Question Time del 3 novembre 2017

Ordine del giorno:
1 - R.G. n. 115/2 - Armando Cesaro - Oggetto: “S.M.A. Campania Spa”
2 - R.G. n. 92/2 - Francesco Emilio Borrelli - Oggetto: “Contributi alle UNPLI ai sensi delle ll.rr. n.7/2005 e n.24/1984”
3 - R.G. n. 119/2 - Francesco Emilio Borrelli Oggetto: “Procedure ASL Napoli Centro per recupero ticket sanitari”
4 - R.G. n. 120/2 - Armando Cesaro Oggetto: “Universiadi 2019 in Regione Campania”
5 - R.G. n. 121/2 - Maria Grazia Di Scala Oggetto: “Copertura figura professionale di tecnico di neurofisiopatologia presso il P.O. San Giuliano di Giugliano”
6 - R.G. n. 122/2 - Luciano Passariello Oggetto: “Situazione lavoratori Consorzi di Bacino”
7 - R.G. n. 123/2 - Tommaso Malerba “Patrimonio immobiliare fondazione Banco di Napoli”
8 - R.G. n. 124/2 - Gennaro Saiello e Maria Muscarà Oggetto: “Procedura di licenziamento dei lavoratori dell’impianto regionale di Boscofangone”
1 - R.G. n. 115/2 - Armando Cesaro - Oggetto: “S.M.A. Campania Spa”
Cesaro

Premesso che l’articolo 3 della Legge Regionale n. 38/2016 stabilisce una specifica attività di razionalizzazione della spesa pubblica regionale relativa alle società partecipate; che la SMA, società in house della Regione, non risulta aver ancora approvato i bilanci di esercizio dal 2013 e che dal DPGR n. 274/2017 si evincerebbe un risultato di esercizio con perdite per circa 20 milioni; che, come si evince dal verbale della riunione svoltasi tra Regione Campania, SMA e Organizzazioni sindacali, a fronte della necessità di razionalizzazione e contenimento dei costi di cui al DPGR n. 274/2017, il Governo regionale si sarebbe impegnato comunque a garantire, senza un preventivo e specifico piano finanziario relativo al piano industriale di rilancio del quale non si ha traccia, nuove funzioni e commesse e relative, quanto non specificate e preventivate, coperture finanziarie; che, tuttavia, nel corso di questi ultimi mesi la SMA Campania ha adottato a più riprese provvedimenti che appaiono violare palesemente la normativa nazionale e regionale ponendosi in contrasto con gli obiettivi della stessa, tra questi, a solo titolo esemplificativo, rientrano certamente: a) i provvedimenti di riorganizzazione del personale; alcune specifiche promozioni ed avanzamenti di carriera adottate in assenza di alcun piano industriale e di indirizzo specifico da parte del Socio; b) il riconoscimento e la liquidazione di un’indennità di risultato per il periodo agosto 2016 - giugno 2017 ad alcuni dirigenti, in alcuni casi per importi di oltre 50 mila euro; c) l’autorizzazione di alcune spese di gestione dell’impianto “Griglia dei Regi Lagni” a valere sulle risorse destinate alla gestione dell’impianto di Napoli EST, in violazione delle norme relative all’obbligo di copertura finanziaria. Atteso che una gestione meramente politica rischia di compromettere il futuro aziendale e dunque di circa un migliaio di lavoratori. Tanto premesso, interroga il Presidente della Regione Campania per sapere: se, avuta conoscenza ditali provvedimenti gestionali, della illegittimità degli stessi, non ne ritenga opportuna la revoca avanzando le opportune azioni di responsabili nei confronti del management. Aggiungo che è stata fatta una richiesta di accesso agli atti del sottoscritto a cui c’è stato un diniego di atti e ritengo che questo sia grave. Leggo giusto qualche rigo di una lettera del garante della Trasparenza della SMA: “In premessa segnalo che, in merito all’oggetto, non ho mai ricevuto dall’azienda, né la copia della richiesta di accesso agli atti, né quella della risposta di diniego a cui si accenna nella nota suddetta. È del fatto evidente che tale comportamento aziendale è inaccettabile, illegittimo, discriminatorio e pure sospetto. E d’altronde, aggiungo, che non è la prima volta che sono costretto a segnalare il problema di mancate comunicazioni e occultamento documentale a RPCT pure in occasioni più recenti. Devo ammettere, purtroppo, che il diniego di cui si tratta, espresso dalla Sma, sarebbe stato discutibile già se fosse stato sancito semplicemente nei confronti di un qualsiasi cittadino che avesse avanzato una richiesta similare. Formalizzando, addirittura, in riscontro ad una precisa istanza avanzata da un Consigliere regionale, che rappresenta, a tutti gli effetti, e nell’esercizio del suo mandato elettivo, l’Ente proprietario della SMA, mette i vertici aziendali di fronte a responsabilità di signifricatità gravità, e non solo di carattere istituzionale o di stile relazionale. Medesimo atteggiamento dilatorio e silente l’ho potuto registrare su numerose problematiche da me sollevate, in passato e più recentemente, anche parecchio più gravi ed imbarazzanti. L’ultima notazione riguarda la mancata adozione del piano triennale per la prevenzione della corruzione”. Questo è per darvi un’idea di quello che è diventata la SMA.

Bonavitacola

In primo luogo vorrei dire all’interrogante che quando un amministratore, nel caso di specie il Vicepresidente, non viene in Aula a rispondere ad un’interrogazione, è buona regola capirne il motivo perché se è una forma di latitanza è giusto che sia censurata, se abbiamo il limite di non poter essere in due posti contemporaneamente ce ne scusiamo. In occasione della precedente sessione vi era una coincidenza con un convegno promosso dalla Prefettura di Avellino sui temi della difesa suolo, a seguito dei noti incendi boschivi ed eventi idrogeologici che si sono determinati quest’estate. Impegno istituzionale precedentemente assunto al quale ho ritenuto doveroso partecipare. Prima di avventurarsi in comunicati roboanti sulla mia assenza e sulla mia latitanza, consigliere Cesaro, si informi se la mia assenza è giustificata. Lei può fare anche le valutazioni e le critiche del caso dicendo che era più importante rispondere alla sua interrogazione che andare al convegno di Avellino, ma deve dire la verità, perché se non dice la verità fa propaganda. Ieri ero nella Conferenza dei Presidenti di Regione a discutere della Legge di stabilità. Ci sono varie situazioni nelle quali non possiamo essere presenti, evidentemente ci sono più fatti e non riusciamo a dividerci. È un limite, se lei ha dei suggerimenti da darmi su questo li raccoglierò. Ciò premesso, per quanto riguarda la situazione di SMA, rispondo rapidamente perché è nello spirito del Question Time essere veloci, abbiamo ereditato una situazione disastrosa, con una società che non ha approvato i Bilanci da diversi esercizi, non era stata individuata la società di revisione che deve dare il parere obbligatorio ai fini dell’approvazione dei Bilanci e quindi è stato necessario individuare, con procedure di evidenza pubblica, quest’organismo. Non erano state attivate le procedure per la patrimonializzazione, condizione necessaria per garantire la sopravvivenza della società, la quale a sua volta presuppone un piano di ristrutturazione come lei ricordava. Tutti questi atti sono all’esame della struttura regionale preposta al controllo sulle società partecipate. Non abbiamo in programma alcuna misura di riduzione dei livelli occupazionali, questo per evitare qualunque tipo di strumentalizzazione o di equivoco, abbiamo invece intenzione di ottimizzare il ruolo di SMA e delle sue risorse umane. Vi sono delle criticità, ma vi sono anche dei fatti che vanno riconosciuti quando abbiamo ereditato, anche qui, un’altra gestione disastrosa degli impianti di depurazione che erano gestiti con copertura dei costi a piè di lista e abbiamo dovuto sopperire al venir meno di una struttura anomala, commissario regionale di fonte governativa che gestiva gli impianti di depurazione della zona di Napoli e del litorale flegreo domizio, abbiamo dovuto impegnare SMA Campania in quest’impresa e vi sono stati dei risultati gestionali e anche delle economie importanti, nell’ordine di svariati milioni di euro. Devo ricordare che in occasione degli incendi boschivi i lavoratori di SMA Campania sono stati direttamente a contatto con il fuoco per settimane, mettendo in alcuni casi in pericolo la propria incolumità personale. Sarebbe il caso, quando si parla di società e di lavoratori, di parlare sempre con il dovuto rispetto, ovviamente senza nascondere nulla, i problemi ci sono. Per quanto riguarda queste censure che lei muove, devo dire che già da alcuni mesi sul programma delle progressioni verticali, e anche sul tema delle retribuzioni di risultato, la struttura regionale preposta al controllo sulle partecipate ha investito il collegio sindacale, ha chiesto delle relazioni, è in atto un’istruttoria, se quest’istruttoria darà esiti tali che richiederanno misure correttive e anche la restituzione non c’è problema, però non possiamo dare cifre a ruota libera, non c’è nessuna corresponsione di emolumenti di 50 mila euro a persona, vi è un fondo di risultato di 400 mila euro su base annua che ha riguardato 107 lavoratori, e quindi non soltanto quadri dirigenziali. In ogni caso, se all’esito dell’istruttoria emergeranno responsabilità, emergeranno criticità, saranno certamente censurate da parte della struttura preposta al controllo in house, questo sarà un elemento di valutazione anche per quanto riguarda il rapporto fiduciario della proprietà con l’Amministrazione della società. È evidente, ma dobbiamo attendere gli esiti di quest’istruttoria. Ultima questione è la questione dei Regi Lagni, noi avevamo un disastro ambientale in atto nell’estate che è alle nostre spalle. Sapete che alla foce dei Regi Lagni si depositano rifiuti provenienti da tutto il territorio che è attraversato da questo corso d’acqua artificiale e che attraversano vari Comuni e vanno anche oltre la stessa Provincia di Caserta. Non poteva essere il Comune di Castel Volturno a darsi carico, con proprio onere, di un problema che ha origini in un’area molto più vasta. Per evitare un disastro ambientale in corso, la Regione è intervenuta, per rimuovere problemi anche di carattere igienico sanitario. Voglio ricordare che qualche volta arrivano carcasse di animali a mare, non so se lei è mai andato alla foce di cui stiamo parlando nel Comune di Castel Volturno, ci sono immagini da far rabbrividire. Per far fronte ad una situazione di grave emergenza siamo intervenuti e SMA Campania ha ripristinato la funzionalità della griglia. Si vuole dire che SMA non doveva farlo? È un caso in cui si sono resi disponibili ad affrontare un problema che era stato oggetto, voglio ricordare e chiudo, di un’ordinanza del Sindaco del Comune di Castel Volturno, un’ordinanza per ragioni igienico sanitarie rispetto alle quali la Regione non poteva non provvedere. A regime, chi dovrà provvedere? Né la Regione, né il Comune di Castel Volturno. La Provincia di Caserta, meritoriamente da un lato, in passato aveva previsto la realizzazione di questa griglia, però c’è un piccolo particolare, non si erano posti il problema di chi la doveva gestire e poi chi doveva cacciare i soldi per gestirla. Nella legge sul ciclo dei rifiuti abbiamo previsto che i rifiuti trasportati nei corsi d’acqua, naturali e artificiali, fanno carico, fino a prova contraria, in misura pro quota, ai Comuni che sono prospiciente le sponde nella misura della superficie dei Comuni e del carico insediativo che in quei Comuni esiste. Vi sarà un Regolamento e sarà l’Ente d’ambito del Ciclo dei rifiuti a gestire questo problema. Oggi l’Ente d’ambito non c’è e quest’estate non potevamo, di fronte ad un’emergenza ambientale in atto, dire: aspettiamo l’Ente d’ambito. Rispetto alle quali la Regione non poteva non provvedere. A regime chi dovrà provvedere? Né la Regione, né il Comune di Castel Volturno. La Provincia di Caserta meritoriamente, da un lato, in passato, aveva previsto la realizzazione di questa griglia, però c’è un piccolo particolare, non si erano posti il problema di chi la doveva gestire, e poi, chi doveva cacciare i soldi per gestirla. Della legge sul ciclo dei rifiuti abbiamo previsto che i rifiuti trasportati nei corsi d’acqua, naturali e artificiali, fanno carico, fino a prova contraria, in misura pro quota, ai Comuni che sono prospiciente le sponde nella misura della superficie dei Comuni e del carico insediativo che in quei Comuni esiste. Vi sarà un Regolamento e sarà l’Ente d’ambito del Ciclo dei rifiuti a gestire questo problema. Oggi l’Ente d’ambito non c’è e quest’estate non potevamo, di fronte ad un’emergenza ambientale in atto, dire: aspettiamo l’Ente d’ambito.

Cesaro

Presidente, come le dicevo prima a microfono spento, al di là del Question Time abbiamo fatto quattro o cinque Commissioni in cui purtroppo eravate impegnati in altro. Ricordo che sono passati già tre anni da quando il Presidente De Luca, e anche lei è il Vicepresidente della Regione Campania, ormai è passato il tempo del primo anno, in cui si diceva: “È tutta colpa del passato”. Il 2015 e il 2016, in cui nascono altri debiti, è una gestione vostra e non della scorsa Giunta. Per lei è normale – quindi – che una società che non presenta Bilanci da tre o quattro anni dia dei premi di 50 mila euro. Di questo ne prendiamo atto, non ho sentito risposta.

2 - R.G. n. 92/2 - Francesco Emilio Borrelli - Oggetto: “Contributi alle UNPLI ai sensi delle ll.rr. n.7/2005 e n.24/1984”
Presidente

Grazie consigliere Cesaro. Comunico che con nota n. 800 del 31 ottobre 2017, l’assessore Corrado Matera ha comunicato a questa Presidenza che non potrà partecipare all’odierna seduta di Question Time. Pertanto l’interrogazione Reg. Gen. 92/2 a firma del consigliere Borrelli è rinviata alla prossima seduta di Question Time. Ci sono una serie di interrogazioni alle quali è delegata a rispondere l’assessore D’Alessio, una sola è presentata dal consigliere Passariello alla quale risponde il Vicepresidente Bonavitacola che se siamo d’accordo anticipiamo.

6 - R.G. n. 122/2 - Luciano Passariello Oggetto: “Situazione lavoratori Consorzi di Bacino”
Passariello

Grazie Presidente. Aggiungo qualcosa all’interrogazione fatta. Premesso quanto inserito nell’interrogazione, perché è passato qualche giorno e c’è stato qualche fatto nuovo, vorrei arricchirla. La Regione Campania ha utilizzato fondi pubblici per la riqualificazione del personale e l’avvio delle attività di sensibilizzazione dirette al personale dei Consorzi di Bacino non collocati lavorativamente. Il 16 gennaio prossimo venturo termina il progetto di comunicazione; a disposizione del programma relativo alla legge regionale n. 14/2016 sono stati stanziati e bloccati 45 milioni di euro per l’utilizzo operativo delle attività di raccolta differenziata e delle compostiere dei lavoratori dei consorzi non collocati e da affidare ai comuni campani. I rappresentanti dei lavoratori, che mi hanno contattato, sono preoccupati di avviare il personale dei consorzi di lavoro subito dopo la conclusione del programma di comunicazione e sensibilizzazione, ovvero il 17 gennaio 2018. Chiedono a che punto sia l’attuazione del programma e come stanno per essere o sono stati utilizzati i 45 milioni di euro messi a disposizione per tale problematica. I lavoratori del Consorzi di Bacino vantano anni di arretrati di stipendio. Visto che i Consorzi di Bacino sono creditori verso l’allora unità stralcio del commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania di enormi somme, chiedono la ripresa immediata del dialogo tra Regione Campania e Protezione Civile al fine di ottimizzare i tempi e giungere a una conclusione che permetta l’esborso di una cifra a copertura di almeno una buona parte degli stipendi arretrati. Chiedono inoltre che in relazione ai due bandi della Città metropolitana di Napoli, pubblicati sul BURC del 27 ottobre, inerenti l’esecuzione degli interventi di riqualificazione e manutenzione del verde chiamata Campania Più Verde sulle arterie stradali interessate dal fenomeno di abbandono rifiuti e del servizio di vigilanza Campania Più Controlli, se le risorse dei 55 milioni di euro sono solo per la platea Bros o anche per i lavoratori del Consorzio di Bacino. Chiedo pertanto come intende procedere l’Amministrazione regionale per la risoluzione delle problematiche appena esposte. Grazie

Bonavitacola

Parto dalle ultime due e poi affrontiamo il tema del programma straordinario. Per quanto riguarda i rapporti con la Protezione Civile e, più correttamente, con l’unità tecnico-amministrativa preposta alla cosiddetta gestione stralcio, cioè alla chiusura della fase emergenziale, si tratta di un organo di diretta emanazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri rispetto al quale noi non possiamo che, così come abbiamo fatto, svolgere un’azione di sollecitazione e di impulso. Non è nelle nostre possibilità però poterci sostituire a un organo della Presidenza del Consiglio che deve regolare in verità partite dare e avere (non soltanto partite debitorie nei confronti dei Consorzi di Bacino), ma che evidentemente è molto in ritardo. So che vi è anche un avvicendamento nella titolarità di questa struttura che ha determinato dei ritardi, e noi abbiamo avuto degli incontri, ma su questo affiancare i Consorzi in un’azione di sollecitazione non è una nostra competenza. Per quanto riguarda invece l’altra questione del programma straordinario, abbiamo avviato un programma che punta alla ricollocazione definitiva e stabile dei lavoratori dei Consorzi di Bacino. Dopo molti anni il nostro è un programma – sarà buono o cattivo – che punta a risolvere il problema e abbiamo articolato con la legge sul ciclo dei rifiuti, la n. 14/2016, questo percorso in questo modo: una fase di attività di comunicazione, una fase di assegnazione provvisoria e temporanea a carico di risorse regionali nei comuni che sono in ritardo sulla raccolta differenziata e una terza fase di stabilizzazione presso i soggetti gestori del ciclo dei rifiuti che saranno individuati dagli enti d’ambito che stiamo costituendo. Del ciclo dei rifiuti che saranno individuati dagli Enti d’ambito che stiamo costituendo. È chiaro che la gestione del ciclo dei rifiuti stiamo portandola nelle mani dei Comuni. È un percorso non facile, abbiamo 20 anni di emergenze, di commissari, supercommissari e sottocommissari alle nostre spalle e non è che possiamo pensare che in pochi mesi tutto questo sparisce, però le basi sono solide, i Comuni hanno costituito gli Enti d’ambito, si stanno dotando delle strutture operative, dovranno individuare i soggetti gestori, dovranno fare i piani d’ambito, e li stiamo accompagnando anche nella redazione dei piani d’ambito attraverso linee guida che farà la Regione Campania e quella è la sede nella quale dare una risposta definitiva a questi lavoratori che provengono dal ciclo di gestione dei rifiuti e devono proseguire le loro attività nel ciclo di gestione dei rifiuti. Non c’entra la vicenda Campania Più e del verde extraurbano, intanto voglio precisare che è un programma che per quello che è riferito, ha gli incentivi del Ministero del Lavoro, riguarda una platea definita di lavoratori provenienti dalle vecchie attività formative, ma questo è un aspetto, più in generale il programma riguarda l’utilizzazione e preferenziale di lavoratori che rientrano nella cosiddetta categoria dei soggetti svantaggiati ai sensi delle norme cuminatarie. È un’attività che non ha nulla a che vedere con il ciclo dei rifiuti, è un’attività che riguarda la valorizzazione del verde extraurbano, il rapporto con i rifiuti è un rapporto indiretto, perfino civile e culturale. Nel momento in cui un ciglio stradale è riqualificato, è pulito, viene messa a dimora una vegetazione, è un segno di civiltà, di sottolineatura del bene comune in quella strada, lungo quel percorso, che può essere un deterrente per comportamenti poco virtuosi. Se trovo un marciapiede pieno di rifiuti sarò anche indotto a ritenere di lasciare il sacchetto anche io, se lì invece trovo un’aiuola è un momento di riflessione in più. È questo il rapporto tra il programma Campania Più e il tema dei rifiuti abbandonati, ma sono due questioni assolutamente distinte

Passariello

È chiaro che sulla vicenda di Campania Più ho posto questo presidio, proprio per fare chiarezza e per sgombrare il campo, purtroppo quando c’è disoccupazione la povera gente è presa dai turchi, poi ci sono persone che spiegano a modo loro. Questa chiarificazione, che mi aspettavo, è stata precisa e puntuale e sgombera il campo da strumentalizzazioni. Sulla vicenda dell’ufficio stralcio del Governo non posso che chiedere al Governo regionale di fare di più, nel senso che ho capito che non è una vostra competenza, però è chiaro che la Regione Campania può dire la sua ed è l’unica che può essere la spina nel fianco del Governo nazionale. Indurre questi lavoratori a “scendere in piazza” contro il Governo nazionale, credo che bisogna evitarlo perché già è gente che vive delle tensioni, delle tensioni forti, gente che non ha avuto decine e decine di stipendi, centinaia di stipendi, sono anni che non prendono gli stipendi. Credo che il lavoro che sta facendo il Governo regionale se fosse più incalzante potrebbe sicuramente portare delle soluzioni diverse indurre il Governo nazionale a porre fine a questo martirio che i lavoratori stanno subendo.

3 - R.G. n. 119/2 - Francesco Emilio Borrelli Oggetto: “Procedure ASL Napoli Centro per recupero ticket sanitari”
Borrelli

Volevo specificare, per l’altra interrogazione che avevo presentato, non sapevo che l’assessore Matera fosse fuori Italia, si è assolutamente sincerato di dirmi che era solo per questo motivo che è stato chiesto il rinvio. Tengo a specificarlo perché è la seconda volta che pongo il problema e poiché è una vicenda molto seria, ne parleremo al prossimo Question Time. Questo che riguarda le procedure A.S.L. Napoli Centro per il recupero dei ticket sanitari, è una vicenda molto delicata perché in questo periodo migliaia di persone stanno ricevendo la notifica di cartelle esattoriali dall’Agenzia delle Entrate Riscossione per il recupero da parte dell’ASL Napoli 1 di ticket sanitari non versati. Tali cartelle seguono avvisi bonari inviati negli anni 2011 e 2012 dall’ASL Napoli 1 che, a seguito di controlli eseguiti tramite il “Sistema Tessera Sanitaria” messo a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, aveva rilevato l’insussistenza dei requisiti che avrebbero consentito di godere dell’esenzione della compartecipazione alla spesa sanitaria; chiarito che non sono in discussione le procedure di recupero nei confronti di chi ha erroneamente autocertificato di possedere i requisiti di reddito che gli consentivano l’esenzione per il reddito, ma che dalle verifiche del MEF sono risultanti avere un reddito superiore a quello che permetteva l’esenzione ai sensi del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’11 novembre 2009, per cui sono stati intimati a restituire tutti gli importi dei ticket non versati, oltre interessi di mora, spese di procedure ed eventuali sanzioni previste; considerato che sono stati segnalati numerosissimi casi in cui i cittadini hanno indicato un codice di esenzione non corrispondente alla loro reale situazione che comunque permetteva l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria e che la maggior parte dei casi sopra menzionati riguardano persone anziane o fasce deboli della popolazione; ricordato che negli avvisi bonari era indicata la possibilità di documentare presso gli uffici dell’ASL Napoli 1 il diritto all’esenzione, pur se per un requisito differente da quella erroneamente indicata sulla ricetta, che già nell’immediato era stata segnalata la presunta inadeguatezza da parte degli uffici dell’ASL sia a gestire le richieste dei cittadini sia a dare indicazioni utili per consegnare la documentazione comprovante il diritto e che in alcuni casi i cittadini documentavano agli uffici il proprio diritto all’esenzione, ma non veniva fornito alcun elemento utile per l’acquisizione degli atti da parte degli uffici, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, se non intenda intervenire presso l’ASL Napoli 1 per sospendere le procedure di recupero dei ticket per assicurare la possibilità ai cittadini che, avendo diritto all’esenzione, hanno indicato un codice esenzione errato e di vedersi archiviato il procedimento di recupero dei ticket non versati. Aggiungo un elemento all’Assessore. Mi interessa capire se questa vicenda ha riguardato solo l’ASL Napoli 1 e se ovviamente, e lo dico fuori dall’interrogazione, però voglio che resti agli atti, questa vicenda ha un aspetto di errore o di truffa. Mi spiego meglio: sono tanti i casi in cui i cittadini avrebbero sbagliato ad autocertificarsi. Quello che mi interessa capire – non so se già l’Assessore ha gli elementi, però sarà importante approfondirlo – è se questo errore è stato concentrato ad alcuni sportelli, quindi c’è un’organizzazione, perché se è un errore su vasta scala non può essere concentrato solo in alcune zone dell’ASL Napoli 1, e se questo errore ha portato un vantaggio nel senso che una cosa è avere l’esenzione per disabilità, quindi si ha un certo ristoro economico, e un’altra cosa è per un altro motivo. Questi aspetti sono molto importanti per quanto mi riguarda per capire chi ha effettivamente diritto eventualmente a non restituire i soldi e chi invece ha fatto un’opera truffaldina. A questo voglio aggiungere che diverse persone mi hanno segnalato che gli uffici, e questo l’ho specificato anche se non così in dettaglio, quando i cittadini sono andati a dire che hanno fatto un errore e non era per l’anzianità, ma per la disabilità, eccetera, hanno detto di non preoccuparsi perché tanto è la stessa cosa. In modo bonario ci sarebbe stata una tranquillizzazione collettiva; se anche questo fosse vero sarebbe gravissimo.

D'Alessio

Su questi ultimi aspetti non sono molto in grado di dare una risposta, però sul tema di questa situazione che si è creata all’ASL 1 preferisco leggere la risposta perché mi sembra più corretto e pongo in evidenza che si è creata una convenzione tra l’ASL Napoli 1 - può darsi anche con le altre, ma non ne ho conoscenza – ed Equitalia proprio per il recupero di una possibilità di crediti. Il recupero dei ticket non pagati è un’attività che l’ASL Napoli 1 ha promosso prevedendo una prima fase costitutiva da inviti al pagamento, quindi siamo in una prima fase. Solo allorquando è esaurita questa prima fase di richiesta e invito bonario al pagamento ha inizio la seconda fase del recupero vero, coattivo dei ticket, concernente appunto le iscrizioni in ruolo delle cartelle esattoriali ai cittadini. Per rassicurare il recupero dei crediti, l’A.S.L. Napoli Centro ha sottoscritto questa convenzione con Equitalia e alla cessazione di Equitalia ha confermato la convenzione con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni. La convenzione prevede una gradualità che esclude il ricorso al recupero coattivo, se prima non si è compiuta esaurientemente la cosiddetta fase precoattiva. In questo caso siamo nella fase precoattiva. In merito a questo procedimento di discussione, l’azienda ha precisato che nell’attuale fase sono state esperiti avvisi e non cartelle esattoriali, trasmessi dall’Agenzia di Riscossioni. Al termine di questa prima fase l’Agenzia consegnerà all’A.S.L. un elenco degli utenti che non hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione. In sede di verifica è previsto lo sgravio della quota, in caso di importi non dovuti per attribuzione del codice di esenzione errato. Comunque resta l’A.S.L. che va a verificare se c’è un errore, una svista o una qualunque cosa. Ciò significa che non necessariamente dopo quest’avviso segue una cartella esattoriale. Infatti si dice: “Successivamente l’azienda potrà dare mandato alla stessa agenzia della riscossione a emettere le relative cartelle esattoriali, esclusivamente per le posizioni non regolari. Si evidenzia che la mancata riscossione costituisce danno erariale. Nella procedura sono stati eliminati tutti i crediti inferiori a 20 euro e riguardo alla valutazione delle condizioni delle situazioni personali che hanno determinato o giustificato un mancato pagamento dei ticket. La direzione dell’azienda, con comunicazione scritta ai direttori amministrativi dei singoli distretti, ha impartito gli indirizzi da seguire e ha individuato le situazioni personali che danno diritto a sgravio nel pagamento degli importi. L’utente è titolare di pensione al minimo, ma non è presente degli archivi dell’Inps. L’utente è titolare di assegno sociale, ma non è presente negli archivi dell’Inps. L’utente è esente, non è a carico del cittadino che si è ritenuto anch’esso esente, ma quest’ultimo risulta non occupato. Detti indirizzi prevedono che ogni richiesta di pagamento bonario rechi la specificazione di rivolgersi ai direttori amministrativi dei distretti per avere chiarimenti in merito e nel caso, quale procedura da adottare, per un eventuale ricorso”. Siamo in questa prima fase, questa prima fase coinvolge il cittadino e il direttore amministrativo per misurare e per verificare la situazione che si era creata. Solo dopo l’azienda A.S.L. darà l’elenco all’Agenzia delle Entrate per la riscossione fatta.

Borrelli

Trovo assolutamente corretta la sua risposta, l’unico dubbio è che io ho copie di cartelle già inviate da Equitalia e quindi o ho notizie sbagliate o la A.S.L. ha dato una relazione sbagliata a lei.

4 - R.G. n. 120/2 - Armando Cesaro Oggetto: “Universiadi 2019 in Regione Campania”
Cesaro

Premesso che in data 14 ottobre 2015 la Regione Gamnia ha sottoscritto con la Federazione Internazionale dello Sport e Centro Universitario Sportivo il protocollo d’intesa finalizzato all’assegnazione delle Universiadi 2019 alla Regione Campania; che con legge regionale n. 6 del 5 aprile 2016 è stata pertanto istituita l’Agenzia regionale Universiadi 2019 per definire, coordinare e realizzare le attività necessarie; che il patto per lo sviluppo della Regione Campania, stipulato il 24 aprile 2016, tra l’altro gli interventi strategici finalizzati alla valorizzazione delle Universiadi 2019; che tra questi rientra anche la “Riqualificazione ex Nato Bagnoli ed infrastrutture per l’evento Universiade 2019” a cui è destinato l’importo complessivo di 140 milioni di euro di cui 100 milioni a valere sulle risorse PON 2014/2020 e 40 milioni sulle risorse FSC 2014/2020 di cui alla delibera CIPE n. 26/2016, che in data 17 giugno 2016 è stato sottoscritto il contratto di assegnazione tra la Regione Campania e l’Agenzia Regionale per le Universiadi, che in data 6 luglio 2016 veniva approvato, con delibera di Giunta, l’accordo di programma quadro Summer Universiadi Napoli 2019 con specifici riferimenti alla realizzazione del villaggio atleti e delegazioni da ubicare nella su menzionata area di Bagnoli per l’accoglienza agli atleti; considerato che la delibera n. 10 del Comitato Direttivo dell’Agenzia Regionale approvata in data 12 aprile 2017 recante l’“Adozione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche” esclude di fatto la realizzazione del villaggio atleti così come previsto dall’accordo di programma quadro, che lo stesso organismo, in data 29 maggio 2017, con delibera n. 15, nella ridefinizione dell’accordo di programma quadro, procedeva ad approvare la proposta di variazione di bilancio da inoltrare alla Giunta regionale relativa agli impegni di spesa del su citato nuovo Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che in tale documento, su evidente indicazione del revisore unico dei conti, si sottolinea che “non si procederà all’impego delle relative somme fino a quando non sarà perfezionato l’iter per la definizione del titolo giuridico per l’accertamento delle entrate”, con evidente rinvio alle su menzionate somme PON 2014/2020; che in data 18 luglio 2017 tale proposta di variazione di bilancio veniva approvata dalla Giunta regionale con delibera n. 459, che in tale documento, nel prendere atto del parere del revisore unico dei conti, si sottolinea l’importanza di tenere in dovuta considerazione quanto indicato nella sezione “osservazioni”; atteso che in assenza del su citato “titolo giuridico per l’accertamento delle entrate”, la variazione di bilancio non può esprimere alcuna efficacia giuridica; tanto premesso interroga il Presidente della Regione Campania per sapere se si è giunti al perfezionamento del cosiddetto titolo giuridico per l’accertamento delle entrate e quali sono gli estremi dello stesso e cosa resta a Napoli di questi 150 milioni per mettere gli atleti sulle navi. Penso soltanto molto smog.

D'Alessio

Anche per questo quesito la risposta è documentata, quindi le lascio tutto alla Presidenza. Per quanto riguarda la situazione di questa agenzia per le Universiadi, la copertura finanziaria degli interventi alla Summer Universiadi Napoli 2019, che è pari a 278 milioni complessivamente, con la delibera del 18 luglio 2016 è stata articolata in vario modo. Alcune di queste somme sono già state accertate come entrate e sono state impegnate come spese. Per quanto riguarda la delibera CIPE che riguarda i 100 milioni di cui il revisore unico ha posto in osservazione questo tema è perché questa delibera CIPE, pur essendo stata, come programmazione, definita a favore delle Universiadi della Regione Campania è presso la Corte dei Conti e pertanto questa delibera CIPE per 100 milioni non è stata ancora oggetto né di impegni né di definitivo accertamento. Gli accertamenti che sono programmati e sono effettivi riportati in bilancio e su cui sono stati fatti gli impegni riguardano quindi l’FSC 2000/2006 per 22.900.448,42 euro, che sono stati posti a disposizione nell’esercizio 2016 e già erogati tra il 2016 e il 2017 per 20.501.760 euro. A valere sul POC 2014/2020 per 99 milioni, anch’esse somme accertate in entrata e acquisite in bilancio per le annualità 2017 e 2019, di cui nel 2017 sono state credo pochi giorni fa – ancora non risultano nel nostro Bilancio – fatti dall’Aru, sono stati impegnati 34 milioni. Poi la FSC 2014-2020 per 50 milioni acquisiti in Bilancio per l’anno 2017-2019 e per l’anno 2017 sono pari a 16,5 milioni. Le altre fonti, dei 100 milioni concernenti la delibera Cipe del 10 luglio 2017, prevista nella programmazione e quant’altro, come anche è riportato dalla direzione, dal direttore dell’Aru stesso, dice: “Il titolo giuridico per l’accertamento delle entrate, cui fa riferimento il parere del revisore unico dei conti, è relativo alla delibera del comitato direttivo del 29 maggio 2017, approvato dalla Giunta regionale il 18 luglio 2017, è rappresentato nel caso di specie dalla delibera Cipe 56 del 10 luglio che allo stato risulta all’attenzione della competente Corte dei Conti per la relativa copertura finanziaria. Come indicato dalla statistica estrapolata nel Bilancio 2017-2019 dell’Aru ed allegata alla presente nota, conformemente a quanto indicato dal revisore unico nel parere sopra richiamato, le risorse stanziate nella delibera Cipe, pari ad euro 100 milioni, non sono state oggetto di alcun impegno”. La situazione, anche programmatica, di 250 milioni, per ora vede un accertamento definito di circa 140 e impegni ancora inferiori. Questo per quanto riguarda gli impegni, l’utilizzazione ovviamente dipende dalla programmazione.

Cesaro

L’Assessore essendo molto tecnico ci ha spiegato tante cose, la domanda era se ci sono i 100 milioni. Ad oggi i 100 milioni non ci sono, è l’ennesima presa per i fondelli di Renzi e Gentiloni verso la Campania e soprattutto, quel famoso Villaggio Olimpico nel Litorale Domitio, che aveva promesso il Presidente De Luca, poi testimonierò con un video, anche quello non c’è perché il Villaggio Olimpico è diventato due navi nel porto di Napoli. È stata esaustiva, abbiamo capito che i 100 milioni non ci sono.

5 - R.G. n. 121/2 - Maria Grazia Di Scala Oggetto: “Copertura figura professionale di tecnico di neurofisiopatologia presso il P.O. San Giuliano di Giugliano”
Di Scala

La mia interrogazione attiene alla figura del tecnico di neurofisiopatologia, che è sempre stato presente presso il presidio ospedaliero dell’ospedale di Giugliano e che improvvisamente e inspiegabilmente è stato soppresso. Non so se sia stata una soppressione tecnica o una soppressione momentanea e da qui sorge la necessità dell’interrogazione che attiene alla presenza presso il presidio ospedaliero di una figura, quella del tecnico di neurofisiopatologia, che è fondamentale alla luce dei compiti che svolge, rafforzati soprattutto dal decreto del Ministero della Salute 11 aprile 2008, che regolamenta la materia, in relazione all’esecuzione di indagini elettroencefalografiche che devono essere firmate da questa figura professionale, che pertanto deve godere di una sua autonomia decisionale e del relativo potere di firma. La mia interrogazione attiene quindi a questa figura e a voler conoscere se la programmazione del fabbisogno del personale di questa azienda prevede espressamente la copertura di questo posto. Se sì, in quali tempi essa sarà presa in carico.

D'Alessio

Non so se in precedenza c’era la figura di questo tecnico; le carte dicono che in merito alla richiesta di informazione circa la presenza di un tecnico di neurofisiopatologia presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano per l’accertamento della morte cerebrale deve affermarsi che presso questo ospedale non è presente un tecnico di neurofisiopatologia. In merito alle richieste di informazione sulla circostanza se la programmazione del fabbisogno di personale preveda la copertura della su menzionata figura professionale e quali tempi siano previsti per la sua presa in carico, la risposta è che non è prevista tale figura professionale nella programmazione del fabbisogno aziendale. Tanto premesso, si relaziona altresì che è presente in azienda dal 2003 una dipendente assunta a tempo indeterminato tecnico di neurofisiopatologia presso il presidio ospedaliero Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, che viene coinvolta nel processo di accertamento di morte cerebrale anche presso l’ospedale di Giugliano, come si evince dalla nota del coordinatore aziendale prelievi di organi e tessuti dell’ASL Napoli 2 Nord, dottor Giuseppe Pelosi. In caso di indisponibilità della su citata dipendente si applicano le modalità operative indicate e proposte con la nota n. 180 del 24 giugno 2014 dal Centro regionale trapianti, ovvero si attinge da un elenco regionale di specialisti tra cui anche i tecnici di neurofisiopatologia tanto al fine di procedere nell’accertamento di morte cerebrale. Tali modalità sono state incluse nella procedura aziendale per l’accertamento della morte encefalica e prelievi di organo e tessuti nei presidi ospedalieri dell’ASL Napoli 2 Nord, delibera n. 831 del 26 luglio 2017, che ha tenuto in debito conto di tutta la normativa vigente in materia. Nell’ospedale San Giuliano di Giugliano non è attualmente presente la figura del tecnico di neurofisiopatologia per l’accertamento di morte con criteri neurologici e allorquando sopravviene una diagnosi di morte encefalica si contatta la tecnica operante presso il presidio ospedaliero di Pozzuoli. In caso di sua indisponibilità si contatta il Centro regionale dei trapianti, il quale con nota n. 180/2014 ha istituito un elenco regionale di specialisti (neurologi, tecnici, eccetera) che può essere utilizzato per integrare le esigenze delle rianimazioni in caso di mancanza di tali figure professionali. In ogni caso la Direzione dell’ASL Napoli 2 Nord comunica che, qualora si presentasse la possibilità e l’ulteriore necessità di incremento di tale figura, si darà avvio alle procedure previste per l’eventuale arruolamento.

Di Scala

Allora dobbiamo auspicare che questo arruolamento sia non soltanto eventuale, ma diventi una concreta possibilità che sia prevista dall’ASL Napoli 2 perché non può essere ritenuta soddisfacente la risposta data dall’ASL in relazione alla disponibilità di un tecnico presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e in subordine, in caso di sua indisponibilità, di un attingimento dall’elenco del centro regionale trapianti. Sappiamo che questa figura riveste un ruolo fondamentale perché non si tratta soltanto dell’accertamento della morte cerebrale di un paziente, ma di tutto quello che ne viene dopo, quindi dalla donazione di organi, che spesso sono dei salvavita in extremis in pazienti moribondi, ma anche di minori compiti quali ad esempio la diagnosi di un tipo particolare di epilessia con il relativo trattamento chirurgico. Auspichiamo che quindi questo avvenga al più presto e solleciteremo in tal senso.

7 - R.G. n. 123/2 - Tommaso Malerba “Patrimonio immobiliare fondazione Banco di Napoli”
Malerba

Buongiorno a lei Vicepresidente, buongiorno agli uffici e all’Assessore che è oggi qui con noi. Assessore, suppongo che lei sia in possesso della mia interrogazione, vorrei superare il premesso per arrivare al considerato e farle una domanda diretta articolando per darle un aiuto. L’oggetto dell’interrogazione, lei sa, è la Fondazione Banco Napoli, in realtà l’interrogazione di oggi verte su un aspetto squisitamente patrimoniale e demaniale di cui lei ha la sufficiente competenza e sensibilità, sono membro della Commissione dove lei ogni tanto viene a trovarci, senza trascurare l’aspetto occupazionale e la funzione sociale che questo Ente svolge. Era necessaria anche la presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali anche perché siete alla guida di questa Regione da 3 anni e occorre dare risposta sulla destinazione, sulla funzione che hanno queste nostre fondazioni sul quale rivolgiamo un’opera di controllo non solo gestionale alla fine di garantire servizi. La Fondazione dispone di un vasto patrimonio immobiliare che comprende beni mobili e immobili appartenenti all’Ipab, oggi Fondazione Banco Napoli, per l’Assistenza all’infanzia da cui deriva, nonché tutti i beni acquisiti nell’esercizio della propria attività o in seguito ad atti di liberalità". Le puntualizzo che gli immobili hanno un valore, più o meno, di mercato, di 150 milioni, quindi non parliamo di... due garage; questo per dare importanza anche e consapevolezza e coscienza al patrimonio di cui disponiamo e di questo asset quale valore e quale sviluppo vogliamo dare in questa Regione, se non fosse solo per il fatto che questo rappresenta un asset di gettino e di introito importante per governare questa Regione e prendere, ricavare soldi da una parte e per dare anche fiato ad altre funzioni che dobbiamo svolgere. "La gestione di tale patrimonio è finalizzata alla produzione di rendite utili al finanziamento delle attività assistenziali" proprio alla ragion d'essere di questa Fondazione. "Con il trasferimento della NATO dal complesso San Laise, e dunque con la drastica riduzione delle entrate, si è determinata una situazione di crisi per l’ente sotto il profilo economico- patrimoniale" e anche una ricaduta occupazionale e della funzione sociale. "Atteso che: la questione è stata trattata nell’ambito della Commissione d’inchiesta" - in più di un'occasione, ho qui i verbali; ricostruire questa storia lunga tredici anni non è stata impresa facile, infatti viaggio con un sacco di carte per fare una domanda di senso compiuto perché è questa la nostra difficoltà in questa Regione: fare domande di senso compiuto e avere risposte compiute - "la questione è stata trattata nell'ambito della Commissione d'inchiesta sulle società partecipate, consorzi ed enti strumentali; dalle audizioni è emersa una situazione di grave confusione in ordine alla gestione del patrimonio immobiliare dell’ente e alla crisi di liquidità economica in cui versa l’ente, nonostante disponga di proprietà immobiliari ingentissime; a proposito di un immobile sito in particolare a Pozzuoli" questo è interessante "il commissario reggente dichiarava" in audizione alla Commissione "che la Regione aveva stanziato dei contributi affinché l’immobile venisse messo a disposizione come residenza universitaria, pagando per tutti i 299 posti letto" - la capacità ricettiva - "quando solo poco più di dieci/quindici posti vengono utilizzati da un paio d'anni". Questo presuppone che abbiamo un immobile - ragioniamo con una visione gestionale - questo immobile lo ristrutturiamo con soldi pubblici, lo affidiamo a terzi nella gestione - su questo non mi è stato ancora chiaro trovare gli elementi - a questo terzo mi sembra che gli paghiamo all'anno una cifra vuoto per pieno e questo immobile ristrutturato e ben tenuto, questo albergo per gli studenti, è occupato da venti persone a fronte di 299 posti. Questo rientrerebbe, mi scusi la commistione, in quella visione di razionalizzazione dell'Adisu oggi Adisurc che dovrebbe prestare servizi agli studenti? Le cose sono legate perché non si ha una visione chiara dell'intero patrimonio demaniale e patrimoniale che abbiamo, andiamo un po' alla rinfusa. Ne approfitto, Assessore, perché siamo in pochi, quindi possiamo anche discutere in senso più compiuto e le trasferisco informazioni più complete, perché leggere il fogliettino... [...] L'ho appreso anch'io; era in senso amichevole, non era assolutamente da docente a discente, ci mancherebbe altro. "Rilevato che: l’articolo 41 del regolamento regionale 2/13 prevede che l’azienda sia assoggettata al controllo della Regione: il controllo è esercitato sugli organi di amministrazione, sullo statuto, sui bilanci ed è finalizzato a verificare la conformità a disposizioni legislative, normative e statutarie vigenti, escludendo valutazioni di merito; l’articolo 42 del predetto regolamento prevede, inoltre, un potere sostitutivo della Regione qualora l’azienda non riesca a raggiungere i suoi scopi istituzionali" a redigere i bilanci definitivi e consolidati. A questo punto mi chiedo: qual è l'attuale situazione patrimoniale e immobiliare di questo ente? Quali provvedimenti, per quanto di competenza, intende assumere per garantire una corretta gestione del patrimonio immobiliare dell’ente, anche alla luce degli investimenti economici della Regione su alcuni dei predetti immobili (leggasi: struttura di Pozzuoli) con particolare riferimento alla residenza universitaria di Pozzuoli, gestita dall’ADISURC? Le faccio presente, e poi concludo, che questa Fondazione è in amministrazione straordinaria, se non sbaglio, dal 2003, lei convenga con me che già questo è di per sé straordinario, quattordici anni di commissariamento la dicono lunga. Grazie. Mi scusi se mi sono dilungato.

D'Alessio

Anche in questo caso c'è una risposta piuttosto ricca, io cerco di sintetizzarla. E' vero quello che diceva lei, è in gestione commissariale sin dalla sua istituzione addirittura, attesa l'impossibilità di costituire l'ordinario organo amministrativo. E' vero, questa Fondazione, che è una tipologia di azienda ancora pubblica, per i servizi alla persona, è assoggettata al controllo della Regione e questo controllo viene svolto regolarmente, viene fatto un controllo sullo statuto, sul bilancio eccetera. Infatti, la Direzione generale delle Politiche sociali che è subentrata, la nuova Direzione delle Politiche sociali e sociosanitarie, dal 2 maggio 2017, nello svolgimento di tali funzioni di controllo ha posto in evidenza le seguenti osservazioni: questa società..., comunque questa Direzione ha esercitato, nell'ambito dei controlli previsti dall'articolo 41 del regolamento del 2013, il controllo sul bilancio di previsione dell'esercizio 2017 e sul bilancio di previsione 2017-2019, trasmesso dalla struttura commissariale dell'azienda. L'esito di tale controllo, ai sensi del comma 2 dell'articolo 41 del regolamento, per verificare la conformità dei citati documenti alle disposizioni legislative con esclusione di alcune valutazioni di merito, è stato comunicato al commissario della Fondazione in data 20 settembre 2017. A tale ultimo riguardo corre l'obbligo di precisare che nell'ambito delle attività di controllo sui documenti in questione è stato osservato che il bilancio previsionale risultava redatto in conformità agli schemi allegati del regolamento n. 2/2013 e corredato della documentazione prevista dall'articolo 13, comma 4. Il bilancio pluriennale prevedeva un graduale aumento dei proventi derivanti dalla gestione e prevedeva la valorizzazione del patrimonio immobiliare, con il conseguimento dell'equilibrio economico di esercizio nel 2019. I documenti contabili prevedevano la ripresa delle attività assistenziali nella forma semi-residenziale a partire dal mese di ottobre 2018 e per l'intero anno 2019 a garanzia del perseguimento degli scopi statutari. L'esito definitivo del controllo è stato pertanto il seguente: alla luce delle risultanze dell'attività istruttoria volta a verificare la conformità della redazione del bilancio previsionale alle disposizioni del regolamento n. 2/2013 e ai principi contabili contenuti nell'allegato 1 del decreto legislativo n. 118, la scrivente nulla osserva. Tuttavia si è fatta una raccomandazione al commissario reggente a monitorare costantemente la situazione economica e finanziaria dell'azienda; quindi, da un lato, nulla osta, dall'altro, si raccomanda la necessità di un monitoraggio costante perché la situazione chiaramente è abbastanza difficile. Ne discende, pertanto, che riguardo agli aspetti più strettamente contabili legati all'approvazione degli atti fondamentali della Fondazione, quali lo statuto, la Direzione deputata ai controlli non ha riscontrato irregolarità. Per quanto riguarda la residenza dell'immobile sito in Pozzuoli, il commissario della Fondazione e la competente Direzione generale per l'Università hanno evidenziato quanto segue. La selezione degli studenti viene effettuata dall'Adisu ovviamente, non dal commissario, in forza dei propri bandi. L'attività della struttura è avvenuta solo nell'ottobre 2016 perché è stato il momento in cui è stato dato l'immobile, quindi con un anno accademico già in corso. Nell'anno accademico 2016-2017 la predetta struttura è stata utilizzata secondo le richieste pervenute; è una struttura poco conosciuta, quindi ci sono state poche richieste pervenute. Poco conosciuta, poche richieste e poca utilizzazione. Ha offerto però l’ospitalità a duecentocinquanta studenti del Politecnico di Torino con l’accordo avvenuto con l’ARU (Agenzia per le Universiadi). Nel luglio 2017 la residenza ha ospitato per una settimana 159 studenti provenienti dal Politecnico di Milano e di Torino, dall’Università di Reggio Calabria, dall’Università del Sannio e dall’Università di Napoli, impegnati nella summer school dell’Alta Scuola Politecnica del MIUR che si è svolta a Città della Scienza qui a Napoli. Attualmente vi alloggiano settanta studenti di cui trentotto studenti idonei al concorso a borse di studio indette dall’ADISU e trentacinque studenti già beneficiari di borsa per la frequentazione dello IOS Development Academy della Apple, che sapete fanno corsi a Pozzuoli. La tendenza sta cambiando evidentemente per l’utilizzazione. La competente Direzione generale ha poi comunicato di avere invitato l’ADISU ad attivare le soluzioni amministrative per conseguire il risultato del massimo utilizzo della struttura di Pozzuoli e la nuova sta valutando per il prossimo anno accademico su indicazione delle regioni di erogare agli studenti fuorisede vincitori di borse di studio il servizio abitativo esclusivamente tramite l’offerta residenziale al fine di consentire il pieno utilizzo della struttura. Ci stiamo avviando verso questa situazione. Per quanto riguarda la gestione patrimoniale, se vuole le leggo le varie parti concernenti l’ex area NATO, la via Toledo, via Pozzuoli, eccetera, la Direzione delle Politiche sociali fa una breve sintesi di quanto rilevato dal commissario che intende ovviamente risolvere i problemi di una migliore utilizzazione degli immobili. Se vuole, glieli leggo tutti, ma comunque sono qui agli atti. C’è sicuramente la conoscenza della situazione, e il commissario ne è profondamente cosciente, ed ecco perché l’equilibrio economico si presume che possa arrivare nel 2019 in quanto dovranno essere risolti anche i problemi immobiliari perché è la fonte fondamentale per dare l’assistenza alle persone.

Malerba

Ringrazio di aver quantomeno articolato in modo dettagliato alcuni punti, però le dico che anche io sono in possesso di verbali che risalgono al 3 ottobre e alcune di queste situazioni forse si sono sanate in questi venti giorni. Alcune risposte me le aspettavo e altre non hanno posto il focus sulla gestione del demanio in generale che abbiamo e di come è stata affidata questa residenza. Se posso, possiamo anche scambiarci i documenti dei verbali in Commissione di quanto ha citato l’ultimo commissario, che è anch’egli stesso dimissionario. Non parlava di questo ordine contabile e finanziario così preciso dove lei evince nulla da eccepire, però approfondiremo e ho scelto di mettere un focus sul nostro demanio, quindi andrò comunque avanti per porre domande e avere risposte che fanno chiarezza al solo fine di avere una corretta gestione e assegnazione del patrimonio demaniale che abbiamo e immobiliare che ha questa Regione. Grazie.

8 - R.G. n. 124/2 - Gennaro Saiello e Maria Muscarà Oggetto: “Procedura di licenziamento dei lavoratori dell’impianto regionale di Boscofangone”
Presidente

Con nota n. 178 l’Assessore Sonia Palmeri ha comunicato, per precedenti impegni, di non poter essere presente, pertanto l’interrogazione a firma dei consiglieri Saiello e Maria Muscarà è rinviata alla prossima seduta di question time.

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