economie, è stata ampliata la platea dei destinatari della misura, per garantire pari opportunità di accesso anche alle persone con disabilità accertata ai sensi della normativa di riferimento, con priorità per i minorenni con disabilità anche autistica certificata da struttura pubblica. La misura è stata rivolta a persone che comunque usufruivano di servizi di assistenza socio-sanitaria interrotti a causa dell'emergenza epidemiologica, che si sono trovati a subire forti ripercussioni sociali, economiche e psicologiche e pertanto necessitavano di continue prestazioni assistenziali, sono state, quindi, destinate ulteriori risorse a ciascun ambito territoriale per la selezione e la presa in carico di ulteriori utenti in possesso dei requisiti predefiniti, approvando il relativo format per l'avviso pubblico di manifestazioni d'interesse. Sulla base degli esiti selettivi si è provveduto ad ulteriori ammissioni a finanziamento in linea con il budget assegnato a ciascun ambito. I pagamenti, tutti, sono stati disposti direttamente dalla Direzione Generale Politiche sociali sulla base della selezione operata dagli ambiti di riferimento. Nello specifico si rappresenta che il Comune di Orta di Atella afferisce all'Ambito territoriale C6, il cui soggetto capofila ai sensi della convenzione sottoscritta in data 7 aprile 2020 è il comune di Aversa. Relativamente alla prima fase della procedura bonus disabili per il citato Ambito territoriale C6 risultano ammessi al finanziamento ed erogabili al netto dei duplicati riscontrati in fase di controllo 313 utenti di cui al decreto dirigenziale 324 del 25 maggio 2020 e decreto dirigenziale 671 del 14 ottobre 2020. Ad oggi sono stati disposti i pagamenti per 243 bonus: 199 con bonifici SEPA e 44 con bonifici domiciliati. Di questi ultimi, cinque sono stati riscossi presso gli uffici postali. Per quanto riguarda la seconda fase della procedura bonus disabili per il citato Ambito C6 sono state ammesse a finanziamento 527 utenti con decreto dirigenziale 660 del 9 ottobre 2020. Ad oggi sono stati disposti pagamenti per 368 bonus: 348 con bonifici SEPA e 20 con bonifici domiciliati. Di questi ultimi, dodici sono stati riscossi presso gli uffici postali. La Direzione Generale per garantire una completa informativa in ordine ai pagamenti disposti ne ha dato notizia all'Ambito di riferimento a mezzo PEC oltre alle ordinarie forme di trasparenza attraverso la pubblicazione dei provvedimenti di riferimento sul sito istituzionale. Al fine di procedere al pagamento dei restanti bonus sia per la prima che per la seconda fase della procedura sono state richieste all'Ambito territoriale C6 le necessarie integrazioni e rettifiche (IBAN, codici fiscali e dati anagrafici) riguardanti le persone con disabilità o persone delegate alla riscossione presso gli uffici postali. Si tratta principalmente di dati riguardanti gli utenti del Comune di Orta di Atella, quindi dati che non ci consentivano di fare le pubblicazioni perché errati. Al riguardo si riportano i principali riferimenti della corrispondenza intercorsa; in particolare con nota 32455 dell'8 ottobre 2020 il Comune di Aversa, in qualità di capofila, ha comunicato di non disporre di tali informazioni perché non sarebbero state trasferite dal Comune di Orta di Atella. Con nota 506331 del 28 ottobre la Regione ha trasmesso all'Ambito lo stato aggiornato di pagamenti disposti per chiedere l'invio di eventuali richieste di rettifiche o integrazioni entro il termine perentorio del 30 ottobre al fine di adottare le disposizioni di pagamento conclusive della procedura. Con successiva nota l'Ambito ha chiesto una proroga per la trasmissione di tali dati integrativi per mancanza di personale dovuta anche all'emergenza epidemiologica. In aggiunta alla corrispondenza intercorsa tra la Regione Campania e l'Ambito per l'attuazione della procedura si riporta il contenuto della nota, che poi alleghiamo, del Comune di Orta di Atella a firma della Commissione straordinaria incaricata della gestione dell'Ente. È stato disposto lo scioglimento ai sensi dell'articolo 143 della legge n. 267/2000 pervenuta agli uffici regionali per conoscenza. Con la citata nota, il Comune di Orta di Atella, nel fornire riscontro all'Associazione "Bambini simpatici e speciali", relativamente alle informazioni richieste sulla procedura bonus disabili, ha comunicato di aver trasmesso a mezzo PEC in data 24 novembre e successivamente in data 4 dicembre i dati degli utenti beneficiari del Comune a quello di Aversa. Il Comune di Aversa, in qualità di capofila dell'Ambito C6, ha trasmesso a mezzo PEC una nota in data odierna con allegati i dati integrativi necessari per il completamento delle disposizioni di pagamento a favore degli utenti ammessi a finanziamento comprensivi dei cittadini residenti nel Comune di Orta di Atella. La scrivente Direzione procederà nei tempi tecnici necessari alla verifica della correttezza delle informazioni trasmesse al fine di adottare le relative disposizioni di pagamento. Tenga conto che spesso ci sono dei duplicati o degli errori, quindi chiaramente gli uffici devono verificare che tutte le informazioni siano corrette. Per quanto riguarda la seconda questione sollevata nell'interrogazione consiliare in oggetto relativa all'interruzione improvvisa e senza preavviso del servizio trasporto disabili presso i centri terapia, si rappresenta che con la citata nota 37 del 4 gennaio pervenuta alla Direzione generale per conoscenza il Comune di Orta di Atella ha altresì comunicato di aver chiesto l'attivazione di detti servizi all'Ambito C6 dichiarandosi disponibile ad attivarli direttamente in caso di mancato avvio da parte dell'Ambito ponendo le spese a carico degli utenti. Per completezza si rappresenta che il trasporto disabili presso i centri di terapia può configurarsi secondo la classificazione in uso dei servizi sociali o come contributo economico per servizio di trasporto e mobilità erogati a persone a ridotta mobilità (disabili e anziani) entro il macro livello misure di inclusione e sostegno al reddito, ovvero come servizio di trasporto sociale organizzato dagli enti locali attraverso mezzi di trasporto pubblici e privati volti a garantire lo spostamento di persone a ridotta mobilità entro il macro livello interventi per la domiciliarità. Come tutti i servizi sociali del sistema integrato territoriale, dette forme di prestazioni o servizi possono essere programmate entro il piano di zona a valere sulle diverse fonti finanziarie che costituiscono il FUA sulla base dei bisogni dei cittadini ritenuti prioritari. Non è escluso naturalmente che ciascun comune entro la propria autonomia possa autonomamente garantire tali forme di assistenza ai propri cittadini. In proposito risulta che l'Ambito C6 abbia da ultimo programmato entro il piano di zona terza annualità 2018 un contributo per trasporto presso strutture riabilitative. Le modalità di erogazione sono ancorate alla pubblicazione di avviso pubblico per totali euro 60.480. La mia opinione comunque su questa vicenda riguarda la forma giuridica degli ambiti territoriali. In realtà questa situazione che purtroppo riguarda l'Ambito territoriale C6, ma è comune a molti ambiti, credo sia ascrivibile alla forma giuridica che gli ambiti territoriali dovrebbe avere. Questa Giunta regionale nella scorsa legislatura, ma anche in questa, sta cercando di far trasformare gli ambiti territoriali perché è evidente che le inefficienze di singoli comuni o difficoltà di singoli comuni poi sommate comportano una serie di problemi agli utenti, per cui sicuramente anche nel corso di questa legislatura cercheremo di rafforzare le strutture organizzative degli ambiti territoriali.

Esplosione area parcheggio Ospedale del Mare
BORRELLI FRANCESCO EMILIO

Grazie Presidente. Ovviamente la mia interrogazione nasce dopo la vicenda che ha riguardato il crollo all'interno di una parte molto ampia del parcheggio dell'Ospedale del Mare. Premesso che la mattina dell'8 gennaio 2021 si verificava un'esplosione nell'area parcheggio dell'Ospedale del Mare che provocava una voragine ampia circa 2 mila metri quadri e profonda oltre 20 metri; l'area interessata al cedimento strutturale corrisponde a una cavita sotterranea tecnicamente denominata "camera di spinta", dove sono inserite le tubazioni provenienti dalla centrale tecnologica, un edificio a nord della voragine; fortunatamente, all'ora dell'evento il parcheggio era quasi del tutto vuoto senza la presenza di persone, ma diretta ed immediata conseguenza dell'evento è stata l'interruzione del riscaldamento e dell'erogazione di acqua calda in gran parte dell'ospedale; la zona è stata immediatamente sottoposta a sequestro da parte della Magistratura e temporaneamente dissequestrata il 16 gennaio per consentire, nel termine di dieci giorni, i lavori necessari per il ripristino del riscaldamento e dell'acqua calda; l'ASL Napoli 1 ha annunciato l'inizio dei lavori che prevedono l'installazione di nuove centrali caldaie che permettano di bypassare la voragine; con le attuali caldaie entro una settimana i lavori dovrebbero essere conclusi garantendo il ripristino del condizionamento e dell'acqua calda; per queste ragioni interrogo il Presidente della Giunta regionale per sapere se la Direzione Generate dell'ASL Napoli 1 ha avviato un'indagine interna sulle cause e le responsabilità dell'accaduto e gli eventuali esiti, e l'epoca e l'autore della progettazione della "camera di spinta" e dell'area parcheggio coinvolti nell'esplosione, perché non sappiamo - almeno, io non ho avuto notizia - quando e chi ha realizzato quel parcheggio e ha dato l'ok a quell'edificazione.

MARCHIELLO ANTONIO

L'interrogante pone l'attenzione sul recente cedimento di una estesa area del parcheggio dell'Ospedale del Mare che ha cagionato una voragine nel sito ove era stata progettata e realizzata la cosiddetta "camera di spinta", cioè una cavità sotterranea sovrastata dal parcheggio e destinata a servizio e allocazione degli impianti di riscaldamento e di approvvigionamento idrico dell'ospedale. Il quesito n. 1 dice se la Direzione Generale dell'ASL Napoli 1 ha avviato un'indagine interna sulle cause e le responsabilità dell'accaduto e gli eventuali esiti. In esito a questo quesito il Direttore generale dell'ASL Napoli 1 Centro, per il tramite della Direzione Generale Tutela della Salute, ha precisato che, come riportato anche dagli organi di stampa, l'area di che trattasi è stata oggetto di sequestro sin dalle prime ore successive all'implosione (si è trattato infatti di implosione e non di esplosione) e pertanto nessuna indagine interna è stata ancora avviata sia per non inquinare le indagini in corso sia per la materiale impossibilità di accedere all'area oggetto della voragine al fine di rilevare eventuali elementi utili all'approfondimento. In ordine al quesito n. 2, l'epoca e l'autore della progettazione della camera di spinta e dell'area parcheggio coinvolte nell'esplosione, il direttore generale dell'A.S.L. Napoli 1, per il tramite della direzione generale della Salute, ha comunicato che le informazioni richieste sono state dettagliatamente rese ai Pubblici Ministeri che svolgono le indagini in corso e che pertanto non possono, anche per motivi di opportunità, fornirli in questa sede, considerando la pendenza dell'indagine ancora aperta.

BORRELLI FRANCESCO EMILIO

Comprendo, tra l'altro ieri, per fortuna, c'è stata una risposta assolutamente positiva perché sono stati completati i lavori per il condizionamento e per la possibilità di dare di nuovo acqua calda nei reparti, e questo mi fa molto piacere. Resto perplesso su una cosa, non mi è stato fornito il nome, ma possiamo sapere chi è e quando? Non capisco perché, perché dovrebbero essere atti pubblici, non stiamo parlando di una vicenda segreta. Almeno quando, sarebbe stato utile saperlo. Mi lascia molto perplesso il fatto che in nome di un'inchiesta che sicuramente ci sarà e che porterà autonomamente delle risultanze, non vengano fornite notizie utili alla cittadinanza. Questo parcheggio, l'okay è stato dato nel 2010, nel 2005, nel 2016, nel 2014, quando? Anche se non si fanno i nomi, quali figure hanno dato l'okay? Su questa vicenda mi riservo di riproporre interrogazione perché non trovo accettabile che in nome di un'inchiesta si possa tenere all'oscuro la cittadinanza su una cosa che è utile sapere, cioè almeno quando e quali figure hanno dato l'okay alla possibilità di aprire l'area parcheggio.

Criticità dell'offerta di assistenza ospedaliera nell'area metropolitana di Napoli a seguito emergenza strutturale Ospedale del Mare
CIARAMBINO VALERIA

Grazie Presidente. Mi aggancio al tema che è già stato posto dal Consigliere Borrelli, affrontandolo da un altro punto di vista, che è il tema dell'assistenza sanitaria da garantire nel mentre abbiamo l'unico Dea di secondo livello dell'A.S.L. Napoli 1, l'A.S.L. più grande d'Europa, che funziona a scartamento ridotto. Devo dire che quello che è accaduto ci ha presi alla sprovvista perché in data 8 gennaio, quando si era determinata l'implosione, quindi il probabile crollo del solaio sovrastante la vasca che è posta sotto il parcheggio dell'Ospedale del Mare, avevamo ricevuto e ascoltato tutti le rassicurazioni tanto del Presidente della Giunta quanto del direttore generale dell'A.S.L. Napoli 1 che ci avevano detto che il problema riguarda solo il trasferimento di sei pazienti asintomatici dal Covid Resort. Non ci saranno altre disfunzioni, dopodiché, sui giornali appaiono le stufette e in tutti i reparti dell'Ospedale del Mare, si viene a sapere che manca l'acqua calda, e questo vuol dire problematiche non soltanto in ordine al confort dei pazienti, ma anche problematiche di carattere sanitario, poter assicurare le emergenze chirurgiche e tanto altro, al punto che il direttore sanitario dell'Ospedale, il 15 gennaio, scrive una nota adottando una serie di provvedimenti molto drastici, predisponendo di dimettere o trasferire tutti gli ammalati, addirittura riportandola al domicilio, quelli che potevano essere trasferiti al domicilio, oscurare, cioè sottrarre dalla lista dei posti letto disponibili quelli presenti all'Ospedale del Mare, almeno la metà, addirittura mettere in ferie una parte del personale e sospendere anche i ricoveri programmati. Da questa circolare, tutti ci siamo accorti che il problema era ben più grave e gli effetti purtroppo li stiamo già vedendo. È notizia di ieri, su tutti i giornali, la presenza di barelle al Cardarelli, addirittura nelle sale operatorie. È una situazione oramai insostenibile, il direttore di quel presidio ha lanciato l'allarme, ha chiesto aiuto a tutti, in virtù di questo, ci siamo attivati e abbiamo presentato quest'interrogazione chiedendo alla Giunta regionale se non è il caso di attivarsi immediatamente per ripristinare l'offerta ospedaliera fortemente compromessa nella città di Napoli. Mi riferisco all'Ospedale San Paolo. Ho presentato anche un'interrogazione sul tema, mi risulta che c'è un dimezzamento dei posti letto attivi, ci sono due blocchi operatori nuovi che praticamente non funzionano, parimenti, abbiamo il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco, sottratti alla rete dell'emergenza, trasformati in Covid Hospital che oggi stanno funzionando pochissimo, con pochissimi pazienti e non svolgono altre attività assistenziali, quando hanno ingressi distinti. Si potrebbe distinguere l'offerta Covid da quella non Covid e perché se dovessimo andare incontro ad una terza ondata, con l'Ospedale del Mare in queste condizioni non riusciremmo a dare risposte adeguate, e perché sappiamo benissimo che non esistono soltanto i pazienti affetti da Covid, ma ci sono tutte le altre patologie, alcune delle quali anche aventi carattere di forte criticità che oggi sono totalmente trascurate e c'è una lista d'attesa di migliaia di prestazioni che non stiamo erogando. La mia domanda è se si è provveduto o si intenda provvedere alla riorganizzazione dell'offerta ospedaliera nell'area metropolitana di Napoli e se si è stimata la tempistica per il ripristino della piena efficienza del presidio Ospedale del Mare. Dopodiché, il personale, anziché mandarlo in ferie, vista la situazione che stiamo vivendo, lo manderei a rinforzare temporaneamente gli organici dei presidi che ho citato. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. La Consigliera Ciarambino, dopo aver rappresentato il forte disagio subito dai pazienti e dagli operatori, dovuto ovviamente alla conseguente interruzione del condizionamento termico dell'edificio ed alla diminuita fruizione di acqua calda sanitaria, ha sottolineato come i provvedimenti fino ad ora adottati per fronteggiare le criticità, abbiano determinato una forte diminuzione dell'offerta assistenziale nell'area di Napoli e nell'area vesuviana. Al fine di alleviare i disagi per l'utenza di quell'area, ha richiesto una riorganizzazione dell'offerta di prestazione, avvalendosi di presidi ospedalieri attualmente convertiti in Covid Hospital e l'utilizzo efficiente di spazi e dotazioni strumentali degli altri presidi della Napoli 1 Centro. Il primo quesito: se alla luce dell'occorsa criticità strutturale e impiantistica dell'Ospedale del Mare, attesa anche la contingente congiuntura epidemiologica, si sia provveduto o si intenda provvedere a riorganizzare l'offerta ospedaliera di Napoli. L'A.S.L. Napoli 1, per il tramite del direttore generale della Tutela della Salute, ha rappresentato che l'argomento della minore risposta, da parte dell'Ospedale del Mare, minore, ma non nulla, non zero, viene costantemente monitorata dall'unità di crisi. Parallelamente, si è lavorato e si continua a lavorare per accrescere e coordinare il grado di accoglienza in ogni altra struttura ospedaliera che offre servizi all'area metropolitana di Napoli e a quella vesuviana. Ad ogni modo, si precisa che la risposta all'emergenza urgenza, continua ad essere fornita anche dall'Ospedale del Mare, mentre il servizio in elezione è garantito al 50 per cento. L'urgenza si segue, fermo restando che lei ha sentito anche che ieri abbiamo riattivato sia l'acqua sanitaria che la climatizzazione, per fortuna. Sul secondo quesito, proprio per la tempistica del ripristino della piena efficienza, a seguito della rimozione dei sigilli del 19 ultimo scorso, essendo stata l'area fatta oggetto di sequestro fin dalle prime ore dopo l'implosione, i lavori necessari a garantire il ripristino della funzionalità dell'impianto di riscaldamento ed acqua calda sanitaria dell'Ospedale del Mare sono in corso, anche se il cronoprogramma per la conclusione prevede sette giorni, solari e consecutivi, l'ufficio tecnico e le maestranze si sono impegnate a ridurre i tempi per consentire, entro la settimana corrente, il ripristino della funzionalità degli impianti, cosa che è avvenuta mentre parliamo. Grazie.

CIARAMBINO VALERIA

Grazie Presidente. Auspicherei che il Question Time sia un momento autentico di risposta a dei quesiti e non che si venga a dare delle non risposte, quale considero quella che mi ha appena fornito, ahimè, l'Assessore Marchiello, non me ne voglia. Ho chiesto se s'intende potenziare l'offerta ospedaliera della città di Napoli, mi è stato risposto che si sta lavorando per accrescere e coordinare il grado di accoglienza nelle altre strutture, è una risposta sibillina che personalmente non fuga i miei dubbi e non mi dice se lo s'intende fare o non lo s'intende fare, dopodiché, che l'unità di crisi stia monitorando quello che accade all'Ospedale del Mare, su questo a me piacerebbe capire come sta monitorando l'unità di crisi, se addirittura la contrazione, cioè, il dimezzamento dei posti letto attivi all'Ospedale del Mare, 120 posti letto in meno non viene neanche rilevato nei bollettini quotidiani che l'unità di crisi regionale fornisce, quindi, che tipo di monitoraggio si sta mettendo in campo se addirittura parrebbe che l'unità di crisi non sa neppure che ci sono 120 posti letto in meno attivi, quindi, insomma, lasciatemi esprimere almeno qualche dubbio riguardo all'effettivo stato del monitoraggio oppure spiegatemi cosa voglia dire "monitoraggio". Ripeto, se quei posti che il Direttore Sanitario chiede di oscurare poi ce li ritroviamo tali e quali all'interno dei bollettini della disponibilità di posti letto, né ho capito se s'intende potenziare il San Paolo, se s'intende potenziare il San Giovanni Bosco e il Loreto Mare, né ho capito che tipo di monitoraggio l'unità di crisi sta svolgendo, pertanto, i quesiti che ho posto, ahimè, rimangono inevasi.

Convenzione Regione Campania e Societa Sportiva Giano SSD - esiti operate Commissario ad acta
MUSCARA' MARIA

Grazie per la parola. Buongiorno a lei e all'Assessore. Ritorniamo a parlare dello Stadio Collana, una vicenda della quale ci siamo lungamente già occupati, a seguito della quale, purtroppo, le associazioni sono state costrette a fare un esposto alla Corte dei Conti. A seguito di quest'esposto sulla convenzione che è stata stipulata tra Regione Campania e società sportiva Giano, il Gabinetto della Presidenza della Giunta ha messo in atto alcune verifiche ispettive; infatti, a seguito dell'indagine della Corte dei Conti che doveva essere volta a verificare la legittimità e la correttezza di alcuni adempimenti, proprio quelli dell'atto aggiuntivo, è stato individuato un Commissario ad acta nella persona dell'architetto Pasquale Manduca. Io stessa, il 30 settembre 2020, ho chiesto al Commissario ad acta di conoscere gli esiti del suo operato, non mi è stata data nessuna risposta, ho fatto un sollecito il 27 ottobre ed è pervenuta una risposta che non è assolutamente esauriente e che rimanda a considerazioni che poi non sono mai arrivate. Un'altra richiesta è stata fatta ancora da me, al Gabinetto del Presidente della Giunta, anch'essa inevasa. Considerato che ormai il Commissario ad acta, che ha anche terminato il suo ruolo, è tenuto ad assicurare la legittimità del contratto e a perseguire interesse pubblico e ad effettuare un puntuale controllo della correttezza sull'esecuzione del contratto, specialmente dell'atto integrativo, oltre che anche l'attivazione di ogni rimedio idoneo a tutelare la sfera giuridico-patrimoniale sia dell'Amministrazione regionale sia dell'interesse pubblico sotteso alla convenzione. Il Commissario ad acta è tenuto a redigere, tra l'altro, un rapporto mensile, l'incarico adesso è scaduto, avendo una durata di 4 mesi e la sua attività deve intendersi ormai completata. Chiediamo, quindi, quello che non siamo riusciti ad ottenere attraverso un accesso agli atti: quali sono le azioni che sono state poste in essere dal Commissario ad acta, quelle utili ad assicurare la legittimità dell'esecuzione del rapporto concessorio, oltre a perseguire il rilevante interesse pubblico sotteso allo stesso e Ie risultanze ottenute dall'attività di verifica compiuta e ormai completata.

MARCHIELLO ANTONIO

L'interrogazione solleva problematiche connesse all'affidamento della gestione dello Stadio Collana alla società sportiva Giano. La convenzione che è stata sottoscritta dalla Regione e che concede d'utilizzo dello Stadio ha formato oggetto di verifica della Corte dei Conti e ha determinato l'Ente (la Giunta), alla nomina di un Commissario ad acta incaricato di compiere e adottare ogni provvedimento a tutela del soddisfacimento del pubblico interesse. L'assolvimento dell'incarico della durata di 4 mesi richiede anche la redazione di relazioni mensili e, a detta della Consigliera, ormai è scaduto il mandato senza essere stato prorogato. In proposito, evidenziando di non aver ricevuto esauriente riscontro alle richieste, la Consigliera chiede di conoscere gli esiti dell'operato del Commissario e le risultanze delle attività. In ordine al quesito 1, quali le azioni poste in essere dal Commissario, possiamo dire che nel mese di agosto il Presidente della Giunta regionale, non decreto 122, ha ritenuto di dover approfondire la verifica della corretta esecuzione del contratto di affidamento della gestione dello Stadio Collana alla società Giano e ha provveduto alla nomina del Commissario ad acta incaricato del puntuale controllo della correttezza sull'esecuzione del contratto da parte della concessionaria, nonché di proporre l'attivazione di ogni rimedio idoneo a tutelare la sfera giuridico patrimoniale dell'Amministrazione regionale e l'interesse pubblico sotteso alla convenzione in questione. I compiti riferiti hanno richiesto un'intensa attività di ricerca, volta al reperimento della documentazione amministrativa, succedutasi in un ampio lasso temporale a partire dal procedimento per primo promosso nell'anno 2014. La ricerca della documentazione si è resa necessaria al fine di ricostruire le successive posizioni giuridicamente rilevanti e delle relative pretese e conseguentemente acquisire una puntuale conoscenza di tutte le azioni, sia tecniche sia amministrative, fino ad oggi intraprese e di meglio comprenderne lo stato di attuazione. Con la ricostruzione ed individuazione storica degli atti e dei provvedimenti di rilievo e con l'individuazione della cronologia e della loro adozione si è esaurita la prima fase dei lavori commissariali. Successivamente la seconda fase dei lavori commissariali ha richiesto la valutazione delle ricadute e l'individuazione della sostenibilità economico finanziaria degli atti e dei provvedimenti finora adottati. Sono stati passati in rassegna gli elementi contenuti nella proposta tecnica e nel Piano Economico Finanziario allegati all'offerta di gara, nonché, nell'atto aggiuntivo di riequilibrio del PEF stesso, mettendone in luce le principali criticità in ordine agli aspetti legati alla sostenibilità degli interventi proposti. È stata, altresì, effettuata un'analisi delle determinazioni adottate in fase esecutiva da parte del concessionario, con particolare riferimento ai principi e modalità adottate nell'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria dello stadio. Attualmente, esaurita la valutazione economico-finanziaria dei provvedimenti rimangono da chiarire taluni aspetti connessi alla valutazione tecnico amministrativa degli atti adottati la cui complessità ha determinato la Giunta regionale a disporre, con delibera n. 4 del 5.01.2021, la prosecuzione dell'attività commissariale al 31.01.2021. Nell'attività così condotta, che è da ascrivere alla terza e conclusiva fase dei lavori commissariali, al fine di meglio supportare le proprie analisi e di valutare la ricaduta delle criticità emerse sul contratto di concessione, il Commissario ha ritenuto opportuno di avvalersi di professionalità reperibili internamente all'amministrazione senza comportare aggravi di costo per l'amministrazione regionale, con competenze specifiche in materia economica e legale. La conclusione, ormai prossima, dei lavori commissariali, l'assolvimento delle incombenze legate a quest'ultima fase dell'incarico e la relazione conclusiva, saranno tempestivamente comunicati e sottoposti all'attenzione della Consigliera interrogante. In buona sostanza, siccome ho la delega al demanio, sono io che in questo momento seguo personalmente il Commissario e i suoi collaboratori, due ottime persone, un architetto e un giurista che si confrontano con me, penso, settimanalmente, li seguo con attenzione perché la situazione è molto delicata e ingarbugliata. Ritengo che nel giro di una settimana gli atti saranno tutti pronti, quindi ci rincontriamo e proporrò una soluzione al problema.

MUSCARA' MARIA

Grazie della risposta che, purtroppo non è soddisfacente, anche perché veniamo a sapere soltanto adesso che l'opera del Commissario è incompleta e non siamo riusciti neanche ad avere strada facendo le valutazioni parziali che pure sarebbero state utili. Voglio soltanto ricordare le numerose richieste che abbiamo fatto senza nessuna risposta e ricordare all'Assessore che il problema nasce proprio all'interno della Giunta. L'atto aggiuntivo che è stato creato ad hoc nasce all'interno della DG della Giunta. Se non ci fosse stato questo atto aggiuntivo che praticamente regala alla Giano un impianto poderoso, come quello dello stadio Collana, saltando naturalmente tutti gli impegni che invece le altre associazioni che hanno partecipato alla gara avrebbero poi dovuto ottemperare, mi meraviglia come il commissario Manduca, che non ci ha mai risposto, abbia dovuto riprendere documentazioni del 2014. Il problema non nasce nella gara iniziale che si è espletata e completata, ma nasce quando la DG decide di fare un atto aggiuntivo, con il quale stravolge completamente gli impegni presi precedentemente e di fatto regala - chiedo scusa per questo termine forse poco adatto, ma che chiarisce - un impianto del Vomero a una società. Spero vivamente che questo processo che ormai ha richiesto sei - sette mesi si concluda nei tempi che lei ha inteso adesso illustrare perché in assenza di scuola e di luoghi per il tempo libero, negare anche l'impianto sportivo, quando tutto ritornerà normale, perché dovremo spiegare ai ragazzi che non possono andare a fare sport non per il Covid, ma perché i lavori stanno ancora a zero, questo non ce lo possiamo assolutamente permettere. Prendo per buono il suo impegno, com'è sempre stato, e ci risentiamo a fine mese per avere una risposta anche dal Commissario. Grazie mille.

Avviso pubblico ASL NA 3 Sud per assunzione personale a supporto attività Covid -19
PATRIARCA ANNA RITA

Grazie Presidente. Abbiamo appreso che l'ASL Napoli 3 Sud ha intrapreso una procedura di reclutamento del personale anomala, se non irregolare o, meglio, assolutamente irregolare in prima istanza, perché mancava addirittura l'adozione di un atto amministrativo formale a monte, cioè mancava la delibera del rappresentante legale dell'ASL. Difatti arriva poi una ratifica postuma con delibera del 29 dicembre 2020. Veniamo alla seconda questione, quella temporale. Questo è un bando che è stato ormai dalla stampa unanimemente definito come il bando fantasma, è uscito alla vigilia di Natale, il 24 dicembre, con scadenza 29 dicembre, sospeso e sanato l'antivigilia di Capodanno con scadenza termine al 2 gennaio. Scelta, se vogliamo essere teneri, infelice, con più giorni festivi che giorni feriali, volendo fare un computo che dovrebbe essere fatto tenendo separati i termini del primo bando e del secondo bando, che non è soltanto una ratifica del procedente, ma ne modifica i criteri per l'ammissione. Infatti mancava nel bando iniziale, e manca anche dopo la ratifica e le correzioni successive, la definizione del profilo della categoria del personale da reclutare e il numero delle unità da reperire. Inoltre è assente ogni valutazione dei candidati e sono stati poi cambiati - lo accennavo prima - i requisiti di accesso. Mentre in una prima fase venivano richiesti operatori informatici in possesso di titolo di studio superiore, nella successiva correzione, avvenuta in seguito alla ratifica del Direttore generale, si abbassano i requisiti di accesso alla licenza media con certificazione EIPASS e conforme. Che cosa significa? Solitamente il requisito richiesto per i concorsi per questo tipo di categorie professionali è quello di un diploma informatico ex legge 875/1978, mentre le certificazioni tipo EIPASS sono normalmente considerate nei bandi di concorso come titoli curriculari e non come requisiti di accesso. Detto questo, l'emergenza Covid può giustificare l'urgenza di una procedura, ma non può significare assolutamente dover derogare alla regolarità e alla correttezza dell'azione amministrativa e ancor di più alla trasparenza degli atti amministrativi, anche perché se l'urgenza assoluta è l'unica giustificazione di una serie di errori e di raffazzonamenti a catena sarebbe forse stato meglio per il profilo professionale richiesto ricorrere alle liste del collocamento perché trattandosi di una quarta categoria, senza fare una procedura così raffazzonata e in un momento particolare, che è quello delle festività natalizie con così poco preavviso e con così pochi giorni di comunicazione, poteva tranquillamente ricorrere alle liste del collocamento. Se a questo aggiungiamo quanto abbiamo appreso dalla stampa, che i partecipanti nei posti utili alla graduatoria risultano essere parenti di sindacalisti, dipendenti e amministratori locali, tanto che la procedura è giunta all'attenzione dell'autorità giudiziaria, la questione diventa più seria e più preoccupante perché una verifica in tal senso, nell'esercizio del potere di controllo della Regione, sarebbe necessaria per evitare che un errore nella procedura possa diventare qualcos'altro penalmente rilevante. A questo punto noi chiediamo alla Regione, nell'esercizio della sua attività di controllo, che cosa intende fare in ordine alla procedura in questione. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. L'interrogante pone l'attenzione sulla correttezza dell'avviso pubblico della Napoli 3 Sud per la selezione di personale da impiegare nelle strutture aziendali in supporto alle attività Covid-19. Chiede di conoscere quali provvedimenti ha assunto e intende assumere la Giunta regionale rispetto a questo avviso pubblico disposto con delibera 993 del 20 dicembre 2020 e con delibera n. 8 del 7 gennaio 2021, atti che hanno promosso una procedura di reclutamento assolutamente irregolare, come dice la Consigliera, senza l'adozione di un atto amministrativo formale e senza la definizione del profilo e categoria del personale da reclutare; quali provvedimenti ha assunto o intende assumere per le irregolarità che sono continuate con la ratifica puntuale dell'avviso, l'omessa valutazione dei candidati e la modifica dei requisiti specifici di accesso. Sembra che l'ASL interessata abbia già dato seguito con l'assunzione delle prime tredici persone. Le problematiche qui evidenziate hanno già formato oggetto di una richiesta di chiarimenti della Vicepresidente Ciarambino. Preliminarmente voglio rammentare che lo sforzo eccezionale fatto dalla Regione Campania nell'attuazione del piano vaccinale ha portato, come ben noto, anche grazie a procedure abbreviate (non so questa se sia regolare o meno) a risultati eccezionali ponendo la Campania al primo posto tra tutte le regioni come numero di vaccini effettuati. Questo nessuno ce lo può disconoscere. Riguardo specificamente alla questione posta, la Direzione generale per la Salute ha preliminarmente sottolineato che il decreto legislativo n. 502/1992 stabilisce che le aziende sanitarie sono dotate di personalità giuridica e di autonomia imprenditoriale, autonomia gestionale e tecnico-professionale, giusto per far capire che se ci sono errori ognuno poi ne deve rispondere. In particolare la Napoli 3 Sud ha comunicato che, al fine di meglio comprendere la dinamica dell'azione condotta, corre l'obbligo di far presente il contesto operativo in cui emerge l'esigenza di avviare una simile procedura. Nell'ambito delle informative sulla conduzione della campagna vaccinale il Commissario straordinario per l'emergenza Covid ha in un primo momento comunicato che l'avvio della stessa era stata programmata a partire dalla metà di gennaio 2021. Il 23 dicembre 2020, nel corso della riunione della cabina di regia, preso atto dell'accelerazione del processo vaccinale con conseguente avvio dello stesso entro la fine dell'anno 2020, è emersa la difficoltà di formare il team vaccinale e si è dato mandato di procedere all'avviso di cui si discute (23 dicembre). L'urgenza che il caso richiedeva è all'origine dell'avvenuta pubblicazione dell'avviso in carenza di un atto deliberativo nella consapevolezza non solo della circostanza che l'ora tarda impediva, di fatto, di acquisire la sottoscrizione del provvedimento amministrativo del management aziendale per l'assenza in azienda di parte dei soggetti istituzionali che lo compongono, ma anche del fatto che la sottoscrizione del relativo bando, da parte del direttore generale, rappresentava la palese volontà dell'Amministrazione di assicurare l'acquisizione di risorse umane in tempo celere. Non a caso la procedura è stata poi ratificata con delibera 993 del 29 dicembre, quindi, ancora in corso. Viene poi contestata la mancata indicazione del numero di personale da reclutare. In via preliminare, è doveroso precisare che non siamo in presenza di una procedura di reclutamento di personale, ma solo di formulazione di un elenco da cui attingere, all'occorrenza, per soddisfare la necessità organizzativa dei team vaccinali. È per questo che non è indicato un numero di risorse da acquisire, tant'è che non è previsto l'inquadramento in uno dei profili comparto, ma viene fatto riferimento solo ai fini del trattamento economico al profilo di operatore tecnico. Inoltre, corre l'obbligo di far presente che i termini fissati per la presentazione della domanda non sono stati pari a cinque giorni, bensì, dieci giorni, a far data dal 24 dicembre e fino alle 23:59 del 2 gennaio, incluso. In ordine alla tipologia di requisito specifico richiesto nell'avviso, si fa presente che il diploma di Perito Informatico viene richiesto in alternativa al possesso della Patente Europea per uso del computer e che tali requisiti sono direttamente funzionali alle esigenze aziendali, dovendo le risorse eventualmente reclutate essere adibite al caricamento dei dati sulla piattaforma Sinfonia. Il prolungamento dei termini di pubblicazione ha consentito una maggiore diffusione dell'avviso de quo e la richiesta del possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado, unitamente all'attestato e ai pass Ecdl, rappresenta una mera precisazione, attesa la nota obbligatorietà di tale titolo di studio, senza il quale non è possibile accedere al mondo del lavoro. A riprova di quanto detto, basti pensare che entro il termine di scadenza sono pervenute ben 497 domande di partecipazione, segnale che la diffusione del bando è stata più che capillare. Si osserva altresì la celerità dei tempi di valutazione dei candidati, cosa che nonostante il numero elevato di candidati, ha permesso alla Commissione, costituita dalla direzione generale in data 7 gennaio, di concludere la procedura nella medesima giornata di insediamento, tant'è, la graduatoria è stata approvata con delibera n. 8 dello stesso giorno. Proprio la natura di elenco di risorse da cui attingere e la rapidità dell'azione richiesta al fine di soddisfare i bisogni emersi in cabina di regia, ha portato la Commissione valutatrice ad avvalersi di uno strumento offerto dalla piattaforma Ison, cioè la valutazione massiva. Con tale metodologia, una volta fissati a monte i criteri di valutazione dei singoli requisiti, lo strumento informatico consente di agganciare la singola dichiarazione ad un criterio di valutazione predefinito, senza alcuna possibilità di valutazione discrezionale. In tale modo, la Commissione non solo ha potuto usare un criterio uniforme ed asettico, ma ha potuto ultimare i lavori nel corso di una sola seduta, iniziando alle ore 14:40 e ultimando i lavori alle ore 18:10, rinviando all'atto della convocazione la verifica del possesso dei requisiti già autocertificati all'atto della domanda dei singoli partecipanti. Nella stessa sera, data l'urgenza, è stato proposto dalle strutture la delibera di approvazione della graduatoria, la n. 8 del 7 gennaio, adottata dal management aziendale alle ore 20:00 della medesima giornata e contestualmente, sono stati convocati i primi 35 candidati per il giorno successivo. Dei primi 19 candidati, ne hanno accettato solo 12, di cui uno non ha mai iniziato l'attività presso il punto vaccinale di Nola, mentre è stata acquisita la disponibilità di altri 13 candidati, tra quelli collocati tra il ventesimo e il trentacinquesimo posto.

PATRIARCA ANNA RITA

Grazie. Presidente, possiamo essere belli e bravi, ma dobbiamo comunque rispettare le regole di correttezza dell'azione amministrativa e della trasparenza. Detto questo, pare che l'emergenza stia diventando cronica. È vero che siamo in emergenza Covid, ma siamo in emergenza Covid da parecchi mesi. Questa è una questione generale. Non possiamo invocare l'emergenza e giustificare l'urgenza, sempre e a prescindere, perché bastava un po' di attenzione nella formulazione del bando, bastava scegliere qualche giorno in più fuori al periodo festivo e non avevamo, oggi, tutti questi dubbi e tutte queste incertezze. Detto questo, che sia una procedura di reclutamento del personale o sia la formazione di una short list e poi il bando questo non lo chiarisce, questo non giustifica la mancanza e il rispetto delle regole. C'è anche un'altra questione, 14-18 i tempi di analisi di circa 500 domande da inserire informaticamente nel database, ho sentito bene, vuol dire che le competenze informatiche nell'A.S.L. Napoli 3 non sono così carenti se si ha la capacità in poco meno di quattro ore di inserire nel programma e analizzare informaticamente 500 domande. Non ci può soddisfare un'elencazione e una giustificazione a posteriori che invoca l'urgenza come l'unica giustificazione di un'irregolarità procedurale che è superficialità in una serie di requisiti fondamentali per la correttezza di un bando. Che sia un bando per il reclutamento del personale a tempo determinato o che sia la formazione di una short list e poi a quel punto l'avrebbero dovuto meglio specificare quando hanno pubblicato il bando, dando la necessaria conoscibilità che non si può superare dicendo che hanno partecipato 497 persone. La trasparenza, la conoscibilità di un atto, hanno dei requisiti oggettivi, a prescindere dalle partecipazioni. Le dico, è uscito più volte sui giornali, un elemento che ci allarma molto, se fosse vero, e su questo vi chiediamo di verificare direttamente, che il personale risultato nei primi posti della graduatoria ha questi legami di parentela, unito alla procedura sia per i tempi sia per com'è stato formato il bando sia per le modalità che sono state scelte, non è che agita soltanto dei dubbi nelle parti politiche, ma addirittura, come si legge sempre dai giornali, sempre che sia vero, chiedo che il Consiglio regionale nell'esercizio del suo potere di controllo chieda al direttore di verificare se sia o meno vero quanto è riportato da Metropolis. La ringrazio.

Chiarimenti circa il future della CLP SpA
ZINZI GIANPIERO

Grazie Presidente. Sarò breve e utilizzerò bene il mio tempo. La CLP è un'azienda di trasporto locale italiana. Dal 2012 gestisce il servizio urbano nella città di Caserta e in gran parte della Provincia e in altri pezzi di territorio regionale e dal 7 gennaio la Regione Campania ha comunicato alla ditta l'avvio di un procedimento di affidamento del servizio di trasporto pubblico ad un altro gestore, da lì la preoccupazione dei dipendenti, parliamo di 400 famiglie, che peraltro in queste settimane avevano lamentato il ritardo nel pagamento degli stipendi al punto che il 20 gennaio, presso la prefettura di Napoli, c'era stata anche una manifestazione promossa dai sindacati e alla presenza dei dipendenti. La mia domanda è semplice: quali sono le garanzie e cosa la Regione sta pensando per la prosecuzione del servizio di trasporto locale nel territorio casertano per tutte le linee che riguardano la CLP e soprattutto per il futuro dei 400 dipendenti che oggi vivono uno stato d'agitazione, una preoccupazione comprensibile. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. In riferimento al quesito posto, la Direzione Generale della Mobilità comunica: con riferimento o al Question Time in oggetto, l'interrogante ha rappresentato, relativamente all'azienda di trasporto pubblico CLP, che le organizzazioni sindacali hanno informato in merito alla mancata corresponsione ai dipendenti delle spettanze maturate al 31 dicembre 2020 e le correlate preoccupazioni circa la mancanza di liquidità. Anche a seguito di un avviso ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate, per un importo da corrispondere di circa 890 mila euro. Ha altresì fatto presente che la Regione avrebbe comunicato che dal 31 agosto il CLP cesserà, inderogabilmente, il servizio. Pertanto, interrogo il Presidente della Giunta, in qualità di Assessore ai Trasporti, per conoscere quali siano gli intendimenti della Giunta, circa i destini di un'azienda che ha oltre 400 dipendenti. A riguardo e con specifico riferimento alla mancanza di liquidità paventata dalle organizzazioni sindacali, deve necessariamente premettersi che l'eccezionale situazione di emergenza determinata dall'epidemia Covid-19 ha avuto un impatto fortemente negativo sulle aziende esercenti i servizi minimi CPL sia per la riduzione dei servizi, lockdown e limitazioni di mobilità come misure di contenimento dell'epidemia sia il drastico calo dei ricavi da traffico proprio allo scopo di garantire la continuità dei servizi e assicurare la costanza dei flussi finanziari per consentire alle aziende esercenti la necessaria funzionalità, la Giunta regionale è intervenuta dettando indirizzi operativi alle amministrazioni titolari dei contratti di servizio di trasporto pubblico locale. In vero, con le delibere di Giunta: n. 161 del 31 marzo 2020, n. 216 del 5 maggio, n. 414 del 3 agosto e n. 504 del 18 novembre, è stato formulato indirizzo di provvedere, se non già diversamente previsto nei contratti in essere, all'erogazione a titolo di anticipazione rispettivamente delle mensilità di: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, novembre e dicembre in misura pari a quanto corrisposto nei medesimi mesi dell'annualità 2019. Questo non giustificherebbe i ritardi. In attuazione di detti indirizzi la Direzione Generale Mobilità, gestore del contratto di servizio con la società CLP, ha provveduto ad erogare, con la massima tempestività, le spettanze dovute all'azienda, in particolare, in attuazione degli indirizzi dettati con la delibera n. 504/2020 e con il decreto pedissequo n. 658 del 9 dicembre, sono state liquidate alla società CLP, a titolo di anticipazione, risorse per euro 3 milioni 123 mila 059 euro, corrispondenti a quanto erogato nei mesi di novembre e dicembre 2019, ciò anche al fine di garantire il flusso finanziario all'azienda in tempo utile all'erogazione degli stipendi e delle tredicesime. Altresì, la delibera di Giunta n. 504 menzionata, ha formulato indirizzo alla Direzione per la Mobilità di procedere all'assegnazione ed erogazione a favore delle aziende esercenti i servizi minimi di trasporto pubblico locale, dei contributi del fondo per la compensazione e della riduzione dei ricavi tariffari di cui all'articolo 200 del decreto legge n. 34/2020 a cui ha fatto seguito il decreto dirigenziale n. 595 del 2020 di trasferimento alla società CLP del contributo di euro 439 mila 859. Per quanto concerne, invece, la menzionata comunicazione circa la cessazione del servizio al 31 agosto 2021, si deve preliminarmente rammentare che a seguito d'interdittiva antimafia nei confronti della società CLP disposta con decreto prefettizio del 3 luglio 2013, è stata adottata, nei confronti di detta società, la misura della straordinaria e temporanea gestione delle attività d'impresa ai sensi dell'articolo 32 della legge 114/2014 con la nomina di due Commissari straordinari ai quali sono stati attribuiti i poteri e le funzioni degli organi dell'amministrazione d'impresa, limitatamente ai contratti di servizio di trasporto pubblico locale, cioè, sarebbero i contratti d'interesse regionale e d'interesse della Provincia di Caserta. L'ho fatto io questo quando ero Direttore Generale ai Trasporti, quindi lo ricordo bene, andavo io dal Prefetto. Detta misura, disposta con decreto prefettizio n. 24535 del 2015, è stata prorogata fino al 31.12.2020 in ragione dell'attivazione da parte della Regione Campania della gara ad evidenza pubblica per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale, una prima gara attivata nel 2014, revocata in autotutela con delibera di Giunta n. 571/2015 e una seconda gara attivata con delibera di Giunta n. 793/2017 e ancora in itinere. Sono gare europee molto complesse. Con decreto del 21 dicembre 2020 il Prefetto della Provincia di Napoli ha ritenuto di prorogare le misure straordinarie in oggetto per un periodo fino al 31 agosto 2021, preordinato all'espletamento immediato di una procedura d'urgenza di affidamento del servizio. Conseguentemente, con nota del 7 gennaio 2021, la Direzione Generale per la Mobilità ha, quindi, comunicato agli amministratori straordinari della società ai sensi della legge 241/90 l'avvio del procedimento per l'espletamento della procedura d'urgenza finalizzata all'affidamento del servizio ad altro gestore entro la data del 31 agosto 2021. Tanto premesso, sono in corso approfondimenti giuridici e tecnici finalizzati all'individuazione della procedura da adottare nel rispetto della legislazione vigente in materia e nel brevissimo tempo a disposizione per l'affidamento temporaneo del servizio ad altro gestore.

ZINZI GIANPIERO

Grazie Assessore. È stato puntuale nella risposta. Chiaramente non è ancora nelle condizioni di prevedere quello che accadrà, e allora la mia richiesta risiede nella massima attenzione alla tutela dei quattrocento lavoratori e chiaramente dell'erogazione del servizio. Confido in questo e mi riservo di interrogare in futuro ancora sull'argomento. Grazie.

Possibilità di utilizzare il Presidio Ospedaliero di Sant'Arsenio (SA) a supporto dell'attività dell'Ospedale di Polla (SA) per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid -19
PELLEGRINO TOMMASO

Grazie Presidente. La Regione Campania anche nella provincia di Salerno ha organizzato in modo efficiente l'assistenza ai pazienti Covid, e questo lo ha fatto anche grazie a un lavoro importante svolto dal Direttore generale, in particolare del dott. Iervolino, e un po' tutta la struttura dirigenziale della provincia di Salerno, oltre che chiaramente anche dall'impegno del Presidente De Luca. Il Covid - lo abbiamo detto anche altre volte - non ferma le altre patologie e purtroppo corriamo un rischio importante. Questo vale per la provincia di Salerno, per la Regione Campania, ma anche ovviamente a livello nazionale. C'è un rischio concreto di avere tante patologie diagnosticate in ritardo, e questa purtroppo è una realtà che viviamo quotidianamente perché vengono rallentate tutte le attività ordinarie nelle nostre strutture ospedaliere. Il presidio ospedaliero del Vallo di Diano è rappresentato dall'ospedale di Polla, dove c'è un reparto Covid, che funziona e sta svolgendo al meglio il lavoro per il quale è stato attivato, e colgo anche l'occasione per ringraziare gli operatori sanitari per la dedizione e il lavoro che stanno svolgendo. A pochi chilometri dall'ospedale di Polla c'è la struttura ospedaliera di Sant'Arsenio per la quale proprio la Regione Campania, il Presidente De Luca, sta facendo degli investimenti importanti (investimenti economici e strutturali). Richiamando la nota del Presidente De Luca del 26 ottobre 2020, nella quale chiedeva ai direttori di avere la possibilità di dedicare ulteriori presidi ospedalieri per i pazienti Covid, chiedo alla Giunta, al Presidente De Luca, di valutare la possibilità di utilizzare la struttura ospedaliera di Sant'Arsenio a supporto dell'ospedale di Polla in questa emergenza Covid, magari realizzando un reparto a bassa intensità Covid, cioè per quei pazienti che necessitano di un'ospedalizzazione, ma che devono essere osservati. Inoltre, Polla è stata individuata anche come centro vaccinale. Nelle more di utilizzare anche altre strutture del Vallo di Diano, ma anche negli altri territori, utilizzare altre strutture come i SAUT, dove si possono effettuare i vaccini, cosa che penso avverrà anche a breve, io chiedo di utilizzare anche la struttura ospedaliera di Sant'Arsenio come centro vaccinale perché questo servirebbe a decongestionare ulteriormente l'ospedale di Polla. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. L'interrogante pone l'attenzione sull'ospedale di Polla, dove è stato realizzato un reparto per fronteggiare l'emergenza Covid-19 a servizio dei cittadini residenti in decine di Comuni del Vallo di Diano e di numerosi Comuni limitrofi. Le ridotte dimensioni dell'ospedale e la grave situazione pandemica induce il Consigliere a ritenere che la nascita del reparto ben presto possa costituire una causa di commistione tra pazienti Covid e pazienti affetti da altre patologie. In coerenza con gli indirizzi presidenziali per fronteggiare l'emergenza, descrive l'idoneità strutturale del presidio di Sant'Arsenio a ospitare reparti e strutture di supporto all'ospedale di Polla, che è a soli 6 chilometri di distanza, tre piani di circa 2200 metri quadri, per complessivi 6600 metri quadri coperti, serviti da più ascensori per piani, annessi 1200 metri quadri di seminterrato, una palazzina esterna di 200 metri quadri, che attualmente ospita il SERT. In merito il Consigliere chiede di valutare la possibilità di utilizzare il presidio ospedaliero di Sant'Arsenio in supporto al reparto Covid dell'ospedale di Polla, magari attraverso la realizzazione di un reparto a bassa intensità Covid; a questo proposito il Direttore dell'ASL di Salerno comunica che nella programmazione aziendale dell'ASL è già prevista l'utilizzazione della struttura ex presidio ospedaliero di Sant'Arsenio quale possibile centro Covid a bassa intensità a supporto dell'attività del presidio di Polla. In ordine al secondo quesito, di valutare la possibilità che il presidio ospedaliero di Sant'Arsenio svolga un ruolo importante nei prossimi piani di vaccinazione anti Covid, l'ASL - sempre il Direttore generale - conferma l'indicazione dell'utilizzo di detta struttura per l'attività di vaccinazione Covid-19 in quanto già sede di centro vaccinale del distretto di Sala Consilina. Ho sentito anche il Direttore generale e su questa materia è abbastanza tranquillo. L'ospedale di Polla, che è un ospedale di primo livello, e Sant'Arsenio, che è un ospedale di comunità, sono tutti e due nella massima attenzione dell'amministrazione regionale e poi c'è un Direttore generale - non so se lo conosce - di ampia capacità. Non credo ci siano particolari problemi.

PELLEGRINO TOMMASO

Grazie Assessore. Confermo innanzitutto sulle eccellenti capacità del dott.Iervolino, che devo dire oltre alla sua disponibilità ha veramente tante competenze che sta mettendo in campo, soprattutto in questa emergenza. Anzi, colgo l'occasione per esprimere un ringraziamento particolare proprio perché con grande abnegazione, nonostante i problemi di salute, è stato al suo posto da subito e sta portando avanti con grande impegno, serietà e professionalità il suo lavoro. Di questo gliene siamo profondamente grati. Ringrazio il Presidente De Luca e la Giunta per l'attenzione importante che sta dando a quella sanità delle periferie, che è un tema centrale e importante sul quale certamente noi ritorneremo a parlare. Ringrazio per la disponibilità proprio sulla struttura ospedaliero di Sant'Arsenio; penso che probabilmente l'unica cosa che dobbiamo fare è cercare di accelerare anche i lavori che sono stati previsti per l'ospedale di Sant'Arsenio per fare in modo che quanto prima si possano individuare dei servizi certamente utili al territorio del Vallo di Diano e anche ai Comuni limitrofi per poter ovviamente soddisfare quelle esigenze e quella domanda di salute. Mi fa piacere, Assessore, che abbia sottolineato anche l'impegno sui centri vaccinali, quindi come distribuzione territoriale, perché, nonostante lo ritenga indispensabile e anzi si è fatto benissimo a individuare Polla in un primo momento come centro vaccinale, ha creato qualche problema perché sono stati occupati degli spazi che erano previsti per alcune attività ambulatoriali. Come abbiamo detto, il rischio è che alcune patologie possano poi subire un problema nel senso anche della diagnosi. Io mi auguro che quanto prima si possano creare più centri vaccinali, e tra questi l'ospedale Sant'Arsenio, come giustamente lei ha sottolineato, e sono particolarmente soddisfatto, perché lì si può andare a decongestionare l'ospedale di Polla, così come mi auguro che quanto prima quei servizi, compreso il reparto a bassa intensità Covid da poter dedicare e da poter realizzare all'ospedale Sant'Arsenio, possano intervenire per dare un supporto concreto a quella che è l'attività dell'ospedale di Polla e del territorio. Grazie.

Attachments:
Download this file (Resoconto_2021gennaio22-QT.pdf)Resoconto_2021gennaio22-QT.pdf[ ]276 kB