Question Time del 11 gennaio 2019

Indice:
1 - Comunicazione del Presidente
2 - Programma lavori stadio A. Collana
3 - Aggiornamento al nuovo Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015
Comunicazione del Presidente
PRESIDENTE (Russo)

Buongiorno a tutti. Diamo inizio ai lavori. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto, a ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti, successivamente l'interrogante o altro Consigliere del medesimo Gruppo ha il diritto di replica per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno dell'odierna Seduta di Question Time sono state elencate nell'ordine di presentazione. Comunico altresì che con nota n. 32 del 9 gennaio 2019, l'assessore Sonia Palmeri ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per impegni istituzionali improcrastinabili precedentemente assunti, rientranti nella fattispecie dei commi 3 e 4, legge regionale 13 del 1996. Comunico inoltre che con nota con nota del 10 gennaio ultimo scorso l'assessore Lucia Fortini ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per sopravvenuti e improcrastinabili impegni. Pertanto, le interrogazioni Reg. Gen. 264/2 a firma del consigliere Luciano Passariello e 266/2 a firma del consigliere Luigi Cirillo, sono rinviate alla prossima seduta di Question Time.

Programma lavori stadio A. Collana
PRESIDENTE (Russo)

Interrogazione: "Programma lavori stadio A. Collana" Reg. Gen. 265/2 a firma della consigliera Maria Muscarà (Movimento 5 Stelle), già distribuita in Aula.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Grazie della parola. Torniamo a parlare dello Stadio Collana, un complesso sportivo che conosciamo bene, uno degli impianti storici della città di Napoli, il secondo. Unico impianto sportivo di un quartiere Vomero Arenella di 120 mila abitanti. Nel 2014 inizio la procedura di gara e fu oggetto di un lungo ed estenuante contenzioso giudiziale. L'impianto fu poi affidato alla soc.Giano s.r.l., vincitrice di questa gara. L'impianto fu chiuso, per ragioni di sicurezza, il 24 gennaio 2017, da allora versa in condizioni gravissime di fatiscenza. L'impianto di illuminazione è stato completamente rimosso, la pista di atletica è inesistente ed è interessata, adesso, da scavi e sbancamenti che sono anche incompiuti, che dovevano essere finalizzati a ospitare un impianto antincendio che non è mai stato realizzato. Le palestre, gli spogliatoi e le tribune sono inagibili, la piscina presente elementi portanti corrosi, privi addirittura delle armature metalliche, a rischio anche di crollo. La criticità più grave è data dalla tribuna dal lato di Vico Acitillo dove il calcestruzzo appare ammalorato in più parti e le strutture presentano vistosi cedimenti nei telai che sostengono le gradinate. A seguito della decisione del commissario dell'Universiadi di estromettere l'impianto dal novero delle strutture impiegabili per la manifestazione sportiva delle Universiadi, la Sma Campania interrompeva i lavori di messa in sicurezza che peraltro erano parziali e per i quali era stato appaltato un importo di 176 mila euro. L'impianto da allora è stato chiuso ed abbandonato. A maggio 2018 presentammo una mozione che fu anche approvata, stranamente una delle rare occasioni in cui le mozioni ci vengono approvate, la quale chiedeva l'immediata consegna della struttura ai concessionari per evitare il risarcimento dei danni, richiesta che questi ultimi erano - almeno da notizie di giornali - pronti già a chiedere e la convocazione immediata di un incontro pubblico tra le parti interessate perché potessero, alla luce anche delle sentenze del Consiglio di Stato, individuare quali fossero tutti gli interventi per poter restituire l'impianto alla cittadinanza. Questa mozione naturalmente, sebbene stranamente approvata, è stata poi assolutamente ignorata. L'incontro pubblico con le Associazioni e le parti non è mai stato convocato. Non venne fatta nessuna consegna formale della struttura e non fu elaborato un cronoprogramma dei lavori. La Regione Campania a luglio del 2018 stipulava con la Giano finalmente una convenzione concordando, con la stessa Giano, una serie di sopralluoghi che dovevano verificare lo stato dei luoghi. Ad oggi non è stato mai pubblicato l'esito del sopralluogo, non si ha chiarezza degli importi necessari per la messa in sicurezza della struttura, per la sua riattivazione e per la consegna dell'impianto. Da un comunicato stampa del dicembre 2018, quindi recentissimo, la Giunta regionale ha approvato una delibera di indirizzo per l'avvio dei lavori di riqualificazione in parte con fondi regionali e in parte con fondi della Giano. Si apprende che da un incontro tra rappresentanti della Regione e la Giano e il commissario delle e Universiadi sia stato condiviso un programma per l'immediato inizio dei lavori, questo programma prevede che siano posti a carico della Giano i sette milioni effettivi della gara per le palestre, la tribuna e altri lavori. I restanti lavori che riguardano una parte consistente (campo di gioco, pista d'atletica e piscina) con finanziamenti regionali, con i fondi delle Universiadi del 2019, quindi con il supporto dell'Aru. Ad occhio, la ripartizione dei lavori appare sicuramente gravemente e notevolmente pesare sulla parte regionale. Visto che l'inizio dell'Universiadi è fissato per luglio del 2019, quindi tra cinque mesi, sembra realmente difficile ipotizzare la conclusione delle opere e la consegna della struttura per le Universiadi. Chiediamo: la data di consegna dell'impianto alla Giano; il cronoprogramma dei lavori da eseguire; prima di ogni altra cosa la messa in sicurezza per garantire anche l'incolumità dei cittadini e delle abitazioni circostanti; la data di riapertura del complesso; i termini dell'accordo con la Giano; e anche la ripartizione dei lavori da eseguirsi all'interno della struttura, le relative spese e le modalità di individuazione delle ditte che dovrebbero eseguire i lavori di ristrutturazione di competenza regionale.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Leggo quello che ci ha scritto il direttore delle risorse strumentali, poi eventualmente posso integrare perché questa materia la sto seguendo direttamente proprio per tentare di chiudere la partita. "La Giunta regionale, con delibera 914 del 28 dicembre 2018 ha confermato l'inserimento dell'impianto sportivo Collana nel programma delle Universiadi 2019 ed ha demandato alla direzione generale per le risorse strumentali la condivisione di un percorso con il commissario straordinario per le Universiadi e la Giano Srl per consentire l'avvio dei lavori necessari alla riapertura dello Stadio alla collettività. In ossequio alla su citata delibera la direzione generale per le risorse strumentali sta ultimando l'istruttoria per quanto di propria competenza, ai fini della materiale consegna delle chiavi dell'impianto alla concessionaria Giano, che avverrà entro e non oltre il 12 gennaio corrente (domani). Occorre precisare che in virtù dell'inserimento dell'impianto sportivo nel circuito della manifestazione Universiadi 2019 è in corso di predisposizione il cronoprogramma con l'indicazione dei lavori e di quanto necessario all'utilizzo della struttura, anche tale documento è in avanzata fase di predisposizione ed entro il 12 gennaio ne verrà reso noto il contenuto. Il commissario straordinario per le Universiadi e la Giano, d'intesa tra di loro, stanno ultimando il piano di riparto degli interventi, fermo l'impegno della concessionaria ad investire l'importo di 7 milioni di euro e in considerazione della necessità di rendere fruibile l'impianto nei termini utili dettati dalla manifestazione. Gli interventi saranno eseguiti in conformità alla progettazione già redatta dall'Aru. L'attuazione degli interventi consentirà in tempo utile per lo svolgimento delle Universiadi 2019, l'utilizzo del campo di calcio, della pista atletica e dei locali di servizio. L'impianto nel corso del corrente anno, completati i lavori per parti funzionali, sarà gradualmente restituito alla fruizione delle Associazioni sportive". È questo l'appunto che ci hanno fatto. Come parte mia posso integrare dicendo che mi sono proposto di dare una mano non nella qualità di Assessore, perché faccio altre cose, ma perché affaccio nello Stadio Collana, ricordo i tempi in cui era una bella realtà e c'erano grosse manifestazioni. Abbiamo fatto una riunione, dopo la delibera del 31 dicembre mattina, con il Vicepresidente e con tutte le parti interessate e abbiamo chiuso un primo programma. Ci siamo rivisti il giorno 4, quindi parliamo di storia recentissima, e abbiamo dato le indicazioni utili e io poi mi sono tenute le attività della Direzione nostra, delle Attività strumentali, di Giano e anche del Commissario, perché per coordinare queste attività c'è bisogno di qualcuno che si pone come interprete delle varie fasi. Ieri sera hanno chiuso il documento, io ce l'ho in borsa, quindi non lo posso ancora... Me l'hanno mandato perché ovviamente essendo Assessore responsabile, adesso di queste attività ne devo avere contezza. Hanno chiuso questo documento nel quale c'è chi fa che cosa, scadenzati i tempi, i costi, tutto. Fermi restando i 7 milioni di Giano dei quali ovviamente noi avremo e daremo conto, l'ARU si fa carico di alcuni lavori importanti, ma soprattutto perché nelle varie fasi di questa situazione ibrida e ci sono state anche delle richieste di rinvio a giudizio per alcuni nostri... probabilmente queste cose le sapete, perché noi abbiamo ereditato dal Comune una struttura senza nessuna autorizzazione, non solo dei Vigili, ma proprio di nessun tipo di... Okay? Detto questo, Giano ci voleva citare per danni, eccetera. Abbiamo frenato, ci siamo messi al passo con questa società, persone, per nostra fortuna, di qualità. L'amministratore delegato è l'ex Rettore professor Ferrara, quindi, voglio dire, è un piacere parlare con persone che capiscono e ci fanno capire. Siamo arrivati a questo percorso. Entro stasera io credo si firmerà il contratto, l'addendum, e domani si consegneranno le chiavi, probabilmente anche stasera. Dopodiché ognuno farà la sua parte. ARU avvierà le procedure, entro 45 giorni avremo i risultati e farà la sua parte. Giano si avvia subito, perché poi, nel momento in cui Giano prende le chiavi, deve essere la società ad autorizzare ARU ad entrare. In effetti, noi seguiamo correttamente tutte le procedure, ma c'è un accordo che sottoscriveremo tra stasera e domani mattina, quindi non ci saranno problemi. Ripeto, io seguo personalmente, ci potremo aggiornare, ma per fine giugno la struttura sarà aperta alle attività delle Universiadi. Poi ovviamente la piscina (che è la parte pericolante, stava quasi per crollare, avremmo avuto forse ripercussioni peggiori) è la parte più delicata sulla quale si lavorerà.

MUSCARÀ (Movimento 5 Stelle)

Non vorrei frenare i suoi entusiasmi e il suo ottimismo. Mi preme fare una considerazione. La prima è probabilmente che ho sbagliato venerdì perché tutto succederà domani. Magari se il Question Time fosse stato fatto la settimana prossima, avremmo avuto più risposte. Invece oggi c'è il Question Time e domani succede tutto, nonostante da maggio chiediamo questa cosa, perché le ricordo che in tutto ciò c'è la mozione che era stata approvata e che avrebbe consentito una partecipazione ampia e condivisa delle scelte anche con le associazioni sportive che sono quelle che hanno tenuto vivo il Collana. Lo stesso Collana che lei guarda dal balcone, era tenuto vivo grazie alla presenza delle associazioni sportive, che avrebbero dovuto partecipare a questo tavolo tecnico nel quale decidere quali erano poi le sorti del Collana. Questa è una cosa che avete assolutamente ignorato ed è gravissimo perché era stata decisa in quest'Aula, approvata, e avrebbe consentito una partecipazione condivisa alle scelte. Vedremo. Quindi, se tutto succede domani, io già lunedì le chiederò in maniera ufficiale i documenti che le ho chiesto adesso e che lei non ha. Mi sembra davvero inverosimile che uno stadio - ci sono entrata all'interno e adesso è Pompei; non siamo neanche entrati, naturalmente, nelle parti pericolanti, ma adesso è Pompei - nel giro di cinque mesi - cinque mesi - possa, con gli spalti che sono pericolanti, ospitare le Universiadi. Anche perché mi chiedo: la programmazione delle Universiadi è stata già fatta, il CONI già ha, insieme al Presidente dell'ARU, al Commissario, definito chi va dove, quindi al Collana quali gare verranno disputate, quali attività? Penso che già lunedì sapremo non soltanto tutte le notizie che lei adesso ha soltanto in bozza, ma anche qual è la programmazione, che a me sembra inverosimile, di qui a cinque mesi delle attività sportive al Collana. Grazie.

Aggiornamento al nuovo Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015
PRESIDENTE (Russo)

Interrogazione: "Aggiornamento al nuovo Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015" Reg. Gen. n. 269/2, a firma del consigliere Zinzi (Forza Italia), già distribuita in Aula.

ZINZI (Misto)

Grazie, Presidente. Io sono qui con qualche linea di febbre, ma non potevo sottrarmi da un'interrogazione che sento molto. E confesso anche la mia sorpresa nel trovare, caro Assessore, nuovamente lei a rispondere alle mie interrogazioni sul comparto sanitario. Oggi parliamo del piano ospedaliero che, lamentano i territori, penalizza fortemente molte aree del Casertano, io dico di tutta la regione Campania, ma del Casertano in particolar modo, l'Ospedale di Maddaloni, di Piedimonte Matese, l'Ospedale di Santa Maria Capua Vetere, e trovo lei anziché il Presidente De Luca a rispondere di una questione che ha competenze stringenti del Commissario alla sanità che è proprio il Presidente. Mi sorprende anche trovare un'Aula vuota di colleghi casertani, che non hanno evidentemente avuto il desiderio di porre una domanda alla Giunta perché probabilmente o si tratta di una resa o si tratta della consapevolezza che sia tutto a posto. Per me non è tutto a posto. La mia iniziativa muove dalla legittima protesta delle comunità locali che sono preoccupate per una rimodulazione dell'offerta sanitaria, come dicevamo, e la stampa in questa settimana ha ribadito che il Piano ospedaliero regionale per la provincia di Caserta prevede una serie di penalizzazioni che vanno dalla riduzione dei posti letto alla riduzione di Unità operative complesse e in alcuni casi anche la loro eliminazione, per cui a lei chiedo una risposta. Consentitemi anche una parentesi di natura politica perché questo piano è stato licenziato dalla Giunta regionale a targa Partito Democratico, viene accolto dal Ministero della Sanità, il Ministro è del Movimento 5 Stelle e ratifica il piano ospedaliero regionale. Qualche collega del Movimento 5 Stelle ci dice che il piano non sarebbe mai stato approvato se non ci fosse stato il contributo del Movimento 5 Stelle, per cui io dico che questo è un piano ospedaliero i cui disastri hanno una responsabilità frutto di un'alleanza nuova tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Così come sui rifiuti si è consumata una medesima alleanza, oggi nel comparto della sanità le responsabilità evidentemente si dividono e quindi io interrogo la Giunta, ma politicamente interrogo anche il Governo e il Movimento 5 Stelle. La mia domanda è semplice: noi chiediamo che l'offerta sanitaria per gli Ospedali di Maddaloni, di Santa Maria Capua Vetere e di Piedimonte Matese e di tutta la regione Campania sia migliore e non peggiore rispetto a quanto oggi appare leggendo il piano ospedaliero regionale. Chiediamo a lei una risposta affinché le preoccupazioni delle comunità locali non si rivelino certezze, altrimenti, ahimè, sarebbe un grande problema. Grazie.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Grazie, Presidente. Il decreto commissariale n. 87/2018 ha riprogrammato la rete ospedaliera regionale muovendo dalla proposta regionale. Le osservazioni dei Ministeri affiancati (Ministero della Salute e Ministero delle Finanze) sulla proposta regionale, espresse nella seduta del tavolo interministeriale del 27 novembre ultimo scorso, hanno condotto ad un aggiornamento del piano regionale di programmazione della rete ospedaliera. Dette osservazioni sono riconducibili alle seguenti prescrizioni: aumento dei DEA di primo livello (la Regione ne ha programmati 9 in più), riduzione delle eccedenze delle discipline entro la fine del 2019 e riconfigurazione verso lo standard predisposto dal DM n. 70/2015 per i presidi ospedalieri, con eliminazione delle discipline non coerenti con lo standard previsto. La struttura commissariale ha quindi, con decreto commissariale n. 103/2018, dovuto adeguare la programmazione della rete ospedaliera regionale alle predette prescrizioni. Dalla lettura dell'attuale piano di programmazione come da ultimo emendato, la struttura commissariale evince che la macro-area della provincia di Caserta non ha ricevuto sostanzialmente alcun depotenziamento di posti letto, garantendo così alla totale popolazione analogo soddisfacimento dei bisogni sanitari ospedalieri. Anzi, detta macro-area è stata potenziata con ulteriori 2 DEA di primo livello. La riconfigurazione di alcuni ospedali verso un DEA di primo livello ha richiesto obbligatoriamente una rimodulazione di discipline con relativi posti letto. La struttura commissariale, inoltre, per i pronto soccorso di Piedimonte, Santa Maria Capua Vetere e Maddaloni ha ritenuto di non dover attenersi strettamente al vincolo standard, ma ha predisposto, insieme alle discipline previste, anche altre discipline aggiuntive che sono state garantite in continuità (ad esempio, l'oncologia, la pneumologia, la gastroenterologia, la geriatria). La programmazione ospedaliera, ai sensi del DM n. 70/2015, prevede che i presidi ospedalieri DEA di primo livello soddisfino anche i bisogni di popolazione per le discipline di primo livello delle popolazioni circostanti in quanto le discipline di primo livello sono discipline a media diffusione e pertanto vengono computate su bacini di popolazione più ampi. Ne deriva che, in attuazione dei predetti standard, la programmazione regionale non priva di assistenza ospedaliera in ambito di emergenza/urgenza nessuna area di popolazione. La variazione di alcuni posti letto, però, è operazione tecnica necessaria per la quadratura delle discipline e del rispetto delle prescrizioni ministeriali. È del tutto evidente, poi, che la rimodulazione del piano di programmazione della rete ospedaliera regionale ha coinvolto tutte le macro-aree regionali, ad eccezione della macro-area AvellinoBenevento che non richiedeva alcuna rimodulazione. Quindi, voglio dire, alla fine la risposta politica è nei fatti. Mettere 9 DEA di primo livello in più, avere delle prescrizioni e comunque ottemperare alle prescrizioni mantenendo gli standard e non depotenziando alcuna situazione in tutta la regione credo che sia comunque un risultato positivo. Tant'è che, 5 Stelle a parte, questo piano ospedaliero è stato definito dal Ministero tra i migliori d'Italia. Questo glielo dico perché ho qualche amico al Ministero.

ZINZI (Misto)

Assessore, ribadisco la mia stima nei suoi confronti sul piano personale, sui contenuti, però, devo necessariamente confutare quello che dice. Lei ha detto una sciocchezza perché è il decreto Lorenzin che attribuisce alla Regione Campania 1.200 posti in più e quindi 8 DEA di primo livello in più. Non è la Regione Campania che autodetermina qualcosa di questo tipo. In più, alla luce del maggior numero di posti a disposizione nella pianificazione, è chiaro che dovremmo vedere una ricaduta sui territori, per cui che i numeri restino sostanzialmente inalterati ci dimostra che c'è una penalizzazione per il territorio del Casertano e lo dimostra anche la mobilitazione delle comunità locali. Per cui, o abbiamo letto tutti un altro piano e quindi io, i tanti amministratori, i Sindaci e i cittadini, che lamentiamo una penalizzazione che esiste nei fatti, non abbiamo capito niente oppure qui la risposta è insufficiente. Le dico, inoltre, un'altra cosa: se è tutto okay, come Lei ci sta dicendo, spieghi al Presidente della Commissione Sanità, il collega Graziano che ha detto che il Piano deve essere rimodulato, che è tutto a posto, che alla Provincia di Caserta è riconosciuto un numero di posti letto adeguato, che il numero di DEA di primo livello è adeguato e, a quel punto, che le Province di Caserta, Napoli, Benevento e Avellino non sono sacrificate ancora una volta sull'altare della Provincia di Salerno.

PRESIDENTE (Russo)

Manca il consigliere Borrelli, che ha fatto sapere di non riuscire a venire, quindi dichiaro conclusa la seduta di Question time. Vi auguro una buona giornata.

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