08 Question Time del 8 febbraio 2023 08

Question Time del 8 febbraio 2023

indice:
1 - Comunicazioni del Pesidente
2 - Legge regionale 29 dicembre 2020, n.38 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2021/2023 della Regione Campania - legge di stabilità regionale per il 2021
3 - Chiarimenti sui fondi stanziati dal Governo per la Regione Campania per gli interventi previsti dall'art. 2 commi 1, 2, 4 e 5 del D. lgs. n. 34 del 19 maggio 2020
4 - Situazione relativa al personale precario impiegato precedentemente all'emergenza Covid e che ha prestato servizio durante l'emergenza tuttora in servizio con contratto 15 Octies presso l'ASL NA 3 Sud
Comunicazioni del Pesidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti. Diamo inizio alla seduta di Question Time. Ricordo che le interrogazioni iscritte all'ordine del giorno dell'odierna seduta verranno discusse per omogeneità di materia e che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante, o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto di replicare per non più di due minuti. Vi comunico che la Giunta regionale, con nota pervenuta in data 6 febbraio ultimo scorso, ha chiesto il rinvio della discussione delle interrogazioni Reg. Gen. n. 207 a firma della Consigliera Carmela Rescigno e n. 210 a firma della Consigliera Valeria Ciarambino, per approfondimenti istruttori. Con nota pervenuta nella medesima data, il Consigliere Alfonso Piscitelli ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per motivi personali, pertanto, l'interrogazione a sua firma, Reg. Gen. n. 212 non sarà discussa.

Legge regionale 29 dicembre 2020, n.38 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2021/2023 della Regione Campania - legge di stabilità regionale per il 2021
GAETA ROBERTA

Grazie. Premesso, che l'art. 18 della richiamata legge regionale 38/2020 recita: Interventi per la valorizzazione delle vocazioni territoriali 1. La Regione Campania nell'ambito delle attività di valorizzazione delle vocazioni produttive del territorio regionale sostiene la realizzazione del Museo del Motore campano e l'organizzazione di un evento di levatura nazionale e internazionale concomitante con il riconoscimento nell'ambito del circuito promosso dall'ANCI nella città di Pomigliano tra le città dei motori. 2. Per le finalità di cui al comma 1 è attribuito al Comune di Pomigliano, quale ente attuatore, uno stanziamento di euro 300.000,00 per l'anno 2021, a valere sulla missione 5, Programma 2, titolo 1 del bilancio di previsione 2021-2023. Considerato, che le iniziative individuate e svolte dall'Amministrazione Comunale, concernenti l'attribuzione del finanziamento di cui all'art. 18 della già citata Legge 38/2020 della Regione Campania, dovevano essere svolte nel perimetro del dettato dal comma 1 dell'art. 18; Tutto quanto premesso interroga la Giunta regionale per sapere: se le attività programmate e svolte dall'Amministrazione Comunale di Pomigliano risultino coerenti con il dettato dell'art. 18 della L.R. 38/2020 e se le stesse siano state rendicontate e valutate dagli uffici regionali.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. In merito alle problematiche poste dall'interrogazione, la direzione generale competente Politiche Culturali e Turismo ha precisato: nell'ambito delle finalità di promozione e valorizzazione dei Musei e delle raccolte museali, di enti locali e di interesse locale, rientra anche l'assegnazione annuale dei contributi ai Musei e alle raccolte museali mediante l'emanazione di un avviso pubblico che disciplina preventivamente le modalità e i tempi di realizzazione degli interventi tramite fondi di Bilancio ordinario. Per il corretto perseguimento delle finalità di cui all'articolo 18 della legge regionale 38 del 2020 risultava pertanto necessario individuare preventivamente e congiuntamente con il beneficiario, una disciplina, relativa modalità e tempi di realizzazione degli interventi nell'ambito dei principi e criteri previsti dalla legge regionale n. 12 del 2005. Pertanto, al fine di concordare la programmazione delle attività da svolgere da parte dell'Amministrazione comunale ti Pomigliano d'Arco e le modalità di realizzazione degli interventi, si sono tenuti una serie di incontri volti alla definizione e all'approvazione di un disciplinare destinato a regolamentare gli interventi, nonché le procedure e le modalità di utilizzo del contributo straordinario in parola, al fine di consentirne il corretto impiego e la destinazione alle attività istituzionali perseguite dall'istituendo Museo del Motore, unitamente all'assunzione dell'impegno di spesa. In data 13 marzo 2021 si è svolta la prima riunione con l'Amministrazione comunale, allo scopo di avviare un confronto sulle caratteristiche essenziali della programmazione delle attività e degli interventi da realizzare, nonché dei rispettivi compiti a cui sono seguiti ulteriori incontri nei quali il Comune di Pomigliano d'Arco si è impegnato, così, ad inviare una programmazione dettagliata al fine di consentire il migliore utilizzo delle risorse appostate sul capitolo di Bilancio Gestionale 2021-2023. In data 7 giugno 2021, il Comune ha inviato l'elenco delle attività e degli interventi preordinati alla progettazione e all'implementazione del Museo del Motore, nonché all'organizzazione di un evento di levatura nazionale ed internazionale, concomitante con il riconoscimento di Pomigliano tra le città dei motori. Successivamente, dopo aver proposto alcune modifiche ed integrazione alle attività e agli interventi, il 4 agosto 2021 il Comune ha inviato sia la conferma dell'ammissibilità delle attività e degli interventi proposti per il Museo del Motore che per l'evento di levatura nazionale ed internazionale e anche il redigendo schema di disciplinare sulla regolamentazione delle procedure e delle modalità di utilizzo del contributo straordinario in parola. Si è stabilito, in particolare, che l'erogazione del contributo assegnato fosse subordinata all'acquisizione, da parte dei competenti uffici regionali, della prescritta documentazione delle spese sostenute. Tale comunicazione è stata riscontrata positivamente il 5 agosto 2021 con la condivisione dello schema di disciplinare, quindi, con decreto dirigenziale 177/2021 si è provveduto ad approvare l'elenco delle attività e degli interventi da realizzare al fine dell'assunzione dell'impegno di spesa e dell'utilizzo delle risorse stanziate per un importo complessivo di 300 mila euro e il disciplinare su attività e interventi dell'istituendo Museo del Motore, nonché dell'evento di levatura nazionale e internazionale. Successivamente, il Comune di Pomigliano d'Arco comunicava l'avvenuta costituzione del Comitato Scientifico per l'istituzione e la promozione del Museo del Motore. Il Comune, con delibera 208 dell'11 novembre 2021, istituiva l'archivio fotografico e video per il Museo dell'Industria del Motore (MIM) prevedendo, contestualmente, la possibilità d'individuare un professionista dotato di specifica conoscenza del territorio, nonché della realtà industriale pomiglianese, a cui affidare l'individuazione di ulteriori beni culturali afferenti al patrimonio storico e archivistico industriale da mettere a disposizione del Museo dell'Industria e del Motore e l'impegno a reperire materiale fotografico e non dei diversi stabilimenti industriali di Pomigliano. Nell'ambito del Pomigliano Winter Festival sono stati previsti 2 eventi per la promozione del Museo che, tuttavia, non è stato possibile realizzare nel 2021 per motivi legati all'emergenza epidemiologica del Covid. L'Amministrazione comunale, in considerazione della complessità delle attività da porre in essere e delle criticità operative legate all'emergenza epidemiologica, in data 29 dicembre 2021, ha inviato richiesta di proroga e di re-imputazione di parte del contributo, pari a 275 mila euro, avendo, con determina dirigenziale del 30 dicembre 2021, affidato lo studio di fattibilità per la realizzazione del Museo dell'Industria e del Motore, per un importo pari ad euro 25 mila. Pertanto, con delibera 194 del 20 aprile 2022, la Giunta ha approvato la re-imputazione del contributo e in data 14 settembre 2022 la Direzione Generale ha richiesto un monitoraggio delle attività poste in essere, sollecitando, altresì, la rendicontazione del contributo nei termini di legge. Con determina del Dirigente n. 492 del 27 settembre, è stato bandito il concorso di idee per la progettazione del Museo dell'Industria e del Motore negli spazi ex Arveco di Pomigliano d'Arco. In data 29 dicembre 2022 è pervenuta la nota descrittiva relativa alle attività poste in essere dalla quale si evince che nelle date del 15 e 16 dicembre 2022 si sono svolti 2 eventi dal titolo l'Eredità dell'innovazione e la Civiltà industriale di Pomigliano d'Arco passato, presente e futuro, con relatori del mondo accademico e industriale. Nel corso degli eventi sono stati, altresì premiati i vincitori del concorso di idee. Ho partecipato anche io, ero presente. Infine, in data 2 febbraio 2023, quindi, recente, è stato richiesto un incontro tecnico presso gli uffici regionali, al fine di chiarire l'iter amministrativo e contabile ancora in corso.

GAETA ROBERTA

Ringrazio l'Assessore e chiedo che vengano trasferiti gli atti relativi al monitoraggio o al cronoprogramma delle attività. Grazie.

Chiarimenti sui fondi stanziati dal Governo per la Regione Campania per gli interventi previsti dall'art. 2 commi 1, 2, 4 e 5 del D. lgs. n. 34 del 19 maggio 2020
MUSCARA' MARIA

Grazie Presidente. Buongiorno Assessore. La richiesta è molto semplice, i fondi che sono stati assegnati alla Regione Campania al fine di rafforzare l'offerta formativa delle singole Regioni, per il Covid, ammontavano a una cifra molto elevata, quasi 164 milioni di euro per interventi che avevano lo scopo di contrastare e contenere l'emergenza del Covid. Ho fatto un'interrogazione a cui ho avuto anche risposta e in questa risposta i direttori sanitari, il direttore generale per la Tutela della Salute, ha risposto che la cifra spesa fino a qualche mese fa, per tutti gli interventi, rispondeva a meno del 20 per cento della cifra totale. In poche parole, di 164 milioni circa, abbiamo speso soltanto una quarantina di milioni di euro e siccome questa somma era destinata al Covid, ma anche a rafforzare tutte le strutture sanitarie che naturalmente, finita l'emergenza Covid sarebbero state utili nella nostra Regione per una serie di emergenze sanitarie, ma anche nella quotidianità della gestione sanitaria. Chiedo se questa cifra è recuperabile e a che punto stiamo, perché nell'interrogazione mi era stato detto che c'erano dei colloqui con il Ministero attraverso i quali si stava tentando di recuperare questi soldi per spenderli nel modo migliore. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Come spesa siamo un po' più avanti, siamo già a circa 60 milioni. In merito alle problematiche poste dall'interrogazione, la direzione per la Tutela della Salute e il coordinamento del sistema sanitario ha fornito i seguenti chiarimenti: per quanto concerne la modalità di erogazione dei fondi stanziati dal decreto-legge 34 del 2020, la direzione ha evidenziato che il decreto non prevede l'erogazione dei fondi ai soggetti attuatori senza che da parte di questi ultimi vengano rendicontati i pagamenti effettuati. Di fatti, fino ad ora, da parte dello Stato è stata corrisposta direttamente alle aziende sanitarie, nel mese di aprile 2021, la sola quota prevista a titolo di anticipazione, pari a 21 milioni 164 mila. Le erogazioni successive saranno effettuate in funzione delle rendicontazioni che le aziende sanitarie provvederanno a presentare, secondo il disciplinare di attuazione economico finanziaria. Allo stato attuale, le spese sostenute non possono essere ancora rendicontate, nonostante la spesa sostenuta sia di gran lunga superiore all'anticipazione ricevuta, in quanto la Regione è in attesa del nulla osta tecnico, da parte del Ministero della Salute, della rimodulazione del Piano di potenziamento contenuto nella delibera di Giunta 168 del 2022 con cui le aziende hanno rivisitato alcune attività ed alcuni importi rispetto al Piano originario. In ogni caso, si precisa che l'importo destinato dal decreto-legge 34, a favore della Regione Campania, al netto dell'anticipazione già ricevuta, è iscritto tra i crediti verso lo Stato del Bilancio consolidato del nostro Servizio Sanitario Regionale. Soldi non se ne perdono. Per quanto riguarda l'aggiornamento importi sostenuti per gli interventi di cui alla delibera di Giunta 378 del 2020, si rappresenta che in seguito a quanto comunicato nella risposta dell'interrogazione Reg. Gen. 482 del 5 luglio 2022, di contenuto analogo, l'importo sostenuto dalle aziende sanitarie tramite risorse proprie, per gli interventi previsti dalla delibera 378 del 2020, è pari ad un totale di quasi 60 milioni di euro. Detti importi sono aggiornati a febbraio 2023 e sono dettagliati nelle sottoelencate tabelle. Segue una tabella per singola Asl che potrei anche leggere, ma penso sia inutile, il totale è di 59 milioni 300 mila circa. Relativamente all'iter per ottenimento del nulla osta al Piano di rimodulazione, la direzione ha evidenziato che a seguito della pubblicazione del febbraio 2021, del disciplinare di attuazione economico finanziaria e relativo a rendicontazione delle spese che, tra l'altro, prevedeva la possibilità di rimodulare gli interventi per renderli più aderenti alle effettive esigenze e alle disponibilità finanziarie, fermo restando l'ottimale raggiungimento degli obiettivi previsti dal cosiddetto Decreto Rilancio, i soggetti attuatori della Regione Campania hanno formulato alcune richieste di rimodulazione degli interventi di cui alla delibera 378 del 2020 che hanno richiesto diverse attività di condivisione informale, nonché interlocuzioni e perfezionamenti della proposta di rimodulazione. Inoltre, tale rimodulazione, per essere efficace, deve ottenere il nulla osta tecnico da parte del Ministero della Salute, dell'unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia e anche della Corte dei conti. Alla data odierna, la Regione Campania è purtroppo ancora in attesa di questo nulla osta. Infine, per quanto concerne l'aggiornamento dello stato di avanzamento dei lavori dei Pronto Soccorso, la direzione ha riportato i dati aggiornati al 31 dicembre 2022 dello stato dei lavori dei 26 Pronto Soccorso previsti dalla delibera 378, come risultanti nella sottoindicata tabella, con la precisazione che le informazioni sono desunte dalla colonna n. 33, lavori, stato di attuazione, attività del file di monitoraggio inviato a cadenza mensile al Ministero della Salute. I lavori da avviare sono il 50 per cento, i lavori in corso di affidamento sono il 3,85 per cento, quelli in corso sono il 26 per cento e quelli in esercizio il 15,38 per cento, poi, ce n'è uno non definito che va in quelli da avviare, quindi, abbiamo il totale. Ciò posto, le motivazioni addotte al ritardo sono riconducibili alle seguenti casistiche: la necessità di cessazione della pandemia per poter intervenire negli spazi oggetto dell'intervento e causa ritardo nella contrattualizzazione con l'operatore economico per quattro interventi, motivi tecnici sono riferiti a 5 interventi, poi, c'è l'intervento oggetto di rimodulazione, come da delibera 168 del 2022, attualmente in attesa di nulla osta del Ministero relativo a 5 interventi.

MUSCARA' MARIA

Grazie. Con i dati che lei ha elencato non mi trovo, nel senso che la risposta all'interrogazione che ho fatto, la risposta è dell'11 gennaio 2023, quindi, di qualche giorno fa, loro mi parlano di un totale di spesa di 38 milioni 913 mila, quindi, non i 60 milioni che hanno detto a lei, e sono dettagliati Asl per Asl. Spero vivamente che l'interlocuzione con il Ministero faccia recuperare quello che non è stato speso, perché tra le risposte che anche lei ha elencato e le motivazioni che hanno addotto al ritardo, veramente trovo sia imbarazzante scrivere che i soldi che bisognava spendere per l'emergenza Covid, quindi, avevano un destino ben preciso e anche uno spazio temporale ben preciso, non sono stati spesi per motivi tecnici che non si capisce che cosa devono essere, ma la cosa veramente più imbarazzante è che dice: "Bisognava aspettare la cessazione della pandemia per poter intervenire negli spazi". Comprendo che magari in quel Pronto Soccorso non puoi intervenire perché l'emergenza Covid lì t'impedisce di entrare, ma fai altre cose, attivi altri Pronto Soccorso, cioè, l'emergenza Covid l'abbiamo subita tutti, poteva essere veramente l'occasione per spendere e spendere bene questi soldi. Con le cifre non ci troviamo, poi guarderò i suoi dati, perché la risposta che ho io di gennaio è altra e speriamo che quest'interlocuzione con Ministero e Corte dei conti riesca a farci recuperare quello che non si è speso, perché le condizioni della sanità campana e dei Pronto Soccorso Campani sono tali che non possono consentire nessun tipo di ritardo. Ci voleva una task force che agisse soltanto per spendere e spendere bene questi soldi, così purtroppo non è stato. Grazie della risposta.

Situazione relativa al personale precario impiegato precedentemente all'emergenza Covid e che ha prestato servizio durante l'emergenza tuttora in servizio con contratto 15 Octies presso l'ASL NA 3 Sud
IOVINO FRANCESCO

Innanzitutto ringrazio il Presidente, naturalmente mi dissocio da quello che è stato detto precedentemente, rispetto a quella che era la dinamica del Covid, la spesa, naturalmente, ha generato, in un certo qual senso, aspettative, anche rispetto al personale, diciamo, diverse da quelle che erano le fasi concorsuali, quindi, a volte si generano delle fratture tra il personale e l'Amministrazione perché interviene la norma nazionale la quale, in un certo qual senso, prova ad intervenire e a stabilizzare, quindi, non è vero che non è stato fatto niente bene, ci tengo a dirlo prima da cittadino e poi da Consigliere regionale di questa maggioranza. La situazione relativa al personale precariato impegnato, precedentemente, nell'emergenza Covid, che ha prestato servizio durante l'emergenza, tuttora in servizio con contratto 15 Octies presso l'ASL Napoli 3. Interrogazione. Premesso che: precedentemente al Coronavirus, l'ASL Napoli 3 Sud ha assunto 60 fisioterapisti mediante contratto di avviso pubblico per titolo e colloquio con contratto 15 Octies di libero professionista; a seguito di innumerevoli proroghe i professionisti sono in servizio dal 2018 ad oggi; la graduatoria di merito rieletta a seguito di esame e valutazione di titoli è esaurita; suddetti professionisti garantiscono i Lea prestando servizio per le cure domiciliari dei vari distretti sanitari dell'ASL Napoli 3; nel 2020 e 2021 sono state presentate domande per la stabilizzazione dei professionisti con l'ultima richiesta di ricognizione proposta dalla Regione Campania, il 14 febbraio 2022, cioè sono proprio queste fasi di ricognizione che guardano nell'interesse dei lavoratori, nell'interesse dei cittadini, della prestazione, perché la Regione Campania, ad un certo punto, decide di fare ricognizione rispetto a quelle che sono, poi, le dinamiche post Covid o da fase Covid; l'ASL Napoli 3 ha indetto concorso pubblico con riserva di 50 posti per l'assunzione di 60 fisioterapisti a tempo indeterminato, ritenendo che sia l'unica via possibile all'assunzione di personale rientrante nella categoria del comma 2, altre aziende sanitarie e che non hanno proceduto a concorsi riservandosi la stabilizzazione dei commi 2 valutandone, poi, le competenze acquisite. Mi dispiace che venga abbandonata l'Aula. L'ASL di Latina, l'ASL di Ragusa, l'ASL di Caserta, l'ASL di Napoli 1 centro, l'ASL di Salerno, l'ASL di Caserta ha adoperato un sistema di pseudo-stabilizzazione, non ho letto, nello specifico, i contratti, ma penso che abbiano adoperato un criterio diverso rispetto a quello che ha assunto l'ASL Napoli 3, la quale, sicuramente, avrà operato con dei criteri, ma più volte, i fisioterapisti che lavorano presso l'ASL mi hanno chiesto d'intervenire e di capire, anche perché molti di loro si trovano, in quel periodo che va dal 1 giugno 2020 al 30 giugno 2022, avendo lavorato dal 2018, sono quasi 58 mesi, quindi avrebbero già abbondantemente maturato quella fase che prevede che dal 1 gennaio 2020 al 6 giugno 2022, bastava fare 6 mesi o, in alcuni casi, 18 mesi, nell'eventuale stabilizzazione, quindi, la richiesta è di capire, l'ASL ha operato già diligentemente dando la possibilità al 50 per cento di essere riservato a chi aveva maturato quel requisito, perché alcune ASL hanno ottemperato la stabilizzazione e altre ASL hanno pensato di ridurre al 50 per cento quella che poteva essere, praticamente, la quota riservata a chi aveva un contratto Co.Co.Co., un contratto che non è a tempo indeterminato, un contratto determinato, ma erano vere e proprie consulenze da trasformare poi in eventuale stabilizzazione, quindi, la vera e propria domanda dice: perché le ASL hanno adoperato il sistema della stabilizzazione e qui, invece, hanno preferito stabilire che il 50 per cento dei posti li riservavano a chi aveva quel requisito di contratti a progetto e l'altro 50 per cento a chi non aveva contratto. Ho ascoltato la collega Muscarà, la quale forse si è infastidita per ciò che ho detto, però io l'ho ascoltata, mi dispiace che lei non mi abbia ascoltato. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. La Direzione Generale, in merito ai quesiti posti, così riferisce: in relazione all'applicazione delle disposizioni in materia di stabilizzazione del personale precario presso le aziende del Sistema Sanitario della Regione Campania, in possesso dei requisiti di cui al Decreto Legislativo 75/2017 articolo 20 e commi 1 e 2, diede le prime indicazioni alle ASL con la circolare protocollo 455915 del 13 luglio 2018. Successivamente, a seguito dell'intervento normativo di cui all'articolo 1 comma 268 lettera B della legge 234/2021, sono state emanate, con le circolari 364421 del 13 luglio 2022 e 7909/2023, le linee guida in merito alla nuova procedura di stabilizzazione prevista, con particolare riferimento alle esclusioni, già nella prima circolare del 2018 si segnalano, esclusivamente, i seguenti casi: sono esclusi dal processo di stabilizzazione i titolari di borse di studio, i contratti di somministrazione di lavoro presso le pubbliche amministrazioni, il personale in assegnazione temporanea, ex articolo 42 Bis del Decreto Legislativo 151/2001, il personale convenzionato con il servizio sanitario nazionale, anche ai fini della ricostruzione dell'anzianità dei 3 anni previsti. Gli orientamenti regionali si pongono, ovviamente, in linea con la normativa statale, tenuto conto che per costante giurisprudenza costituzionale, qualunque norma regionale intenda sostituirsi alla negoziazione delle parti, quale imprescindibile fonte di disciplina del rapporto di pubblico impiego, comporta un'illegittima intrusione nella sfera di attribuzione del legislatore statale in materia di ordinamento civile. L'Amministrazione regionale, con l'emanazione delle linee guida, ha indicato anche le modalità procedurali per stabilizzazione del personale in possesso dei requisiti, esaurendo qui la sua competenza in argomento. Quindi, leggi dello Stato e indicazioni con circolari prescrittive da parte della Regione. Le procedure di stabilizzazione, le modalità d'indizione, la verifica del possesso dei requisiti, rientrano, infatti, nell'esclusiva competenza aziendale, nel rispetto delle facoltà assunzionali di ciascuna azienda, che riguarda il fabbisogno delle aziende e riguarda, ovviamente, la responsabilità delle aziende che hanno una loro natura giuridica, quindi, rispondono direttamente del loro operato, nel caso di specie l'ASL Napoli 3 poteva adottare 2 modalità di reclutamento: avviando due procedure separate, una riservata e un'altra pubblica oppure indire un'unica procedura con la quota di riserva per il personale in possesso dei requisiti per la stabilizzazione nel rispetto delle percentuali stabilite dalla legislazione vigente e dalle circolari regionali. Una delle due strade avrebbe portato comunque allo stesso risultato. C'è la legge dello Stato alla quale dobbiamo dare tutti attenzione e poi ci sono le circolari regionali che esplicano quelle che sono le normative.

IOVINO FRANCESCO

Non è assolutamente una replica, è l'accettazione di un bisogno, di esplicitare ancora meglio i bisogni di questi 60 fisioterapisti che spesso sono venuti da noi in Consiglio regionale a porci delle questioni. Anch'io sono cosciente del fatto che la quota sia stata riservata, naturalmente, come le avevo anticipato, mi hanno fatto riferimento ad una serie di contratti per la Provincia di Caserta, per la Provincia di Latina, ma ho immaginato che si sia verificato che quella quota anziché svolgere una fase concorsuale unica nella quale veniva riservata una quota per chi aveva quel contratto e un'altra quota andava riservata per chi non rientrava in quella tipologia, quindi, sicuramente è stata esaustiva e chiara la relazione da parte dell'Assessore Marchiello, naturalmente, la nota dell'Assessore è qui agli atti, la prenderò, la farò mia, la condividerò con i fisioterapisti che mi hanno fatto questa richiesta. Vi ringrazio, buona giornata a tutti.