Question Time del 19/4

Question Time del 19/4

indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Società partecipata EAV - assunzioni operai addetti alla manutenzione
3 - Riabilitazione post acuzie di alta specialità - situazione regionale
4 - Variante tra Maiori e Minori alla SS 163, con riqualifica urbanistica della sede dismessa: l'intervento è relativo ad una variante in galleria all'esistente tracciato della SS 163
5 - Lavori di allargamento via Comunale Margherita
6 - Chiusura Primo soccorso di Afragola - criticità
7 - Determinazione del Consiglio di Stato e gestione dello stadio "A. Collana" di Napoli
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e benvenuti all'odierna seduta di Question Time. Ricordo che le interrogazioni iscritte all'ordine del giorno verranno discusse per omogeneità di materia e che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno il Consigliere proponente ha la facoltà d'illustrare l'interrogazione per non più di 1 minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di 3 minuti. Successivamente l'interrogante o altro Consigliere del medesimo Gruppo ha il diritto di replicare per non più di 2 minuti. Passiamo alla prima interrogazione di oggi, Reg. Gen. 225/2 che ha ad oggetto "Società partecipata EAV - Assunzioni operai addetti alla manutenzione", a firma del Consigliere Nappi della Lega. Collega, prego.

Società partecipata EAV - assunzioni operai addetti alla manutenzione
NAPPI SEVERINO

Grazie Presidente. Premesso che Eav è una società a totale capitale pubblico di cui la Regione Campania è socio unico e che gestisce per conto di quest'ultima il trasporto pubblico ferroviario e su gomma; la società, negli ultimi tre anni, ha notevolmente incrementato il proprio organico, attività costantemente rivendicata direttamente dal Presidente della Giunta regionale come espressione delle capacità anche organizzativa della società regionale oltre che come leva per il miglioramento dei servizi offerti; fra gli altri risultano assunti, nei mesi di gennaio e di settembre 2020, oltre 70 operai, tutti direttamente destinati allo svolgimento di mansioni manutentive, anche se tale numero - pure in relazione al complesso delle assunzioni effettuate - appare insufficiente rispetto alle esigenze del servizio; infatti le condizioni in cui versa il servizio fornito ai cittadini campani dalla partecipata è addirittura entrato a far parte dell'aneddotica nazionale, tali e tante sono le quotidiane disfunzioni e i disservizi che, in particolare, affliggono la rete Circumvesuviana; oltre alla vetustà delle vetture e del materiale ferroviario, tali eventi, assai di sovente, dipendono dalla scarsità dell'attività manutentiva posta in essere dall'Eav sulle vetture e sulla rete, come costantemente denunciato dalla maggior parte delle organizzazioni sindacali oltre che dagli accertamenti compiuti dai tecnici ministeriali. Considerato che da informazioni acquisite parrebbe che i nuovi assunti in realtà risulterebbero avviati alle prime attività formative mediamente soltanto oltre un anno e mezzo dopo la loro assunzione e che, ad oggi, in molti casi, a distanza di oltre 3 anni dall'inizio dei relativi rapporti di lavoro, questi operai non avrebbero ancora terminato neppure il percorso formativo necessario al rilascio della certificazione tecnica occorrente per lo svolgimento dei compiti per i quali da circa 3 anni l'Eav ha proceduto al loro inserimento nell'organico aziendale, con conseguente accollo dei relativi oneri retributivi e previdenziali. Osservato che tali circostanze, qualora corrispondenti al vero, anche soltanto in parte, configurerebbero un'ulteriore quanto gravissima dimostrazione dell'inadeguatezza amministrativa, organizzativa e gestionale dell'Eav, fonte di un gravissimo nocumento per i cittadini, sia sotto il profilo della qualità e quantità del servizio reso, sia sotto il versante del cospicuo danno economico che sarebbe stato arrecato alla collettività da tale rilevante spreco di risorse pubbliche. Chiedo al Presidente della Giunta Regionale di conoscere quali provvedimenti, laddove ciò che mi è stato riferito risponda al vero, intenda adottare per rimediare alla sopra evidenziata mala gestio del personale e dei servizi offerti al pubblico e conseguentemente se intende avviare le opportune azioni, anche legali, per recuperare il cospicuo danno economico arrecato alla finanza dell'Ente, e quindi ai cittadini campani, per effetto di tale negligente e ingiustificabile condotta amministrativa e organizzativa. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. In merito ai quesiti posti, la direzione generale per la mobilità ha rappresentato che Eav Srl, a seguito dell'espletamento della selezione pubblica indetta con bando pubblicato sul Burc n. 67 del 2018, relativa a complessivamente assunzioni per 350 unità, nell'arco del periodo compreso tra il mese di gennaio e il mese di novembre 2020 ha perfezionato, tra le altre, le assunzioni relative al personale rivestente qualifica di operaio. Secondo quanto rappresentato dalla citata società, ad oggi, tutto il predetto personale con qualifica di operaio, destinato allo svolgimento di attività afferenti alla manutenzione, ha sostanzialmente assolto agli obblighi formativi previsti e risulta pertanto in possesso delle prescritte abilitazioni necessarie allo svolgimento delle mansioni proprie del settore manutentivo. Il percorso formativo è stato, tuttavia, condizionato dalle severe restrizioni conseguenti alla pandemia Covid-19 a seguito delle quali è stata vietata la possibilità di organizzare aule di formazione in presenza. Tale situazione di carattere straordinario si è peraltro sovrapposta alla complessità insorta a seguito del passaggio di EAV Srl sotto l'egida dell'Agenzia Ansfisa nel luglio 2019, che ha sostituito l'Ustif, a seguito del quale la società stava riorganizzandosi per ottemperare alle severe prescrizioni previste dall'Agenzia che subordina il rilascio delle abilitazioni solo al termine di percorsi formativi che possono estendersi per una durata complessiva, anche superiore ai 7 mesi. Ciò nonostante, tutti gli operai neoassunti sono stati fin da subito assegnati ai reparti manutentivi, sia dai rotabili che dell'infrastruttura e coinvolti, per quanto possibile, nei processi manutentivi ai vari livelli, in coerenza con le prescrizioni normative in materia, partecipando, attivamente, al ciclo produttivo. In merito alle carenze di ulteriori operai nel settore manutentivo, sia infrastruttura sia trasporto, la Direzione per la Mobilità riferisce che la società assicura che effettuerà le assunzioni non appena le condizioni finanziarie dell'Azienda consentiranno di procedere in tal senso, avendo, comunque, l'azienda, l'obbligo di preservare l'equilibrio economico-finanziario già messo a dura prova dal calo dei ricavi del traffico conseguente alla crisi pandemica, dall'inflazione e dall'incremento dei costi dell'energia e del carburante.

NAPPI SEVERINO

Grazie Presidente. Mi domando solo perché quest'Amministrazione regionale vuole necessariamente aspettare l'intervento degli organi giurisdizionali e non porre fine, preventivamente, a questi fenomeni che sono gravissimi, perché quello che abbiamo sentito conferma esattamente ciò che temevamo fosse vero, solo che non si possono dire le bugie in modo così eclatante e soprattutto esporre un organo di governo a queste figuracce. Faccio un esempio con nomi e cognomi: tale Cirella Alessandro risulta assunto il 15 gennaio 2020, inizia il primo percorso di base il 14 aprile 2021 e consegue l'abilitazione soltanto il 30 marzo del 2022, a distanza di quasi 2 anni, dopodiché, comincia, per poter fare la mansione per cui viene già pagato ma non può svolgere, un secondo corso il 7 luglio 2022 e lo conclude il 15 dicembre 2022. Infine, per poter cominciare, davvero, a svolgere il lavoro per cui ormai viene pagato da circa 2 anni e mezzo, inizia il contesto operativo "Linee Vesuviane", cioè quello dove lui è stato addetto, il 19 dicembre 2022 lo termina solo il 20 febbraio 2023. Quest'attività vergognosa nella scansione dei tempi riguarda circa 70 persone, fate i conti e scoprite perché l'EAV presenta un buco di Bilancio soltanto per il 2022, di oltre 40 milioni di euro a cui quest'Aula è stata costretta, dalla scelta del Presidente della Giunta regionale, a fornire ossigeno, cioè, 40 milioni di euro, semplicemente per continuare a fare roba indecente come questa. Quando caccerete quest'incompetente che fa il Presidente della società, quando manderete a casa questa gente che sperpera il denaro pubblico dei campani sarà sempre troppo tardi e rischieremo di dover restituire allo Stato e alla Regione soldi che sono stati letteralmente stracciati con buona pace di gente che voleva solo lavorare perché per questo era stata assunta. Grazie.

Riabilitazione post acuzie di alta specialità - situazione regionale
PELLEGRINO TOMMASO

Grazie Presidente, onorevole Ciarambino, e grazie ai colleghi per la disponibilità. Il tema della riabilitazione, nella nostra Regione, è un tema particolarmente importante, soprattutto quando parliamo di riabilitazione post acuzie e di alta specialità, mi riferisco a quella riabilitazione intensiva, una riabilitazione che richiede un trattamento impegnativo in tutta la fase, richiede un'assistenza continua, anche medica, nel corso delle 24 ore, parliamo di situazioni invalidanti importanti. In particolare, possiamo parlare, quando parliamo di riabilitazione intensiva, della riabilitazione funzionale, identificata con il codice 56 per quanto riguarda la Regione Campania oppure la neuroriabilitazione, con il codice 75 o la riabilitazione legata all'unità spinale con il codice 28. Sono queste le riabilitazioni intensive che richiedono un trattamento specifico e importante. La Regione Campania, con diversi provvedimenti, ne ha definito quelli che sono i fabbisogni. Oggi c'è un dato, e questo è il lato che voglio sottolineare, mi fa piacere sottolineare: nella nostra Regione, purtroppo, le richieste per quanto riguarda la riabilitazione intensiva sono sicuramente superiori - penso al codice 75, cioè la neuroriabilitazione - a quelle che sono le effettive disponibilità individuate dalla Regione Campania. Come lo definiamo questo? Basta vedere le liste d'attesa, abbiamo delle liste d'attesa particolarmente lunghe soprattutto per quanto riguarda le varie forme di riabilitazione intensiva. Cosa determina? In primo luogo determina, ovviamente, una migrazione anche verso altre Regioni, perché i pazienti che necessitano di una riabilitazione, molto spesso, tra l'altro, sono pazienti che vengono da un ricovero e andrebbero trasferiti direttamente in un centro di riabilitazione per poter al meglio recuperare quelle funzioni che una patologia invalidante ha determinato. In questo caso, purtroppo, c'è una migrazione verso altre Regioni, comportando, anche questo, un aggravio di spesa per la Regione Campania, così come comporta un aggravio di spesa per la Regione Campania anche il fatto che si determinino dei ricoveri impropri, cioè vengono ricoverati per urgenza o per necessità in strutture che non sono quelle adatte a seguire quel determinato percorso. Ancor più, va detto che ci sono situazioni che determinano soprattutto il disagio che andiamo ad arrecare al paziente e anche alla famiglia, perché laddove ci sono delle patologie invalidanti, chiaramente, i pazienti vengono anche accompagnati dalle famiglie e quindi andare in altre Regioni e avere una situazione di difficoltà per avere un centro di riabilitazione, determina non pochi problemi familiari e al paziente stesso. I due elementi importanti da sottolineare sono innanzitutto che ci sono delle strutture che attualmente fanno questo tipo di riabilitazione, che sono anche disponibili ad ampliare la possibilità dell'offerta che viene data dalla Regione Campania, in secondo luogo, ci sono anche strutture già pronte, penso al centro risvegli presso il Campolongo Hospital di Eboli, dove c'è una struttura già pronta, inaugurata qualche mese fa, che oggi, però, necessita dell'approvazione da parte della Regione, cioè dell'iter autorizzativo da parte della Regione per poter partire a breve e dare un servizio non soltanto in più ai cittadini della Regione Campania, ma ad un'area geografica che è completamente scoperta per quanto riguarda questo tipo di riabilitazione; un altro aspetto che mi fa piacere sottolineare è che ci sono delle tariffe che non sono perfettamente uniformi per tutte le strutture che svolgono questo tipo di attività, questo tipo di attività che è in grado di coprire i costi di gestione sostenuti da questa riabilitazione intensiva, anche questo, quindi, andrebbe corretto per creare uniformità per tutti i centri di riabilitazione che sono riconosciuti dalla Regione Campania. Penso, conoscendo anche la sensibilità su questo tema del Presidente De Luca, che possiamo dare delle risposte anche immediate ai nostri pazienti, facciamo certamente un qualcosa di utile affinché i pazienti che hanno avuto la sfortuna di avere patologie invalidanti, quindi, che richiedono una riabilitazione intensiva che può recuperare una parte di quelle funzioni che sono state limitate e soprattutto possiamo dare un servizio evitando quella migrazione che è oggi particolarmente sentita ed elevata verso altre Regioni, quindi, andando a fare anche del bene alle casse regionali. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Indubbiamente è una materia complessa, delicata, particolarmente attenzionata. In merito al quesito la Direzione per la Salute ha rappresentato che con decreto del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro, 103/2018 recante: "Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015 e aggiornamento a dicembre 2018", la Regione ha programmato i posti letto per l'alta specialità riabilitativa in funzione dei criteri declinati dal DM 70/2015, prevedendo, per la loro collocazione in presidi ospedalieri sede di DEA di primo e secondo livello o dei presidi ospedalieri ad indirizzo riabilitativo. Relativamente alle attività di riabilitazione codice 75 il DCA 2018 ha definito un fabbisogno complessivo di 150 posti letto distribuiti per macroarea prevedendo, nella macroarea di Avellino-Benevento, i posti letto in dotazione dell'IRCCS Maugeri, 15 posti letto e del presidio ospedaliero Sant'Angelo dei Lombardi ASL di Avellino, altri 15 posti letto. Nella macroarea di Caserta sono programmati, nell'Azienda Ospedaliera Sant'Anna e Sebastiano, DEA di secondo livello, 10 posti letto e ulteriori 10 posti ancora d'assegnare. Nella macroarea di Napoli sono previsti 34 posti letto, 16 posti dell'ASL Napoli 1, 10 presso il Cardarelli, 8 presso il Santobono, nonché ulteriori 20 posti codice 75 ancora da assegnare. Della macroarea di Salerno sono previsti 16 più 6 posti letto, centri di risvegli, codice 75 e ulteriori 20 posti letto, codice 75, ancora da assegnare. La situazione di emergenza per la diffusione dell'emergenza Covid-19 e la conseguente necessità per il sistema sanitario regionale di potenziare le attività volte a fronteggiare l'elevato numero di nuove infezioni da Sars-CoV-2, hanno rallentato i processi di attivazione dei posti letto pubblici, programmati di alta specialità riabilitativa. Con delibera 165 del 6 aprile 2022 e successiva 101 del 7 marzo 2023, sono stati aggiornati ed integrati i requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi per l'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio delle attività di riabilitazione ospedaliera. A tale proposito si evidenzia che è in corso di perfezionamento il provvedimento regionale che definisce le procedure per il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio dell'alta specialità riabilitative codice 75 e i parametri di valutazione, ai fini dell'attribuzione di 50 posti letto assegnati nel CDA n. 103/2018, agli erogatori privati per le macroaree di Caserta, dove verranno assegnati i 10 posti letto, di Napoli 20 posti letto e di Salerno altri 20 posti letto.

PELLEGRINO TOMMASO

Innanzitutto ringrazio l'Assessore Marchiello che, come sempre, è puntuale e preciso nelle sue risposte, soprattutto per la sensibilità che conosco su questo tema in particolare, da medico. La risposta, però, mi conferma due cose importanti: la prima che ancora rispetto al fabbisogno individuato dalla Regione Campania di 150 posti, circa il 50 per cento di quei posti, di fatto, ancora vanno assegnati, quindi, cercando di accelerare in questa direzione, possiamo, da subito, andare ad aggiungere altri circa 60 posti letto sul codice 75, ad esempio, con i quali andremo a dare una risposta molto più forte ed incisiva a quei pazienti che necessitano di una riabilitazione intensiva riguardante, appunto, il codice 75. Ancor più, possiamo risolvere questo problema da una parte attivando, appunto, ad esempio, nella macroarea di Salerno, dove sono previsti i 20 posti letto, il Centro Risvegli che è già pronto, tra l'altro mi risulta che ha tutti i requisiti già validati, è già operativo, quindi, andrebbe soltanto autorizzato, può partire nel giro di 24 ore, penso che lì possiamo, anche da subito, ma richiedendo ai nostri uffici di accelerare le procedure autorizzative. Potrebbe essere l'occasione, l'interrogazione, per cercare di accelerare le autorizzazioni, così come anche per i restanti fabbisogni e per i restanti posti letto, di valutare anche la disponibilità da parte di quelle strutture che già stanno facendo nelle varie Province, laddove ci sono dei posti da assegnare, di valutare la disponibilità di quelle strutture che si sono dichiarate disponibili ad implementare il numero di posti letto avendone già i requisiti. Avendo già i requisiti, in quelle strutture, penso che facilmente possiamo dare una risposta concreta. Penso che realmente, su questo tema particolarmente sentito, dove ci sono delle famiglie, quando parliamo di riabilitazione intensiva, hanno una sofferenza non di poco conto, ne conosco diverse che hanno disagi importanti, hanno difficoltà importanti e soprattutto sappiamo, anche in qualità di medico, quanto sia importante fare una riabilitazione adeguata nei centri che sono finalizzati e sono professionali da questo punto di vista, quindi, per rispondere a quel tipo di riabilitazione. Penso che in modo semplice, come Regione, possiamo dare una risposta immediata per evitare lunghe liste d'attesa, che di fatto è quello che si verifica, o addirittura mettere in condizione questi pazienti a dover andare in altre Regioni o quantomeno, addirittura, in alcuni casi non potendoselo permettere, a non fare proprio quella riabilitazione che è fondamentale per recuperare determinate funzioni. Grazie.

Variante tra Maiori e Minori alla SS 163, con riqualifica urbanistica della sede dismessa: l'intervento è relativo ad una variante in galleria all'esistente tracciato della SS 163
CARPENTIERI NUNZIO

Grazie Presidente. Assessori, colleghi Consiglieri, dirigenti, funzionari, buongiorno. Premesso che la Giunta Regionale della Campania, ha operato varando un vasto programma di interventi tesi a migliorare la rete della mobilità regionale nell'ottica della sostenibilità; in questa prospettiva è stato predisposto il programma "Interventi di mobilità sostenibile nelle Costiere Amalfitana e Sorrentina" finalizzato ad incrementare e migliorare l'accessibilità alle Costiere attraverso la realizzazione di una pluralità di interventi improntati alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale; il programma, che prevede l'impiego di 100 milioni di euro a valere su fondi FSC 2014-2020, prevede 19 interventi, di cui 7 su rete stradale, 5 collegamenti meccanizzati, 4 funivie, 2 parcheggi d'interscambio ed 1 relativo all'ITS. Un programma integrato di interventi che punta ad offrire modalità alternative di accesso rispetto all'utilizzo del solo mezzo privato, riducendo gli effetti dell'attuale sistema della mobilità, in termini di impatto ambientale, congestione e sinistri stradali. L'obiettivo è anche quello di creare le condizioni per riqualificare gli ambiti urbani con la pedonalizzazione delle aree di pregio dei centri storici ed il generale miglioramento delle condizioni di vivibilità per residenti e turisti. L'oggetto dell'interrogazione è, quindi, la realizzazione di una variante in galleria, l'esistente tracciata e la SS 163, per la quale la Regione Campania, attraverso l'ACAMIR ha sottoscritto apposita convenzione con ANAS S.p.A., individuato soggetto attuatore del progetto. Ci risulta che l'appalto integrato, che prevede la progettazione definitiva ed esecutiva e l'esecuzione dei lavori, nello scorso 27 dicembre, a seguito di una procedura di gara è stato affidato ad un consorzio di imprese. Nel merito, va evidenziato che molti cittadini di Minori e dintorni, tra i quali anche rappresentanti di Associazioni, hanno espresso la propria contrarietà alle scelte progettuali descritte nel progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), una ferma opposizione sottolineata da circa mille firme depositate al Comune di Minori già a partire dall'anno 2022. La preoccupazione dei cittadini attiene alla valutazione degli effettivi benefici di un intervento così impattante ed economicamente rilevante previsto in un ambito tutelato dall'Unesco e un'area caratterizzata da un'elevata fragilità idrogeologica. Tale intervento appare inoltre non coerente con la stessa politica regionale che a partire dal 2018 ha predisposto una serie di interventi finalizzati alla creazione di una "ZTL territoriale" con la previsione di limitazioni ai quattro varchi d'accesso alla Costa d'Amalfi e la contestuale individuazione di nodi di scambio intermodale, proprio nell'ottica di limitare il traffico e l'uso del mezzo privato. Per questi motivi le chiedo quale sia il livello di attuazione dell'intervento e i tempi previsti per la sua ultimazione, ma soprattutto se siano state valutate alternative quali un limitato ampliamento della carreggiata esistente e la realizzazione di una passerella pedonale a sbalzo, come previsto per i comuni di Amalfi e Ravello, e se siano stati coinvolti nel processo decisionale i cittadini, le associazioni e le rappresentanze di categorie e se tali scelte siano state operate con ascolto e il coinvolgimento della comunità locale.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. In merito a questo quesito, la direzione generale per la mobilità ha acquisito gli utili elementi da ACAMIR, che è l'agenzia che è stata individuata come soggetto attuatore del programma Interventi di mobilità sostenibile in costiera amalfitana e sorrentina. L'intervento in oggetto, rientrante nel protocollo d'intesa per l'attivazione delle azioni finalizzate all'attuazione del programma di interventi di mobilità sostenibile in costiera amalfitana e sorrentina, prima fase, concerne la realizzazione di una variante in galleria alla Statale 163 amalfitana, in corrispondenza della località Torre Mezzacapo e la contestuale riqualificazione del tratto stradale dismesso, al fine di creare un percorso fra Maiori e Minori che, tra l'altro, garantisca lo spostamento in sicurezza delle utenze deboli. Per quanto riguarda il livello di attuazione dell'intervento, l'Anas, individuato come soggetto delegato all'attuazione dello stesso, con determina del 27 dicembre 2022 ha approvato le risultanze di gara ed ha aggiudicato, ai sensi dell'articolo 32, comma 5, del Codice dei contratti, l'affidamento congiunto relativo alla progettazione definitiva e esecutiva dei lavori. Dunque, risulta che ad oggi sono stati conclusi con esito positivo i controlli ex articolo 80 e 83 del Codice, è stata disposta l'efficacia dell'aggiudicazione e sono in corso di esecuzione le attività propedeutiche alla sottoscrizione del contratto di appalto. Relativamente, infine, alle altre richieste avanzate con l'interrogazione, ACAMIR ha rappresentato che nel processo decisionale alla base della sottoscrizione del protocollo d'intesa, sono stati coinvolti gli Enti locali interessati, cioè le Amministrazioni comunali di Maiori e di Minori. Inoltre, l'ipotesi di un limitato ampliamento della carreggiata e la realizzazione di una passerella pedonale a sbalzo, richiamate nell'odierno atto di sindacato ispettivo, non sono state prese in considerazione dal protocollo d'intesa all'interno del quale i Comuni interessati hanno proposto specificamente la soluzione in galleria. Sono i Comuni che hanno fatto la loro scelta.

CARPENTIERI NUNZIO

Grazie Assessore. In me rimangono comunque perplessità e preoccupazioni. Per quanto riguarda le perplessità, l'intervento appare spropositato nei costi e nell'impatto ambientale rispetto agli effettivi benefici, il bypass avrà il solo effetto di diluire il traffico in entrata, spostando il problema di qualche centinaio di metri, senza influire positivamente sul centro abitato che resta attraversato dal traffico senza effettivi benefici per la comunità e per i turisti che vivono il centro abitato. Le preoccupazioni sono ancora più importanti e più serie, un intervento complesso che per la durata e l'alta incidenza di possibili imprevisti, rischi di paralizzare la cittadina costiera e di influire negativamente sui flussi turistici. Grazie.

Lavori di allargamento via Comunale Margherita
CIRILLO LUIGI

Grazie Presidente. Premesso che: a) che via Comunale Margherita è una strada secondaria appartenente alla Municipalità 8; b) che via Comunale Margherita rappresenta un collegamento fondamentale tra la periferia nord e l'anello ospedaliero, nonché con il Parco dei Camaldoli; c) che via Comunale Margherita è una strada ad alta intensità veicolare sprovvista di marciapiede per ampi tratti e sulla quale insiste l'Istituto Comprensivo Statale Nazareth, ove quotidianamente accedono circa 500 iscritti; d) che in via Comunale Margherita è presente una struttura cimiteriale, peraltro recentemente ampliata; e) che in via Comunale Margherita vi sono diverse aziende agricole che sono storiche del territorio e rappresentano, con un'importante produzione e vendita diretta di prodotti tipici locali, un elemento fondamentale per l'economia della nostra Municipalità. In sostanza, una strada fondamentale per il tessuto urbano. Considerato: a) che via Comunale Margherita nei giorni di traffico intenso, in sostanza tutti i giorni feriali e/o in caso di impraticabilità di via Toscanella, rappresenta l'unico effettivo collegamento per raggiungere i tanti ospedali da parte degli operatori sanitari e della relativa vasta utenza (Azienda Ospedaliera Universitaria, Federico II, AORN Ospedale Dei Colli, I.R.C.C.S Fondazione Pascale), della sede INPS in via Orsolone ai Guantai e della casa di cura Camaldoli Hospital in via Antonio Cinque; b) che, come segnalato anche dai Consiglieri dell'ottava municipalità Gerardo Rusciano, Stefano Di Vaio, Carmine Loffredo, Antonio Grasso, in via Comunale Margherita insistono di fatto quattro criticità fondamentali: - l'impossibilità di percorrerla nelle ore di punta in un tempo compatibile con quanto richiesto per l'arrivo dei mezzi di soccorso in casi di emergenza e/o urgenza; - l'inadeguatezza alla percorrenza nel doppio senso di marcia e l'impossibilità della percorrenza pedonale. Tale condizione dà origine a frequenti tamponamenti che mettono a rischio l'incolumità delle persone e congestionano ulteriormente il traffico; - l'inesistenza di un adeguato collegamento con i trasporti pubblici, che non consente ai residenti di avere e/o usufruire di una mobilità alternativa; - l'impraticabilità veicolare e pedonale in presenza di abbondanti piogge che determinano un massiccio allagamento del tratto antistante il cimitero di Chiaiano. La preoccupazione nostra, stiamo parlando, chiaramente, di una questione territoriale comunale, però, ha un impatto diretto su quello che è l'asset di tutta quella che è la zona ospedaliera di Napoli, chiaramente incide sull'utenza napoletana, della Provincia e non solo, quindi, si interroga il Presidente della Giunta Regionale della Campania per sapere: quali iniziative intende adottare rispetto a questa problematica e comunque, anche se di pertinenza comunale, ha un impatto su quella che è l'erogazione dei servizi sanitari sul nostro territorio. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Il Consigliere, praticamente, già si è risposto, non abbiamo competenza, quindi, in merito al quesito, nel partecipare con interesse e attenzione alle criticità evidenziate con l'odierno atto di sindacato, nonché alle connesse problematiche per i cittadini, la Direzione per la Mobilità ha evidenziato che la problematica segnalata attiene esclusivamente alla circolazione su viabilità comunale che, ai sensi della vigente normativa e nel rispetto dei poteri riconosciuti agli Enti Locali, esula dalla competenza della Regione Campania. Anche in riferimento all'intervenuta chiusura della Perimetrale di Scampia, riportata alla lettera c) dell'interrogazione, riguarda un tratto della medesima arteria di collegamento di proprietà esclusiva e gestione esclusiva del Comune di Napoli, quindi, non so neanche come poter entrare nel merito.

CIRILLO LUIGI

Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire, sa bene l'Assessore quanto io ci tenga al riparto delle competenze, però, quando si arriva al punto in cui c'è una criticità di questo tipo e che al di là dell'interessamento territoriale dei residenti, può, in qualche modo, inficiare su quello che è l'accesso ad un polo ospedaliero importante per il territorio, auspico che almeno dal punto di vista politico, perché poi qua facciamo anche raccordo con gli Enti nel rispetto delle rispettive competenze, ci possa essere un'attenzione, anche da parte della Regione, su questo problema per chi di competenza, quindi, questo era più un appello politico d'intervento, di concerto, di raccordo per avere una risposta che era ovvietà dataci dall'Assessore che, comunque, ringrazio per il tempo che ci ha dedicato.

Chiusura Primo soccorso di Afragola - criticità
AMENTE COSIMO

Grazie Presidente. Premesso che: a) in data 31.12.2012 è stata disposta la chiusura della Postazione fissa di primo soccorso territoriale (PSAUT) di Afragola, con annesse attività sia mediche che chirurgiche; b) le sentenze del Consiglio di Stato e del Tribunale amministrativo regionale hanno annullato la delibera n. 881/2012 del Direttore Generale dell'Asl Na2 Nord con la quale veniva disposta la delocalizzazione del PSAUT di Afragola. c) a tutt'oggi, non esiste un altro nosocomio o presidio ospedaliero che possa dare assistenza ai residenti del comprensorio; Considerato che: a) il punto di primo soccorso in questione è strumentale a fornire assistenza a un territorio vasto, abitato da circa 200 mila abitanti (Afragola, Cardito, Casoria e Caivano) e a prevenire il rischio che il servizio di emergenza venga oberato da ulteriori richieste di soccorso, soprattutto per problematiche sanitarie irrilevanti; b) una struttura di primo intervento, attiva h24, in cui è prevista l'assistenza medica per casi di minore complessità, l'osservazione medica breve e la piccola chirurgia in grado di fornire una prima risposta a problemi di urgenza o emergenza per i cittadini che si presentano spontaneamente è di grande importanza; c) la riapertura dello stesso contribuirebbe, tra l'altro, anche a decongestionare il pronto soccorso più vicino (Ospedale S. Giovanni di Dio - Frattamaggiore) già in carenza cronica di personale medico-sanitario; d) nonostante le citate pronunce giurisprudenziali nulla si è fatto per la riapertura o comunque per garantire in tempi rapidi una risposta alla domanda di tutela della salute dei cittadini, in particolar modo nei comuni privi di presidi ospedalieri, come Afragola. Il sottoscritto chiede - se e quando la Regione Campania intenda riattivare il primo Soccorso di Afragola o comunque adottare un piano di potenziamento dell'assistenza sanitaria territoriale destinata alla città. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. In merito al quesito posto dal Consigliere, la Direzione dell'ASL NA2 Nord ha rappresentato che, come si evince dalla lettura della delibera 881 del 30 dicembre 2012, citata nell'odierno atto sindacale, tale Provvedimento non ha modificato l'assetto organizzativo aziendale dell'emergenza-urgenza, centrale operativa e postazione del 118, risultando, piuttosto, un mero atto di razionalizzazione delle risorse, al fine di renderle maggiormente funzionali alle esigenze di servizio. Per quanto concerne il potenziamento dell'assistenza sanitaria territoriale destinata alla città di Afragola, la Direzione Generale per la Salute e del Sistema Sanitario Regionale ha rappresentato che con delibera n. 249 del 24 maggio 2022 è stato approvato il Piano Operativo Regionale in applicazione a quanto previsto dalla missione 6 component 1 del PNRR contenente, per ciascun investimento gli action plan e le schede dei singoli interventi con deleghe alle aziende e ad Enti del Servizio Sanitario Regionale, dell'esercizio delle competenze relative all'avvio, alla realizzazione operativa e al funzionamento degli interventi contenuti nel Piano stesso. Si evidenzia, pertanto, che la rete dell'emergenza territoriale sta acquisendo un nuovo assetto organizzativo anche alla luce del Decreto Ministeriale n. 77/2022. Tale Decreto nel prevedere ulteriori setting assistenziali, quali le case di comunità e gli ospedali di comunità, si pone come obiettivo quello di facilitare l'individuazione delle priorità d'intervento in un'ottica di prossimità e d'integrazione tra le reti assistenziali territoriali, ospedaliere e specialistiche e quelle di favorire la continuità delle cure per coloro che vivono in condizioni di cronicità, fragilità o disabilità. Ciò posto, nel prendere atto degli interventi programmati dalle aziende sanitarie, la Direzione Generale Sanità ha evidenziato che ai fini del potenziamento dell'assistenza sanitaria territoriale della città di Afragola sono state programmate: una Casa della Comunità Hub ed una Spoke. Hub dove ci saranno tutte le specialità per l'emergenza e Spoke dove ci sarà emergenza e prima accettazione, quindi, la copertura è prevista.

Determinazione del Consiglio di Stato e gestione dello stadio "A. Collana" di Napoli
MUSCARA' MARIA

Buongiorno. Assessore buongiorno. Torniamo nuovamente a parlare dello Stadio Collana una vicenda che credo potremmo scrivere, in qualche libro di metodologia, di qui a qualche tempo, perché stiamo sfiorando la leggenda. La situazione è inutile che la riassumo, c'è nell'interrogazione, lei la conosce perfettamente, la storia è vecchia, adesso ci troviamo in una situazione nella quale chiedo di sapere i passi che faremo, o meglio, i passi, che già sono stati programmati e che sarebbero già dovuti essere messi in atto, quali sono, nel senso: che lo Stadio Collana non sarebbe stato nelle mani più di Giano lo sappiamo già da un anno, una serie di contenziosi, Tar, Consiglio di Stato, sappiamo com'è andata, di fatto, è stato consentito a Giano, in questo periodo, di fare delle iscrizioni, pur non pagando la Regione Campania, come dovrebbe pagare, fare delle iscrizioni senza neanche concordare, poi, il prezzo con la Regione Campania, così come si sarebbe dovuto fare. Nell'ultimo incontro che facemmo lei disse che Arus si sarebbe presa carico di questa situazione cercando di gestire al meglio, anche favorendo questo passaggio nella maniera più indolore possibile. Adesso ci troviamo con degli iscritti che vogliono, naturalmente, completare perché hanno pagato, non rivedranno mai, naturalmente, i soldi che hanno pagato, che vorranno vedere concluso il loro anno sportivo, parlo non solo di amatori, ma anche di atleti che fanno attività sportiva. Le chiedo, per evitare che ci sia un ulteriore danno nei confronti dei cittadini: Arus si sta muovendo nella maniera giusta? Quali sono, dal punto di vista cronologico, gli atti che intendete mettere in piedi e se, come avevamo pensato, fosse meglio al tavolo con l'Arus si sieda anche il Coni, più del Coni chi è che può dare un indirizzo veramente sportivo e serio a questa vicenda che, ripeto, è veramente una vicenda per la quale ogni volta mi sembra surreale parlare. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Ricordo a me stesso e all'Aula che il 14 aprile, quindi pochi giorni fa, è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione alla Regione Campania sulla questione, ma dà ragione alla Regione su tutti i punti che noi - mi metto anch'io come Assessore - abbiamo veramente approfondito per avere una soluzione a questa problematica, cioè, il Consiglio di Stato ha ripetuto, pedissequamente, quello che abbiamo scritto, vuol dire che il Magistrato ha letto con attenzione e ha capito le nostre intenzioni. Leggo un attimo la risposta che è breve, poi, semmai, facciamo qualche considerazione. Con riferimento al primo quesito sui ruoli e gli impegni dell'Agenzia Regionale Arus, sono già stabiliti nel suo atto costitutivo e con riferimento al complesso sportivo A. Collana, sono definiti nella convenzione sottoscritta dalla Direzione Generale Risorse Strumentali della Regione Campania e l'Arus nel giugno 2021. Nell'ambito di un quadro strategico più ampio che vede già l'Arus fortemente impegnata con iniziative sportive di forte impatto sociale su tutto il territorio della Campania, la Regione opererà, in sinergia, con le massime rappresentanze istituzionali - quindi incluso il Coni, evidentemente - del mondo sportivo al fine d'introdurre azioni combinate che garantiscono la in massima fruizione dell'impianto sportivo Collana e l'applicazione di tariffe all'utenza coerenti con le finalità sociali connesse alla proprietà pubblica dell'impianto. Con riferimento al secondo quesito, la Regione, come previsto nella convenzione sottoscritta e richiamata del giugno 2021, si è attivata al fine di redigere lo stato di consistenza dei luoghi per valutare le condizioni in termini d'infrastrutture, impianti e sicurezza delle aree restituite dal concessionario. Tale verifica è propedeutica alle correnti iniziative gestionali che la Regione potrà intraprendere per garantire agli utenti la massima fruibilità dell'impianto sportivo in sicurezza, nelle more l'Arus garantirà agli utenti la prosecuzione delle attività sportive già intraprese. Il Presidente ha firmato, lo stesso il 14 aprile, una lettera, con la quale ha intimato a questi signori di lasciare l'impianto il 2 maggio, ci siamo, è l'altra settimana. Mi auguro di esserci anch'io, proprio per essere trasparente con tutti. Lo farò non solo nel mio ruolo, ma proprio come chi vive quell'ambiente perché io abito di fronte al Collana, lo sanno tutti e mi trovo, praticamente, tutti i giorni, persone che chiedono l'attenzione su questa struttura. Ce la stiamo mettendo tutta, con la Consigliera operiamo fianco a fianco da qualche anno, oramai, diciamo che la soluzione ci sarà, non credo che sia immediata perché dobbiamo capire questi signori che cosa faranno, perché potremmo andare davanti ad un processo di esecuzione che porterà via qualche altro tempo. Se andassero via il 2 subentriamo e portiamo a termine l'anno sportivo fino a giugno, così come previsto, perché, ovviamente, non facciamo danni, dopodiché dobbiamo fare lo stato di consistenza per vedere che cosa rimane dell'impianto e che cosa porterà via questa società. Tutto in fieri, ma tutto sotto la massima attenzione e controllo della Regione.

MUSCARA' MARIA

Ringrazio per la risposta che in parte è rassicurante, nel senso che comprendo che ci sia la massima attenzione, ma non poteva essere altrimenti, considerando che non ce lo dobbiamo dimenticare questo, se lo Stadio Collana si trova in questa situazione è perché fu firmato un atto aggiuntivo che uscì dagli uffici della Regione e che fu immediatamente contestato, vi dicemmo subito: questo è un inganno vero e proprio. Che il Presidente della Regione, quindi, abbia firmato immediatamente, ho capito che ha firmato, ma non poteva fare altrimenti, però, tutto questo guaio enorme e tutta questa sofferenza e tutti questi soldi sprecati, perché sono soldi che sono stati sprecati, sono stati causati da un atto che è stato stipulato qui, dentro gli uffici della Regione Campania e che non si è avuto la forza di bloccarlo immediatamente. La Regione, naturalmente, è stata costretta a nominare un commissario che agisse per controllare l'operato della Regione stessa che non poteva fare altro che elencare una serie di irregolarità che erano state messe in atto. Dalla risposta che mi ha dato, ho capito, c'è la massima attenzione, Giano potrebbe ancora fare qualcosa, allora, prepariamoci prima di arrivare a questa situazione, altrimenti, se questi non vanno via subito e per settembre siamo ancora in questa situazione che non è stata neanche immaginata quale potrebbe essere la gara nuova da fare, quali sono i criteri per questa gara nuova, ci troviamo un occupante abusivo lì dentro che continuerà a fare le iscrizioni e con la gente che dirà: mi rassegno, Giano è diventato il proprietario, pagherò pur di fare sport. A questo punto, veramente pugno di ferro, altrimenti, vuol dire che veramente abbiamo chiuso ogni possibilità di avere una speranza di giustizia in questa terra. Grazie.

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