Question Time del 23 novembre 2022

Question Time del 23 novembre 2022

indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Richiesta delucidazioni scorrimento graduatoria assistenti e collaboratori amministrativi ASL NA1
3 - Centri convenzionati che non erogano prestazioni relative al codice di esenzione D97
4 - Stato di avanzamento del PDTA per la sclerosi multipla e degli PDTA regionali
5 - Adempimenti dei medici dipendenti del SSR alla trasmissione telematica delle certificazioni sia di malattia, ricovero ospedaliero e accesso al pronto soccorso
6 - Criticità viabilità casello autostradale Castellammare di Stabia
7 - Commissario straordinario Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla - determinazioni
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti. Diamo inizio alla seduta di Question Time. Ricordo che le interrogazioni iscritte all'ordine del giorno dell'odierna seduta verranno discusse per omogeneità di materia e che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante, o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto di replicare per non più di due minuti. Faccio presente che il Consigliere Sommese, con nota del 18 novembre scorso, ha comunicato che per impegni già programmati e concomitanti, non potrà partecipare all'odierna seduta, quindi, l'interrogazione a firma del medesimo, la 188, non sarà discussa. Comunico che l'Assessore Caputo, con nota del 21 novembre, ha chiesto di posticipare a fine seduta la discussione dell'interrogazione Reg. Gen. 198, a firma del collega Nappi, per impegni istituzionali all'estero e in caso di eventuale contrattempo, di rinviarne la discussione alla prossima seduta, rientrando, in tal caso, all'eventuale assenza nei casi previsti dai commi 3 e 4 dell'articolo 8 della legge regionale 13 del 1996. Comunico, infine, che il Consigliere Saiello, con nota del 22 novembre, ha chiesto di posticipare la discussione dell'interrogazione a propria firma, la 193, a fine seduta, per concomitanti impegni coincidenti con l'orario della seduta odierna.

Richiesta delucidazioni scorrimento graduatoria assistenti e collaboratori amministrativi ASL NA1
DI FENZA PASQUALE

Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. La mia interrogazione riguarda le graduatorie di scorrimento della Asl Napoli 1 per gli assistenti e collaboratori amministrativi. Visto che l'Asl Napoli 1 ha approvato il fabbisogno dello scorso anno, è vero che abbiamo sia gli infermieri che gli OSS che devono essere stabilizzati, però questo riguarda un comparto diverso. Mi rivolgo alla Giunta per sapere se la volontà dell'Asl Napoli 1 è quella di far scorrere le graduatorie, dare la possibilità alle tante persone che hanno partecipato ai concorsi. Credo che non sia assolutamente giusto partecipare ad un concorso, mettersi in gioco e poi essere eliminati, penso sia una cosa poco corretta. Volevo sentire la Giunta su questa mia richiesta, quali sono i criteri e se eventualmente c'è la possibilità di far scorrere le graduatorie, e dare la possibilità ai tanti giovani che partecipano ai concorsi non solo di un'illusione, ma di essere partecipe e di entrare in un posto pubblico. Grazie Presidente.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. L'interrogazione verte sulla richiesta di chiarimenti in merito alla procedura concorsuale bandita dall'Asl Napoli 1 per il reclutamento di assistenti e collaboratori amministrativi. La risposta coinvolgerà, ovviamente, anche le altre Asl, sapete che fanno le convenzioni, quindi, la vediamo insieme. Il Consigliere evidenzia che nonostante la grave carenza di personale in cui versano le strutture ospedaliere dell'Azienda, sempre nella Napoli 1, il Piano Triennale del Fabbisogno di personale 2020-2022 e 2021-2023, ha previsto la sola assunzione di ulteriori 140 unità e non l'esaurimento completo delle graduatorie attualmente in essere, costituite rispettivamente da 671 e 346 idonei che fino ad ora hanno consentito l'assunzione di 231 assistenti amministrativi e di 128 collaboratori amministrativi. La carenza di personale è ancora più avvertita in conseguenza dell'istituzione presso l'azienda delle nuove unità operative complesse ai sensi della delibera aziendale 813 del 5 maggio 2022 e dell'ampliamento delle competenze dei distretti sanitari e la creazione degli ospedali, Case di comunità, previste dal decreto ministeriale 77 del 23 maggio 2022. Le richieste sono: se è previsto uno scorrimento delle graduatorie tenendo conto del fabbisogno del personale dell'azienda; se è previsto un aumento del fabbisogno standard dell'Azienda Sanitaria, del personale amministrativo; procedere ad eventuali convenzioni con altre aziende sanitarie ospedaliere carenti di personale amministrativo ed infine, alla luce dei rinnovi fino al 31 dicembre 2022 degli operatori del comparto sanitario assunti durante l'emergenza Covid, se si intende stabilizzare i precari a o procedere con l'assunzione degli idonei che hanno superato le quattro prove dei rispettivi concorsi. È questo il quadro. L'interrogazione che si discute è stata posta all'ordine del giorno nel mese di luglio 2022 e in quell'occasione, alla Napoli 1 Centro fornì i propri elementi di risposta che sono stati portati all'attenzione dei Consiglieri in occasione dell'ultimo rinvio della discussione dell'interrogazione che avrebbe dovuto tenersi nella scorsa seduta del 9 novembre. Si rinnova quanto già fu riscontrato nel mese di luglio dalla Napoli 1, con delibera 1819 del 29 novembre 2021 e 1717 del 10 dicembre, poi rettificata con la n. 4 del 4 gennaio 2022, venivano approvate le graduatorie di merito e nominati i vincitori dei concorsi pubblici banditi dall'azienda per 50 posti di collaboratori amministrativo e 60 posti di assistente, di cui il 50 per cento era riservato al personale interno, secondo norma. Queste graduatorie venivano successivamente utilizzate dall'azienda anche a fronte delle rinunce pervenute con successive deliberazioni, fino ai candidati collocati al 335 esimo posto per il profilo di collaboratore amministrativo e di 291 per quello di assistente amministrativo. Alla data odierna, sulla base del Piano Triennale del Fabbisogno del personale, sono stati assunti, in totale, 359 unità di personale tra assistenti e collaboratori amministrativi. Con delibera del direttore generale 1250 del 6 luglio è stato preso atto dell'approvazione, da parte della Giunta regionale, con delibera 21 giugno 2022 pubblicata sul Burc 57 del 27 giugno, delibera 306, del Piano Triennale del Fabbisogno dell'azienda Napoli 1. Al contempo, l'azienda precisa che con delibera 813 del 5 maggio non sono state create nuove strutture complesse, ma sono state rimodulate, a parità di struttura, le unità operative semplici all'interno di unità operative complesse già esistenti. A fronte di quanto rappresentato, sulla base del Piano Triennale di Fabbisogno del Personale approvato, nonché delle esigenze aziendali, la Napoli 1 ha dichiarato che valuterà se procedere ad ulteriori scorrimenti delle graduatorie suddette e comunque consentirne l'utilizzo da parte di altre aziende, a seguito di apposite convenzioni. Per quanto riguarda la richiesta relativa alla stabilizzazione del personale precario, fermo restando le proroghe già adottate al 31 dicembre 2022, si evidenzia che sono in fase di completamento le procedure di stabilizzazione avviate con delibera 2439 del 23 dicembre 2018, ex articolo 20 del decreto legislativo 75 del 2017 ed articolo 1, comma 553 della legge 208 del 2018 per la copertura di 58 posti di diversi profili professionali. Allo stesso tempo, con delibera del direttore generale 328 e 329 del 25 febbraio 2022, sono stati indetti avvisi di ricognizione riservati al personale dirigenziale e non in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 20 del decreto legislativo 75 per la stabilizzazione, nonché dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 268 della legge 243 del 2021. Le procedure sono tutt'ora in corso, in conformità agli indirizzi forniti in sede di riunione con la Giunta regionale. Da ultimo, la direzione dell'azienda Napoli 1, per il tramite della Direzione Generale della Regione, ha fornito ulteriori elementi di risposta. Riguardo al concorso pubblico per titoli di esame per la copertura dei 50 posti di collaboratore amministrativo, profilo professionale di cui 25 posti riservati agli interni, la graduatoria di merito, ad oggi, è stata utilizzata fino al 139 esimo posto, la stessa è stata concessa in utilizzo dal 140 esimo al 159 esimo posto alle sottoelencate aziende: Asl di Salerno, Asl di Benevento, Asl di Avellino e l'Azienda Ospedaliera Federico II. Riguardo il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 60 posti di assistenti amministrativo, di cui 35 riservati agli interni, la graduatoria di merito è stata utilizzata dalla Napoli 1 fino al n. 318 e la stessa è stata concessa in utilizzo dal 319 al 338 alle sottoelencate aziende: Salerno e Napoli 3 Sud. L'Azienda, in relazione agli ultimi utilizzi, è in attesa di conoscere le risultanze delle unità che eventualmente hanno accettato l'incarico presso le altre strutture.

DI FENZA PASQUALE

Grazie Presidente. È abbastanza esaustiva, anche perché con la risposta si apre uno spiraglio per quelli che sono in graduatoria. Volevo sottolineare che c'è un decreto del Ministro Calderoli, in questo momento credo sia doveroso - mi rivolgo sempre alla Giunta e al Presidente - accelerare i tempi, anche perché se dovesse passare il decreto dell'Autonomia Differenziata, abbiamo grosse problematiche anche sui fabbisogni. Grazie Presidente.

Centri convenzionati che non erogano prestazioni relative al codice di esenzione D97
MUSCARA' MARIA

Grazie. Buongiorno. Ritorniamo a parlare del D97, il tema che abbiamo già toccato nell'interrogazione di quindici giorni fa, in quell'interrogazione lei chiarì, in maniera inequivocabile, che le aziende, le strutture convenzionate, in maniera chiara, devono erogare dove c'è l'esenzione. L'esenzione di cui parliamo adesso è quella del D97, "D" significa prevenzione, il D97 lo hanno quelle persone, anche molto giovani, che si sono scoperte mutate e che quindi hanno necessità, ogni sei mesi, di fare dei controlli che sono cadenzati.

MARCHIELLO ANTONIO

Fermo restando che posso dare alla Consigliera, ma penso che l'abbia già acquisito agli atti, la risposta dell'altra volta, si ritorna su questa problematica che è connessa agli esami genetici predittivi di taluni tumori ereditari, in particolare di quelli all'ovaio e al seno assistiti dal Codice di esenzione D97 che appunto significa "prevenzione". Con il Question Time di oggi la Consigliera chiede di conoscere quali azioni la Regione intende mettere in atto, posto che taluni centri convenzionati li ha indicati (Clinica Mediterranea, Villa Betania, eccetera), sono centri tutti di alto livello. Molte sono le lamentele e le segnalazioni, mi dice la Consigliera. La Regione, tramite la Direzione della Salute, in merito a questo quesito e a quanto segnalato, precisa che agli atti della direzione non vi sono segnalate le inadempienze per quanto esposto e ad ogni buon fine, vengono interessate le aziende sanitarie competenti per il territorio, per il monitoraggio di questo fenomeno. Dobbiamo essere noi, tutti insieme, a dare una mano per capire. Riguardo le strutture citate, viene precisato che le strutture sono tutte accreditate per il settore laboratoristico, ad eccezione del Centro Amato che invece è accreditato per la radiodiagnostica. Tra l'altro, vengono precisate anche le sedi, l'SDN ha tre sedi operative accreditate e copre il laboratorio di base con i settori specializzati A1, A2, A3, A4, A5 e A6, quindi, tutti; il Laboratorio Varelli, nelle sue articolazioni ha ben quattro sedi e copre sia il laboratorio di base che i settori specializzati A1, A2, A3, A4, A5 e A6; Villa Betania ha il laboratorio di base e i settori specializzati A1, A2, A3 e A4; la Mediterranea ha il laboratorio di base e i settori specializzati A1, A2 ed A4; Igea di Sant'Antimo, che ha problemi di interdittiva antimafia, quindi, c'è un commissario prefettizio che vigila, ha il laboratorio di base e i settori specializzati A1, A2, A3 e A5. La convenzione è praticamente piena, se ci sono disfunzioni vanno indicate. La Regione sta vigilando sull'Asl che è competente per territorio, ma ovviamente se arrivano delle segnalazioni, faremo in modo di seguirle in prima battuta, senza problemi.

MUSCARA' MARIA

Non ho ben capito, questa è già una segnalazione, questo lavoro che le ho portato è già una segnalazione che viene dalle persone che si sono recate in queste strutture e hanno visto negare questa possibilità. Lei mi dice di rivolgersi singolarmente alle Asl. Mi fa piacere. La prima parte era di farlo insieme, più di questo non so cosa fare. Rivolgersi alle Asl è una cosa che ho già fatto, prima di arrivare a quest'elenco, ho scritto a tutte le Asl, quattro mi hanno risposto, le altre ancora stanno aspettando, per chiedere quali fossero i codici degli esami previsti con il D97 che loro erogano in maniera indistinta tra pubblico e privato. Le risposte che mi sono arrivate sono imbarazzanti, la maggior parte delle Asl ha fatto un copia e incolla del decreto Cento non prendendo in considerazione il PDTA ultimo, che era quello al quale fare riferimento. Voglio andare nel dettaglio. L'ASL di Salerno ha fatto proprio un copia e incolla del Cento e mancano tutti gli aggiornati delle circolari, Caserta ha messo gli aggiornamenti delle circolari, ma mancano alcune visite nell'elenco. L'ASL di Napoli 2 Nord mi ha mandato soltanto l'elenco del Decreto 100 escludendo tutto il resto. Questo per dire che è anche poi possibile che le aziende, le strutture, si trovino in difficoltà a comprendere quali sono questi esami e quali sono i codici che vengono ulteriormente spesso aggiornati fortunatamente, proprio perché le ASL stesse non hanno questa chiarezza, tanto è vero che in uno di questi centri che le ho elencato ho detto: "Scusate, avete telefonato alle ASL?". La signorina mi ha detto: "L'ASL mi ha risposto che non hanno questo codice". Quindi, va benissimo segnalare alle ASL, però segnaliamo anche che le ASL devono avere un quadro chiaro e semplice, gli esami del D97 sono questi, i codici - perché poi i codici cambiano molto se sei D97 o se sei 048 - sono questi altri, in modo che nessuno possa, diciamo, in questa confusione, fare finta di non aver capito. Lei ha fatto questa richiesta. A tutte le ASL segnalerò, una per una, quali sono le strutture alle quali fanno riferimento, che il D97 lo hanno rifiutato, sperando che nel frattempo le altre 3 ASL che non mi hanno risposto lo facciano e queste 4, alle quali ho scritto nuovamente, facciano finalmente un quadro chiaro: quali sono gli esami e quali sono i codici per rendere la vita più semplice a chi deve andare a curarsi e le strutture che devono erogare. Grazie.

Stato di avanzamento del PDTA per la sclerosi multipla e degli PDTA regionali
CAMMARANO MICHELE

Buongiorno Presidente, buongiorno Assessore. Premesso che: i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) rappresentano: un nuovo strumento per l'appropriatezza prescrittiva, clinica e organizzativa; un modello per una governance integrata del processo di riorganizzazione degli interventi per le patologie croniche; una forma di attuazione dei processi di continuità ospedale-territorio, in cui confluiscono tutti gli aggiornamenti procedurali, terapeutici e tecnologici che riguardano una certa patologia o una problematica clinica; l'applicazione del PDTA può essere un punto di riferimento per una vera integrazione tra territorio ed ospedale, ottimizzando e mettendo in rete tutte le risorse professionali, tecnico-scientifiche e tecnologiche, in una logica di condivisione e di valorizzazione di ruoli, delle competenze e delle metodologie di lavoro interprofessionale; in data 16 febbraio 2016 è stato presentato regionale alla sanità il Progetto Smart Start - Sclerosi Multipla in Campania, guidato dal Dipartimento di sanità pubblica dell'Università Federico II, diretto dalla professoressa Maria Triassi, con l'obiettivo di elaborare un PDTA regionale per la sclerosi multipla; nel Decreto del Commissario Ad Acta n. 134 del 28/10/2016 (Obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale) è stato previsto lo sviluppo e la messa a regime dei PDTA delle malattie croniche ad elevato impatto sociale (abbiamo varie Regioni in Italia che sono già fornite di un PDTA sulla Sclerosi e la Campania è una delle poche che non ce l'ha ancora); con Decreto Dirigenziale n. 7 del 9/8/2018, successivamente integrato con DD n. 17 del 21/11/2018, stato costituito un Gruppo di Lavoro Regionale Permanente per la valutazione ed implementazione dei PDTA adottati in Regione Campania, con il compito di effettuare una ricognizione dei PDTA operativi nelle aziende sanitarie, nonché di compiere gli atti propedeutici all'elaborazione e all'adozione di numerosi PDTA (siamo nel 2018); con DCA n. 32 del 25/03/2019 è stato approvato il Documento Tecnico d'Indirizzo sulla metodologia di stesura dei PDTA in Regione Campania, redatto dal Gruppo di Lavoro Regionale Permanente (ancora siamo nel 2019); in data 12/04/2019 si è tenuto, presso l'Università degli Studi di Napoli Partenope, con il patrocinio della Regione Campania, il convegno "PDTA per la Sclerosi multipla della Regione Campania", quindi, con i vari percorsi. Considerato che: secondo dati raccolti dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla nell'anno in corso risultano in Campania 12.420 casi della malattia, con incidenza stimata di 335 nuovi casi all'anno e 5.191 pazienti in cura presso 10 centri presenti in Regione Campania; i PDTA sono dotati di protocolli diagnostici finalizzati a incrementare la tempestività delladiagnosi, che risulta fondamentale per garantire ai pazienti l'efficacia a lungo termine della terapia;ad oggi ammontano a 13 le Regioni dotatesi di PDTA per la sclerosi multipla (come dicevo prima; non risulta che la Giunta regionale abbia approvato con propria delibera il PDTA per la suddetta patologia; nella pagina che il sito internet istituzionale della Regione Campania dedica ai PDTA validati a livello regionale è presentato unicamente quello per la Broncopneumopatia cronico ostruttiva (Percorso Agire). Ritenuto che: i PDTA rappresentano strumenti di fondamentale importanza sanitaria delle regioni; è necessario garantire ai cittadini campani un'informazione completa e puntuale in merito ai PDTA già operativi e a quelli ancora in fase di elaborazione o finalizzazione. Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto si chiede: a che punto è lo stato di avanzamento del PDTA regionale per la sclerosi multipla, quali sono le tempistiche che si prevedono per la sua approvazione e quali sono le iniziative che si intendono adottare per offrire ai cittadini un esaustivo quadro informativo in merito a questo e gli altri PDTA regionali approvati o in attesa di approvazione. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Quindi il Consigliere Cammarano si sofferma sui percorsi diagnostico terapeutici assistenziali in quanto sono fondamentali per la riorganizzazione degli interventi per le patologie croniche e per garantire ai pazienti una diagnosi tempestiva, ovviamente, chiede alla Regione di sapere a che punto siamo e i tempi per la realizzazione. In questo la Direzione Generale per la Tutela della Salute ci relaziona: l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), ha pubblicato, insieme ad un Gruppo di esperti nazionali, non Documento: PDTA perla Sclerosi Multipla, Indicazioni per la Creazione delle Reti di Assistenza volto a promuovere la progettazione e l'implementazione omogenea di analoghi documenti regionali, nella fattispecie il PDTA nazionale ha lo scopo di favorire uniformità ed equità su tutto il territorio e fornire indicazioni per la presa in carico dell'assistito affetto da Sclerosi Multipla, nelle diverse fasi di evoluzione della malattia in campo diagnostico terapeutico e riabilitativo attraverso l'ottimizzazione, nell'impiego delle risorse umane, strutturali ed economiche, con lo sviluppo di modelli ed esperienze di telemedicina, per la costruzione delle reti integrate di assistenza dei centri di Sclerosi Multipla e tra questi il territorio, in tutte le sue componenti, nelle singole Regioni. In questo contesto la Regione Campania ha, quindi, ripreso il Documento "Strumenti di economia sanitaria e management a supporto dell'implementazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale e della rete tra i centri per la diagnosi e cura della Sclerosi Multipla in Campania", di cui al Decreto del Commissario Ad Acta 105 del 1 ottobre 2014, la Regione Campania, con linea progettuale 2.6 "Progetto Smart Start", recependo il PDTA Nazionale Agenas con il contributo dei professori: Vincenzo Brescia Morra, Università degli Studi di Napoli; Maria Triassi, Responsabile Scientifico, sempre Federico II; Gioacchino Tedeschi, Università Vanvitelli; Giacomo Russo, Università degli Studi Vanvitelli e dottoressa Giorgia Teresa Maniscalco del Cardarelli. Il 3 ottobre 2022, con Decreto del Ministero della Salute, è stato pubblicato l'atto d'indirizzo a firma del Ministro Speranza che individua strumenti e metodi per favorire la partecipazione dei pazienti e dei cittadini nei processi di governance, successivamente presentato in Conferenza Stato Regioni dando, quindi, via alla stagione della Partecipazione in Sanità. La Campania ha da anni già consolidato un tessuto associativo ampio e con Decreto Dirigenziale n. 303/2021 in materia di partecipazione, è previsto che le associazioni possano dialogare in modo strutturato con la Regione. In quest'ottica il Documento finale del PDTA della Sclerosi Multipla della Regione è attualmente in revisione da parte dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), con cui è previsto l'ultimo incontro ai primi di dicembre, tanto per procedere, quindi, alla pubblicazione in ottemperanza alle linee d'indirizzo dell'Agenas. Siamo, quindi, in termini finali.

CAMMARANO MICHELE

Grazie Assessore per la risposta. Sono soddisfatto. Siamo anche noi in contatto con l'Associazione Nazionale Sclerosi Multipla, è una cosa importante per i malati di Sclerosi Multipla, tra l'altro, io stesso ho questa patologia, ma non è una pro domo sua, ma semplicemente lo faccio per le migliaia di persone, si incrementano anno dopo anno e hanno bisogno di quest'assistenza continua. Credo che si debba, lo dico per esperienza personale, fare una grande operazione anche in Regione Campania di sensibilizzazione presso i Medici di Base e presso gli operatori perché passano anni, è una malattia molto infida, prima di poter diagnosticare questa patologia. Ci si trova magari a fare visite senza dovere andare a colpire la causa reale di quel tipo di patologia, semplicemente con cure palliative, senza individuare che è sclerosi multipla. Aspetto con impazienza la pubblicazione del PDTA. Grazie.

Adempimenti dei medici dipendenti del SSR alla trasmissione telematica delle certificazioni sia di malattia, ricovero ospedaliero e accesso al pronto soccorso
CAMMARANO MICHELE

L'interrogazione è proprio su adempimenti dei medici dipendenti del SSR alla trasmissione telematica delle certificazioni sia di malattia, ricovero ospedaliero e accesso al pronto soccorso. Premesso che: l'invio della certificazione telematica della malattia è divenuto operativo a seguito del decreto ministeriale del 26 febbraio 2010 con l'obiettivo di semplificare il processo di gestione dei certificati medici, riducendone i relativi costi; i medici sono obbligati all'utilizzo del sistema di trasmissione telematica e che la definizione delle modalità tecniche per la predisposizione dell'invio telematico dei dati delle certificazioni di malattie al sistema di accoglienza centrale è dovuto da detti medici. Considerato che: prioritariamente quindi sono i medici dipendenti del SSN (ospedalieri e di distretto) e i medici convenzionati (medici di medicina generale, di continuità assistenziale, di emergenza territoriale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali interni); costoro vengono dotati dalla ASL delle credenziali di accesso al sistema e devono obbligatoriamente utilizzare la procedura telematica di certificazione; i medici che non hanno rapporti con il SSN (ossia i liberi professionisti) devono utilizzare la procedura telematica tramite le credenziali di accesso al portale "Sistema TS" che possono essere rilasciate dall'Ordine dei Medici presso cui sono iscritti. Rilevato che: molti medici di medicina convenzionata (medicina generale) denunciano presso l'Ordine dei Medici delle loro province di competenza che a tutt'oggi, dopo ben undici anni dall'entrata in vigore delle norme, la gran parte dei medici dipendenti del SSR, quelli ospedalieri e di distretto, non rilasciano le certificazioni, così come prevista dalla normativa vigente, adducendo come motivazione che non è loro competenza l'invio telematico all'INPS o la mancata attivazione delle credenziali telematiche per l'invio; Ritenuto che: il certificato telematico (INPS) di malattia, non solo è un obbligo deontologico, ma è un obbligo di legge per tutti i medici di cui alla circolare n. 2/2010 e varie regolamentazioni successive. Si chiede se la Giunta Regionale nel momento in cui ha deciso di affidare anche ai medici specialisti le prescrizioni per le visite di controllo, sia a conoscenza del mancato adempimento dei medici dipendenti del SSR alla trasmissione telematica delle certificazioni sia di malattia, ricovero ospedaliero e accesso al pronto soccorso così come previsto dalla normativa vigente e quali azioni intende intraprendere ai fini del corretto adempimento giuridico amministrativo da parte di tutti coloro che ne sono obbligati.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Parliamo delle denunce di tanti medici convenzionati che si lamentano per la mancata trasmissione dei certificati di malattia, ricovero ospedaliero o accesso al pronto soccorso da parte dei medici dipendenti del Servizio Sanitario che fanno praticamente aggravare il loro lavoro. È questa la situazione che va chiaramente definita. Il Consigliere chiede se la Giunta regionale, nel momento in cui ha deciso di affidare anche ai medici specialisti le prescrizioni per le visite di controllo, è a conoscenza del mancato adempimento dei Medici dipendenti del Servizio Sanitario nella trasmissione telematica delle certificazioni, sia di malattia, di ricovero ospedaliero e accesso al pronto soccorso, come prevede la normativa. In merito a questa problematica, la direzione generale rappresenta quanto segue: l'attuale normativa prevede, come noto, che il nuovo regime di trasmissione telematica riguarda i medici dipendenti del servizio sanitario nazionale, i medici convenzionati con il servizio sanitario di medicina generale, specialisti e pediatri di libera scelta, nonché i medici liberi professionisti. La violazione di quest'obbligo di trasmissione via telematica è sanzionata dalla legge e dagli accordi collettivi per i medici dipendenti del servizio sanitario nazionale e i medici che lavorano in convenzione. Con il decreto legislativo 150 del 2009 e le relative circolari n. 1 e 3 del 2010, è stata disposta la trasmissione dei certificati di malattia dei lavoratori in modalità telematica. Quest'obbligo riguarda i medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, i medici convenzionati con questo servizio e i medici liberi professionisti. Al contempo, nell'ambito dell'accesso alle prestazioni della macroarea ambulatoriale, la Regione ha avviato il percorso per consentire la prescrizione via telematica anche ai medici specialisti. Agli atti della direzione generale non risultano comunque le inadempienze esposte dal Consigliere interrogante, ma in ogni caso, a fronte della circostanza segnalata, sarà cura degli uffici regionali competenti richiamare le aziende sanitarie al monitoraggio di questo fenomeno che viene denunciato.

CAMMARANO MICHELE

Grazie Assessore. La ringrazio per la risposta. Sono sicuro che questi adempimenti verranno presi anche perché le denunce che riportiamo fedelmente qui, in Consiglio regionale, con il Question Time, sono denunce fatte dai Medici di Base, Associazioni di Medici di Base. È chiaro che per noi è obbligatorio riportare le loro lamentele, la loro voce qui, in Regione Campania. Spero che la situazione possa migliorare, da questo punto di vista, anche per rassicurare i Medici di Base che sono già loro in profonda crisi numerica e lavorativa. Bisogna, in qualche modo, essergli vicino e supportarli. Grazie.

Criticità viabilità casello autostradale Castellammare di Stabia
IOVINO FRANCESCO

Ringrazio per i lavori sia il Presidente e anche l'Assessore Marchiello il quale è stato tempestato di richieste, naturalmente, la nostra viene fuori da una serie di circostanze che nel tempo si sono generate, viste le grandi difficoltà che soprattutto le aree interne, perché diciamo che per la penisola sorrentina, la parte che va nel periodo estivo da Vico Equense fino a Sorrento, a volte, ci sono delle linee del mare che riescono a dare sostegno, in un certo senso a fare da supporto, per quella che è la mobilità sostenibile e non sostenibile dei cittadini di quell'area che si avvicinano o per questioni di lavoro o per questioni sanitarie o per questioni personali, continuamente hanno difficoltà vista la grande mole di autovetture che attraversano il casello autostradale di Castellammare. Ci siamo messi alla ricerca e abbiamo individuato in particolar modo una legge regionale del 21 aprile 1999 che in un certo senso dava una competenza a quella che è la sovrastruttura regionale. L'oggetto della richiesta è la criticità di viabilità sul casello autostradale di Caserta. Vado alla premessa: la Penisola Sorrentina è relazionata da una rete autostradale A3 Napoli-Salerno a mezzo del casello autostradale di Castellamare di Stabia; tale Casello dista 23 km dal casello di Napoli centro-porto e 25 km dalla barriera di Salerno ed è collegato alia SS 145 attraverso la zona collinare di Castellamare di Stabia da una viabilità veloce; l'unico asse viario di collegamento con la penisola sorrentina è il citato tronco autostradale, tale asse è caratterizzato da due punti di rallentamento e congestione del traffico (soprattutto nel periodo estivo), l'area di accesso al casello autostradale è il km 12 della SS 145, in corrispondenza del quale, con il Comune di Castellamare di Stabia, si trovano alcuni stabilimenti balneari. La Regione Campania è competente in materia come previsto dalla sopracitata norma regionale n. 3 del 21 aprile 1999, articolo 162 comma 3. Visto e considerato che la situazione del traffico, soprattutto nei mesi estivi, allo svincolo di Castellammare ha un alto livello di criticità poiché numerosi sono i disagi e i problemi legati all'intenso flusso veicolare, soprattutto per i viaggiatori pendolari, sia in entrata che in uscita, caso di ridotto spazio della carreggiata di collegamento alla citata SS142 nonché ad alcuni punti dell'uscita della 145. Tutto ciò premesso, visto e considerato, si chiede all'Onorevole Presidente De Luca: quali misure intende assumere per ovviare ad attuali criticità derivanti dall'intenso traffico veicolare che, particolarmente, nei mesi estivi, pregiudica, quotidianamente, tutti i pendolari della penisola e dell'area stabiese.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Il Consigliere, quindi, evidenzia le gravi condizioni di viabilità in prossimità del casello autostradale di Castellammare nel tratto che attualmente collega la Penisola Sorrentina alla rete autostradale A3 Napoli-Salerno, in particolare, soprattutto durante la stagione estiva il livello di traffico diviene insostenibile a causa della rilevante mole di pendolari e di utenti che si spostano in entrata e in uscita lungo una viabilità in gran parte costituita da carreggiate molto ristrette e affollati stabilimenti balneari della costa. L'interrogante chiede quali iniziative s'intende assumere per ovviare a queste criticità. Alla questione sollevata, la Direzione Generale per la mobilità ha relazionato come segue: l'interrogante, sul presupposto del congestionamento del casello autostradale di Castellammare di Stabia che mette il traffico veicolare dell'Autostrada A3 Napoli-Salerno verso la Penisola Sorrentina, adducendo una competenza regionale sull'Autostrada ai sensi della legge regionale n. 3 del 21 aprile, chiede di conoscere le iniziative che s'intendono adottare per queste criticità, ma occorre rilevare che l'Autostrada di riferimento è gestita in regime di concessione per effetto di atto rilasciato dal competente Ministero al quale sono in capo le relative funzioni, DPCM 23 dicembre 2020 n. 190, Regolamento recante l'organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il rinvio a questa legge regionale non si rileva utile, invece, perché la legge regionale n. 3 del 1999 reca un diverso oggetto che non riguarda il tema e, comunque, è una legge che è stata abrogata. Al contempo è da evidenziare che la Statale 145, richiamata nella medesima interrogazione, quale unico asse viario di collegamento con la Penisola Sorrentina, dal tronco autostradale A3 Napoli-Salerno e per la quale vengono evidenziati i punti di rallentamento e criticità connesse con il periodo estivo, è gestita dall'Anas, Agenzia in regime di concessione per effetto di atto rilasciato dal competente Ministero al quale sono in capo le relative funzioni. Nella consapevolezza delle esigenze, comunque, rappresentate si assicura ogni possibile azione e intervento che possa rendersi valido nei tempi e nei limiti delle funzioni regionali. Non ci siamo noi, ma daremo il nostro supporto.

IOVINO FRANCESCO

Naturalmente, più si studiano le cose, più si approfondiscono con serietà, perché a volte anche in politica è difficile dirimere questioni, perché si parla di argomenti che, poi, alla fine, molti pensano che siano afferenti a noi, ma, fondamentalmente, sono o in via concorrente o in via esclusiva o, in alcuni casi, tangibili o non tangibili a quella che è la funzione dell'Ente. Naturalmente, mi sento d'invitare, nuovamente, comunque, gli uffici, la Presidenza, la Presidenza della Commissione Viabilità, quindi, tutti quelli che concorrono a migliorare quello che è il flusso viario di tutto l'Asse regionale, perché, come le ripeto, ci sono questioni giornaliere: il Comune di Pimonte, il Comune di Agerola, Gragnano, che, poi, ne fanno un'unica via di uscita di questa che, poi, è la dinamica che lega la città a questi territori, quindi, ritengo che sia un lavoro che si debba necessariamente portare avanti. Naturalmente proverò attraverso quelle che sono le mie possibilità, ma una sola voce nel mucchio serve a poco, mi auguro che, poi, ci sia una voce autorevole, come quella del Presidente che possa, in un certo qual senso, attivare, presso il Ministero dell'Infrastruttura o attraverso l'Anas, che sia direttamente o indirettamente collegato al Ministero, adeguate competenze, adeguate richieste nel merito. Chiaramente ci avviamo in una fase difficile. Se volessimo ragionare nella risoluzione del problema ci sarebbe quel pezzo che collega da Castellammare fino al casello, che si restringe, ad un certo punto si chiude e va nel centro comunale, quindi, se non riusciamo a farlo da quest'altro lato potremmo dimostrare di farlo dall'altro lato della barricata, quindi, quella potrebbe essere un'azione politica intelligente. Di qua c'è una materia che è concorrente, non è esclusiva ed è anche in concessione, ed è un argomento, dall'altro lato poi c'è il pezzo che viene dal San Leonardo a venire di qua, ci sono anche questioni di carattere sanitario, perché un pezzo s'interseca su Pompei, che scende e un pezzo va su Scafati in quell'asse potremmo, magari, intervenire e dare l'accesso, chiedere, poi, solo l'avallo al concessionario, a chi abbiamo dato in concessione, la possibilità di allargare il casello, cioè, se noi operiamo da quest'altro lato, se è competenza nostra - non so se rendo l'idea, ma sono sicuro di aver provato adeguatamente ad esprimermi - potremmo intervenire noi da quest'altro lato e chiedere, magari, a struttura o infrastruttura, che non è capace o non ha la volontà perché c'è in questo momento storico un disegno diverso per questa materia, interveniamo dall'altro lato della barricata e dimostriamo che virtuosamente non mettiamo a parte un lavoro che riteniamo sia strategico, perché tutti quanti, ormai, è risaputo nel mondo che quell'asse debba essere potenziato, quindi, magari di mettere agli atti la richiesta di poter intervenire in una cosa che è di nostra specifica competenza, perché se non erro - poi magari sarà mia cura verificare - quel pezzo che va dal San Leonardo e viene presso il casello autostradale non penso sia della Provincia avendo fatto il delegato alla viabilità e alla mobilità della Città Metropolitana, non mi ricordo quel pezzo di chi è, potrebbe magari essere nostro o dell'Anas e quindi lavorare da quell'altro lato. Grazie. Buona giornata.

Commissario straordinario Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla - determinazioni
PRESIDENTE

Adesso passiamo all'interrogazione Reg. Gen. n. 198/2 avente ad oggetto: "Commissario straordinario Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla - Determinazioni", a firma del Consigliere Severino Nappi (Lega - Campania). A rispondere all'interrogazione doveva esserci l'Assessore all'Agricoltura Caputo che ha comunicato formalmente, come vi ho rappresentato all'inizio della seduta, la sua presenza ad un impegno istituzionale all'estero, quindi, il rientro con un mezzo aereo proprio in concomitanza della seduta di Question Time. A quest'ora non è ancora arrivato, quindi, ritengo, ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento al comma 1, che in assenza dell'Assessore l'interrogazione venga rinviata alla seduta successiva. Collega, si è prenotato, vuole dire qualcosa?

NAPPI SEVERINO

Sì Presidente. Prendo atto dell'assenza dell'Assessore Caputo rispetto alla quale tuttavia faccio evidenziare, ferma la legittimità dell'impedimento, che l'interrogazione era rivolta prima di tutto al Presidente quale soggetto autore del provvedimento a fronte del quale scaturisce la gravissima vicenda che porto all'attenzione del Consiglio e ovviamente della Giunta. Ritengo, quindi, sia necessario, per l'urgenza della questione, che venga formalmente e pubblicamente evidenziata la circostanza perché il Presidente avrebbe dovuto delegare altro Assessore o comunque delegare, dal punto di vista tecnico, mancando una delega all'Assessore è ingiustificata l'assenza del Presidente della Giunta, quindi, chiedo, comunque, di sollevare la questione non per spirito di polemica, ma perché è opportuno che la stessa Amministrazione regionale prenda atto - visto che sinora non è accaduto - dei fatti gravissimi che sono contenuti in questa nota per la quale mi sarei aspettato, comunque, peraltro, avendone già avuto conoscenza da giorni, che si assumessero direttamente i provvedimenti che sono conseguenti a conclamate evidenze che mi accingo brevemente ad esporre nella necessità di doverne fare evidenza. Il Consorzio di Bonifica di Napoli e Volla Si tratta di una questione che a mio avviso non consente rinvii, ma deve essere immediatamente posta all'attenzione di chi ha il dovere di controllare e fino ad oggi non l'ha fatto. La ringrazio del breve tempo che userò molto rapidamente. Il Consorzio di Bonifica è un Ente che ha circa 50 dipendenti e gestisce milioni di euro, parliamo del Consorzio di Bonifica di Napoli e di Volla. Da circa 20 mesi quasi, ne è commissario straordinario un signore che si chiama Antonio Pagano, che è stato incaricato di tenere quest'Amministrazione al solo scopo di convocare gli organismi che dovrebbero procedere alla sua ordinaria gestione, non è accaduto e tantomeno credo sia stata fatta una verifica su quello che sta succedendo lì che in breve posso evidenziare nel fatto che questo signore si è incrementato l'indennità senza una giustificazione che sia legittima, si è assegnato un rimborso chilometrico mensile sulla scorta di norme che a mio avviso non trovano fondamento nell'argomento, ha provveduto all'acquisto di beni aziendali in modo del tutto contrario alla normativa, ha proceduto all'affidamento di incarichi a professionisti senza alcuna forma di evidenza, soprattutto continua ad affidare appalti per decine e a volte centinaia di migliaia di euro in violazione della normativa sugli appalti inderogabili e, peraltro, gli appalti in questione vengono assegnati a una ditta di Salerno il cui titolare risulta destinatario di 13 condanne penali, molto spesso per reati contro la Pubblica Amministrazione. Perfetto, riguardano sicuramente la gestione. Non faccio il poliziotto, non ci deve essere un contraddittorio, c'è una questione di evidenza pubblica che va sottoposta, non possiamo consentire che accada anche questo. Questo signore che fa il commissario ha un unico titolo che è q

PRESIDENTE

Consigliere, le ho concesso questo spazio, non le era neppure dovuto perché da Regolamento l'interrogazione è rinviata.