WebTG n. 30 del 13 marzo 2019

Indice:
1 - D'Amelio il 19 giugno a Napoli incontro delle Commissioni Anticamorra delle regioni.
2 - Giornata internazionale della donna. Cammino per la parità ancora lungo.
D'Amelio il 19 giugno a Napoli incontro delle Commissioni Anticamorra delle regioni.
Giornalista

Il 19 giugno prossimo, a Napoli, si riuniranno le Commissioni Anticamorra di tutte le regioni italiane. A darne notizia la Presidente del Consiglio regionale della Campania e coordinatrice della conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province Autonome Rosa D'Amelio. Nel concludere i lavori dell'incontro tra la Commissione regionale Anticamorra e i Parlamentari Campani della Commissione Parlamentare Antimafia. All'iniziativa promossa dal Presidente Carmine Mocerino, dalla Vicepresidente Vincenzo Amato e dal segretario Vincenzo Viglione, hanno partecipato i Consiglieri Francesco Todisco, Tommaso Malerba, Vincenzo Maraio, Giampiero Zinzi, il rappresentante dell'opposizione di centrodestra Stefano Caldoro i Parlamentari Sandra Lonardo, Antonio Pentangelo, Andrea Caso, Francesco Urraro, Gianluca Cantalamessa il Presidente di Polis don Tonino Palmese e l'Assessore regionale alla Sicurezza e alle Politiche Integrate di Sicurezza e Legalità Franco Roberti. Ai nostri microfoni i commenti di Mocerino, Viglione e Roberti Cosa fare soprattutto per proteggere i giovani e prevenire il loro reclutamento nelle file della criminalità organizzata?

Mocerino

Questo è sempre stata e continua a essere soprattutto una sfida di natura culturale, bisogna quindi partire dalle scuole, dal coinvolgimento che già c'è con le scuole, per dimostrare loro che concretamente c'è un'altra strada da intraprendere; perché ne siamo tutti convinti c'è un'altra Napoli, c'è un'altra Campania che vuole e che deve venire fuori e noi dobbiamo aiutarla a venire fuori.

Giornalista

Cosa possono fare concretamente le istituzioni, soprattutto in sinergia, per fermare questa nuova recrudescenza della criminalità particolarmente a Napoli?

Viglione

Possono fare tanto se c'è la volontà chiaramente condivisa; l'oggetto dell'incontro è proprio questo: cercare di ricucire quelli che erano i rapporti che avevamo già avviato con la passata legislatura, con la Presidente Bindi, con la Commissione Parlamentare dell'ultima Legislatura. abbiamo il dovere di ricucire una serie di settori che fino ad oggi hanno lavorato troppo a compartimenti stagni, si fa chiaramente tanto a livello normativo sia regionale sia nazionale però certe volte le norme non si parlano tra di loro, le azioni sono sconnesse tra di loro invece noi pensiamo che lavorare in sinergia cioè un confronto continuo tra chi è presente più vicino ai territori, come la Commissione Anticamorra, ma così come potrebbero essere gli amministratori locali che possono fare tanto da questo punto di vista e cercare di ottenere incontri periodici un rapporto con il livello nazionale centrale che si occupa di queste tematiche in maniera costante possa fare veramente tanto.

Giornalista

Assessore Roberti, a Napoli c'è una forte recrudescenza della criminalità e viene fuori che, purtroppo, illegalità la fa da padrona e i negozianti sono costretti e ammettono di pagare il racket. Che cosa fare?

Roberti

Questa purtroppo non è una novità, è da almeno un paio di secoli che le cose vanno così a Napoli anche se la risposta dell'autorità giudiziaria, delle forze dell'ordine è sempre tempestiva, anche in questi giorni abbiamo avuto delle risposte credo abbastanza efficaci sul versante anche della criminalità dei minorenni, della criminalità organizzata che fa capo alle bande minorenni. Quindi la risposta dello stato c'è! Purtroppo è anche un problema, soprattutto un problema, di educazione alla legalità che deve partire dalla società, dalle scuole, dalle famiglie, magari partisse dalle famiglie, perché io credo che più di quello che fa lo Stato come apparato investigativo e giudiziario sia ben difficile fare. Certo, ci si può sempre organizzare meglio si possono avere, chiedere e ottenere più risorse umane e finanziarie certamente questo lo facciamo costantemente, accolgo anche io questa occasione per farlo, però, purtroppo, la repressione non basta, è necessaria la prevenzione, la prevenzione si colloca solo sul piano sociale, sul piano delle scuole sul piano della società: il problema è molto vasto e non si può risolvere in due battute, però, vedo da alcun tempo a questa parte, penso almeno da 20 anni a questa parte, le forze dell'ordine, poi la magistratura si sono organizzati e danno risposte tempestive quanto meno agli episodi più eclatanti.

Giornata internazionale della donna. Cammino per la parità ancora lungo.
Giornalista

Il cammino per la parità e contro la violenza è ancora lungo e punta sul lavoro, sull'indipendenza economica e sulla difesa della salute delle donne È il tema dell'iniziativa, promossa dalla Presidente del Consiglio regionale della Campania Rosa D'Amelio e dal mondo associativo per la giornata internazionale della donna, che ha visto l'installazione di una panchina rossa nella stazione ferroviaria di Avellino e la partenza del treno storico Avellino-Rocchetta per simboleggiare questo importante viaggio. Dopo una sosta nel borgo di Lapio per un incontro con le associazioni delle donne imprenditrici del vino il treno è giunto a Lioni, dove le celebrazioni sono state concluse dalla Presidente D'Amelio e dal Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e dalle associazioni che hanno realizzato la sciarpa rosa di 17.000 metri dedicata alla prevenzione contro il tumore al seno. Presidente D'Amelio, giornata internazionale della donna, purtroppo altri femminicidi. Che cosa fare?

D'Amelio

Sì, davvero oggi iniziamo questa giornata con un forte dolore nel cuore perché due donne ieri sono stati assassinati a Messina e a Napoli, ma qualche giorno fa anche lo stupro la ragazza di San Giorgio a Cremano ci ha fatto molto riflettere. Quindi noi dobbiamo lavorare sempre di più non solo con le risorse che mettiamo in campo come istituzione, stiamo mettendo tanti centri antiviolenza, case rifugio, ma perché le giovani generazioni devono essere educate alla cultura della non violenza, quindi dobbiamo lavorare con i ragazzini e anche le ragazzine delle scuole. Io credo che non ce la faremo a combattere questo triste fenomeno se non cambia la cultura e la mentalità nel nostro paese; quindi è una sfida davvero grande che abbiamo davanti a noi, ma possiamo semplicemente dire che ci può essere un 8 marzo sereno quando non piangeremo più la morte di una donna assassinata per violenza.

Giornalista

Presidente nelle regioni del sud c'è la percentuale di occupazione femminile è più bassa d'Europa! Che cosa fare?

D'Amelio

Si, femminile, ma anche di giovani purtroppo nelle regioni del sud. Noi dobbiamo mettere in campo strumenti che riguardano l'occupazione delle donne, intanto li deve mettere in campo il governo, poi io credo che come regione dobbiamo lavorare come già stiamo facendo a mettere risorse europee per la formazione delle giovani, piani lavoro perché non c'è il riscatto e non c'è libertà delle donne se non si passa attraverso l'autonomia economica e quindi attraverso il lavoro.

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